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IMPIANTI IDROELETTRICI - AUTORIZZAZIONI 
 

Definizione
Concessione di derivazione d’acqua pubblica e autorizzazione alla costruzione e
all’esercizio dell’impianto.

Rilascio della concessione di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico.

Modalità di presentazione della domanda:

  • Pubblicazione dell'avviso e del parere della Autorità di Bacino
  • Ordinanza istruttoria e visita locale
  • Verifica assoggettabilità e valutazione impatto ambientale
  • Relazione istruttoria, parere della Commissione e sospensione del rilascio della concessione

Procedura per il rilascio dell’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di impianto
idroelettrico con capacità di generazione maggiore o uguale a 100 KW (fatto salvo
quanto diversamente disposto dal Decreto Legislativo 28/2011).

  •  Istanza di autorizzazione unica, oneri istruttori e verifica della documentazione
  •  Conferenza dei Servizi
  •  Conclusione del procedimento
  •  Varianti ad impianti già autorizzati
  •  Ulteriori disposizioni in materia di concessioni idrauliche

 

DEFINIZIONE

Gli impianti idroelettrici costituiscono una particolare tipologia di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili che, tramite apparecchiature idrauliche, trasformano l'energia potenziale gravitazionale di un salto d'acqua in energia elettrica e, come tali, comprendono anche una derivazione d'acqua pubblica.
Ai sensi della Decreto Legislativo 03 aprile 2006 n.152   «tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorché non estratte dal sottosuolo, appartengono al demanio dello Stato».

Per l’esercizio di un impianto idroelettrico è necessaria:
- la concessione di derivazione d’acqua pubblica;
- l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio dell’impianto.

Le procedure finalizzate all'autorizzazione per la costruzione e l’esercizio di un impianto idroelettrico, ai fini di ottenere il rilascio della concessione di derivazione d’acqua pubblica, sono disciplinate dal Regio Decreto n. 1775/1933 "Testo Unico sulle acque pubbliche", nonché dalla specifica normativa per gli impianti idroelettrici, Decreto Legislativo  n. 387/2003 "Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità".

Per gli impianti idroelettrici con capacità di generazione maggiore o uguale a 100 kW, la competenza del procedimento di rilascio dell'autorizzazione alla costruzione ed esercizio dell'impianto è regionale, mentre per gli impianti con capacità di generazione inferiore a 100 KW, la competenza è comunale.
La Giunta Regionale con Delibera Regionale n. 1628 del 19 novembre 2015, ha aggiornato “le procedure per il rilascio delle concessioni di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico e dell’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di impianti idroelettrici con capacità di generazione pari o superiore a 100 KW”.
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RILASCIO DELLA CONCESSIONE DI DERIVAZIONE DI ACQUA PUBBLICA AD USO IDROELETTRICO

Come presentare la domanda
Le domande devono essere presentate al Genio Civile competente per territorio.
Per la Provincia di Belluno l’istanza deve essere presentata al competente Servizio Acque (ex Sportello Unico Demanio Idrico).
Entro 30 giorni dalla presentazione della domanda, l’Ufficio competente verifica la completezza della documentazione e comunica al richiedente se la richiesta è stata ammessa o non ammessa.
Decorsi 30 giorni dalla presentazione della domanda, se da parte dell’Ufficio competente non è avvenuta la comunicazione al richiedente di avvio del procedimento, questo si intende avviato.

Pubblicazione dell'avviso e del parere della Autorità di Bacino
L’Ufficio competente provvede alla pubblicazione sul BURV  dell’avviso di presentazione della domanda e alla richiesta dei pareri delle Amministrazioni interessate, anche per le eventuali domande in concorrenza presentate entro 90 giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto (BURV) della prima istanza. In caso di parere negativo l’istanza è rigettata.
Durante il periodo di pubblicazione non sono consultabili gli elaborati tecnici presentati.

Ordinanza istruttoria e visita locale
Acquisito il parere favorevole, l’Ufficio con proprio provvedimento dichiara quale/i istanza/e sono ammissibili e quelle non ammissibili, e fissa la visita locale dove l’impianto dovrebbe costruito, alla quale chiunque ne abbia interesse può partecipare e presentare osservazioni e opposizioni.
Durante il periodo di pubblicazione dell'ordinanza, è possibile la consultazione degli elaborati progettuali relativi a qualsiasi domanda. 
Dopo la visita locale, entro 30 giorni il/i richiedente/i possono inoltrare all’Ufficio competente scritti su osservazioni e opposizioni presentate.
Trascorsi i 30 giorni l’Ufficio trasmette tuti i documenti alla struttura regionale competente per la procedura di verifica di assoggettabilità alla Valutazione d’Impatto Ambientale  (VIA), procedura che riguarda sia la derivazione d’acqua che l’impianto.

Verifica assoggettabilità e valutazione impatto ambientale
L’Ufficio competente informa i proponenti della necessità di richiedere, per il progetto presentato, l’avvio della procedura di verifica di assoggettabilità alla Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA). 
I richiedenti entro 15 giorni devono pagare gli oneri per l’istruttoria della procedura, pena l’archiviazione dell’istanza.
Per i progetti assoggettati a procedura di VIA, i richiedenti provvedono entro 90 giorni ad attivare la procedura, pena l’archiviazione dell’istanza. Per i progetti non soggetti a VIA l’Ufficio richiede i pareri delle Amministrazioni interessate.

