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informazioni utili
Anziani
-assistenza domiciliare (s.a.d. )
-assistenza domiciliare integrata (a.d.i.)
-Impegnativa di residenzialità
-Centri diurni per persone anziane non autosufficienti
-Centri di servizio per anziani non autosufficienti
-Sezione alta Protezione Alzheimer (S.A.P.A)
-Sezione di Stati Vegetativi Permanenti (S.V.P)
- Telesoccorso
- Interventi di sollievo
- Contributo ai Care Giver
- Barriere architettoniche
- STACCO: progetto di trasporto sociale
- Invalidità civile
- Servizio civile anziani
- Registro regionale assistenti familiari (badanti) e Sportelli per l'assistenza familiare
- Emergenza caldo 2023
Le persone anziane o non autosufficienti possono avvalersi di una pluralità di servizi di tipo domiciliare e residenziale nonché di contributi economici e di sostegno in relazione ai diversi tipi di non autosufficienza o disabilità.
Impegnativa di cura domiciliare (I.C.D)
Si tratta di un contributo economico erogato per l'assistenza al proprio domicilio di persone con disabilità e di persone anziane non autosufficienti.
Sono previste 7 tipologie di ICD:
-
ICDb si rivolge a utenti con basso bisogno assistenziale, verificato dalla rete dei servizi sociali e dal Medico di Medicina Generale;
-
ICDm si rivolge a utenti con medio bisogno assistenziale, verificato dal Distretto Socio-Sanitario, con presenza di demenze accompagnate da gravi disturbi comportamentali;
-
ICDa si rivolge a utenti con alto bisogno assistenziale, verificato dal Distretto Socio-Sanitario con disabilità gravissime e in condizione di dipendenza vitale che necessitano a domicilio di assistenza continua nelle 24 ore;
-
ICDp si rivolge a utenti con grave disabilità psichica e intellettived è finalizzata alla realizzazione di interventi di promozione dell'autonomia personale e di aiuto personale;
-
ICDf si rivolge a persone in età adulta con grave disabilità fisico-motoria, con capacità di autodeterminazione ed è finalizzata a conseguire obiettivi di vita autonoma, parità di opportunità ed integrazione sociale;
-
ICDsla si rivolge alle persone con Sclerosi Laterale Amiotrofica (delibera regionale n. 571/2017 e 946/2017);
-
ICDmgs si rivolge a utenti con medio bisogno assistenziale verificato dal Distretto Socio-Sanitario, con presenza di demenze accompagnate da gravissimi disturbi comportamentali o con disturbi neurosensoriali (delibera regionale n.1174/2021) ;
La domanda può essere presentata in qualsiasi momento rivolgendosi agli sportelli dei Servizi Sociali del Comune o del Distretto Socio Sanitario o consultando il sito web dell'AULSS di residenza.
In seguito alla presentazione della domanda, verrà fatta una valutazione socio sanitaria ed attribuito un punteggio utile ai fini della graduatoria e dell'erogazione del contributo.
Normativa
Delibera regionale n. 1338 /2013 ; delibera regionale n. 1047/15; delibera regionale n. 1174/21
Delibera regionale n. 256/2023-Approvazione del "Piano regionale per la non autosufficienza 2022 - 2024" di cui al DPCM 3 ottobre 2022 per l'utilizzo delle risorse del Fondo nazionale per le non autosufficienze per il triennio 2022 - 2024.
Servizi domiciliari : assistenza domiciliare (S.A.D.) e assistenza domiciliare integrata (A.D.I.)
L’assistenza domiciliare permette a coloro che si trovano in condizioni di dipendenza fisica o sociale o socio-sanitaria di ricevere le cure e l’assistenza necessarie nel proprio domicilio.
Sono previste due tipologie di assistenza:
• servizio di assistenza domiciliare (S.A.D.): ha l’obiettivo di aiutare la persona nel disbrigo delle attività quotidiane.
