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Micotossine
 

Le micotossine sono contaminanti dei mangimi di origine ambientale.

La microflora fungina, in campo o in magazzino, contamina i cereali ed i foraggi, e può sviluppare muffe che hanno potenziale tossinogeno.

Il ritrovamento di funghi sulle granelle non implica necessariamente la presenza di micotossine, come l'assenza di funghi visibili non assicura la non-contaminazione del prodotto.

Una stessa micotossina può essere prodotta da diverse specie fungine; uno stesso micete può produrre più micotossine. Le micotossine, sono sostenze molto diverese tra loro dal punto di vista chimico e la contaminazione dei prodotti è in funzione prevalentemente del ceppo del fungo produttore. Il potenziale tossigeno del fungo, a sua volta, dipende dal grado di ossigenazione, di acidità e dalle caratteristiche del substrato (aumenta nei vegetali od in presenza di amido, diminuisce nei substrati ricchi di zinco…).

Particolari condizioni climatiche (elevata piovosità prima della raccolta), la fioritura delle piante (in particolare del mais e del frumento), attacchi da parte d'insetti e parassiti, traumi meccanici alle granelle in fase di raccolta, errate lavorazioni ed utilizzo di parametri inidonei in fase di stoccaggio, essiccamento, conservazione e miscelazione, sono tutte situazioni che possono favorire la produzione di micotossine con contaminazione dei mangimi semplici e composti.

Le condizioni ottimali per una elevata produzione di micotossine, variano a seconda del ceppo fungino, ma, in generale, nei substrati con elevato tenore di acqua, pH tra 4 e 8, a temperature tra 15 e 30 °C, rotti meccanicamente o sotto forma di polvere, la quantità di micotossine aumenta.

Le principali conseguenze nell'organismo dell'ingestione di micotossine, sempre a seconda del ceppo e della quantità ingerita, sono sindromi croniche-polisistemiche (epatotossicità, nefrotossicità, neurotossicità…) o fenomeni acuti, tali sostanze hanno, infatti, potere cancerogeno, teratogeno, mutageno ed immunosoppressore.

Al momento non si è in grado di utilizzare metodi per detossificare gli alimenti in modo veloce, sicuro ed economico. La principale arma contro lo sviluppo di micotossine consiste nella prevenzione della crescita dei funghi sulle colture, attraverso l'applicazione di ben precise tecniche agronomiche e la conoscenza della fisiologia dei diversi ceppi fungini e degli animali ad essi sensibili, e nei controlli frequenti ed accurati attraverso campionamenti rappresentativi ed analisi mirate, lungo tutti i punti di rischio della filiera.

 

Documenti

 

Vademecum mais - qualità e micotossine
Presentazione sulle Aflatossine, in collaborazione con: Regione Veneto (Veneto Agricoltura, Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria), IZSVe, CNR, ERSA, ISC, Università di Bologna, Padova, Piacenza, Viterbo e Torino, ed altri; presentata da: AIRES Associazione Italiana Raccoglitori, Essicatori, Stoccatori di Cereali e Semi Oleosi.
 

 

Normativa

 

 

Nota del Direttore della Sezione Veterinaria e Sicurezza Alimentare prot. n. 200058 del 20 maggio 2016
"Aflatossine nel latte"

 


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Si precisa che i testi dei provvedimenti pubblicati non costituiscono i testi ufficiali, per i quali si deve fare riferimento agli atti originali pubblicati nella Gazzetta Ufficiale o eventualmente nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto

 



Data ultimo aggiornamento: 12 agosto 2016