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Data ultimo aggiornamento: 20 dicembre 2023

Bollettini viticoli 2024

Data:  08.05.202402.05.2024; 24.04.2024; 17.04.2024; 10.04.2024; 04.04.2024; 

 

Bollettino  del  08  maggio  2024

 

Andamento meteo (in collaborazione col Servizio Meteorologia e Climatologia di Arpav):

Ultima settimana connotata da una tregua anticiclonica nella prima parte e da un nuovo e marcato peggioramento nella seconda.

Le temperature nel weekend sono state miti, con valori massimi in ripresa di 8-10°C sui giorni precedenti mentre tra lunedì e ieri si sono riabbassate sensibilmente portando i valori medi settimanali su valori inferiori alla norma.

Le piogge di ieri hanno interessato tutto il territorio ma i quantitativi più significativi, compresi tra 10 e 20 mm, sono stati registrati nell’alta pianura tra Vicenza, Padova e Treviso e in alcuni settori orientali del trevigiano-veneziano.

Fase fenologica

Netta ripresa dello sviluppo vegetativo in tutti i comprensori. Da segnalare la diffusa presenza di manifestazioni clorotiche da carenze nutrizionali negli ambienti su terreni pesanti saturi di acqua.

Vitigno BBCH medio, ambienti tardivi           BBCH medio, ambienti precoci

Pinot, Chardonnay     53-55   57

Corvine, Merlot           14-53   53-55

Glera   55        55-57

Garganega, Cabernet s.        14-53   53

 

Stato parassitario:

Peronospora: In questa settimana sono state reperite macchie d’olio un po' ovunque, salvo nel vicentino e padovano, anche originate dalle piogge del 22-24 aprile. A tutt’oggi l’intensità degli attacchi è ovunque modesta.

Oidio: Le infezioni rilevate finora sui testimoni non trattati sono di entità molto inferiore rispetto al potenziale, con ogni probabilità a causa del lungo periodo di basse temperature e della piovosità.

Le simulazioni dei modelli Hort@, RIMPro ed EPI relative ad alcune località del veronese e del vicentino danno alta probabilità di avvio di infezioni peronosporiche e oidiche a seguito delle piogge di ieri e delle prossime eventuali a breve, anche se non in tutti i siti.

Cocciniglia farinosa (Planococcus ficus): Piogge e ipotermie hanno influito parecchio sullo sviluppo di questa specie. Attualmente siamo in presenza di una prima generazione sottotono con popolazione neanidale scarsa e ancora ferma e riparata sotto il ritidoma.

Cocciniglia bianca (Heliococcus bohemicus): Questa specie è diffusa in molti vigneti ma non deve essere confusa con gli altri pseudococcidi. Si distingue per la presenza di lunghi e sottili filamenti cerosi sul dorso ed è vivipara. Produce poca melata, è meno dannosa di Planococcus ficus ed è anche meno efficiente come vettore del virus dell’Accartocciamento fogliare.

Cicalina maculata (Erasmoneura vulnerata): Nei vigneti infestati lo scorso anno la presenza di adulti svernati è adesso massiccia e ben si notano le classiche decolorazioni puntiformi sulle foglie basali. Attualmente la fase evolutiva è quella della ovideposizione che avviene sulle nervature fogliari (vedi foto sotto)

Tignoletta: Il volo degli adulti di prima generazione non si è ancora concluso. In alcune trappole si registra infatti una certa ripresa delle catture mentre si osservano ancora molte uova nei diversi stadi di sviluppo (lattiginose, occhi visibili e testa nera) e poche larve di prima età.

Fillossera: sono state segnalate le prime comparse di galle fogliari, formate dalle femmine fondatrici.

Indirizzi di difesa:

Il potenziale infettivo dei patogeni fungini, grazie alle frequenti bagnature e al rialzo delle temperature, è prevedibilmente alto in questo periodo.

E’ necessario dunque ripristinare le protezioni fungicide secondo le strategie fitoiatriche prescelte, assicurando la presenza di prodotti di contatto nelle miscele con sistemici/endoterapici (comunque consigliati), e mantenere turni di intervento stretti in considerazione dei dilavamenti occorsi e ai periodi di rientro consigliati in etichetta.

