Incentivi, detrazioni e finanziamenti

BANDO DI INCENTIVAZIONE DEI SISTEMI DI ACCUMULO DI ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA DA IMPIANTI FOTOVOLTAICI - ANNO 2019

Detrazioni fiscali

Conto Termico

Ritiro dedicato e Scambio sul Posto

Incentivi D.M. 6 luglio 2012

Certificati bianchi

Incentivi per Cogenerazione ad alto rendimento

Incentivi per Biocarburanti

Sistemi Efficienti di Utenza

PAR FSC 2007-2013

POR FESR 2014-2020

POR FESR 2007-2013

PSR 2014/2020

PSR 2007/2013

Bike sharing e Rottamazione apparecchi per il riscaldamento domestico

Riduzione dei consumi della fornitura di energia per finalità sociali

Incentivi urbanistici per l'edilizia sostenibile




 

Detrazioni fiscali

Le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico

Con Legge 23 dicembre 2014, n. 190 (“Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge di stabilità 2015“) è stata prorogata al 31 dicembre 2015 la detrazione fiscale, nella misura del 65%, per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
La detrazione riguarda anche gli interventi su parti comuni degli edifici condominiali e sulle unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio.
La detrazione d’imposta del 65% non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali previste per i medesimi interventi da altre disposizioni di legge nazionali.

Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali

Dal 1° gennaio 2012, la detrazione fiscale sulle ristrutturazioni edilizie non ha più scadenza in quanto è stata resa permanente dal decreto legge n. 201/2011 (art. 4) che ha previsto il suo inserimento tra gli oneri detraibili ai fini Irpef.
Attualmente la misura della detrazione è pari al 50% sino al 31 dicembre 2015 (Legge 23 dicembre 2014, n. 190 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge di stabilità 2015”), in luogo di quella ordinaria del 36% e l’importo massimo di spesa ammessa al beneficio è pari a 96.000 euro per unità immobiliare.
Dal 1° gennaio 2016 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare.
La detrazione del 50% è stata prorogata anche per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), finalizzati all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione.
La detrazione riguarda gli interventi effettuati per il conseguimento di risparmi energetici, con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia. Rientra tra i lavori agevolabili, per esempio, l’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, in quanto basato sull’impiego della fonte solare e, quindi, sull’impiego di fonti rinnovabili di energia (risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 22/E del 2 aprile 2013).
La detrazione per gli interventi di recupero edilizio non è cumulabile con l’agevolazione fiscale prevista per i medesimi interventi dalle disposizioni finalizzate al risparmio energetico.

Per approfondimenti consulta i siti internet dell’Agenzia delle Entrate e di ENEA di seguito indicate:

Agenzia delle Entrate

Enea
 

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Conto Termico


Il Decreto Ministeriale 28 dicembre 2012 “Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni” (c.d. “Conto Termico”) incentiva gli interventi di piccole dimensioni allo scopo di aumentare l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
I soggetti ammessi agli incentivi sono amministrazioni pubbliche e soggetti privati, intesi come persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito agrario.

Le amministrazioni pubbliche possono accedere agli incentivi per i seguenti interventi di incremento dell’efficienza energetica:
 

  1. Isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato.
  2. Sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato.
  3. Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale che utilizzino generatori di calore a condensazione.
  4. Installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da Est-Sud-Est a Ovest, fissi o mobili, non trasportabili
 

e per i seguenti interventi di piccole dimensioni relativi a impianti per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza:
 

  1. Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica.
  2. Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentato da biomassa.
  3. Installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling.
  4. Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.
 

I soggetti privati possono accedere agli incentivi soltanto per gli interventi di piccole dimensioni relativi a impianti per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza sopraelencati.
Gli incentivi sono erogati dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) in rate annuali per una durata variabile tra i 2 ed i 5 anni a seconda del tipo di intervento.
Anche l’ammontare dell’incentivo varia in base alla tipologia di intervento e spesso è pari circa ad un terzo della spesa sostenuta, per alcuni tipi di intervento la percentuale massima incentivata della spesa ammissibile è pari al 40%.
L’incentivo riguarda interventi che non accedono ad altri incentivi statali eccetto i fondi di garanzia, i fondi di rotazione ed i contributi in conto interesse; per gli edifici pubblici ad uso pubblico gli incentivi sono cumulabili con gli incentivi in conto capitale.

