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Data ultimo aggiornamento: 20 dicembre 2023

 

 

Bollettini frutticoli 2024


Data:  22.05.2024;15.05.2024; 08.05.2024; 02.05.2024; 24.04.2024; 17.04.2024; 10.04.2024; 03.04.2024; 

             27.03.2024; 20.03.2024;13.03.2024; 06.03.2024; 28.02.2024; 21.02.2024;14.02.2024; 

 

Bollettino  del 22 maggio 2024

 

La settimana appena trascorsa è stata caratterizzata da intensi fenomeni temporaleschi con piogge intense e grandinate in diverse parti del territorio regionale.

PESCO: fase di ingrossamento del frutticino, indurimento del nocciolo.

Anarsia lineatella: continua il volo e l'ovideposizione. La nascita delle larve è prevista per i prossimi giorni. Continuare il monitoraggio e, superata la soglia indicativa delle 7 catture per settimana o delle 10 in 2 settimane, effettuare l'applicazione  di  un insetticida ad azione ovo-larvicida. Tuttavia, se il fitofago target è C.molesta, posticipare l’ovo-larvicida e nei confronti di A.lineatella effettuare un intervento larvicida alla nascita delle prime larve.

Cimice asiatica: si registra un notevole aumento della presenza all' interno dei frutteti, con segnalazione di danni sui frutti. Intervenire con acetamiprid o etofenprox dove è confermata la presenza.

Fusicocco: le condizioni meteo sono molto favorevoli alle infezioni, in particolare su frutteti adulti.  Dove si notano i primi sintomi è opportuno intervenire con prodotti a base di Trichoderma asperellum + Trichoderma gamsii, Trichoderma atroviride SC1, sali di rame, captano, ditianon (nei limiti previsti dalle LTDI).

Oidio: continua il periodo favorevole al patogeno. Mantenere la difesa con interventi con fungicidi antioidici specifici. Si ricorda che lo zolfo, oltre che sull’oidio, ha una significativa attività nei confronti del nerume.

Monilia: nella fase di indurimento del nocciolo il frutto diventa sensibile alle infezioni di M.fructicola (specie nelle varietà tardive). Pianificare un trattamento specifico, eventualmente anche con una s.a. con attività nei confronti dell'oidio

Batteriosi (Xanthomonas arboricola pv.Pruni): le piogge continue e le temperature miti sono molto favorevoli alle infezioni. Nelle situazioni a ischio applicare sali di rame, agenti di biocontrolo, acilbenzolar-s-methyl

ALBICOCCO: fase di ingrossamento del frutto, invaiatura.

Batteriosi (Xanthomonas arboricola pv.Pruni): anche per l’albicocco le piogge continue e le temperature miti sono molto favorevoli alle infezioni. Nelle situazioni a ischio applicare sali di rame, agenti di biocontrolo, acilbenzolar-s-methyl.

Oidio / Nerume: continuare la difesa verso oidio e nerume anche perché il Cladosporium trova in questi momenti le condizioni climatiche perfette per la sua diffusione. 

Trattare con zolfo, rame, mefentrifluconazolo.

Monilia: per le varietà a maturazione precoce prevedere per fine maggio, inizio giugno, un  trattamento specifico, ricordando che anche gli agenti di biocontrollo (Bacillus subtilis, Bacillus amyloliquefaciens, Saccharomyces cerevisiae, Trichoderma atroviride SC1) hanno mostrato una significativa efficacia.

Forficula: in fase di invaiatura il frutto  diventa più attrattivo e conseguentemente aumenta il rischio di danno.  Monitorare con attenzione la popolazione ed in caso di necessità effettuare trattamenti notturni con lamda-cialotrina o altre molecole ad azione collaterale su forficula.

SUSINO: fase di ingrossamento frutticino

Oidio / Batteriosi: vedere nota per l’albicocco

Cydia funebrana: stanno continuando le nascite larvali. Controllare eventuali sintomi di infestazioni.

In caso di necessità intervenire con spinetoram od emamectina-benzoato.

CILIEGIO: stadio di sviluppo accrescimento del frutto / invaiatura / raccolta.

Cracking: fenomeno molto presente  a causa delle piogge di questo periodo. Si segnalano danni importanti che in qualche caso hanno reso antieconomica la raccolta.

Monilia: in questa fase di condizioni ideali per il patogeno è importante proteggere la coltura, anche se abbandonata la raccolta, per evitare che le infezioni passino dal frutto al ramo causando gravi disseccamenti.

Trattare con un fungicida specifico.