Si raccomanda soprattutto di porre molta attenzione ad ogni aspetto della fase esecutiva del trattamento, ciò per avere sufficenti garanzie di efficacia fitoiatrica ed evitare dispersioni di prodotti fitosanitari dannose sia  per l’ambiente che per il portafogli.

Nelle circostanziate situazioni laddove i Servizi tecnici di zona ritengono necessario controllare la Tignoletta di prima generazione, si consiglia di eseguire l’intervento specifico non prima che le condizioni meteo si siano stabilizzate.

Allo stesso modo, nelle limitate situazioni laddove la Fillossera ha già dimostrato di essere in grado di bloccare lo sviluppo vegetativo (su cv.Tocai rosso, Chardonnay e varietà piwi, in particolare) si consiglia di consultare il proprio tecnico per valutare la necessità e le misure di intervento più opportune.

Altro: Nei vigneti che manifestano clorosi vegetative è opportuno intervenire con concimi fogliari appropriati a più riprese, a base di microelementi ed alghe in particolare, meglio se separatamente dalle miscele antiparassitarie.

INFORMATIVA 1: Al fine di evitare contaminazioni o danni alle persone, alle piante e agli animali non bersaglio e all’ambiente, gli utilizzatori di prodotti fitosanitari devono sempre rispettare:

a) le limitazioni d’uso specificate nelle etichette;

b) le disposizioni dei Regolamenti comunali sull’uso dei prodotti fitosanitari nelle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili o, in loro mancanza, le disposizioni della DGR Veneto n 1082/2019, allegato A “Indirizzi per un corretto impiego dei prodotti fitosanitari”;

c) le normative sulla tutela dei corsi d’acqua e dei corpi idrici.

Relativamente a quest’ultimo punto, la Direzione Agroambiente della Regione Veneto ha pubblicato nel Geoportale Agroambiente della Regione Veneto (https://idt2.regione.veneto.it/idt/webgis/viewer?webgisId=203) una cartografia esemplificativa delle “fasce di rispetto” che si sviluppano da ciascun lago, corso d’acqua e corpo idrico WISE sottoposti a tutela. Questo strumento informativo è stato realizzato per aiutare gli utilizzatori di prodotti fitosanitari e fertilizzanti che operano in prossimità di corsi d’acqua e corpi idrici a rispettare gli impegni derivanti dalla Condizionalità Rafforzata (BCAA4) e dalla Direttiva Nitrati. Si specifica che ai fini dei controlli, laddove ci siano difformità tra la rappresentazione cartografica e lo stato di fatto, fa sempre fede la realtà di campo.

INFORMATIVA 2: Oggi, con Decreto del Dirigente dell’UO Fitosanitario numero 35, sono state approvate le “Misure di lotta obbligatoria contro la Flavescenza dorata della vite nella Regione Veneto per l’anno 2024”. A breve l’Atto sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione e on-line nel sito dell’UO Fitosanitario.

Sono in via di pubblicazione nel sito anche le Linee Tecniche di Produzione Integrata 2024, comprensive degli aggiornamenti della finestra di aprile.

 

Bollettino del 02 maggio 2024

 

Andamento meteo (in collaborazione col Servizio Meteorologia e Climatologia di Arpav):

Le correnti fredde e umide che hanno regolato il meteo per buona parte della seconda metà di aprile hanno lasciato il passo ad un breve periodo di stabilità seguito, a partire da ieri, da una nuova fase perturbata.

Le temperature, risalite di molto da domenica a mercoledì, sono ridiscese nuovamente facendo registrare valori medi settimanali di massima e minima inferiori alla norma di 1-1,5°C. circa. Da giovedì scorso ad oggi sono caduti una ventina di mm di pioggia nei settori meridionali del territorio mentre nella pianura medio-alta e nella pedemontana sono stati registrati complessivi da 30 a oltre 50 mm.

Fase fenologica

Progressi minimi in termini di allungamento dei germogli e di sviluppo dei grappolini, nonostante il marcato rialzo delle temperature di inizio settimana.

Vitigno BBCH medio, ambienti tardivi    BBCH medio, ambienti precoci

Pinot, Chardonnay         14          53-55

Corvine, Merlot 13-14    53-55

Glera    14          53-55

Garganega, Cabernet s. 11-12    14

Stato parassitario:

Peronospora: Qualche macchia d’olio è stata ritrovata solo nel veronese, finora. L’infezione che le ha originate è partita con le piogge del 10 aprile u.s.

