Normativa di riferimento

Introduzione

L'Unione Europea, con la consapevolezza che la transizione dai combustibili fossili verso un'economia neutrale in termini di emissioni di CO2 è una delle maggiori sfide del nostro tempo, è fortemente impegnata nella lotta contro il cambiamento climatico. 

Al fine di sviluppare un sistema energetico sostenibile, competitivo, sicuro e decarbonizzato, nel corso degli ultimi anni l'UE ha stabilito ambiziosi obiettivi energetici e climatici in termini di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, aumento della quota di energia prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mix energetico e miglioramento dell'efficienza energetica. Tali obiettivi sono stati resi più ambiziosi nell'ambito del pacchetto "Energia pulita per tutti gli europei".

Nell'ambito di   tale pacchetto normativo si pone particolare enfasi sul miglioramento dell’efficienza energetica nel settore edilizio. Tale settore è ritenuto fondamentale ai fini della transizione energetica sostenibile in quanto gli edifici sono responsabili di circa il 40% del consumo di energia e del 36% delle emissioni di CO2 a livello europeo (nel suo insieme, il maggiore settore di consumo di energia dell'UE) e allo stesso tempo presenta un vasto potenziale di miglioramento dell'efficienza energetica poiché circa il 75% del patrimonio edilizio è inefficiente dal punto di vista energetico e circa il 35% degli edifici dell'UE ha più di 50 anni. Allo stesso tempo, solo l'1% circa del patrimonio edilizio viene rinnovato ogni anno. Il settore edile è pertanto fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi energetici e ambientali stabiliti dall'UE. 

Edifici migliori e più efficienti dal punto di vista energetico migliorano la qualità della vita dei cittadini apportando benefici aggiuntivi all'economia e alla società. Gli investimenti nell'efficienza energetica stimolano infatti anche l'economia, soprattutto il settore delle costruzioni, che genera circa il 9% del PIL europeo e rappresenta direttamente 18 milioni di posti di lavoro diretti. Le PMI, in particolare, beneficerebbero di un mercato delle ristrutturazioni potenziato, poiché contribuiscono per oltre il 70% al valore aggiunto nel settore edile dell'UE.

 

Quadro legislativo europeo

La legislazione comunitaria sull’efficienza energetica è stata concepita per fornire un quadro generale, definendo alcuni obblighi in una serie di direttive e affidandone l’attuazione agli Stati membri. Per quanto riguarda il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici, l'UE ha istituito un quadro legislativo costituito dalla direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia o “Energy Performance of Buildings Directive (EPBD)”, in particolare la Direttiva 2002/91/CE (ufficialmente abrogata nel 2012) e la successiva Direttiva 2010/31/UE, ed inoltre, la “Energy Efficiency Directive” 2012/27/UE. Insieme, tali direttive promuovono politiche finalizzate ad ottenere un parco immobiliare caratterizzato da alta efficienza energetica e decarbonizzato entro il 2050, ma anche a creare un contesto stabile per le decisioni di investimento e ad aumentare la consapevolezza dei consumatori e delle imprese, rendendo centrale il loro ruolo, informandoli e proteggendoli dalla povertà energetica e rendendoli partecipi di meccanismi atti a ridurre consumi energetici e relativi costi mediante scelte più consapevoli. I nuovi ambiziosi obiettivi stabiliti nell'ambito del pacchetto “Clean energy for all Europeans package” (energia pulita per tutti gli europei) hanno reso necessario il riesame e una serie di modifiche delle disposizioni contenute nei due strumenti di politica energetica europea succitati: la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica (DEE) e la direttiva

2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia (EPBD). Tali direttive sono state recentemente modificate ed aggiornate dalla Direttiva 2018/844/EU del 30 maggio 2018, la quale integra le disposizioni vigenti, in particolare la direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia, e ne semplifica alcuni importanti aspetti introducendo nuovi elementi e dando un forte impulso verso la modernizzazione del settore degli edifici, anche alla luce dei miglioramenti tecnologici. Il termine di recepimento delle prescrizioni della nuova direttiva 2018/844 da parte degli stati membri era il 10 marzo 2020. 

L'EPBD copre un'ampia gamma di politiche e misure di sostegno finalizzate a supportare i governi nazionali dell'UE nel miglioramento delle prestazioni energetiche del patrimonio edilizio esistente, di seguito riassunte per punti insieme alle principali modifiche e integrazioni apportate alla EPBD con la Direttiva 2018/844/EU. 