•assistenza domiciliare integrata (A.D.I.): si tratta di prestazioni domiciliari da parte di figure professionali sanitarie e sociali
Per attivare i servizi di assistenza ci si deve rivolgere ai Servizi Sociali del Comune o al Distretto Socio-Sanitario dell’ Azienda ULSS di residenza.
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Servizi residenziali e semi-residenziali:
-Impegnativa di Residenzialità
E’ un titolo che viene rilasciato al cittadino per accedere ai Centri di Servizi per le persone anziane non autosufficienti (come ad esempio Case di Riposo, RSA).
L’Impegnativa di residenzialità permette al cittadino di scegliere uno dei Centri di Servizio dell’Azienda ULSS di residenza o al di fuori dell’ambito territoriale dell’Azienda ULSS di residenza o al di fuori della Regione di appartenenza.
Per informazioni ci si deve rivolgere all' Azienda ULSS di residenza o ai Servizi Sociali del Comune di residenza..
L'Elenco dei Centri di Servizio della Regione del Veneto è consultabile cliccando qui Elenco per la consultazione
Per consultare l' Elenco delle strutture residenziali e semiresidenziali extraospedaliere gestite da soggetti privati, titolari di accreditamento istituzionale (art. 19 comma 6 della L.R 22/02) clicca qui Elenco strutture.
-Centri diurni per persone anziane non autosufficienti
È un servizio che prevede un’accoglienza diurna alle persone anziane non autosufficienti, presso le strutture idonee a fornire interventi socio-sanitari. Viene così garantita all’anziano la permanenza nel proprio ambiente familiare e nel contempo si riduce l’onere assistenziale delle famiglie.
Per informazioni ci si può rivolgere ai Servizi Sociali del Comune oppure al Distretto socio sanitario dell’Azienda ULSS di residenza.
-Centri di servizio per anziani non autosufficienti
È un servizio residenziale socio-sanitario, che offre a persone non autosufficienti non assistibili a domicilio, un livello di assistenza medica, infermieristica, riabilitativa, tutelare e alberghiera.
I Centri di Servizio possono essere organizzati in due Unità di Offerta distinte in base all’intensità del carico assistenziale di cui gli ospiti necessitano:
- livello I: assistenza di intensità ridotta/minima
- livello II: assistenza di intensità media, anche a carattere temporaneo
Per informazioni ci si può rivolgere ai Servizi Sociali del Comune oppure al Distretto Socio sanitario dell’Azienda ULSS di residenza.
-Sezione Alta Protezione Alzheimer (S.A.P.A)
E’ un servizio che accoglie, per periodi limitati nel tempo, persone affette da Alzheimer o da grave demenza che necessitano di un particolare approccio clinico-assistenziale durante una o più fasi della loro malattia.
La permanenza sarà limitata al periodo necessario ad effettuare il programma assistenziale e clinico, con possibilità di rientro a domicilio, eventualmente con assistenza domiciliare integrata o accoglimento in residenza protetta.
A tali strutture si accede su proposta del medico dimettente ospedaliero o del medico di medicina generale, sentito il responsabile della struttura di accoglienza.
-Sezioni di Stati Vegetativi Permanenti (S.V.P)
Si tratta di strutture di ricovero ed assistenza destinate a persone che si trovano in condizione di “stato vegetativo” in seguito a gravi lesioni cerebrali, al fine di garantire un elevato livello di assistenza sanitaria ed infermieristica senza gravare sulle famiglie e le altre reti assistenziali .
A tali strutture si accede su proposta del medico dimettente ospedaliero o del medico di medicina generale, sentito il responsabile della struttura di accoglienza.
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Tale servizio è rivolto agli anziani che vivono da soli o in coppia e a coloro che, pur non avendo compiuto 65 anni d’età si trovino in situazioni di rischio sociale e/o sanitario.
Ogni utente viene dotato di un mini apparecchio provvisto di un pulsante che, se premuto, fa scattare un segnale d’allarme al Centro Operativo attivo 24 ore su 24. Il Centro, in questo caso, è in grado di agire immediatamente ed attivare tempestivamente un intervento urgente.
