FATTORE FAMIGLIA

 

La Legge regionale n. 20 del 28 maggio 2020 “Interventi a sostegno della famiglia e della natalità” ha previsto l’utilizzo facoltativo da parte dei Comuni del “fattore famiglia”. Con la Deliberazione di Giunta Regionale numero 1609 del 19 novembre 2021 ha previsto la sperimentazione del Fattore Famiglia applicato ad un voucher per l’accesso ai servizi per la prima infanzia.

Il fattore famiglia è uno strumento integrativo per definire le condizioni economiche e sociali della famiglia che accede alle prestazioni sociali ed ai servizi a domanda individuale.

È un indicatore sintetico della situazione reddituale e patrimoniale che garantisce condizioni migliorative, integrando ogni altro indicatore, coefficiente e quoziente di premialità per le famiglie, al fine di individuare eque modalità di accesso alle prestazioni sociali e ai servizi a domanda individuale erogati dai Comuni.

Il “Fattore Famiglia”, operativamente, è una rideterminazione dell’ISEE nazionale e presenta scale di equivalenza più articolate, in grado di cogliere in modo più preciso le molteplici dimensioni del bisogno. In particolare:

  1. incrementa i pesi dei figli, che non sono considerati come dei componenti generici e, per essi, considera anche la fascia di età di appartenenza;
  2. tiene in maggiore considerazione il peso della presenza di disabilità, valutando anche il grado della stessa;
  3. considera maggiormente il caso di un genitore solo, madre/padre con i figli;
  4. considera il caso di perdita di reddito derivante da problemi di lavoro;
  5. riconosce maggiore peso alla persona che vive da sola (per esempio, al costo della vita più elevato dei padri separati);
  6. considera la presenza di figli gemelli.

Il “Fattore Famiglia” consente di:

  • stimare la retta/il contributo personalizzato di ogni singolo nucleo familiare, eliminando i classici sistemi a scaglioni a favore, per questo motivo, di una maggiore equità;
  • verificare ex-ante i budget di spesa per il rispetto dei vincoli di bilancio;
  • effettuare la verifica dei mezzi (mini-riccometro/redditometro), individuando possibili autodichiarazioni non veritiere;
  • comunicare direttamente con il cittadino (via e-mail o sistemi di messaggistica istantanea), relativamente all’esito della procedura;

Per poter realizzare la sperimentazione del Fattore Famiglia applicato all’accesso ai servizi alla prima infanzia nel territorio regionale è stato sottoscritto un accordo tra la Regione del Veneto e l’Università degli Studi di Verona.

INFORMAZIONI PER GLI AMBITI TERRITORIALI SOCIALI (ATS)

L’Università degli Studi di Verona opererà in collaborazione con ogni Ambito Territoriale Sociale per la realizzazione delle attività garantendo:

  1. la conoscenza del “Fattore” presso gli operatori;
  2. l’attivazione di una piattaforma web dedicata;
  3. la raccolta delle istanze di accesso;
  4. l’applicazione del “Fattore Famiglia”;
  5. l’approntamento della graduatoria;
  6. l’integrazione dei dati raccolti tramite la piattaforma web dedicata e le banche-dati previste dal D.lgs. 15-9-2017 numero 147 “Disposizioni per l'introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà”, specificamente all’articolo 24 “Sistema informativo unitario dei servizi sociali”, rendendo disponibili all’ “Ambito Territoriale Sociale” ulteriori estrapolazioni ed elaborazioni statistiche per le necessità dell’ “Ambito”;
  7. l’integrazione, in un’ottica di efficienza ed efficacia, della piattaforma web dedicata con le piattaforme informatiche e i software applicativi gestionali utilizzati dall’ “Ambito Territoriale Sociale” per l’attuazione del procedimento amministrativo inerente all’iniziativa “Voucher per la frequenza dei servizi alla prima infanzia”.

Nei confronti della Regione, l’Università degli Studi di Verona opererà per la valutazione degli esiti, in aggiunta alle rendicontazioni che la Regione chiederà agli “Ambiti Territoriali Sociali” con riferimento al rispettivo territorio, e per l’elaborazione di una proposta per la rilevazione periodica e sistematica di elementi di valutazione di interesse della Regione in ambito di politiche di intervento verso le famiglie.