Escoriosi: infezioni di debole intensità si sono manifestate su foglie e germogli delle varietà più soggette solo nei vigneti abitualmente colpiti.

Oidio: le manifestazioni reperite sono al momento ancora sporadiche.

Black Rot e Botrite: sono stati segnalati i primi sporadici casi di manifestazioni su foglia.

Le simulazioni aggiornate dei modelli Hort@, RIMPro ed EPI relative ad alcune località del veronese prevedono l’avvio di infezioni peronosporiche di intensità da moderata a elevata a seguito delle piogge di questi giorni e un rischio infettivo variabile per l’Oidio.

Cocciniglia farinosa (Planococcus ficus): È iniziata la schiusa delle uova con la fuoriuscita delle neanidi dall’ovisacco mentre non è ancora iniziata la fase migratoria di trasferimento verso le foglie basali dei germogli (filmato delle neanidi appena nate: https://youtu.be/sRXgoQLO_yQ )

Cocciniglia del corniolo (Parthenolecanium corni): Sotto gli scudetti delle femmine mature sono presenti degli ammassi di uova, ma non ancora le neanidi neonate.

Tignoletta: Il volo degli adulti di prima generazione è stato molto disturbato dal tempo ma è in fase calante. Sulle brattee fiorali si rilevano le uova nei diversi stadi di sviluppo (lattiginose, occhi visibili e testa nera). Negli ambienti più anticipati sono state osservate le primissime larve di prima età.

Indirizzi di difesa:

Le recenti piogge dovrebbero aver dato origine ad infezioni di peronospora. A seguito dei dilavamenti si raccomanda di ripristinare la copertura fungicida e di mantenere turni stretti di rientro, impiegando prodotti di contatto a dose piena (es. Folpet o Metiram o Rame) in miscela con altri dotati preferibilmente di sistemia, o endoterapici.

Alla miscela antiperonosporica, nei vigneti più soggetti ad attacchi di Oidio e comunque laddove si sono già manifestati i primi sintomi, va addizionato un prodotto specifico di contatto, o un IBE se lo sviluppo vegetativo è di almeno 15-20 cm. Nelle altre situazioni, invece, è più che sufficiente uno zolfo a dosaggi medi.

Contro la Tignoletta di prima generazione non c’è la necessità di eseguire alcun intervento di controllo, in genere. Negli ambienti con alte densità storiche di presenza è tuttavia importante monitorarne l’intensità di infestazione per calibrare le misure di contenimento da adottare contro la 2° generazione, in particolare nei comprensori nei quali si adotta il sistema della confusione sessuale.

Altre indicazioni: In tutti gli impianti, laddove è già ben visibile la carica produttiva ed è opportuno ridurla, intervenire rapidamente con le operazioni di scacchiatura delle teste e col diradamento delle gemme di controcchio.

NB: Fare sempre molta attenzione alle distanze di rispetto verso i corsi d’acqua e le aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili nonché a tutte le prescrizioni in etichetta.

 

Bollettino del 24 aprile 2024

 

Andamento meteo (in collaborazione col Servizio Meteorologia e Climatologia di Arpav):

Settimana di tempo condizionato da una vasta area depressionaria nordeuropea che ha generato un flusso continuo di aria fredda e alcuni eventi perturbati. Le temperature si sono mantenute su livelli decisamente bassi per il periodo, facendo registrare valori medi settimanali di massima e minima inferiori alla norma di ben 3,5 - 4,5 °C. In pianura aperta e nei fondovalle sono stati raggiunti valori minimi prossimi o sotto lo zero all’alba dei giorni 19 e 21 u.s.

Le piogge hanno interessato tutto il territorio con quantitativi medi di 30-40 mm, tranne nella pedemontana veronese dove sono state inferiori e nel basso padovano-rodigino dove sono stati registrati quantitativi da 50 a 75 mm. Giovedì 18 delle celle temporalesche hanno portato della grandine, qua e là, in diverse parti del territorio, in particolare in alcune località del medio-basso vicentino e della pedemontana trevigiana.