 

  • Strategia di ristrutturazione a lungo termine: i paesi membri dell'UE devono stabilire forti strategie a lungo termine per la ristrutturazione definite long-term building renovation strategy (LTRS) mirando a decarbonizzare e a trasformare in edifici a energia quasi zero il patrimonio edilizio nazionale entro il 2050, contribuendo così al raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica dei piani nazionali per l'energia e il clima o national energy and climate plans (NECPs). Tali strategie nazionali, sottoposte a una consultazione pubblica, dovranno mostrare obiettivi chiari, misurabili tramite opportuni indicatori, e includere una tabella di marcia con tappe indicative per il 2030, il 2040 e il 2050. Al fine di integrare e rendere più efficaci tali strategie, è stato introdotto il nuovo Art. 2 bis – Strategia di ristrutturazione a lungo termine, trasferito dalla Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, rafforzando le prescrizioni in materia di strategia a lungo termine per il recupero degli edifici esistenti, e integrando con la prescrizione di nuovi approcci e strumenti atti a promuovere la ristrutturazione profonda del patrimonio immobiliare esistente.
  • Requisiti minimi di prestazione energetica: i paesi membri dell'UE devono stabilire dei requisiti minimi di prestazione energetica ottimali in termini di costi per i nuovi edifici, per gli edifici esistenti sottoposti a importanti ristrutturazioni e per la sostituzione o l'adeguamento di elementi edilizi come sistemi di riscaldamento e raffrescamento, componenti dell’involucro.
  • APE: al momento della vendita o della locazione di un edificio devono essere rilasciati gli attestati di prestazione energetica o “energy performance certificates”. La nuova direttiva prevede di integrare i dati già disponibili grazie ai registri delle ispezioni degli impianti ed agli Attestati di Prestazione Energetica (APE) attraverso il ricorso alle nuove tecnologie informatiche, contatori intelligenti e sistemi di automazione e controllo degli edifici.
  • BACS: viene promossa, attraverso la prescrizione agli stati membri della definizione di requisiti per la dotazione sia nel nuovo costruito che nell’esistente, l’installazione di tecnologie intelligenti, quali i sistemi di automazione e controllo degli edifici (Building & Automation Control System – BACS) nei grandi edifici non residenziali (con potenza nominale minima utile > 290 kW) entro il 2025, ed i dispositivi di regolazione della temperatura a livello dei singoli locali/ambienti all’interno degli edifici stessi. Viene incoraggiato l’uso delle tecnologie informatiche ai fini dell’efficienza, del comfort e della flessibilità degli edifici.
  • Smart Readiness Indicator (SRI): una rilevante novità introdotta dalla Direttiva, che apre a nuove opportunità in termini di efficienza energetica, comfort e flessibilità, riguarda la promozione di edifici intelligenti. Viene introdotto, a livello facoltativo, un sistema comune europeo per valutare la predisposizione all’intelligenza degli edifici mediante un indicatore, il c.d. Smart Readiness Indicator (SRI). Tale indicatore servirà a valutare la capacità di un edificio di utilizzare le nuove tecnologie al fine di adattarsi alle esigenze dell'occupante, interagire con la rete energetica ed ottimizzare funzionamento e manutenzione.
  • Mobilità elettrica: la nuova Direttiva promuove inoltre l’innovazione del settore della mobilità, prevedendo l’utilizzo dei regolamenti edilizi al fine di introdurre requisiti minimi in termini di installazione di infrastrutture di ricarica nel caso di costruzione di edifici nuovi e di ristrutturazione importante che prevedono interventi sui parcheggi e sulla rete elettrica. Entro il 01/01/2025 gli stati membri dovranno stabilire i requisiti per il numero minimo di punti di ricarica afferenti agli edifici non residenziali con più di 20 posti auto. È inoltre richiesto agli stati membri un approccio olistico alla pianificazione urbana e lo studio di modalità di trasporto alternative, nonché di semplificare gli aspetti procedurali e autorizzativi per l’istallazione di punti di ricarica.
  • Misure finanziarie nazionali: i paesi membri dell'UE devono predisporre, a livello nazionale, misure finanziarie finalizzate a promuovere il miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici e a sostenere i relativi investimenti, anche mediante adeguati meccanismi atti a ridurre il rischio percepito. Viene raccomandata la predisposizione di servizi integrati di consulenza accessibili e trasparenti quali i “one-stop-shop”, sportelli unici finalizzati a guidare consumatori e investitori sulle modalità progettuali, esecutive e sugli strumenti finanziari disponibili. Inoltre, la Commissione si impegna a diffondere le migliori pratiche relative ai sistemi di finanziamento pubblico e privato e l’aggregazione su piccola scala di progetti per la ristrutturazione energetica del patrimonio esistente. Per quanto concerne gli incentivi finanziari per la ristrutturazione degli edifici, è richiesto che tali misure vengano collegate al risparmio energetico conseguito, valutato con gli opportuni strumenti (APE, diagnosi energetica o altri requisiti di qualità legati ai materiali/tecnologie utilizzati e alla qualificazione degli installatori). È inoltre raccomandato un uso esteso ed ottimale dei catasti dei certificati energetici per il monitoraggio e la valutazione delle politiche nazionali nonché l’accessibilità dei dati aggregati ai fini di statistica e ricerca. 
  • Passaporto per la ristrutturazione dell’edificio: è raccomandata inoltre l'introduzione di un sistema (facoltativo) di "passaporto per la ristrutturazione" (Building Renovation Passport) dell’edificio atto a promuovere ristrutturazioni profonde, complementare agli attestati di prestazione energetica. Si tratta di un documento che traccia, a valle di un’opportuna diagnosi energetica, un piano di azione per ottenere consistenti risparmi energetici nel lungo termine (15-20 anni) tramite una specifica sequenza di interventi di ristrutturazione. Il Piano dovrà tenere conto della disponibilità economica del proprietario dell’edificio e degli incentivi finanziari disponibili.
  • nZEB: in base all’articolo 9 della Direttiva EPBD, a partire dal 31 dicembre 2018, i nuovi edifici pubblici devono già essere edifici a energia quasi zero (nZEB) e dal 31 dicembre 2020 tutti i nuovi edifici devono esserlo. La direttiva (UE) 2018/844 non apporta modifiche sostanziali, ma punta a incentivare la realizzazione di nZEB attraverso le nuove misure introdotte.