Per approfondimenti consulta il sito del GSE
 

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Ritiro dedicato e Scambio sul Posto


Dal ritiro dedicato sono esclusi gli impianti che accedono agli incentivi previsti dai Decreti Ministeriali del 5 luglio 2012 (Quinto Conto Energia) e 6 luglio 2012 (Incentivi per energia da fonti rinnovabili).
Il ritiro dedicato consiste nella stipula di un contratto con il GSE per la vendita di energia elettrica immessa in rete.
Il GSE paga al produttore un prezzo per l’energia immessa per ogni kW.
Il prezzo è quello medio zonale orario, quindi il prezzo medio mensile per fascia oraria che corrisponde alla zona di mercato elettrico in cui l’impianto è collegato.
Il proprietario dell’impianto di potenza nominale fino ad 1 MW, per i primi 2.000.000 di kWh annui immessi in rete, vende l’energia prodotta al GSE ad un prezzo minimo garantito, fissato dall’Autorità per l’Energia.

Il meccanismo dello scambio sul posto consente di sottrarre dalla bolletta elettrica l’energia prodotta nello stesso anno e non auto consumata immediatamente.
La potenza degli impianti entrati in esercizio fino al 31 dicembre 2007 non deve superare i 20 kW.
La potenza degli impianti entrati in esercizio fino al 31 dicembre 2014 non deve superare i 200 kW.
La potenza complessiva degli impianti non deve superare i 500 kW.

Per approfondimenti consulta il sito del GSE
 

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Incentivi D.M. 6 luglio 2012


Il Decreto Ministeriale 6 luglio 2012 “Incentivi per energia da fonti rinnovabili elettriche non fotovoltaiche” incentiva gli impianti di potenza non inferiore ad 1 kW, entrati in esercizio successivamente al 1° gennaio 2013.
Il Decreto fissa alcuni contingenti annuali di potenza incentivabile per ogni anno dal 2013 al 2015, per ogni fonte rinnovabile e per ogni modalità di accesso agli incentivi.
Il GSE rilascia una tariffa incentivante per la durata media della vita dell’impianto.
Le tipologie di accesso agli incentivi sono le seguenti:

  • Accesso diretto per interventi di nuova costruzione, integrale ricostruzione, riattivazione o potenziamento con potenza non superiore ai limiti indicati all’art. 4 comma 3.
  • Iscrizione a Registri per interventi di nuova costruzione, integrale ricostruzione, riattivazione o potenziamento di potenza superiore a quella massima prevista per l’accesso diretto e non superiore al valore soglia previsto per la partecipazione alle Aste competitive al ribasso.
  • Iscrizione a Registri per interventi di rifacimento, in caso di rifacimento di impianti in cui la potenza conseguente l’intervento supera quella massima per l’accesso diretto.
  • Aste al ribasso per interventi di nuova costruzione, integrale ricostruzione, riattivazione o potenziamento con potenza superiore a valori soglia dipendenti dalla tipologia di fonte.

La norma prevede due meccanismi incentivanti diversi per ogni fonte e classe di potenza, costituiti da una tariffa incentivante omnicomprensiva per gli impianti con potenza fino a 1 MW ed un incentivo per gli impianti di potenza superiore ad 1 MW e per gli impianti di potenza fino ad 1 MW che non scelgono la tariffa omnicomprensiva.
Questa tipologia di incentivi è incompatibile con i meccanismi dello scambio sul posto e del ritiro dedicato.

Per approfondimenti consulta il sito del GSE
 

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Certificati bianchi


I Certificati Bianchi sono stati introdotti dai Decreti Ministeriali del 20 luglio 2004.
Il Decreto Ministeriale 28 dicembre 2012 introduce alcune misure per potenziare l’efficacia del meccanismo dei Certificati Bianchi.
I Certificati Bianchi sono chiamati anche Titoli di Efficienza Energetica (TEE) e certificano il conseguimento di risparmi energetici mediante l’applicazione di tecnologie e sistemi efficienti: un certificato equivale al risparmio di 1 TEP.
I soggetti obbligati a conseguire annualmente gli obiettivi di risparmio sono i distributori di energia elettrica e le imprese distributrici di gas naturale.
I soggetti che possono accedere “volontariamente” al meccanismo dei Certificati Bianchi sono i seguenti:

  • Società di Servizi Energetici
  • Società obbligate alla nomina dell’Energy Manager
  • Società controllate da distributori obbligati
  • Distributori di energia elettrica o gas non soggetti all’obbligo
  • Imprese operanti nei settori industriale, civile, terziario, agricolo, trasporti e servizi pubblici, Enti pubblici, purché nominino l’Energy Manager o siano certificati ISO 50001.

