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Tecnico del restauro di beni culturali 

 

Chi è

Il Tecnico del restauro di beni culturali “è la figura  professionale che collabora con il restauratore eseguendo, con autonomia decisionale strettamente afferente alle proprie competenze tecniche, determinate azioni dirette ed indirette per limitare i processi di degrado dei beni ed assicurarne la conservazione, operazioni di cui garantisce la corretta esecuzione secondo le indicazioni metodologiche ed operative, sotto la direzione ed il controllo diretto del restauratore. Ha la responsabilità della cura dell’ambiente di lavoro e delle attrezzature, cura la preparazione dei materiali necessari per gli interventi, secondo le indicazioni metodologiche del restauratore” ( D.M. 26 maggio 2009, n. 86, art. 2 c.1).


 

Qualifica professionale 

Per ottenere la qualifica professionale di tecnico del restauro di beni culturali è necessario superare positivamente un percorso formativo rispondente allo standard definito con l ’accordo  tra il Ministero dei Beni e le Attività culturali, il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca,  le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, approvato dalla Conferenza Stato-Regioni il 25 luglio 2012.
Il corso di formazione ha una durata complessiva di  2700 ore, suddivise in tre annualità  (900 ore annue), di cui almeno il 60% destinato ad attività pratiche (laboratorio, stage, cantiere-scuola)che devono essere svolte su manufatti  qualificabili come beni culturali ai sensi del D. Lgs. N. 42/2004.  Sono ammessi alla prova di verifica finale per il conseguimento della qualifica professionale coloro che hanno frequentato almeno il 75% del monte ore, inteso come 75% in aula e 75% in stage. L’attestazione rilasciata al termine del percorso formativo consente di richiedere al Ministero della Cultura l’iscrizione all’elenco nazionale dei tecnici del restauro di beni culturali. 
 

Requisiti
I  percorsi formativi riconosciuti dalla Regione del Veneto sono disciplinati dalla Deliberazione di Giunta Regionale n. 1033 del 22 agosto 2023 e rientrano nell’ambito del PR FSE+ 2021-2027.  Possono parteciparvi soggetti disoccupati o inoccupati in  possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado, prioritariamente acquisito in indirizzi coerenti con il percorso formativo, oppure di diploma di qualifica professionale conseguito a conclusione del quarto anno di IeFP.  Possono essere ammessi anche lavoratori diplomati occupati che intendano qualificarsi al fine di un inserimento nel mondo del lavoro maggiormente coerente con le proprie aspettative di vita e professionali.
Ai cittadini stranieri è richiesto inoltre un adeguato livello di conoscenza della lingua italiana attestabile attraverso il possesso di uno dei seguenti titoli di studio conseguito in Italia:
- licenza media;
- attestato di qualifica professionale a seguito di percorso di formazione professionale iniziale almeno triennale;
- diploma di scuola secondaria di secondo grado;
- diploma di laurea o dottorato di ricerca,
- certificato di competenza linguistica rilasciato da enti certificatori (Società Dante Alighieri, Università degli Studi Roma Tre, Università per Stranieri di Perugia, Università per Stranieri di Siena), almeno di livello B2. 

 

Esenzione dall’obbligo formativo

Possono essere ammessi direttamente al secondo e terzo anno coloro che, pur non avendo frequentato le annualità precedenti , sono in grado di dimostrare il possesso di un adegato livello competenze tecnico/professionali maturate sia in contesti formativi che lavorativi. Sono ammessi direttamente all’esame di qualifica professionale a conclusione del terzo anno coloro che sono laureati in “Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali” (L-43) previa sottoscrizione di un’apposita  intesa tra Ente gestore e l’Ateneo di provenienza che deve essere sottoposta a preventiva autorizzazione regionale e prevedere un percorso di accompagnamento all’esame di qualifica atto a  verificare il livello di competenze tecnico professionali effettivamente possedute dai candidati.

L’ elenco dei corsi approvati dalla Regione del Veneto è disponibile qui.

Per informazioni di carattere generale sui corsi di formazione contattare gli Uffici Relazioni con il Pubblico – URP della Regione del Veneto

 

 

Abilitazione professionale ed esercizio dell’attività 

Conseguita la qualifica di tecnico del restauro, per poter esercitare la professione è necessario ottenere l’iscrizione all’elenco  dei Professionisti dei Beni culturali da parte della  Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura. 

La domanda di iscrizione all’elenco può essere presentata in qualsiasi momento dell’anno e  va compilata esclusivamente on line tramite l’apposita piattaforma. Il nominativo verrà inserito  dopo l’esito positivo della verifica dei requisiti da parte della Commissione esaminatrice

Per ogni altra informazione sull’iscrizione agli elenchi dei professionisti dei beni culturali, cliccare qui
 

 

Normativa



Data ultimo aggiornamento: 08 febbraio 2024