D.suzukii:  le condizioni meteo di queste settimane sono molto favorevoli allo sviluppo del drosofilide e lo dimostra il fatto che le catture di questi giorni sono 3-4 volte superiori a quelle dello scorso anno nello stesso periodo. Per deprimere il potenziale di sviluppo del fitofago si consiglia di sfalciare l'erba in modo che il terreno possa asciugarsi velocemente e ridurre così l’umidità ambientale. È anche fondamentale trattare le ciliegie non raccolte, e lasciate in pianta,  perchè sono una importante fonte di inoculo.  Sono iniziate le nascite della generazione primaverile.   

Adottare una opportuna difesa con gli insetticidi previsti nelle LTDI, nel rispetto dei tempi di carenza.  

Si ricorda anche che, ad oggi, non esistono sostanze ad azione repellente di dimostrata efficacia.

Cimice asiatica: porre sempre massima attenzione al fitofago, effettuando gli opportuni monitoraggi in campo. Come più volte indicato, in questa fase il ciliegio è molto attrattivo nei confronti di H.halys. In caso di presenza dell’insetto intervenire con un prodotto insetticida.

Ragholetis cerasi: sulle trappole cromotropiche ad attrattivo ammoniacale non sono stati rilevati individui

MELO: fase fenologica di ingrossamento del frutto (>30 mm).

Ticchiolatura:  si segnalano danni su frutto in impianti sia a difesa biologica che in integrata, mentre sono molto meno presenti sintomi su foglia. Il meteo di questi giorni è estremamente favorevole alle infezioni che, data l’elevata sensibilità, possono interessare anche solo il frutticino.  Continuare la difesa, privilegiando i trattamenti con sostanze attive ad azione preventiva rispetto agli interventi curativi.

Oidio: l’andamento climatico è sempre favorevole al patogeno, per cui è necessario continuare la strategia di difesa. Aggiungere sempre un antioidico specifico ad ogni trattamento, cercando di variare le sostanze attive che si impiegano in base al loro meccanismo di azione.

Carpocapsa: è ormai completato lo sfarfallamento degli adulti, con catture nelle trappole nelle trappole ancora presenti, ma molto disformi. L’ovideposizione si attesta attorno al 90%, mentre continua la nascita delle larve. Passati i 10-12 gg  dalla seconda applicazione, effettuare il terzo intervento insetticida scegliendo caso per caso la sostanza attiva da utilizzare (emamectina, virus etc.).

Afide lanigero: cominciano ad essere visibili le neo-colonie. I dati derivanti dalle fasce trappola indicano che la fase della  migrazione è praticamente completa.  E’ il momento opportuno per effettuare il trattamento con un aficida specifico.

PERO: accrescimento frutticini con calibri >  30 mm di diametro a seconda delle varietà. 

Psilla: sulla vegetazione si nota la presenza di tutti gli stadi ( uova bianche e gialle, neanidi ed adulti).  Sempre utile il trattamento con caolino, da effettuarsi entro fine maggio/inizio giugno.

I ricorda che risulta efficace anche il rilascio del predatore Antocoris nemoralis, nel numero di   2000 esemplari ad ettaro, da praticare in 2 tempi, circa a metà e fine maggio.

In questo caso occorre porre particolare attenzione all’eventuale uso di abamectina, spinetoram e dei  piretroidi per i loro effetti  collaterali nei confronti degli antocoridi.

H.halys: continuare il monitoraggio e verificare la presenza del fitofago nel frutteto, che da ora in poi tenderà a migrare nei pereti. In caso di presenza intervenire con acetamiprid  sulle file  perimetrali, od a file alterne e comunque da metà pianta in su.

C.pomonella: vedi melo

Ticchiolatura: le condizioni meteo sono ancora favorevoli alle infezioni. Mantenere la copertura con fungicida, come indicato per il melo.

Maculatura: le bagnature prolungate di questi giorni e l’aumento delle temperature elevano il rischio di infezione. Continuare con la copertura con trattamenti fungicidi, usando s.a. efficaci anche contro ticchiolatura.

Erwinia amylovora: sintomi  visibili in alcuni frutteti.  Asportare il prima possibile il ramo infetto a circa 50 cm. Al di sotto del punto di infezione, ed portarlo fuori dal campo.   Eliminare anche tutte le rifioriture presenti sulle piante. Trattare con fosethyl - Al, acybenzolar s metile, laminarina, agenti di biocontrollo.

ACTINIDIA:  fase di accrescimento dei frutti per A.chinensis,   fine fioritura per  A.deliciosa, .

PSA:  le  temperature mitie le lunghe bagnature sono condizioni ancora favorevoli per le infezioni da P. syringae pv. actinidiae .    Terminata la fioritura continuare la difesa impiegando sali di rame, Bacillus amyloliquefaciens,  Bacillus subtilis ceppo QST 713, acilbenzolar-s-methyl.