Fase fenologica

Progresso molto ridotto rispetto alla settimana scorsa, quasi impercettibile nei comprensori più freddi. In questi ultimi, in più parti del territorio regionale, si sono verificati dei danni da gelata tardiva in occasione degli abbassamenti termici del 19 e del 21 aprile u.s. che sono stati constatati anche su allevamenti a pergola.

 

Vitigno BBCH medio, ambienti tardivi           BBCH medio, ambienti precoci

Pinot, Chardonnay     14        53-55

Corvine, Merlot           11-12   14-53

Glera   14        53-55

Garganega, Cabernet s.        11        14

Stato parassitario:

Peronospora: sono state segnalate le primissime, rare, macchie d’olio stagionali. Sono state reperite su piante giovani di Chardonnay e risalgono con ogni probabilità all’infezione partita con le piogge del 10 aprile u.s..

Escoriosi: prime comparse di sintomatologie su foglie e germogli, peraltro contenute al momento.

Oidio: Nuove, sporadiche, infezioni ascosporiche sono state rilevate in varie località e vigneti di collina.

Le simulazioni dei modelli Hort@, RIMPro ed EPI relative ad alcune località del veronese hanno previsto, tutte, l’avvio di infezioni peronosporiche di entità da trascurabile a medio-debole in questi giorni, mentre hanno annunciato delle infezioni un po' più intense, ma diversificate tra le varie aree in termini di severità, per l’Oidio.

Insetti: il brusco e prolungato abbassamento delle temperature ha fortemente rallentato lo sviluppo di tutti gli artropodi.

Cocciniglie e Cicaline: nessuna novità, lo stadio di sviluppo di questi parassiti è rimasto sostanzialmente fermo alla settimana scorsa.

Tignoletta: Le catture hanno subito un netto calo ovunque. Attualmente si ritrovano uova prevalentemente lattiginose e occhi visibili sulle brattee fiorali dei grappolini. Alcune di esse compaiono  annerite in quanto parassitizzate da Trichogramma sp

(filmato delle uova e dello sviluppo dei diversi stadi embrionali:  https://youtu.be/SwytG1QILwU )

Indirizzi di difesa:

Le piogge di questi ultimi giorni dovrebbero essere state favorevoli alla germinazione delle oospore di peronospora ma le basse temperature hanno probabilmente rallentato i processi di sviluppo e attenuato il potenziale infettivo attuale. In ogni caso, dopo i recenti dilavamenti è necessario rinnovare la copertura fungicida contro Peronospora, Escoriosi e Oidio prima dell’arrivo delle prossime piogge e il più possibile a ridosso di esse. Vanno impiegate comunque delle sostanze attive di contatto (es. Folpet o Metiram o rame + Meptil Dinocap o zolfo, quest’ultimo meglio se in formulazione liquida). In base alla strategia di difesa aziendale prescelta, va valutato poi l’impiego in abbinamento di antiperonosporici con attività sistemica (es. fosfonati, induttori di resistenza), molto utili alla causa appena si verifica il rialzo delle temperature e la ripartenza vegetativa.

Altre indicazioni: In tutti gli impianti, laddove è già ben visibile la carica produttiva ed è opportuno ridurla, intervenire rapidamente con le operazioni di scacchiatura delle teste e col diradamento delle gemme di controcchio.

 

Bollettino del 17 aprile 2024

 

Andamento meteo (in collaborazione col Servizio Meteorologia e Climatologia di Arpav):

Ultimo periodo connotato dalla rimonta dell’anticiclone africano con giornate molto soleggiate e calde fino a lunedì u.s. e dal successivo, brusco, cambio delle condizioni con l’arrivo di masse d’aria fredda che hanno avviato un periodo di instabilità destinato a durare per diversi giorni a venire. Le temperature medie settimanali sono state molto più alte della norma, di ben 6-7°C sui valori massimi e di 4-5 °C su quelli minimi, ma da ieri sono scese drasticamente ovunque al seguito degli eventi temporaleschi che hanno prodotto solo localmente delle piogge di rilievo (vedi cartina sotto). I fenomeni sono stati accompagnati da ventosità sostenuta ma senza conseguenze, per quanto finora noto.