Per attivare il servizio di telesoccorso il cittadino può rivolgersi ai Servizi Sociali del Comune di residenza oppure al Distretto socio sanitario di appartenenza.
Normativa:
Sono interventi volti a sostenere i costi che le famiglie affrontano nell'assistere la persona disabile o anziana non autosufficiente a domicilio.
Sono previste due tipologie di intervento:
1) accoglienza temporanea in servizi di Pronta accoglienza (entro 24 ore) al verificarsi di una situazione di emergenza non gestibile dai familiari oppure accoglienza programmata in una struttura residenziale;
2) riconoscimento di benefici economici :
- assegno di sollievo in caso di affidamento temporaneo del disabile a persone terze
- buono servizio in caso di accoglienza temporanea diurna e/o residenziale presso Enti del territorio
Qualora l'interessato si trovi in situazioni di emergenza, gli interventi di sollievo possono essere richiesti agli Sportelli dell' Azienda ULSS e del Distretto Socio-Sanitario di residenza.
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E’ previsto un contributo destinato ai “Care Giver” che, come specificato nel DM del 27/10/2020, sono le persone che assistono i familiari non autosufficienti o disabili nel proprio domicilio.
Con Decreto della Direzione Servizi Sociali della Regione Veneto n.52/2021 è stata approvata l’istituzione di tre specifici interventi:
1) destinato ai caregiver che seguono persone in condizione di disabilità gravissima tenendo conto anche dei fenomeni di insorgenza anticipata.
2) destinato ai caregiver di coloro che non hanno avuto accesso alle strutture residenziali a causa delle disposizioni normative emergenziali.
3) destinato ai programmi di accompagnamento finalizzati alla deistituzionalizzazione e al ricongiungimento del caregiver con la persona assistita
Gli interventi suddetti hanno carattere sperimentale.
Per informazioni è possibile contattare il Distretto Socio-Sanitario o consultare il sito web dell'AULSS di residenza della persona assistita o i Servizi Sociali del Comune .
Normativa
Barriere architettoniche: contributi
Si tratta di contributi per l’ eliminazione di barriere architettoniche determinati in misura percentuale rispetto alla spesa sostenuta e in base al tipo d’intervento da eseguire.
Sono previste due tipologie di contributo:
-
uno a livello statale: Legge 13/89 "Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati" e Circolare esplicativa della legge n. 13 del 9 gennaio 1989
-
e l’altro a livello regionale: L.R. n. 16 del 2007 e delibera regionale n. 2422 dell’ 8 agosto 2008 allegato A "Disposizioni applicative alla Legge Regionale 12 luglio 2007, n. 16" ;
per interventi relativi a:
-opere murarie direttamente finalizzate alla fruibilità degli edifici e spazi privati aperti al pubblico
-acquisto e posa in opera di facilitatori e dispositivi atti a favorire l’accesso e la mobilità interna agli edifici (domicilio o posto di lavoro), quali : montascale, pedane mobili, elevatori e simili
-adattamento di motoveicoli ed autoveicoli
E' possibile presentare due domande distinte : una per la legge statale e l’altra per la legge regionale, e comunque sempre prima di iniziare i lavori, in qualsiasi momento dell'anno, rivolgendosi ai Servizi Sociali del Comune di residenza.
STACCO: progetto di trasporto sociale
Si tratta di un servizio di trasporto gratuito rivolto alle persone più fragili quali anziani o disabili privi di reti familiari o con famiglie che per problemi di lavoro o di altro tipo, non possono seguire i propri cari .
L'iniziativa prevede l'accompagnamento per cure riabilitative o terapie mediche, per lo svolgimento di pratiche amministrative, per la partecipazione ad attività ricreative, educative, formative.