Relazione istruttoria, parere della Commissione e sospensione del rilascio della concessione
L’Ufficio predispone una relazione istruttoria che, in caso vi siano domande concorrenti, osservazioni e opposizioni, è inviata alla “ Commissione Tecnica per il Parere sulle osservazioni, opposizioni e concorrenze”. Acquisito il parere, l’Ufficio sospende con proprio atto il procedimento di rilascio della concessione d’acqua ai fini dell’avvio del procedimento unico per l’approvazione dell’impianto. La sospensione è comunicata al richiedente, il quale ha la facoltà di richiedere il rilascio della concessione di derivazione d’acqua.
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PROCEDURA PER IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE ALLA COSTRUZIONE E ALL'ESERCIZIO DI IMPIANTO IDROELETTRICO CON CAPACITA' DI GENERAZIONE MAGGIORE O UGUALE A 100 KW (FATTO SALVO QUANDO DIVERSAMENTE DISPOSTO DAL D.LGS 28/2011)

Istanza di autorizzazione unica, oneri istruttori e verifica della documentazione
Entro 180 (centottanta) giorni dal ricevimento dell’atto di sospensione, il richiedente trasmette alla Direzione Difesa del Suolo l’istanza di autorizzazione unica alla costruzione e l’esercizio dell’impianto idroelettrico. L’istanza è presentata usando gli appositi modelli, corredata dagli elaborati previsti nello stampato (progetto etc..).
Il richiedente, al momento della presentazione dell’istanza, è obbligato al versamento di una somma pari allo 0,025% dell’investimento come risultante dal progetto, per coprire le spese istruttorie, ai sensi della Legge Regionale 07/2011 art.4, comma 4 e 5
Trascorsi 180 giorni senza che il proponente abbia inoltrato l’istanza di autorizzazione, l’istanza di derivazione viene archiviata. 
Per le domande pervenute nei termini, entro 15 giorni la Direzione Difesa del Suolo esegue il controllo formale della presenza effettiva della documentazione richiesta.
Trascorsi 15 giorni dalla presentazione della domanda, in assenza di comunicazione dell’avvio del procedimento, lo stesso si intende avviato.
Se la documentazione dell’istanza è completa, gli uffici comunicano al richiedente l’avvio del procedimento;
Se la documentazione dell’istanza è incompleta, gli uffici comunicano al proponente l’irricevibilità della domanda. Il richiedente può presentare nuova domanda di autorizzazione unica entro il termine di 90 giorni dal ricevimento della comunicazione di irricevibilità della precedente domanda.

Conferenza dei Servizi
Entro 30 giorni dalla presentazione della domanda di autorizzazione è convocata la prima seduta della Conferenza di Servizi, previa verifica della Direzione Difesa del Suolo delle eventuali modifiche al progetto, rispetto a quello inviato agli uffici competenti per il rilascio della concessione d’acqua. 
La Conferenza di Servizi richiede le dovute verifiche alle strutture ed agli enti competenti. Nell’ambito dei lavori della Conferenza di Servizi la Direzione Difesa del Suolo attiva l’eventuale procedura espropriativa, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001.

Conclusione del procedimento
La Giunta Regionale, con delibera, conclude il procedimento e, in caso di esito positivo della Conferenza di Servizi, approva il progetto, rilascia l‘autorizzazione alla costruzione e all’esercizio dell’impianto idroelettrico, l’autorizzazione paesaggistica (se prevista) e la compatibilità ambientale (ove dovuta), approva la VIA (ove prevista) e dichiara la pubblica utilità delle opere.
Entro 30 giorni dalla ricezione della delibera da parte della Direzione Difesa del Suolo, gli uffici competenti (i Geni civili competenti per territorio ovvero il Servizio Acque della Provincia di Belluno) emettono il decreto di concessione di derivazione che stabilisce la durata della concessione.
Entro 15 giorni dalla sua emissione, il decreto di concessione è trasmesso al richiedente e - per gli impianti idroelettrici con capacità di generazione maggiore o uguale a 100 kW - alla Direzione Difesa del Suolo.

Varianti ad impianti già autorizzati
In caso di istanza di variante per impianti già autorizzati, si segue la stessa procedura che si usa per il rilascio dell’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di impianto idroelettrico con capacità di generazione maggiore o uguale a 100 KW.
In caso di variante definita sostanziale (Decreto Legislativo 28/2011 art. 7 c.5) sono previsti gli stessi adempimenti per il rilascio della concessione di derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico.

Ulteriori disposizioni in materia di concessioni idrauliche Legge Regionale n. 27/2020 art.4
Per la prosecuzione dell’esercizio delle concessioni già scadute, sino alla loro nuova assegnazione e non oltre il 31 luglio 2024, il concessionario è tenuto a mantenere la piena efficienza e il normale sviluppo degli impianti.
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Contatti presso la Direzione Uffici Territoriali per il Dissesto Idrogeologico e presso:

U.O. Genio civile Litorale Veneto
U.O. Genio civile di Padova
U.O. Genio civile di Rovigo
U.O. Genio civile di Treviso
U.O. Genio civile di Verona
U.O. Genio civile di Vicenza
Provincia di Belluno - Servizio Acque

 



Data ultimo aggiornamento: 15 febbraio 2023