NOCE: le numerose ed abbondanti piogge hanno influenzato negativamente la fioritura e la relativa impollinazione.

Batteriosi (X. arboricola pv. Juglandis): periodo critico. Sulla varietà  Chandler si notano dei  frutticini con sintomi di infezione.  Mantenere la difesa con sali di rame 

Antracnosi, Necrosi Apicale Bruna (NAB): anche in questo caso il periodo è molto favorevole alle infezioni, in particolare per la cv. Lara.  Aggiungere ai trattamenti rameici tebuconazolo e/o boscalid+pyraclostrobin,  captano e/o ditianon.

Fitoftora (P. cynnamoni): le condizioni di ristagno idrico che si sono create in queste settimane sono ideali per l’attività di questo patogeno.  Effettuare quanto prima, un intervento con fosfonato di Potassio.

C. pomonella:  vedi melo

 

Bollettino del 15 maggio 2024

 

PESCO: stadio di ingrossamento del frutticino, indurimento del nocciolo.

Anarsia lineatella: iniziato il volo e l’ovideposizione, continuare con il monitoraggio.

Cimice asiatica: sono stati notati i primi danni nei pescheti ed individui adulti all’interno dei frutteti. In questi casi effettuare un intervento insetticida. Continuare il monitoraggio che è comunque fondamentale per programmare un eventuale intervento insetticida.

Fusicocco: le condizioni meteo previste per la settimana sono molto favorevoli alle infezioni. In particolare dove si notano i primi sintomi è opportuno intervenire con prodotti a base di Trichoderma asperellum + Trichoderma gamsii, Trichoderma atroviride SC1, sali di rame (captano, ditianon)

Oidio: continua il periodo favorevole al patogeno. Mantenere la difesa con interventi con fungicidi antioidici specifici. Si ricorda che lo zolfo, oltre che sull’oidio, ha una significativa attività nei confronti del nerume.

Nerume, corineo: la fase fenologica è ancora sensibile alle infezioni, favorite anche dalle prolungate bagnature della vegetazione e le basse temperature. Intervenire con pyraclostrobin (max 3), captano e rame, quest’ultimo efficace anche nel contenere le infezioni batteriche.

Monilia: nella fase di indurimento del nocciolo il frutto diventa sensibile alle infezioni di M.fructicola (specie nelle varietà tardive). Pianificare un trattamento specifico, eventualmente anche con una s.a. con attività nei confronti dell'oidio

Batteriosi (Xanthomonas arboricola pv.Pruni): le piogge continue e le temperature miti sono molto favorevoli alle infezioni. Nelle situazioni a ischio applicare sali di rame, agenti di biocontrolo, acilbenzolar-s-methyl

ALBICOCCO: fase di ingrossamento del frutticino, indurimenti del nocciolo.

Vedere nota per il pesco

SUSINO: fase di ingrossamento frutticino

Patogeni: vedere nota per il pesco

Cydia funebrana: stanno continuando le nascite larvali. Controllare eventuali sintomi di infestazioni.

In caso di necessità intervenire con spinetoram od emamectina-benzoato.

CILIEGIO: stadio di sviluppo accrescimento del frutto / invaiatura / raccolta.

Cracking: fenomeno in aumento a causa delle piogge di questo periodo. Si segnalano danni importanti che in qualche caso hanno reso antieconomica la raccolta.

Monilia: in questa fase di condizioni ideali per il patogeno è importante proteggere la coltura, anche se abbandonata la raccolta, per evitare che le infezioni passino dal frutto al ramo causando gravi disseccamenti.

Trattare con un fungicida specifico.

D.suzukii:  condizioni meteorologiche ideali per lo sviluppo del fitofago.  Si segnalano già danni importanti sulle varietà in raccolta. Per difendere la coltura trattare con un piretroide (che risulta utile anche contro H.halys).  La situazione è particolarmente allarmante perché se questo andamento climatico dovesse proseguire è prevedibile nelle prossime settimane un'esplosione della popolazione che può diventare di  difficile gestione. E’ quindi molto importante trattare anche gli impianti abbandonati per il cracking perché sono un importante sito di moltiplicazione di H.halys.

Cimice asiatica: porre massima attenzione al fitofago, effettuando gli opportuni monitoraggi in campo. Come più volte indicato, in questa fase il ciliegio è molto attrattivo nei confronti di H.halys. In caso di presenza dell’insetto intervenire con un prodotto insetticida.

MELO: fase fenologica di ingrossamento del frutto (25-30 mm).

Ticchiolatura: sono terminate le infezioni primarie.  Sono sempre possibili le infezioni secondarie, anche in caso di piogge leggere.  E’ quindi importante in questo periodo mantenere costantemente coperta la vegetazione, in particolare prima della pioggia.

