Piano di Area della Laguna e dell'Area Veneziana

Nel 1986, con deliberazione n. 7091, La Giunta Regionale ha ritenuto di dover adottare uno strumento di pianificazione esteso al territorio di 16 comuni comprendenti e distribuiti attorno alla Laguna di Venezia, denominato Piano di Area della Laguna e dell'Area Veneziana.

Questo strumento è stato in seguito revocato, sia perché nel frattempo erano intervenuti diversi fattori di rilevante interesse, tra cui il mutato scenario legislativo della normativa speciale per Venezia a livello statale e regionale, sia perché si era resa necessaria l’armonizzazione con l’edizione all’epoca definitiva del P.T.R.C. approvata nel 1991 con delibera n.250. Si era sentita infine la necessità di definire il rapporto tra due strumenti territoriali come il Piano Direttore e il P.A.L.A.V., precisando che il Piano Direttore integra il “P.A.L.A.V.” sotto il profilo del disinquinamento.Il P.T.R.C. del 1991 individuava tra le altre, come area di tutela paesaggistica, la Laguna di Venezia e prescriveva la redazione di apposito Piano di Area.

Era pertanto necessario provvedere di conseguenza, integrando nel nuovo strumento tutte le previsioni del Piano Territoriale Regionale, approfondendo le scelte su scala di maggior dettaglio, coerentemente con la grande densità di valori e complessità di temi di pianificazione propri dell’area. Il Piano di Area della Laguna e dell’Area Veneziana (PALAV), approvato con Provvedimento del Consiglio Regionale n. 70 del 9 novembre 1995, costituisce un sostanziale avanzamento nella elaborazione di uno strumento adeguato alla specifica realtà veneta e veneziana. La delimitazione del P.A.L.A.V., estesa a 16 comuni, in seguito divenuti 17 con l’istituzione del Comune di Cavallino-Treporti (L.R. n.11 del 29/03/1999), comprende i comuni di Campagna Lupia, Camponogara, Cavallino Treporti, Chioggia, Codevigo, Dolo, Jesolo, Marcon, Martellago, Mira, Mirano, Mogliano Veneto, Musile di Piave, Quarto d'Altino, Salzano, Spinea, Venezia.

La definizione di quest’area segue di fatto l’applicazione di due criteri che, a suo tempo, hanno consentito di delimitarla e che ben rappresentano gli obiettivi che si intendono perseguire con il Piano di Area: la rete di relazioni interne quotidiane che lega una vasta area e che fa capo, in termini di poli principali per servizi e occasioni di lavoro a Venezia, Mestre e Marghera, e la stretta relazione con quel sistema ambientale unificante che è la Laguna di Venezia. Pur non essendo questa delimitazione l’unica possibile, è apparsa fin da subito rappresentativa e coerente.Il P.A.L.A.V., fin dalla sua prima formulazione del 1986, è il primo documento che definisce e identifica, in tutte le sue componenti, il “sistema ambientale” della laguna, dei litorali, dell’entroterra per poterlo tutelare in modo efficace, e per poter indicare politiche di valorizzazione coerenti con la sua coesistenza e con le sue caratteristiche peculiari.

All’epoca è stato tra l’altro prodotto un importante aggiornamento della cartografia esistente, sulla base di una verifica degli strumenti urbanistici comunali e un confronto con le più recenti riprese fotografiche aeree.

Nuovi valori di fondo naturale per metalli e metalloidi nelle aree del PALAV

La Regione del Veneto, con DGR n°819 del 4 giugno 2013, ha determinato nuovi valori della concentrazione soglia di contaminazione dei suoli, nel caso in cui siano attribuibili al fondo naturale, per alcuni metalli e metalloidi per le aree comprese nel PALAV, sulla base di dati ARPAV, come previsto nel comma 1 lettera b) dell'art.240 del D.Lgs.152/2006.

DGR n°819 del 4 giugno 2013
Allegato DGR n°819 del 4 giugno 2013



Data ultimo aggiornamento: 04 maggio 2015