Sono previste due tipologie di servizio:
- a chiamata: se viene effettuato occasionalmente
- programmato: se l'utente necessita di un periodo prestabilito di cure ed interventi, in questo caso sono consentiti fino a un numero massimo di circa 10/15 viaggi mensili per persona.
Il progetto STACCO viene svolto da Enti del Terzo settore ed attualmente copre le province di Belluno, Treviso, Venezia, Vicenza e Verona, per contatti e informazioni:
-STACCO BELLUNO - via del Piave, 5 - tel. 0437.25775 - segreteria@comitatodintesa.it
-STACCO TREVISO - Via Isonzo 10 - tel. 0422-320191 - stacco@trevisovolontariato.org direzione@trevisovolontariato.org tel.800-685090
-STACCO VENEZIA - Viale Ancona, 53 - Tel. 041 504 01 03 - info@csvvenezia.it
-STACCO VERONA - via Cantarane n. 24 - tel. 045 8011978 - presidente@csv.verona.it d.continati@csv.verona.it
-STACCO VICENZA - Piazza IV Novembre n. 5 Carrè Tel. 0444235308 - info@volontariatoinrete.org
Nelle province di Padova e Rovigo esiste un servizio analogo alternativo, sostenuto da fondazioni bancarie in collaborazione con i Comuni, pertanto è consigliabile rivolgersi ai rispettivi Comuni.
Referente regionale: Direzione Servizi Sociali - U.O. Dipendenze, Terzo Settore, Nuove Marginalità e Inclusione Sociale - email famigliaminorigiovani@regione.veneto.it sito web
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Il servizio civile è destinato a persone che hanno compiuto i sessantanni di età e che sono titolari di pensione .
Il servizio consiste in attività di vigilanza e ausilio al traffico davanti alle scuole, di presenza nelle aree verdi cittadine e in altri luoghi pubblici.
Per informazioni ci si può rivolgere al Comune di residenza o alle Comunità montane.
Normativa
Legge regionale 22 gennaio 2010 n.9 “Istituzione del servizio civile anziani
Registro regionale degli assistenti familiari (badanti) e Sportelli per l'assistenza familiare
La legge regionale n. 38 del 17/10/17 prevede l’istituzione di un Registro regionale degli assistenti familiari, ovvero un elenco contenente i nominativi degli assistenti familiari che risultino in possesso di requisiti che garantiscano competenza e professionalità.
Verrà data la possibilità ai Comuni, in forma singola o associata, di istituire Sportelli per l’assistenza familiare al fine di permettere la consultazione del registro regionale e di offrire un supporto nella ricerca e nella scelta di un assistente familiare che abbia o competenze ed esperienze adeguate alle esigenze dell’anziano e ai bisogni della famiglia.
Per informazioni rivolgersi al proprio Comune di residenza.
Normativa
delibera regionale n. 910 del 28/06/19 "Approvazione progetto sperimentale Rilevazione e sostegno della fase di avvio degli Sportelli per l'assistenza familiare e del Registro regionale degli assistenti familiari"
La Regione del Veneto, per l'estate 2023, ha adottato il Protocollo per la prevenzione delle patologie da elevate temperature nella popolazione anziana, in particolare per le persone con un'età superiore ai 75 anni.
Si tratta, ad esempio, di intervenire con priorità nei casi più gravi, ma anche di assistere, a livello informativo, le persone in condizioni di disagio come gli anziani o le persone con patologie croniche invalidanti.
Le Aziende Sanitarie, in relazione alle indicazioni di cui sopra, dovranno elaborare uno specifico Piano di emergenza caldo per il territorio di competenza.
Per informazioni è attivo il numero verde 800 535535 realizzato in collaborazione con il Servizio regionale di Telesoccorso e Telecontrollo mentre le chiamate al 118 devono essere limitate alle reali esigenze di urgenza ed emergenza.
Ulteriori informazioni sono disponibili nel sito Ministero della Salute.
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Per conoscere altre iniziative è possibile consultare SCHEDA DISABILITA'
Data ultimo aggiornamento: 04 dicembre 2023