Oidio: l’andamento climatico è sempre favorevole al patogeno, per cui è necessario continuare la strategia di difesa. Aggiungere sempre un antioidico specifico ad ogni trattamento, cercando di variare le sostanze attive che si impiegano in base al loro meccanismo di azione.

Carpocapsa: continua il volo, l'ovideposizione e si osservano le prime nascite. A 12-14 gg dal primo trattamento è il momento di intervenire con il secondo, utilizzando la sostanza attiva in funzione dei programmi scelti (clorantraniliprole, tebufenozide, emamectina, virus etc.).

Afide lanigero: cominciano ad essere visibili le primissime neo-colonie. I dati derivanti dalle fasce trappola indicano che è stato raggiunto il picco della migrazione, che mostra una flessione. In questa fase sono ancora utili i trattamenti con prodotti a base di sali potassici di acidi grassi od olio di arancio dolce. E’ anche il momento opportuno per effettuare il trattamento con un aficida specifico.

PERO: accrescimento frutticini con calibri dai 15 ai 30 mm di diametro a seconda delle varietà. 

Psilla: sulla vegetazione si nota la presenza di uova bianche e gialle, neanidi ed adulti. Se non già fatto, è ancora possibile effettuare il trattamento con spirotetramat o spinetoram.  Sempre utile il trattamento con caolino, da effettuarsi entro fine maggio/inizio giugno.

Efficace per il controllo di psilla anche il rilascio del predatore Antocoris nemoralis, nel numero di   2000 esemplari ad ettaro, da praticare in 2 tempi,  a metà e fine maggio.

In ogni caso porre attenzione all’eventuale uso di abamectina, spinetoram e dei  piretroidi per i loro effetti  collaterali nei confronti degli antocoridi.

H.halys: continuare il monitoraggio e verificare la presenza del fitofago nel frutteto.

In caso di presenza intervenire con acetamiprid  sulle file  perimetrali, od a file alterne e comunque da metà pianta in su.

Ticchiolatura: le condizioni meteo sono ancora favorevoli alle infezioni. Mantenere la copertura con fungicida, come indicato per il melo.

Maculatura: le bagnature prolungate di questi giorni e l’aumento delle temperature elevano il rischio di infezione. Continuare con la copertura con trattamenti fungicidi, usando s.a. efficaci anche contro ticchiolatura.

ACTINIDIA:  fase di allegagione per A.chinensis  ed inizio fioritura per  A.deliciosa, .

Botrite: l’andamento climatico caratterizato da piogge è ancora favorevole alle infezioni da Botritis sui fiori e Sclerotinia sui primi frutticini allegati.  Intervenire utilizzando  la miscela  fludioxonil e Cciprodinil (max 2 appl.) ad inizio fioritura e Bacillus subtilis ceppo QST 713, Bacillus amyloliquefaciens FZB 24, Eugenolo, Geraniolo,Timolo, Tricoderma asperellum + Tri. Gamsi in piena/ fine fioritura

PSA: l’abbassamento delle temperature e le lunghe bagnature sono condizioni favorevoli le infezioni da P. syringae pv. actinidiae .   

Continuare la difesa impiegando, durante la fioritura,  gli agenti di biocontrollo.

 

Bollettino del 08 maggio 2024

 

Settimana ancora caratterizzata da piovaschi e sbalzi termici significativi

PESCO: stadio di ingrossamento del frutticino, indurimento del nocciolo.

Cydia molesta: il volo degli adulti è terminato, prosegue la nascita delle larve. Valutare l’opportunità di un intervento insetticida solo se si notano dei germogli infestati (soglia indicativa >2%).

Anarsia lineatella: iniziato il volo, continuare con il monitoraggio.

Cimice asiatica: sono stati notati i primi individui all’interno dei frutteti e i primi danni. Fondamentale il monitoraggio  continuo del pescheto per programmare l’eventuale intervento lungo le file perimetrali o a file alterne, con acetamiprid.

Oidio: il periodo attuale risulta ancora favorevole al patogeno. Continuare la difesa con interventi con fungicidi antioidici specifici. Si ricorda che lo zolfo, oltre che sull’oidio, ha una significativa attività nei confronti del nerume.

Nerume, corineo: la fase fenologica è ancora sensibile alle infezioni, favorite anche dalle prolungate bagnature della vegetazione e le basse temperature. Intervenire con, pyraclostrobin (max 3), captano e rame, quest’ultimo efficace anche nel contenere le infezioni batteriche.