Fase fenologica

Le alte temperature dei giorni scorsi hanno stimolato l’attività vegetativa in tutti gli ambienti e su tutte le varietà. Lo sviluppo dei germogli è risultato sorprendente, con allungamenti (misurati) fino a 10 cm in appena 2 giorni. A tutt’oggi l’anticipo medio stagionale è di una decina di giorni sulla norma.

Vitigno BBCH medio, ambienti tardivi           BBCH medio, ambienti precoci

Pinot, Chardonnay     12-13   53

Corvine, Merlot           10-11   14-53

Glera   14        53

Garganega, Cabernet s.        09-11   13

Stato parassitario:

Oidio: Sono state rilevate le prime manifestazioni ascosporiche su foglia in diverse località e vigneti colpiti severamente lo scorso anno, sia di collina che di pianura.

Altri patogeni: nulla di significativo da segnalare.

Le simulazioni aggiornate dei modelli Hort@ e RIMPro, calibrate su alcune località del veronese, riportano che il potenziale di rischio infettivo è attualmente basso per la Peronospora e medio-alto per l’Oidio.

Tignoletta: Le catture risultano in deciso aumento grazie ai gradi calore accumulati fin quì (i valori attuali delle sommatorie a base 10 sono stati raggiunti 15 giorni dopo nel 2023).

Cocciniglia farinosa (Planococcus ficus): Negli ovisacchi non si notano ancora neanidi in movimento.

Cocciniglia del corniolo (Parthenolecanium corni): Sotto gli scudetti più grossi delle femmine mature si possono già notare le uova deposte. La fase della loro produzione è molto scalare e prolungata (filmato: https://youtu.be/Zan2RcUWzpU ).

Cicalina maculata: Nei vigneti solitamente infestati si rilevano gli individui adulti svernanti provenienti dalle piante sempreverdi limitrofe ai vigneti. Le loro dimensioni sono di circa 3 mm, hanno ali bruno-verdastre con macchie azzurre e una venatura rossa caratteristica a forma di Y nel terzo distale.

Indirizzi di difesa:

In tutti i vigneti che hanno raggiunto o superato lo stadio di recettività verso la Peronospora (almeno 3 foglie distese all’incirca) è necessario provvedere ad eseguire il primo trattamento di prevenzione, o il secondo nel caso sia stata eseguita una copertura la settimana scorsa, prima delle piogge previste e il più vicino possibile al loro verificarsi. I prodotti impiegabili in questa fase sono tipicamente quelli di contatto (Metiram, Folpet, rameici ecc), validi sia contro la peronospora che l’escoriosi, affiancati da un antioidico curativo-eradicante (es. Meptil Dinocap) nei vigneti che hanno subito forti attacchi lo scorso anno, oppure da uno zolfo a dosi medio-basse (meglio se in formulazioni liquide meno dilavabili) in tutte le altre situazioni. Da valutare l’impiego in associazione dei fosfonati o del fosetil di alluminio in base alle strategie di difesa antiperonosporica prescelte.

Cocciniglia farinosa: Coloro che intendono avvalersi della tecnica della confusione sessuale contro questo parassita devono predisporre il posizionamento degli erogatori di feromoni entro la fine del mese, prima dell’inizio del volo dei maschi adulti.

Cicalina maculata: Nei vigneti solitamente infestati, si può ricorrere alla cattura massale delle popolazioni migranti dall’esterno impiegando le trappole cromotropiche gialle. Esse vanno posizionate ai bordi del vigneto in prossimità delle piante spontanee ed esposte per circa un mese (poi vanno tolte per evitare la cattura anche dei suoi parassitoidi). Le indicazioni di lotta chimica tradizionale verranno date più avanti, quando saranno rilevate le forme giovanili della prima generazione.

Altre indicazioni: Negli impianti di Glera e altre precoci, laddove è già ben visibile la carica produttiva, è opportuno intervenire subito, laddove necessario, con le operazioni di scacchiatura delle teste e col diradamento delle gemme di controcchio.

 

Bollettino del 10 aprile 2024

 

Andamento meteo (in collaborazione col Servizio Meteorologia e Climatologia di Arpav):

Tempo governato per gran parte da un anticiclone africano e da giornate soleggiate via via più calde fino a lunedì u.s., alle quali è seguita poi una debole perturbazione tra ieri ed oggi.

