Interreg - Programmazione 2007-2013

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Notizie

Conferenza Transnazionale "Local strategies for land use management according to Kyoto protocol"

Il giorno 19 Ottobre 2007 presso l'Hotel The Mons a Lubiana (SLO) si terrà la conferenza transnazionale  "Local strategies for land use management according to Kyoto protocol", organizzata dalla partnership del progetto CADSES CARBONPRO. Cliccando qui ed entrando nell'area del sito dedicata alla conferenza avrete maggiori informazioni e potrete accedere all'area di registrazione.
Cooperazione Transfrontaliera Interreg IV Italia-Austria

Tutte le informazioni relative alla nuova programmazione 2007/2013 sono disponibili alla sezione "novità" della sezione Cooperazione territoriale. 

Programma di Cooperazione IPA - Adriatico

Per la programmazione 2007/2013, in fase di avvio, informazioni e link utili sono disponibili alla sezione "news" dell'attuale programma. 

Programma INTERREG IV C

Per la programmazione 2007/2013, in fase di avvio, informazioni e link utili sono disponibili alla sezione "Programmazione 2007-2013" dell'attuale programma.

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Tavoli di concertazione - Venezia � 29.11.2006

Il giorno 29 novembre 2006 si sono tenuti, presso Palazzo Balbi sede della Giunta regionale, i Tavoli di concertazione dei Programmi di Iniziativa Comunitaria INTERREG IIIA Italia-Slovenia, Italia-Austria,Italia-adriatico in occasione dei quali sono stati presentate le proposte di programmi operativi dei futuri Programmi di cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia, Italia-Austria e Italia-Adriatico per il periodo di programmazione 2007-2013.

Scarica la Bozza programma operativo I-A e proposta rapporto ambientale I-A 

Scarica le slide proiettate: intervento Italia-adriaticopresentazione Italia-Austria e intervento italia-slovenia e la pubblicazione con i progetti approvati nel Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg IIIA Italia-Slovenia (2000-2006).
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Novità in breve

Tratte dai nuovi regolamenti dell'Unione Europea pubblicati nella GUCE del 31.07.2006

La proposta della Commissione si articola su 5 regolamenti di cui tre riguarderanno le modalità di funzionamento dei Fondi coinvolti (FESR, FSE e Fondo di coesione), uno è il regolamento generale che dovrà sostituire il Reg. (CE) n. 1260/99 e l'ultimo fonda la base giuridica per l'utilizzo di un nuovo strumento (facoltativo) per la cooperazione territoriale a disposizione delle organizzazioni regionali e locali, il gruppo europeo di cooperazione territoriale o GECT;

La quarta edizione di Interreg, per il 2007-2013, si chiamerà 'Cooperazione territoriale" e cambierà status: da PIC (Programma di iniziativa comunitaria) a "programma obiettivo" diventando il terzo degli "obiettivi", finanziati con il FESR, (l'art. 6 della proposta reg. FESR è specifico per ex Interreg);

Sono confermati 3 livelli di cooperazione: transfrontaliera (sia terrestre interna e alcune esterne nonché le frontiere marittime separate, in linea di massima, da un massimo di 150Km); transnazionale (anche marittima transfrontaliera oltre 150 Km) e interregionale (art. 6 della proposta reg. FESR punti 1, 2, e 3);

E' confermata in base all'art. 22 della proposta del reg. FESR la 'deroga territoriale": per la cooperazione transfrontaliera il 20% del bilancio destinato al programma puň essere utilizzato per il finanziamento di progettualità in aree adiacenti; è stata prevista anche per la cooperazione transnazionale una deroga territoriale del 20% per operazioni che coinvolgono partner esterni alla zona interessata. Sia nella cooperazione transfrontaliera che transnazionale, il FESR puň finanziare le spese sostenute per l'esecuzione di operazioni o parti di operazioni sul territorio di paesi non appartenenti alla Comunità europea entro un limite del 10% qualora tali operazioni apportino benefici alle regioni della Comunità;

(Art. 7 della proposta di reg. generale) L'elenco delle aree frontaliere ammissibili vengono adottate dalla Commissione immediatamente dopo l'entrata in vigore del regolamento generale. Ai fini della cooperazione transnazionale, sulla base degli orientamenti strategici di cui agli artt. 23 e 24 della proposta di reg. generale, la Commissione adotta le zone transnazionali che possono essere ammesse al finanziamento;

In base all'art. 51 (della proposta di reg. generale) il tasso massimo di partecipazione del FESR per l'obiettivo "cooperazione" ammonta al 75% della spesa pubblica (prima era il 50%)

In base all'art. 36 (della proposta di reg. generale) la possibilità di finanziare le azioni per la cooperazione interregionale nell'ambito degli obiettivi "convergenza" e "competitività" con almeno una regione di un altro stato membro.