Monilia: nelle varietà che hanno raggiunto la fase di indurimento del nocciolo il frutto diventa sensibile alle infezioni di M.fructicola (specie nelle varietà tardive). In questo caso prevedere un trattamento specifico, eventualmente anche con una s.a. con attività nei confronti dell'oidio

ALBICOCCO: fase di ingrossamento del frutticino, indurimenti del nocciolo nelle varietà più precoci.

Vedere nota precedente

SUSINO: fase di ingrossamento frutticino

Vedere nota precedente

CILIEGIO: stadio di sviluppo accrescimento del frutto / invaiatura.

Cracking: le piogge di questo periodo hanno provocato danni importanti, specie nelle varietà in via di maturazione.

D.suzukii: le condizioni meteorologiche sono ideali per lo sviluppo del fitofago. In questo momento le femmine svernanti cercano siti dove ovideporre e le cv. precocissime, in via di maturazione, sono un target ideale. In questi casi, verificata la presenza del dittero, trattare con un piretroide (utile anche contro H.halys).

Ricordiamo che le infestazioni consistenti, conseguenza dello sviluppo dalle generazioni primaverili, si vedranno tra 3-4 settimane, in relazione alle temperature.

In tutti i casi è’ necessario fin da ora adottare tutte le pratiche agronomico/colturali – chiusura delle reti, cattura massale…)  per il contenimento del dittero che andranno ad integrare la lotta chimica che dovrà iniziare dall’invaiatura del frutto.

Cimice asiatica: porre massima attenzione al fitofago, effettuando gli opportuni monitoraggi in campo. Come più volte indicato, in questa fase il ciliegio è molto attrattivo nei confronti di H.halys, che trova nei giovani frutticini una prima fonte di alimentazione. In caso di presenza dell’insetto intervenire con un prodotto insetticida.

MELO: fase fenologica di ingrossamento del frutto (15-25 mm).

Ticchiolatura: sono terminate le infezioni primarie.  Sono sempre possibili le infezioni secondarie, anche in caso di piogge leggere.  E’ quindi importante in questo periodo mantenere costantemente coperta la vegetazione, in particolare prima della pioggia.

Oidio: l’andamento climatico è sempre favorevole al patogeno, per cui è necessario continuare la strategia di difesa. Aggiungere sempre un antioidico specifico ad ogni trattamento, cercando di variare le sostanze attive che si impiegano in base al loro meccanismo di azione.

Carpocapsa: continua il volo degli adulti e l’ovideposizione.  E’ ancora il momento corretto per il posizionamento del trattamento con una sostanza attiva ad azione ovo-larvicida. La nascita delle prime larve è prevista per il fine settimana.

Afide lanigero: cominciano ad essere visibili le primissime neo-colonie. I dati derivanti dalle fasce trappola indicano un aumento della migrazione delle neanidi. In questa fase sono utili trattamenti ripetuti con prodotti a base di sali potassici di acidi grassi od olio di arancio dolce.

PERO: fase di accrescimento dei frutticini

Psilla: sulla vegetazione si nota la presenza di uova bianche e gialle della seconda generazione. E’ il momento di effettuare il trattamento con spirotetramat o spinetoram. 

Efficace per il controllo di psilla anche il rilascio del predatore Antocoris nemoralis, nel numero di   2000 esemplari ad ettaro, da praticare in 2 tempi,  a metà e fine maggio.  

Ticchiolatura: le condizioni meteo sono ancora favorevoli alle infezioni. Mantenere la copertura con fungicida, come indicato per il melo.

Maculatura: le bagnature prolungate di questi giorni e l’aumento delle temperature elevano il rischio di infezione. Continuare con la copertura con trattamenti fungicidi, usando s.a. efficaci anche contro ticchiolatura.

Colpo di fuoco batterico: condizioni meteo molto favorevoli alle infezioni.  Effettuare un intervento protettivo con acilbenzolar-s-methyl, laminarina, agenti di biocontrollo.

ACTINIDIA:  fase di piena fioritura per A.chinensis  ed inizio fioritura per  A.deliciosa, .

Botrite: nelle varietà gialle, particolarmente sensibili alle infezioni, valutare se effettuare un secondo intervento antibotritico. Per le varietà verdi, meno sensibili, valutare caso per caso l’opportunità del trattamento

PSA: l’abbassamento delle temperature e le lunghe bagnature sono condizioni favorevoli le infezioni da P. syringae pv. actinidiae .   Continuare la difesa impiegando, durante la fioritura,  gli agenti di biocontrollo.

Maculatura batterica (P. viridiflava): si segnalano infezioni in molti frutteti. Prima della fioritura proteggere la coltra con un trattamento utilizzando un prodotto rameico.

NOCE: la varieta' Chandler si trova allo stadio di fine fioritura, la varieta' Lara è nella fase di inizio fioritura.