Il Decreto definisce gli obiettivi quantitativi nazionali annui di risparmio energetico, da conseguire tramite il meccanismo dei Certificati Bianchi, per il periodo 2013-2016.
Gli obblighi nazionali di incremento dell’efficienza energetica vengono espressi in milioni di certificati bianchi.
I Certificati Bianchi non sono cumulabili con altri incentivi, ad eccezione dei fondi di garanzia, fondi di rotazione, contributi in conto interesse, detassazione del reddito d’impresa per l’acquisto di macchinari ed attrezzature.
Il Gestore dei Servizi Energetici gestisce i progetti di efficienza energetica rientranti nel meccanismo dei Certificati Bianchi.


Per approfondimenti consulta il sito del GSE
 

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Incentivi per Cogenerazione ad alto rendimento


Per ottenere questi incentivi e agevolazioni, gli impianti cogenerativi devono attenersi a precisi parametri. Il D.M. 4 agosto 2011 precisa il concetto di cogenerazione e di cogenerazione ad alto rendimento, fornendo gli elementi per calcolare i parametri imposti dall’Unione Europea con la direttiva 2004/8/Ce.
Le unità di cogenerazione ad alto rendimento accedono ai Certificati Bianchi secondo quanto stabilito dal D.M. 5 settembre 2011.
Il GSE riconosce la Condizione di Alto Rendimento (CAR) per le unità di cogenerazione che lo richiedono e determina il numero di certificati bianchi cui hanno diritto le unità CAR.
Le unità di cogenerazione riconosciute CAR che possono accedere al meccanismo dei certificati bianchi sono quelle:

  • entrate in esercizio a seguito di nuova costruzione o rifacimento dopo il 6 marzo 2007, per un periodo di 10 anni solari, a decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo all’entrata in esercizio;
  • entrate in esercizio a seguito di nuova costruzione o rifacimento dopo il 6 marzo 2007 e abbinate ad una rete di teleriscaldamento, per un periodo di 15 anni solari a decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo all’entrata in esercizio;
  • entrate in esercizio tra il 1° aprile 1999 e il 6 marzo 2007, per un periodo di 5 anni solari, a decorrere dall’entrata in vigore del D.M. 5 settembre 2011. Per questi impianti il numero di certificati bianchi emessi è pari al 30% di quello previsto per le altre due tipologie.

Per approfondimenti visita il sito del GSE

 

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Incentivi per Biocarburanti



I biocarburanti e bioliquidi possono accedere agli incentivi se considerati sostenibili ai sensi delle direttive europee 2009/28/CE e 2009/30/CE.
In Italia è stato introdotto l’obbligo per i fornitori di benzina e gasolio di immettere in consumo una quota minima di biocarburanti.
I criteri che i biocarburanti devono rispettare per essere considerati sostenibili sono i seguenti:

1) diminuire le emissioni di gas serra. Questo criterio è l’unico che deve essere rispettato nel caso di biocarburanti derivanti da rifiuti, sottoprodotti e residui diversi dai residui dell’agricoltura, dell’acquacoltura, della pesca e della silvicoltura;
2) le materie prime di cui sono costituiti non devono provenire da un terreno ad alta biodiversità;
3) le materie prime coltivate nell’Unione Europea devono rispettare il Regolamento CE 73/2009.

