Come tutti i farmaci, anche i vaccini possono causare effetti collaterali. Il vaccino ideale è quello in grado di indurre la migliore risposta immunitaria e provocare la minore comparsa di eventi avversi. Nella maggior parte dei casi gli effetti collaterali sono di lieve entità e transitori; solo in rarissimi casi possono essere segnalate reazioni più gravi. Le reazioni di lieve entità più frequenti sono la febbre moderata e le reazioni infiammatorie (rossore, gonfiore, calore e dolore) nel punto dell’iniezione; si presentano entro uno o due giorni dalla vaccinazione e sono transitorie. Alcuni vaccini costituiti da virus vivi attenuati, come il morbillo, possono provocare febbre anche elevata e sintomi sistemici 7-14 giorni dopo la vaccinazione. È compito del personale vaccinatore sensibilizzare il genitore a porre attenzione a tutto ciò che compare nei giorni successivi la somministrazione dei vaccini e a riferirlo al servizio vaccinale e/o al pediatra di famiglia. La comunicazione con il personale esperto consente di ricevere le giuste indicazioni su come gestire l’eventuale reazione e permette il costante monitoraggio delle reazioni indesiderate. Il personale addetto ha il compito di trasmettere tutti gli eventi segnalati alla rete di farmacovigilanza dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e al Canale Verde della Regione Veneto, per consentirne l’approfondimento e la correlazione con le componenti dei vaccini somministrate. I foglietti illustrativi riportano tutti gli eventi segnalati dopo somministrazione di un vaccino in ordine decrescente di frequenza:
- molto comuni: (≥1/10), eventi segnalati in più di una persona su 10 vaccinate
- comuni: (da ≥1/100 a <1/10), eventi segnalati in 1-10 persone su 100 vaccinate
- non comuni: (da ≥1/1.000 a <1/100), eventi segnalati in 1-10 persone su 1000 vaccinate
- rari: (da ≥1/10.000 a <1/1.000), eventi segnalati in 1-10 persone su 10.000 vaccinate
- molto rari: (<1/10.000), eventi segnalati in meno di una persona su 10.000 vaccinate
Tra le reazioni lievi e molto comuni sono riportate le reazioni locali come il gonfiore, il rossore ed il dolore nel punto d’iniezione, la febbre moderata, l’irritabilità, la perdita di appetito, il nervosismo, il vomito, la diarrea.
Tra le reazioni moderatamente gravi e non comuni sono riportate, il gonfiore diffuso a tutto l’arto sede di iniezione, le eruzioni cutanee, la febbre molto alta. Tra le manifestazioni rare sono riportate le convulsioni febbrili o afebbrili. Tra le manifestazioni molto rare e gravi sono riportate la piastrinopenia (abbassamento del numero di piastrine nel sangue), l’encefalite, l’encefalopatia, lo shock, il collasso. Va sottolineato che la somministrazione di un vaccino non necessariamente è causa di tutto ciò che succede e compare nel periodo successivo. Solo nel caso in cui vi sia documentata correlazione causa-effetto tra il vaccino ed un evento avverso, è corretto parlare di reazione avversa.
Data ultimo aggiornamento: 08 novembre 2017