Nelle zone con svantaggi naturali cosě come definiti dall'art. 52 della proposta di reg generale il FESR contribuisce in particolare al finanziamento di investimenti volti a migliorare l'accessibilità, a promuovere e migliorare le attività economiche connesse al patrimonio culturale, a incentivare l'uso sostenibile delle risorse naturali e a stimolare il settore turistico.

Nel nuovo periodo di programmazione l'ammissibilità delle spese viene fissata a livello nazionale, salvo poche eccezioni (art 7 proposta reg. FESR); ma l'art. 13 sempre della proposta di reg. FESR la Commissione su richiesta degli stati membri puň proporre norme in materia di ammissibilità per talune categorie di spesa, in sostituzione delle norme nazionali.

C'è uno specifico articolo (art. 12 della proposta di reg. FESR) che descrive il contenuto dei programmi operativi dell'obiettivo 3. Non è previsto a monte un quadro di riferimento strategico nazionale (art. 25 della proposta di reg. generale) come per l'obiettivo 1 (convergenza) e l'obiettivo 2 (competitività), ma il "gruppo di contatto Stato-Regioni sulla politica di coesione post 2006" ha deciso, per quanto riguarda l'Italia, di inserire anche la "cooperazione" nel quadro strategico nazionale. In pratica ogni regione preparerà un "documento strategico preliminare" nel quale vengono descritte e motivate le priorità regionali in relazione ad alcuni profili strategici come ad esempio le priorità di intervento e gli obiettivi di coesione, di competitività e di cooperazione territoriale. Tali documenti redatti dalle Amministrazioni Centrali e dalle Regioni costituiranno, assieme agli orientamenti strategici comunitari approvati dal Consiglio, la base per il confronto Stato-Regioni, la cui sintesi consentirà la stesura del QSN che a sua volta sarà attuato dai singoli Programmi Operativi regionali o settoriali.

Sono previste 3 Autorità uniche, invece di 2 come è adesso, per ogni programma operativo (art. 14 della proposta di reg. FESR):

  • di gestione (confermata)
  • di certificazione (ex autorità di pagamento)
  • di audit (nuova)

è prevista anche la costituzione di un segretariato tecnico congiunto che assiste l'autorità di gestione e il comitato di sorveglianza nell'esecuzione dei loro rispettivi compiti.

L'autorità di audit è una "rete": l'autorità unica è assistita da un gruppo di revisori nominati da ogni Stato (o Regione) del programma e provenienti da organi di controllo. Essi usano un sistema di controllo e validano la correttezza della spesa sostenuta.

è introdotto per tutti i tre livelli di cooperazione il concetto del beneficiario principale (o capofila o lead partner) di ciascun progetto (art. 20 della proposta di reg. FESR) già in vigore nell'attuale Interreg III B e III C. Le relazioni tra beneficiario principale e beneficiari partecipanti all'operazione sono regolate tramite un accordo. Il beneficiario principale è responsabile dell'esecuzione dell'intera operazione ma restano comunque le responsabilità di ogni singolo beneficiario partecipante al progetto su eventuali irregolarità della spesa da lui effettuata (art. 21 e 17 della proposta di reg. FESR) e la sua spesa viene controllata dal controllore del suo paese (Regione) di appartenenza.

Il Consiglio europeo del 19.12.2005 ha approvato le prospettive finanziarie per il periodo 2007-2013 destinando alle politiche di coesione 307,619 MEURO. La suddivisione tra i tre obiettivi è la seguente:

  • 81,7% per l'obiettivo "convergenza"e per il Fondo di Coesione;
  • 15,8% per l'obiettivo "competitività";
  • 2,4% per l'obiettivo "cooperazione territoriale", corrispondente a 7,5 MEURO cosě distribuiti:
    • 77% per la cooperazione transfrontaliera;
    • 19% per la cooperazione transnazionale;
    • 4% per il finanziamento delle reti di cooperazione e degli scambi di esperienza.

