Programma per nuove strategie di iodoprofilassi nella Regione del Veneto: programmi educativi, indicatori di efficienza e contrasto delle diseguaglianze

 

La Legge del 21 marzo 2005, n.55: “Disposizioni finalizzate alla prevenzione del gozzo endemico e di altre patologie da carenza iodica” ha imposto l’obbligo da parte dei venditori di distribuire ed esporre per la vendita unicamente sale iodato (30 ugr/gr come KI o KIO3). La finalità che la Legge n.55 si proponeva era di ridurre l’incidenza delle malattie derivanti da Deficienza Iodica con conseguenti ricadute sulla salute pubblica e sui bilanci del Sistema Sanitario Nazionale e Regionale. Successivamente con l’Intesa Stato-Regioni del 26/2/2009 (Gazzetta Ufficiale 31.3.2009) si è dato mandato alle Regioni di istituire un Osservatorio Permanente (OSNAMI, organo dell’Istituto Superiore di Sanità) per il monitoraggio della Iodoprofilassi e del suo impatto sulla salute della popolazione.

Nel 2013 il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) ha firmato un protocollo d’Intesa con le principali Società Endocrinologiche Italiane che ha sancito l’impegno reciproco a promuovere progetti educativi sulla Iodoprofilassi nelle Scuole, attraverso la formazione del corpo insegnanti e la divulgazione di materiale didattico di supporto.
In tale contesto, la Struttura Regionale di Riferimento per la Iodoprofilassi del Veneto, è stata affidata all’UOC di Endocrinologia dell’Azienda Ospedale di Padova, creata come “braccio effettore”, a livello regionale, dell’OSNAMI con Delibera n. 1935 del 22/11/2011.

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Data ultimo aggiornamento: 02 gennaio 2020