IMPIANTISTICA SPORTIVA


Come interviene la Regione del Veneto a favore del mondo dello sport ?
La Regione ha di recente approvato la nuova legge in materia di sport, la n. 8 dell’11 maggio 2015, pubblicata sul BUR n. 48 del 15 maggio 2015, avente ad oggetto “Disposizioni generali in materia di attività motoria e sportiva”. Detta legge ha abrogato le diverse pre vigenti norme in materia di sport tra cui la soprattutto la legge regionale di riferimento 5 aprile 1993, n. 12. La nuova L.R. persegue, pur con alcune rilevanti innovazioni, i medesimi obiettivi della precedente, e possono quindi essere finanziate iniziative correlate, sia all’impiantistica sportiva, che alla pratica sportiva.

Quali soggetti possono chiedere contributo ?
I soggetti, sia pubblici che privati, che possono aspirare ad un contributo per la realizzazione di un intervento di impiantistica sportiva sono esplicitamente elencati nella norma di riferimento, ossia la nuova L.R. 8/2015, al comma 2 dell’articolo 10.
A puro titolo esemplificativo e non esaustivo, si segnalano in particolare gli Enti Pubblici, il CONI, il CIP, le federazioni sportive, gli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI e le rispettive rappresentanze regionali e provinciali, i comitati organizzatori, nonché le Società ed Associazioni Sportive Dilettantistiche (SSD / ASD).
Particolare attenzione va rivolta ad interventi eseguiti da soggetti privati che gestiscono impianti sportivi per conto di soggetti pubblici (Comuni, etc.) proprietari degli immobili. Gli interventi eseguibili dai gestori devono essere ricompresi nella convenzione regolante i rapporti tra proprietario e gestore; in caso contrario il beneficiario del contributo può essere soltanto il titolare dell’impianto.

Come e quando si può presentare domanda di contributo?
In base ai singoli provvedimenti di Giunta regionale con cui vengono indetti i relativi bandi, ad avvenuta approvazione del bilancio per l’esercizio finanziario di riferimento. Il bando viene pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto e alla pagina internet riservata alla Struttura competente per materia. Contestualmente al bando viene pubblica anche la modulistica da utilizzare per la presentazione della domanda e vengono stabiliti i termini entro i quali presentarla.

Quali iniziative possono essere destinatarie del contributo regionale?
Ogni linea di spesa e i relativi interventi finanziabili sono individuati dai corrispondenti articoli della nuova legge regionale in materia di Sport. In particolare l’articolo 12 per gli interventi di impiantistica a carattere generale e l’articolo 17 per gli interventi aventi carattere di “eccellenza”.
Per quanto riguarda la tipologia, è finanziabile qualsiasi intervento edilizio, dal recupero, al miglioramento, alla messa a norma delle strutture, come alla nuova costruzione, con esclusione però della fornitura e/o installazione di attrezzature mobili destinate alla pratica dell’attività sportiva.
E’ comunque indispensabile verificare nel bando gli interventi di volta in volta ammissibili.

A chi è possibile rivolgersi per eventuali necessità, chiarimenti o spiegazioni?
Gli uffici regionali del Settore Sport sono a disposizione dell’utenza per ogni eventualità. Nel bando di accesso ai contributi, così come nella comunicazione di ammissione al contributo stesso, vengono riportati i riferimenti telefonici degli uffici ed i nominativi del personale incaricato dell’istruttoria.

Vengono finanziate tutte le domande presentate?
Non sempre le risorse stanziate a bilancio riescono a coprire il fabbisogno generato dalla richieste pervenute. Vengono perciò predisposte delle graduatorie, secondo criteri preliminarmente stabiliti dal bando, in base ai quali si procede all’assegnazione dei contributi, sino ad esaurimento dei fondi disponibili.
Quali adempimenti vanno posti in essere in caso di ammissione a contributo regionale ?
Ai soggetti che sono risultati ammessi ai contributi viene inviata specifica comunicazione ufficiale di assegnazione del contributo. In detta comunicazione vengono anche specificati gli adempimenti che il beneficiario deve rispettare per l’effettiva liquidazione dell’importo assegnato. E’ necessario prestare attenzione a quanto richiesto ed ai termini fissati per la rendicontazione finale delle spese, in quanto il mancato rispetto di una qualsiasi incombenza e del relativo termine utile possono comportare la perdita del diritto al beneficio e la revoca parziale o totale del contributo.

Il contributo regionale copre l’intero costo dell’iniziativa per la quale è stato chiesto il contributo medesimo?
In generale il contributo copre solo parzialmente il costo dell’iniziativa.

Quale documentazione deve essere inviata ai fini della liquidazione del contributo?
Le procedure di liquidazione sono definite dalla L.R. 7 novembre 2003, n. 27 che, all’art. 54 indica la documentazione da presentare, fissando al contempo i termini entro i quali trasmetterla, nonché le sanzioni in caso di mancato rispetto, prevedendo altresì possibilità di eventuale proroga delle scadenze. In sostanza, sia per le richieste di acconto del contributo, sia per quelle di saldo dello stesso, è necessario produrre documenti giustificativi di spesa fiscalmente regolari, relativi all’intervento ed intestati obbligatoriamente al beneficiario del contributo. Per quanto riguarda la modulistica da produrre, gli uffici sono a disposizione per tutte le necessarie indicazioni.

Dopo quanto tempo viene liquidato il contributo?
La tempistica, oltre che dalla celerità nell’esecuzione dei lavori, dipende in gran parte dalla tempestività, completezza e correttezza della documentazione giustificativa di spesa prodotta. Conclusa positivamente la fase della verifica contabile, la disposizione di pagamento viene inviata alla Ragioneria per la liquidazione del contributo, il cui materiale pagamento è legato anche alla disponibilità di cassa (liquidità) sul bilancio regionale in relazione soprattutto ai vincoli posti dal patto di stabilità. In epoche recenti i tempi di pagamenti si sono notevolmente dilatati, causa appunto la carenza di liquidità.
La pratica applicazione delle nuove norme in materia di bilancio armonizzato degli Enti Pubblici emanata con D.Lgs. 118/2011, dovrebbe nei prossimi anni, a regime, ridurre i tempi di attesa.



Data ultimo aggiornamento: 24 dicembre 2015