Batteriosi (X. arboricola pv. Juglandis): fase critica per le infezioni.  Trattare con prodotti a base di rame.

Antracnosi, Necrosi Apicale Bruna (NAB): il periodo è particolarmente critico per le infezioni. Aggiungere ai trattamenti rameici tebuconazolo e/o Boscalid+Pyraclostrobin,  captano e/o ditianon

Carpocapsa: continua il volo degli adulti e l’ovideposizione.  E’ il momento corretto per il posizionamento del trattamento con una sostanza attiva ad azione ovo-larvicida.

Cimice asiatica (H.halys):  nei frutteti si iniziano a vedere i primi frutti colpiti dalle cimici.

In questi casi è opportuno intervenire nei perimetri e a file alterne con un insetticida abbattente.

In ogni caso è importante il monitoraggio giornaliero per verificare la presenza in campo del fitofago ed intervenire di conseguenza.

 

Bollettino del 02 maggio 2024

 

Settimana caratterizzata da piovaschi e sbalzi termici importanti che possono influenzare negativamente l’allegagione.

PESCO: stadio di ingrossamento del frutticino.

Cydia molesta: il volo degli adulti è quasi terminato, prosegue la nascita delle larve. Normalmente in questa fase non sono sempre necessari interventi insetticidi ad eccezione dei casi in cui si sono avute, nelle trappole a ferormoni, catture superiori a 30 individui/trappola o se si notano dei germogli infestati ( soglia indicativa >2%): in questi casi è consigliabile intervenire con un prodotto ad azione larvicida.

Anarsia lineatella: iniziato il volo. Installare le trappole per il monitoraggio.

Cimice asiatica: con l’innalzamento delle temperature sono stati notati i primi individui all’interno dei frutteti. Fondamentale il monitoraggio continuo del pescheto per programmare l’eventuale intervento lungo le file perimetrali o a file alterne, con acetamiprid.

Oidio: il periodo attuale risulta ancora favorevole al patogeno. Continuare la difesa con interventi con fungicidi antioidici specifici. Si ricorda che lo zolfo, oltre che sull’oidio, ha una significativa attività nei confronti del nerume.

Nerume, corineo: la fase fenologica è ancora sensibile alle infezioni, favorite anche dalle prolungate bagnature della vegetazione e le basse temperature. Intervenire con, pyraclostrobin (max 3), captano e rame, quest’ultimo efficace anche nel contenere le infezioni batteriche.

Cancri rameali (Fusicoccum amygdali, Cytospora spp.): in impianti adulti si segnala la presenza di cancri rameali.  In questi casi è utile un trattamento con captano o dithianon (max. 2). Una buona azione di contenimento è  esercitata  anche dai prodotti a base di Trichoderma ssp.

ALBICOCCO: fase di ingrossamento del frutticino, indurimenti del nocciolo nelle varietà più precoci.

Oidio, nerume: vedi le indicazioni per il pesco

SUSINO: fase di ingrossamento frutticino

Oidio, nerume: vedi le indicazioni per il pesco

Cydia funebrana: ovideposizione in corso e nascita delle larve. Se superata la soglia indicativa di 10 adulti / trappola intervenire subito con un insetticida ad azione ovo-larvicida

CILIEGIO: stadio di sviluppo compreso tra accrescimento del frutto ed inizio invaiatura.

Afidi (Myzus cerasi): continuare le osservazioni ne frutteto. Alla comparsa dei primi focolai intervenire con aficida specifico (acetamiprid se presente anche la cimice asiatica)

Ricamatori: rilevata la presenza di A.podanus nei ciliegeti in prossimità di boschi di latifoglie e dove storicamente il fitofago è presente. Monitorare attentamente la presenza di germogli colpiti: se si supera la il 5% di organi vegetali infestati è opportuno trattare, utilizzando B.thuringiensis ( o  Emamectina b.).

Cossus cossus: come già segnalato lo scorso anno, è un fitofago in aumento in diversi comprensori.  Una buona azione di contenimento delle popolazioni viene svolta dalla cattura massale effettuata con le trappole apposite, da posizionare adesso.

Cimice asiatica: porre massima attenzione al fitofago, effettuando gli opportuni monitoraggi in campo. In  questa fase il ciliegio è molto attrattivo nei confronti di H.halys, che trova nei giovani frutticini una prima fonte di alimentazione. In caso di presenza dell’insetto intervenire con un prodotto insetticida.

MELO: fase fenologica di ingrossamento del frutto (10-20 mm).

Ticchiolatura: con le piogge di questi giorni sono praticamente esaurite le infezioni primarie.  Sono naturalmente sempre possibili le infezioni secondarie, anche in caso di piogge  leggere.  E’ quindi importante in questo periodo mantenere costantemente coperta la vegetazione, in particolare prima della pioggia.