Note salienti del periodo sono state le temperature, salite in media di ben 4-5°C sui valori massimi e di 3°C sulle minime, mentre i millimetri di pioggia registrati, fino alle 9.00 di stamani, sono stati di poca rilevanza e distribuzione.

Fase fenologica

L’impennata delle temperature nel fine settimana ha dato forte impulso alla crescita dei germogli delle varietà precoci e medie, in particolare nei versanti meglio esposti, ed ha accentuato la scalarità di fase tra i diversi ambienti ed epoche di potatura.

Vitigno BBCH medio, ambienti tardivi           BBCH medio, ambienti precoci

Pinot, Chardonnay     09        12-13

Corvine, Merlot           05        12-14

Glera   11        13-14

Garganega, Cabernet s.        01        09

Stato parassitario:

Patogeni: nulla da segnalare al momento, salvo l’abbondanza di inoculo svernante di Oidio sui tralci negli impianti attaccati in modo virulento lo scorso anno.

Le simulazioni dei modelli di Hort@ e RIMPro riferite ad alcune località del veronese rivelano che la peronospora è pronta a generare le prime, blande, infezioni stagionali.

Tignoletta: Si sta progressivamente avviando il volo degli adulti di prima generazione anche negli ambienti meno anticipati, a distanza di nove giorni dalle primissime catture.

Cocciniglia farinosa (Planococcus ficus): Alcune femmine svernanti, riparate sotto il ritidoma, hanno iniziato a produrre il caratteristico ovisacco ceroso ripiene di uova giallastre.

Cocciniglia bianca (Pseudococcus comstocki): Finora non sono state osservate schiusure dalle uova svernanti. Il monitoraggio della presenza del parassita deve essere fatto lungo tutto il fusto, dalla testa del ceppo fino al suolo, sotto al ritidoma.

Alla base dei ceppi più colpiti si possono notare dei grumi di terra compattata dalle formiche che custodiscono al loro interno le uova di cocciniglia.

Cocciniglia del corniolo (Parthenolecanium corni): Gli scudetti con le femmine svernanti di varia dimensione sono facilmente riconoscibili sui tralci e sul legno di più anni. Nei vigneti infestati è utile verificare in questo periodo il livello di parassitizzazione sostenuto da alcune specie di parassitoidi naturali (Coccophagus lycimnia, Calcidoideo, Afelinide) i quali sono in grado di contenere le popolazioni di questa specie. E’ sufficiente controllare l’integrità degli scudetti: se sono bucherellati vuol dire che c’è stato lo sfarfallamento del parassitoide.

Cicalina maculata: Nei vigneti infestati lo scorso anno si iniziano a rilevare gli adulti svernanti provenienti dalle piante sempreverdi a bordo appezzamento (vedi foto sotto).

Indirizzi di difesa:

Peronospora ed Escoriosi: data l’evoluzione umido-piovosa dell’ultimo periodo, la quale dovrebbe aver favorito il potenziale infettivo di questi patogeni, è opportuno prevedere l’esecuzione di un intervento cautelativo con prodotti di copertura (es. Metiram, Folpet, rameici ecc. alle dosi minime da etichetta) in tutte le situazioni colturali laddove la vegetazione ha raggiunto lo sviluppo minimo di recettività. Si raccomanda di eseguire il trattamento nell’immediata evenienza di eventi piovosi.

Oidio: nei vigneti che hanno subito forti attacchi lo scorso anno, anche in post-vendemmia, è raccomandata l’esecuzione di un paio di interventi in successione con prodotti curativi eradicanti (es. Meptil Dinocap) a partire dal momento in cui la vegetazione ha raggiunto i 4-5 cm medi di sviluppo dei getti. In tutte le altre situazioni, in affiancamento al trattamento antiperonosporico, uno zolfo bagnabile a dosi medio-basse da etichetta è più che sufficiente per le necessità del momento.

Tignoletta: Negli areali in cui si pratica il metodo della confusione sessuale è necessario completare rapidamente il posizionamento dei dispositivi erogatori di feromoni (laccetti o spray).

Cocciniglia farinosa: Coloro che intendono contenere questo fitofago con la tecnica della confusione sessuale devono predisporre il posizionamento degli erogatori di feromoni entro la fine del mese, prima dell’inizio del volo dei maschi adulti.