VOUCHER SERVIZI PRIMA INFANZIA

Il Voucher è un contributo della Regione Veneto per la frequenza dei servizi alla prima infanzia (0-3 anni), mediante l'applicazione sperimentale del "Fattore Famiglia", di cui alla legge regionale numero 20 del 28 maggio 2020 per gli "Interventi a sostegno della famiglia e della natalità".

Informazioni per le persone interessate

  1. Il contributo va da un minimo di euro 900,00 ad un massimo di euro 1.300,00 per minore per la frequenza dei servizi 0-3 anni.
  2. L'accesso al contributo è in funzione delle risosrse disponibili in capo a ciascun ATS a fronte dei 4.900.000,00 euro stanziati per tutti gli ATS.
  3. L'importo del contributo è in funzione dell'applicazione del "Fattore Famiglia" e decresce da euro 1.300,00 riferiti ad un ISEE di euro 3.000,00 fino a euro 900,00 riferiti ad un ISEE di euro 15.000,00. Le domande con valore ISEE superiore ad euro 15.000,00 (come rideterminato dall'applicazione del "Fattore Famiglia") non avranno accesso al contributo.

Requisiti:

Possono presentare domanda di contributo:

  1. cittadini italiani oppure cittadini comunitari oppure cittadini extracomunitari in possesso di idoneo titolo di soggiorno oppure cittadini stranieri aventi lo status di rifugiato politico o lo status di protezione sussidiaria;
  2. residenti nel territorio regionale del Veneto;
  3. convivono con il minore, adottato o in affidamento, frequentante, nel periodo 1 settembre 2023 - 31 agosto 2024 e per mesi 2 anche non consecutivi, i servizi educativi all’infanzia 0-3 anni, di cui al d.lgs. 65/2017 e alle LL.RR. n. 32/1990, 22/2002 e 2/2006: figlio e genitore/genitore adottivo/genitore affidatario richiedente devono essere coabitanti e avere dimora abituale nello stesso comune, eccetto il caso in cui la domanda venga presentata dal legale rappresentante per il genitore minorenne o incapace di agire per altri motivi;
  4. non hanno carichi pendenti ai sensi della L.R. numero 16 dell’11 maggio 2018;
  5. hanno un valore ISEE non superiore a euro 20.000,00

Per informazioni sulle procedure di presentazione della domanda le persone interessate dovranno rivolgersi al proprio COMUNE DI RESIDENZA, che dovrà operare in aderenza alle indicazioni date dall'ATS.

Informazioni per gli ATS

Gli ATS sono responsabili per:

  1. la divulgazione delle attività inerenti al “Fattore Famiglia” nel rispettivo territorio. Per la raccolta delle domande, la decorrenza e la scadenza di presentazione delle medesime nonché la riapertura della raccolta e le deroghe alle proprie scelte organizzative per la modalità, la decorrenza e la scadenza di presentazione delle domande, compatibilmente con i termini di rendicontazione alla Regione;
  2. l’interpretazione, la scelta e l’applicazione delle fonti giuridiche relative alle varie fattispecie inerenti agli aspetti della domanda di contribuzione (quali, ad esempio, questioni relative alla residenza, al titolo di soggiorno, alle competenze del tutore minorile e al calcolo, alla validità e alla scelta della tipologia di ISEE);
  3. esclusione dei richiedenti privi dei requisiti;
  4. approvazione della graduatoria delle domande ammissibili;
  5. erogazione degli interventi economici;
  6. risposta ai quesiti posti dai Comuni e dagli interessati del territorio di riferimento dell’“Ambito Territoriale Sociale”.

Gli ATS operano ai sensi della Deliberazione di Giunta Regionale numero 1406 del 20 novembre 2023.

Con il decreto numero 146 del 24 novembre 2023, è stato fissato il termine per la presentazione del modulo "Rendicontazione della sperimentazione del Fattore Famiglia" il 31 agosto 2024 ed è stato approvato il modulo per la rendicontazione da parte degli ATS in formato editabile: modulo per la rendicontazione - Allegato B.



Data ultimo aggiornamento: 22 gennaio 2024