Oidio: l’andamento climatico è sempre favorevole al patogeno, per cui è necessario continuare la strategia di difesa. Aggiungere sempre un antioidico specifico ad ogni trattamento, cercando di variare le sostanze attive che si impiegano in base al loro meccanismo di azione.

Carpocapsa: è ripreso il volo degli adulti ed è iniziata l’ovideposizione.  E’ quindi il momento corretto per il posizionamento del trattamento con una sostanza attiva ad azione ovo-larvicida.

Afide lanigero: cominciano ad essere visibili le primissime neo-colonie. I dati derivanti dalle fasce trappola indicano un aumento della migrazione delle neanidi. In questa fase sono utili  trattamenti ripetuti con prodotti a base di sali potassici di acidi grassi od olio di arancio dolce.

PERO: fase di accrescimento dei frutticini

Psilla: sulla vegetazione si nota la presenza di uova bianche e gialle della seconda generazione. Programmare un prossimo intervento con spirotetramat, da effettuarsi quando le uova gialle saranno la maggioranza.  Sempre utile l’impiego del caolino che limita lo sviluppo del fitofago.

Ticchiolatura: anche se siamo verso la fine del periodo critico, le condizioni meteo sono ancora favorevoli alle infezioni. Mantenere la copertura con fungicida, come indicato per il melo.

Maculatura:  il pero è entrato nella fase fenologica molto sensibile alle infezioni. Le bagnature prolungate di questi giorni e il prossimo aumento delle temperature incrementano il rischio di infezione. Continuare con la copertura con trattamenti fungicidi, usando s.a. efficaci anche contro ticchiolatura (fluazinam, fludioxonil, fluopyram + fosetil, dodina + fosfonato di k, difeconazolo, mefentrifluconazolo).

ACTINIDIA:  fase di inizio fioritura per A.chinensis . Nel caso di A.deliciosa, in fase di prefuoritura,  si osserva una disomogeneità nel germogliamento e presenza di germogli sterili, fenomeno la cui eziologia non è ancora conosciuta.

Botrite: nelle varietà gialle, particolarmente sensibili alle infezioni, intervenire prima delle piogge  con un trattamento specifico con fludioxonil + ciprodinil, B.subtilis, B.amyloliquefaciens, eugenolo+ timolo+ geraniolo. Per le varietà verdi, meno sensibili, valutare caso per caso l’opportunità del trattamento in base all’andamento climatico e alla storicità del sito.

PSA: l’abbassamento delle temperature e le lunghe bagnature sono condizioni favorevoli le infezioni da P. syringae pv. actinidiae .   Riprendere la difesa impiegando acibenzolar-s-metile (almeno 2 interventi prima della fioritura), laminarina. Se non ancora in fioritura è utile anche l’impiego di sali di rame.

Cimice asiatica (H.halys):  è ripreso  lo spostamento degli adulti dai rifugi invernali ai frutteti.

Continuare con il monitoraggio della situazione, ed in caso di presenza del fitofago, programmare un intervento, eventualmente localizzato anche solo ai bordi dell’appezzamento.

 

Bollettino  del  24 aprile  2024

 

Settimana caratterizzata da un repentino e significativo abbassamento termico, con gelate e grandinate in numerose località della provincia. Questa situazione è causa di notevole stress per tutte le specie frutticole, in una fase fenologica molto delicata, che può influenzare negativamente l’allegagione.

PESCO: stadio di ingrossamento del frutticino.

Afidi: si segnala qualche sporadica presenza di focolai. Monitorare con attenzione i frutteti e, in caso di reinfestazione, eseguire un trattamento specifico con aficida.

Cydia molesta: il volo degli adulti è quasi terminato, prosegue l’ovideposizione e la nascita delle larve. Normalmente in questa fase non sono necessari interventi insetticidi ad eccezione dei casi in cui si sono avute nelle trappole a ferormoni catture superiori a 30 individui/trappola: in questi casi è consigliabile intervenire con un prodotto ad azione larvicida.

Anarsia lineatella: prossimo l’inizio del volo. Installare le trappole per il monitoraggio e distribuire i dispenser per la confusione sessuale.

Oidio: il periodo attuale risulta ancora favorevole al patogeno. Continuare la difesa con interventi con fungicidi antioidici specifici. Si ricorda che lo zolfo, oltre che sull’oidio, ha una significativa attività nei confronti del nerume.

Nerume, corineo: le prolungate bagnature della vegetazione e le basse temperature sono condizioni favorevoli allo sviluppo di questi patogeni. Intervenire con zolfo, rame, pyraclostrobin (max 3), captano.