Cicalina maculata: Nei vigneti solitamente infestati, per limitare le popolazioni di adulti svernanti provenienti dall’esterno, si può ricorrere all’impiego di trappole cromotropiche gialle da posizionare ai bordi dei vigneti in prossimità delle piante spontanee (vedi foto sopra).

 

Bollettino del 04 aprile 2024

 

Andamento meteo (in collaborazione col Servizio Meteorologia e Climatologia di Arpav):

Gli ultimi sette giorni sono stati caratterizzati da forte instabilità atmosferica e da una serie di perturbazioni che hanno interessato tutto il territorio fino a lunedì u.s. con piogge estese e quantitativamente importanti nei settori Centro-settentrionali della Regione.

Nella nottata dal 30 al 31 marzo, alcune celle temporalesche hanno interessato la pedemontana determinando qua e là vento forte e scrosci e, nella zona compresa tra Valdobbiadene e Combai, delle grandinate significative (in alcune aree sono stati rilevati danni ai germogli dal 13 al 25%)

Fase fenologica

La ripresa vegetativa sulle varietà precoci è iniziata praticamente ovunque, generalmente in anticipo di circa  7-10 giorni sulla media e con marcata scalarità tra i diversi ambienti ed esposizioni.

Stato parassitario:

Oidio: nelle svariate situazioni di collina e di pianura nelle quali lo scorso anno si sono verificate delle infezioni virulente, l’inoculo svernante è presente in quantità importante e diffusa sui tralci.

Nottue: rare segnalazioni di presenze circoscritte ai consueti ambienti di collina in vicinanza di aree boscate, comunque più contenute del solito.

Tignoletta: in questi giorni, in alcuni comprensori, sono iniziati i voli della 1° generazione.

Indirizzi di difesa:

Nei vigneti in cui l’Escoriosi è una malattia endemica, già a partire dalla fase di germogliamento è opportuno intervenire a prevenzione degli attacchi del patogeno con dei fungicidi registrati allo scopo (es. Metiram, Folpet ecc.) nell’immediata evenienza di eventi piovosi.

Contro l’Oidio, specificatamente nelle situazioni sopra descritte, è raccomandata l’esecuzione di un paio di interventi in successione con prodotti curativi eradicanti (es. Meptil Dinocap) a partire dal momento in cui la vegetazione ha raggiunto i 4-5 cm medi di sviluppo dei getti. Da considerare che lo Zolfo, pur valido in tal senso, riesce ad esprimere il suo potenziale con temperature superiori ai 16°C.

Negli areali in cui si pratica il metodo della confusione sessuale contro la Tignoletta è necessario affrettare il posizionamento degli erogatori (laccetti o spray) nel vigneto.

Negli impianti con infestazioni di Partenolecanium corni, limitatamente a quelli che non hanno superato lo stadio di gemma cotonosa, è opportuno valutare l’esecuzione di un trattamento mirato con oli minerali.

Laddove c’è una concreta potenzialità di danno da Nottue, nei vigneti in cui è in corso il germogliamento, è possibile ricorrere all’impiego di insetticidi specifici di contenimento (a base di Bacillus thuringiensis o Deltametrina). Si ricorda che esistono sistemi alternativi efficaci che prevedono la raccolta manuale delle larve durante le ore notturne o l’applicazione di ostacoli meccanici al fusto (collarini o colle) per impedire la risalita delle larve dal terreno.

 

Commento meteo-climatico autunno invernale (in collabor. con Servizio Meteo e Climatologia di ARPAV)

Il periodo autunnale è stato caratterizzato da temperature sopra la media, in particolare nel mese di ottobre in cui sono stati registrati i valori più alti in assoluto, e da precipitazioni prossime alla norma con quantitativi medi di 368 mm rispetto ai 392 mm della media climatica. Anche l’inverno è stato quasi sempre più caldo della norma, come anche nei quattro anni precedenti, ma stavolta su livelli ancor più alti e secondi solo alla stagionalità 2013/14. Le precipitazioni sono risultate assai superiori alla media storica (330 mm rispetto a 212 mm), in particolare nei territori dall’alta pianura e pedemontana, grazie alle corpose perturbazioni transitate a fine febbraio e nella prima e terza decade di marzo.



Data ultimo aggiornamento: 10 maggio 2024