In base all'art. 19 della di reg. generale l'assegnazione finanziaria ad ogni Stato membro per l'obiettivo "cooperazione territoriale" puň essere oggetto ad una flessibilità del 10% delle somme assegnate tra la parte transfrontaliera e quella transnazionale.
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Aggiornamenti

Seminario sulla cooperazione transnazionale 2007-2013 tenutosi a Bruxelles (03.10.2005)

Verbale di sintesi: verbale [file doc_ 53kb]

Proposta della Commissione Europea di nuovi spazi di cooperazione transnazionale (versione inglese) a cui il verbale si riferisce: proposta [file doc_801kb]

Posizione degli Stati Membri relativa alla proposta della Commissione sullo Spazio Alpino
Riunione del 3 ottobre 2005 Bruxelles � breve sintesi
Alla riunione erano presenti : Italia, Austria, Slovenia, Francia, Germania, Svizzera.

La proposta della Commissione conferma l'attuale spazio geografico ad esclusione della regione austriaca Burgenland . (ci sono di nuovo sulle cartine sia la Liguria che il Rh�ne-Alpes).
L'Austria  ha chiesto di reinserire il Burgenland nello spazio di cooperazione, la Commissione ha prontamente accolto la proposta, visto che su questa richiesta austriaca tutti gli Stati hanno espresso parere favorevole.
Sulle tematiche , a fronte dell' esclusione  dei trasporti dalle priorità della cooperazione transnazionale , per effetto della riduzione del budget , tutti i paesi hanno chiesto di riprendere in considerazione  l'accessibilità  (richiesta perorata in tutti gli spazi), anche in termini di logistica e di migliore mobilità.
L'Italia ha insistito anche su un approccio di piů ampio respiro per le tematiche ambientali , che  non devono limitarsi a quelle della Convenzione alpina , ma - ad es. - prendere in considerazione anche gli obiettivi di Kioto sul clima e ha sottolineato la rilevanza dei rischi naturali in genere, ha inoltre ribadito - elencandoli tutti - i temi contenuti nel 'position paper" delle regioni italiane (tipo la connessione fra città e ruralità,...).
Ognuno degli Stati ha chiesto di ampliare i temi della cooperazione, e maggior flessibilità ed adattabilità alle realtà geografiche,  in quanto la eccessiva concentrazione tematica limita la cooperazione transnazionale.
La Francia ha chiesto trasporti e management del territorio, impatto ambientale del traffico, ma la commissione un po' piccata ha risposto che per gli studi sulla gestione del territorio c'è già ORATE!
La Germania ha sottolineato effetti del cambiamento climatico e turismo, accennando alla Convenzione Alpina. La Commissione non è parsa entusiasta sulla Convenzione.
L'Austria ha sottolineato ancora il tema trasporti come miglioramento delle comunicazioni per non fare dell'area alpina unicamente una zona di attraversamento.
La Slovenia ha portato i temi della cultura e dell'identità alpina, nonché la valorizzazione del paesaggio.
Sulla possibilità di maggior flessibilità tematica la Commissione è parsa moderatamente disponibile e ha risposto che c'è  ancora tempo per discuterne. In particolare Poulsen ha sottolineato che in questo spazio innumerevoli sono i tematismi 'tipici", che tuttavia deve essere ampliata la portata transnazionale delle tematiche rispetto alla situazione attuale dove si riscontrano temi di interesse troppo localizzato.
Leygue ha concluso con una piccola apertura sull'accessibilità, ribadendo che non si potrà parlare di infrastrutture e che dunque andrà elaborato un concetto preciso di accessibilità. Ha inoltre diffidato gli Stati dal chiedere troppi temi (non dobbiamo pensare di fare 'shopping") e ha ridetto in chiusura di non voler affrontare qui i temi territoriali già sviluppati con ORATE.



Data ultimo aggiornamento: 13 giugno 2013