Eccezionali avversità atmosferiche verificatesi a partire dal giorno 27 ottobre 2018 sull’intero territorio della Regione del Veneto.
Dichiarazione dello stato di crisi a seguito delle criticità riscontrate.


A partire dal 27 ottobre 2018 il territorio della Regione Veneto è stato interessato da eventi meteorologici di elevata intensità, caratterizzati da forti raffiche di vento e notevoli quantitativi di pioggia che hanno determinato criticità geologiche nelle aree montane con l’attivazione di molte frane, criticità idrogeologiche lungo i principali fiumi con allagamenti di vaste aree, profonde modifiche morfologiche sulle coste a causa delle mareggiate.

Ciò ha causato gravi danni alle infrastrutture viarie e dei servizi essenziali, minando la sicurezza del territorio, danneggiando in modo grave il patrimonio privato e delle attività economiche.

Considerata l’eccezionalità della situazione emergenziale e tenuto conto della necessità di porre in essere con immediatezza interventi urgenti di primo soccorso ed assistenza alla popolazione, la Regione del Veneto ha tempestivamente proceduto, con DPGR n. 135 del 28 ottobre 2018, alla convocazione dell’Unità di Crisi Regionale e immediatamente dichiarato lo stato di crisi regionale con DPGR n. 136 del 28 ottobre 2018 e DPGR n. 139 del 29 ottobre 2018, attestando, altresì, il pieno dispiegamento delle risorse territoriali disponibili, con nota del 28 ottobre 2018 prot. n. 437313 con la quale il Presidente della Regione Veneto ha richiesto dapprima la dichiarazione dello stato di mobilitazione del Servizio nazionale della protezione civile adottato con il decreto del 29 ottobre 2018 della Presidenza del Consiglio dei Ministri e la successiva delibera del Consiglio dei Ministri dell’8 novembre 2018, con la quale è stato dichiarato, per dodici mesi, lo stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che hanno interessato il territorio delle regioni Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Toscana, Sardegna, Siciliana, Veneto e delle provincie autonome di Trento e Bolzano colpito dagli eccezionali eventi meteorologici verificatisi a partire dal mese di ottobre 2018.

Il Regolamento (CE) n. 2012/2002 del Consiglio dell’11 novembre 2002, come modificato dal Regolamento (UE) n. 661/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 maggio 2014, istituisce un Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea (di seguito denominato “Fondo”), il cui obiettivo è permettere alla Comunità di affrontare situazioni d’emergenza in maniera rapida, efficace e flessibile. L’intervento del Fondo è concesso sotto forma di sovvenzione (contributo finanziario) e per ogni catastrofe naturale riconosciuta è concessa un'unica sovvenzione.

Al fine di inoltrare la richiesta di cui sopra all’Unione Europea, il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale ha chiesto alle Regioni di procedere alla ricognizione speditiva della stima delle spese di prima emergenza e degli eventuali danni al patrimonio pubblico di competenza delle Amministrazioni, al patrimonio privato, alle attività economiche e produttive, alle infrastrutture a rete di servizi essenziali, nonché alla quantificazione dei danni al patrimonio di competenza di altri Enti.

Per poter quantificare l’entità totali dei danni provocati dalle eccezionali avversità atmosferiche di cui sopra, si chiede di segnalare i dati totali disponibili entro e non oltre giovedì 22 novembre.

Al fine di agevolare la raccolta dei dati è stato predisposto un applicativo web per il censimento dei danni finalizzato all'accesso al Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea (cliccare per scaricare il manuale) al quale le Amministrazioni ed Enti sono stati invitati a partecipare.

Per la raccolta dei dati relativi al patrimonio privato/produttivo, si rilascia la Documentazione per i privati scaricabile al link
Modello Censimento Speditivo per il patrimonio Privato e Produttivo
da riconsegnare debitamente compilata presso il Comune dove è situato il bene danneggiato. Tali documenti dovranno essere trattenuti dai Comuni e non trasmessi alla Regione.


Data ultimo aggiornamento: 08 agosto 2019