Per approfondimenti consulta i siti internet del GSE e del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare:

GSE

Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
 

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Sistemi Efficienti di Utenza

I Sistemi Efficienti di Utenza sono sistemi “in cui un impianto di produzione di energia elettrica, con potenza non superiore a 20 MWe e complessivamente installata sullo stesso sito, alimentato da fonti rinnovabili ovvero in assetto cogenerativo ad alto rendimento, anche nella titolarità di un soggetto diverso dal cliente finale, è direttamente connesso, per il tramite di un collegamento privato senza obbligo di connessione di terzi, all’impianto per il consumo di un solo cliente finale ed è realizzato all’interno dell’area di proprietà o nella piena disponibilità del medesimo cliente”.
Tali sistemi permettono quindi di collegare in maniera diretta il produttore ed il consumatore finale, senza l’obbligo di connessione a terzi.
I SEU favoriscono l’autoproduzione e l’autoconsumo dell’energia derivante da fonti rinnovabili.
I sistemi sono stati introdotti dal D.Lgs. del 30 maggio 2008 n.115, modificato dal D.Lgs. 29 marzo 2010 n. 56.
La qualifica di SEU viene rilasciata dal GSE, in seguito ad una domanda presentata dal produttore, dal cliente finale o da un soggetto referente, tramite un portale informatico dedicato.

Per approfondimenti consulta il sito del GSE
 

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PAR FSC 2007-2013

Con il periodo di programmazione 2007-2013 è stata operata la scelta di rendere coerente la politica di coesione nazionale attraverso il Fondo Sviluppo e Coesione (FSC, ex FAS Fondo per le Aree Sottoutilizzate) con quella dell’Unione Europea attuata mediante i fondi strutturali. La programmazione FSC può intervenire in attuazione della strategia del Quadro Strategico Nazionale (QSN) nei medesimi ambiti previsti dalla corrispondente programmazione operativa dell’UE.
L’Asse 1 “Atmosfera ed energia da fonte rinnovabile” prevede le linee di intervento 1.1 “Riduzione dei consumi energetici e efficientamento degli edifici pubblici” e 1.2 “Favorire la mobilità collettiva con priorità alla propulsione ecocompatibile”.
Per quanto riguarda la linea di intervento 1.1, con Deliberazione di Giunta regionale n. 1421 del 5 agosto 2014, sono stati pubblicati i bandi aventi oggetto: “Efficientamento energetico delle reti di illuminazione pubblica, da conseguire anche con la sostituzione dei corpi illuminanti e delle relative lampade con apparecchiature ad elevate prestazioni e con l’utilizzo di tecnologie di telecontrollo, telegestione ed automazione” e “Realizzazione di interventi sull’involucro degli edifici pubblici, sulle chiusure trasparenti e sugli impianti dei medesimi, finalizzati al contenimento dei consumi energetici e della preventiva diagnosi energetica dell’edificio per l’individuazione delle principali inefficienze energetiche”.
L’Asse 4 “Mobilità sostenibile prevede le linee di intervento 4.1 “Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale (SFMR)”, 4.2 “Impianti a fune”, 4.3 “Altri sistemi di trasporto collettivo a basso impatto ambientale”, 4.4 “Piste ciclabili”.

Vai alla pagina relativa al PAR FSC 2007-2013
 

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POR FESR 2014-2020

L’utilizzo dei fondi comunitari 2014-2020 sarà destinato ad interventi per la coesione economica, sociale e territoriale in tutte le aree del Paese.
Tra le undici aree tematiche individuate dall’Unione Europea appare di particolare valenza ai fini energetici quella denominata “Sostenibilità energetica e qualità ambientale”, i cui obiettivi sono stati definiti a livello comunitario e inglobati nella strategia per rilanciare l’economia dell’Unione conosciuta come “Europa 2020”, quale strategia intermedia rispetto ad un orizzonte di più lungo periodo.
Questi obiettivi passano essenzialmente attraverso le politiche energetiche.
La politica di coesione dovrà pertanto concentrare le risorse sull’efficienza energetica nell’edilizia pubblica e negli alloggi sociali in coerenza con le previsioni della normativa comunitaria e nei cicli produttivi.
Al contempo, per massimizzare le ricadute economiche a livello territoriale, la politica di coesione dovrà contribuire all’introduzione di innovazioni di processo e di prodotto improntate al risparmio energetico nelle imprese, anche agevolando la sperimentazione e laddove possibile la diffusione di fonti energetiche rinnovabili alternative a quelle ad oggi maggiormente diffuse ed al potenziamento delle filiere produttive sia nella bioedilizia che nella componentistica.
Nelle aree urbane saranno sostenuti i sistemi di distribuzione intelligente dell’energia (smart grids) e gli interventi integrati di risparmio, produzione da fonti rinnovabili, efficienza delle reti e trasporto sostenibile che rispondano ad un’unica strategia di sviluppo dei servizi per una migliore qualità della vita.
Il Programma Operativo Regionale, fondi FESR 2014-2020, della Regione del Veneto è stato approvato dalla Commissione Europea il 17 agosto 2015.
L’Asse 4 del POR “Sostenibilità energetica e qualità ambientale” prevede le seguenti azioni:

  • Incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti delle imprese e delle aree produttive compresa l'installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l'autoconsumo, dando priorità alle tecnologie ad alta efficienza
  • Promozione dell’eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche: interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di edifici, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings) e delle emissioni inquinanti anche attraverso l’utilizzo di mix tecnologici
  • Adozione di soluzioni tecnologiche per la riduzione dei consumi energetici delle reti di illuminazione pubblica, promuovendo installazioni di sistemi automatici di regolazione (sensori di luminosità, sistemi di telecontrollo e di telegestione energetica della rete)
  • Realizzazione di reti intelligenti di distribuzione dell’energia (smart grids) e interventi sulle reti di trasmissione strettamente complementari e volti ad incrementare direttamente la distribuzione di energia prodotta da fonti rinnovabili, introduzione di apparati provvisti di sistemi di comunicazione digitale, misurazione intelligente e controllo e monitoraggio come infrastruttura delle “città”, delle aree periurbane.

L’Asse 6 del POR “Sviluppo Urbano Sostenibile” prevede le seguenti azioni connesse al tema energetico:

  • Rinnovo del materiale rotabile
  • Sistemi di trasporto intelligenti.

Vai alla pagina dedicata al POR FESR 2014-2020

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POR FESR 2007-2013

Il Programma Operativo Regionale 2007 – 2013, parte FESR, obiettivo “Competitività Regionale e Occupazione” della Regione Veneto, approvato con decisione della Commissione Europea CE (2007) 4247 del 07.09.2007, dedica l’Asse prioritario 2 interamente all’energia cui è assegnata la somma di € 67.903.237,00.
L’Asse 2 “Energia” è articolato nelle seguenti Azioni:

Azione 2.1.1
“Incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili”, finalizzata a incentivare gli investimenti nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili.
Azione 2.1.2
“Interventi di riqualificazione energetica dei sistemi urbani: teleriscaldamento e miglioramento energetico di edifici pubblici”, finalizzata ad incentivare gli investimenti diretti, oltre al miglioramento energetico degli edifici pubblici non residenziali esistenti, anche alla realizzazione di reti di teleriscaldamento.
Azione 2.1.3
“Fondo di rotazione e contributi in conto capitale per investimenti realizzati da PMI e finalizzati al contenimento dei consumi energetici”, diretta alla costituzione di un fondo di rotazione per investimenti realizzati da piccole medie imprese (PMI) finalizzati al contenimento dei consumi energetici.

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PSR 2014/2020

Le priorità della nuova programmazione 2014-2020 interessate dalle fonti energetiche rinnovabili sono principalmente le seguenti:

Focus area 3.a
“Migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni e organizzazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali”.
Focus area 5.c
"Favorire l'approvvigionamento e l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto e residui e altre materie grezze non alimentari ai fini della bioeconomia”.
Il Programma è stato approvato con decisione della Commissione Europea n. 3482 del 26 maggio 2015 e ratificato dalla Regione del Veneto con la deliberazione della Giunta Regionale n. 947 del 28 luglio 2015.

Vai alla pagina dedicata al PSR 2014/2020

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PSR 2007/2013

Il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) stabilisce le strategie e gli interventi per il settore agricolo, agroalimentare e forestale e, in generale, per lo sviluppo delle aree rurali del Veneto, in attuazione del Regolamento (CE) 1698/2005.
Le risorse rese disponibili attraverso il PSR 2007/2013 ammontano a 1.042.158.575 euro in termini di spesa pubblica totale, per un investimento complessivo, comprensivo della spesa privata, che supera i 1.890 milioni di euro.
Nell’ambito del PSR numerose sono le misure che incentivano lo sviluppo del settore riferite alle energie rinnovabili.

Consulta la pagina dedicata al PSR 2007/2013

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Data ultimo aggiornamento: 07 dicembre 2022