 

La Commissione ha anche pubblicato una serie di raccomandazioni sull'applicazione della Direttiva EU 2018/844 sugli aspetti della ristrutturazione degli edifici (Raccomandazione EU 2019/786) e dell'ammodernamento degli edifici (Raccomandazione EU 2019/1019).

La Commissione ha stabilito una serie di standard e di relazioni tecniche di accompagnamento per supportare l'EPBD denominati energy performance of buildings standards (standard di prestazione energetica degli edifici, c.d. standard EPB), gestiti dal Comitato europeo di standardizzazione European Committee for Standardisation (CEN).

 

È prevista una revisione della direttiva EPBD entro il 1° gennaio 2026, nella quale verranno presi in considerazione approcci integrati di distretto, come ad esempio la prescrizione di sistemi di ristrutturazione globale su più edifici.

La Commissione, nell'ambito del Green Deal europeo, ha recentemente introdotto nell'ottobre 2020 una nuova strategia denominata “Renovation wave strategy” (“A Renovation wave for Europe – greening our buildings, creating jobs, improving lives”), una spinta in favore delle ristrutturazioni degli edifici pubblici e privati che mira a raddoppiare l’attuale tasso di rinnovamento del parco edilizio europeo nel corso della prossima decade, valorizzando il significativo potenziale di risparmio energetico presente nel settore dell’edilizia.

Il quadro normativo-regolatorio dell’Unione Europea, in particolare i principali provvedimenti legislativi a livello di Comunità Europea a partire da quelli più recenti, è di seguito riportato:

 

  • REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2020/2156 DELLA COMMISSIONE del 14 ottobre 2020 che specifica le modalità tecniche per l’attuazione efficace di un sistema comune facoltativo a livello di Unione per valutare la predisposizione degli edifici all’intelligenza;
  • REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2020/2155 DELLA COMMISSIONE del 14 ottobre 2020 che integra la direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio istituendo un sistema comune facoltativo dell’Unione europea per valutare la predisposizione degli edifici all’intelligenza;
  • DIRETTIVA (UE) 2018/2001 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO dell'11 dicembre 2018 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili;
  • DIRETTIVA (UE) 2018/2002 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO dell'11 dicembre 2018 che modifica la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica;
  • DIRETTIVA (UE) 2018/844 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 30 maggio 2018 che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell'edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica;
  • REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. 244/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 gennaio 2012 che integra la direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio sulla prestazione energetica nell’edilizia istituendo un quadro metodologico comparativo per il calcolo dei livelli ottimali in funzione dei costi per i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli elementi edilizi;
  • DIRETTIVA 2010/31/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 19/05/2010 sulla prestazione energetica nell’edilizia;
  • DIRETTIVA 2009/28/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 23/04/2009 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE;
  • DIRETTIVA 2006/32/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 5/04/2006 concernente l'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e recante abrogazione della direttiva 93/76/CEE del Consiglio;
  • DIRETTIVA 2002/91/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 16/12/2002 sul rendimento energetico nell'edilizia (ABROGATA DALLA 2010/31/UE);
  • DIRETTIVA 2001/77/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 27 settembre 2001 sulla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità.  (ABROGATA dal 1/01/2012 dalla DIRETTIVA 2009/28/CE).

 

Normativa nazionale sull’efficienza energetica degli edifici

Il recepimento italiano della Direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico nell'edilizia è avvenuto con il D.Lgs. 19 agosto 2005, n. 192 e successivamente con il D.Lgs. n. 311/2006. Il D.Lgs. 30 maggio 2008, n. 115 recepisce la Direttiva europea 2006/32/CE concernente l’efficienza degli usi finali dell’energia e i servizi energetici e recante abrogazione della precedente Direttiva 93/76/CEE del Consiglio, ed integra le disposizioni del D.Lgs. n. 192/2005.

Il D.P.R. n. 59 del 2009 definisce i criteri generali, le metodologie di calcolo e i requisiti minimi per la prestazione energetica degli edifici e degli impianti termici per la climatizzazione invernale e per la produzione dell’acqua calda per usi igienico sanitari. Con il D.M. 26 giugno 2009 “Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici”, così come previsto dalla Direttiva EPBD, viene resa obbligatoria la certificazione energetica a livello nazionale.

Il D.Lgs. n. 28/2011, che recepisce la Direttiva 2009/28/CE, modifica il D.Lgs. n. 192/2005 relativamente alla certificazione energetica. Il Decreto 13 dicembre 2012 modifica il D.Lgs. 19 agosto 2005 n. 192 allo scopo di dare attuazione all’art. 9 della Direttiva EPBD.

Il D.L. n. 63/2013 recepisce la Direttiva 2010/31/UE, aggiorna il D.Lgs. n. 192/2005 riguardo all’efficienza del patrimonio edilizio e rende obbligatorio l’APE (Attestato di Prestazione Energetica) con indicazioni sulla metodologia di calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici.

Il D.Lgs. 4 luglio 2014 n. 102 “Attuazione della Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, stabilisce misure per il miglioramento dell'efficienza energetica finalizzate al conseguimento degli obiettivi nazionali di risparmio energetico al 2020.

Il Decreto Ministeriale del 26 giugno 2015 “Requisiti minimi”, attuativo della Legge n. 90/2013 la quale recepisce la Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica degli edifici, definisce le caratteristiche di un edificio classificato come Nearly Zero Energy Building (NZEB): devono essere rispettati i requisiti prestazionali del decreto stesso unitamente agli obblighi di integrazione delle fonti rinnovabili stabiliti dal Decreto Legislativo 28/2011.

Il Decreto 10 giugno 2020, n. 48 recepisce la direttiva 2018/844/UE (EPBD III - Energy performance of buildings directive III), apportando alcune modifiche al decreto legislativo 192/2005.

Il quadro normativo nazionale, in particolare i principali provvedimenti legislativi a partire da quelli più recenti, è di seguito riportato:

  • Decreto legislativo 10 giugno 2020, n. 48. Attuazione della direttiva (UE) 2018/844 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell'edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica;
  • Decreto legislativo 18 luglio 2016, n. 141 "Disposizioni integrative al decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102, di attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE";
  • Decreto interministeriale 26 giugno 2015 "Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici", pubblicato nel Supplemento ordinario n. 39 alla "Gazzetta Ufficiale" n. 162 del 15 luglio 2015;
  • Decreto interministeriale 26 giugno 2015 "Schemi e modalità di riferimento per la compilazione della relazione tecnica di progetto ai fini dell’applicazione delle prescrizioni e dei requisiti minimi di prestazione energetica negli edifici", pubblicato nel Supplemento ordinario n. 39 alla "Gazzetta Ufficiale" n. 162 del 15 luglio 2015;
  • Decreto interministeriale 26 giugno 2015 "Adeguamento del decreto del Ministero dello sviluppo economico, 26 giugno 2009 - Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici”, pubblicato nel Supplemento ordinario n. 39 alla "Gazzetta Ufficiale" n. 162 del 15 luglio 2015;
  • Decreto 10 febbraio 2014 "Modelli di libretto di impianto per la climatizzazione e di rapporto di efficienza energetica di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 74/2013;
  • Decreto Legislativo 4 luglio 2014, n. 102 "Attuazione della Direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE;
  • Legge 3 agosto 2013, n. 90. Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, recante disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia per la definizione delle procedure d'infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre disposizioni in materia di coesione sociale.
  • D.P.R. 16 aprile 2013, n. 75 “Regolamento recante definizione dei criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell'acqua calda per usi igienici sanitari, a norma dell'articolo 4, comma 1, lettere a) e c), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192”;
  • Decreto 22 novembre 2012, Modifica del decreto 26 giugno 2009, recante: «Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici.».
  • Decreto 22 novembre 2012, Modifica dell'Allegato A del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia.
  • Decreto Legislativo 3 marzo 2011, n. 28, Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE, pubblicato nel Supplemento ordinario alla "Gazzetta Ufficiale " n. 81 del 28 marzo 2011;
  • Decreto interministeriale 26 giugno 2009, Certificazione energetica degli edifici - Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici, pubblicato sulla "Gazzetta Ufficiale " n. 158 del 10 luglio 2009 - serie generale;
  • Decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 115, Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE;
  • Decreto legislativo 29 dicembre 2006, n. 311, "Disposizioni correttive ed integrative al Decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della Direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico in edilizia”;
  • Decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, attuazione la Direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico nell'edilizia;
  • D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412 "Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell'art. 4, comma 4, della L. 9 gennaio 1991, n. 10";
  • Legge 9 gennaio 1991, n. 10 "Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia". (GU n.13 del 16-1-1991 - Suppl. Ordinario n. 6).

 

Normativa regionale – Regione Veneto

Le Regioni, sulla base della modifica del Titolo V della Costituzione che rende l’energia materia concorrente tra Stato e Regioni (D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112; D.Lgs. n. 192/2005, art. 17), hanno potuto sviluppare una propria legislazione. Di seguito sono riportati i principali riferimenti normativi per la Regione Veneto:

  • DGR n. 1090 del 30 luglio 2019 "Definizione delle modalità per l'effettuazione dei controlli della qualità dell'attestazione della prestazione energetica degli edifici resa dai soggetti certificatori con l'Attestato di Prestazione Energetica A.P.E., in attuazione della Legge Regionale 13 aprile 2001, n. 11 e ss.mm.ii. "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alle autonomie locali in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112";
  • D.G.R.  1258/2015 "Decreti del 26 giugno 2015 emanati dal Ministero dello Sviluppo Economico relativi alla metodologia di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici, agli schemi e modalità di riferimento per la compilazione della relazione tecnica di progetto ed all’adeguamento delle Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici, pubblicati nel Supplemento Ordinario n. 39 alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n.162 del 15 luglio 2015. Disposizioni attuative";
  • D.G.R.V. n.1363 del 28 luglio 2014 "Disposizioni attuative del D.P.R.74/2013" Allegato A, Allegato B;
  • D.G.R.  n. 659 del 17 aprile 2012 “Nuove disposizioni per la contestuale produzione e trasmissione telematica degli Attestati di Certificazione Energetica - D.M. 26 giugno 2009 Linee Guida per la Certificazione Energetica degli Edifici. Abolizione dell'invio dell'Autodichiarazione "Classe G".
  • D.G.R.  n. 121 del 08 febbraio 2011 “Istituzione del Registro Regionale delle Attestazioni di Certificazione Energetica - D.M. 26/06/2009 - Linee guida per la certificazione energetica degli edifici.

 Riferimenti bibliografici e sitografia

  1. https://www.cti2000.eu
  2. https://www.efficienzaenergetica.enea.it/detrazioni-fiscali/ecobonus/documenti-di-riferimento/normativa-sull-efficienza-energetica.html
  3. https://ec.europa.eu/energy/topics/energy-efficiency/energy-efficient-buildings/energyperformance-buildings-directive_en