Batteriosi: anche in questo caso le prolungate bagnature favoriscono le infezioni da X.arboricola pv. Pruni. Intervenire, nelle varietà sensibili, con Sali di rame,  acibenzolar-S-methyl, B.subtilis, B. amyloliquefaciensm, B. amyloliquefaciens D747.

ALBICOCCO: fase di ingrossamento del frutticino.

Oidio, nerume, batteriosi: vedi le indicazioni per il pesco

SUSINO: fase di ingrossamento frutticino

Oidio, nerume, batteriosi: vedi le indicazioni per il pesco

Cydia funebrana: ovideposizione in corso e nascita primissime larve. Se superata la soglia indicativa di 10 adulti / trappola intervenire subito con un insetticida ad azione ovo-larvicida

CILIEGIO: stadio di sviluppo compreso tra allegagione ed accrescimento del frutto.

Afidi (Myzus cerasi): continuare le osservazioni ne frutteto. Alla comparsa dei primi focolai intervenire con aficida specifico (acetamiprid se presente anche la cimice asiatica)

Corineo/Monilia:  le attuali condizioni climatiche sono favorevoli alle infezioni di questi due patogeni. Per il corineo si consiglia di effettuare un trattamento con rame, captano o dithianon. Nelle situazioni a rischio o nelle varietà sensibili alla monilia aggiungere una sostanza attica specifica per la monilia.

Cimice asiatica: porre massima attenzione al fitofago, effettuando gli opportuni monitoraggi in campo. In  questa fase il ciliegio è molto attrattivo nei confronti di H.halys, che trova nei giovani frutticini una prima fonte di alimentazione. In caso di presenza dell’insetto intervenire con un prodotto insetticida.

Ricamatori: rilevata la presenza di A.podanus nei ciliegeti in prossimità di boschi di latifoglie e dove storicamente il fitofago è presente. Monitorare attentamente la presenza di germogli colpiti: se si supera la il 5% di organi vegetali infestati è opportuno trattare, utilizzando B.thuringiensis ( o  Emamectina b.)

MELO: fase fenologica compresa tra fine caduta petali ed ingrossamento del frutto.

Ticchiolatura: in questi giorni è evasa anche l’infezione del 10 aprile. I modelli indicano un sostanziale esaurimento delle infezioni primarie, che possono essere ritenute concluse. Sono sempre possibili le infezioni secondarie, soprattutto in presenza di macchie di primarie e in caso di piogge, anche leggere.  E’ quindi consigliato mantenere costantemente coperta la vegetazione, in particolare prima della pioggia.

Oidio: l’andamento climatico torna ad essere favorevole al patogeno, per cui è necessario continuare la strategia di difesa. Aggiungere sempre un antioidico specifico ad ogni trattamento.

Afide grigio: se non già eseguito, è il momento di intervenire con il trattamento aficida post-fiorale.

Eulia: quasi terminato il volo degli adulti, le ovideposizioni continuano così come la nascita delle prime nascite. Nelle situazioni in cui si sono avuti danni lo scorso anno, o dove il rischio è ritenuto elevato, intervenire nei prossimi giorni con un prodotto larvicida

Carpocapsa: nei giorni scorsi il volo degli adulti ha subito una battuta d’arresto, ma con l’innalzamento delle temperature è prevista una ripresa delle catture. Il volo è iniziato anche nella parte est della regione. I modelli danno un inizio delle ovideposizioni che proseguirà nei prossimi giorni.  

Il posizionamento del trattamento con il prodotto ovo-larvicida va programmato a partire dal lunedì della prossima settimana.

PERO:  fase  di accrescimento dei frutticini

Psilla: causa l’abbassamento delle temperature e le piogge la situazione non è mutata rispetto alla scorsa settimana. Nei frutteti si osservano adulti, uova e anche le prime neanidi. Applicazioni di caolino in questa fase sono utili per deprimere e limitare la popolazione del fitofago.

Ticchiolatura: anche se siamo verso la fine del periodo critico, le condizioni meteo sono ancora favorevoli alle infezioni. Mantenere la copertura con fungicida, come indicato per il melo.

Maculatura:  le bagnature prolungate di questi giorni e il prossimo aumento delle temperature aumentano il rischio di infezione. Continuare con la copertura con trattamenti fungicidi, usando s.a. efficaci anche contro ticchiolatura (fluazinam, fludioxonil, fluopyram + fosetil, dodina + fosfonato di k, difeconazolo, mefentrifluconazolo).

ACTINIDIA:  le basse temperature hanno rallentato lo sviluppo e posticipato la previsione di fioritura di  A.chinensis . Nel caso di A.deliciosa  si osserva ancora  una certa disomogeneità nel germogliamento e nello sviluppo dei germogli, anche se in misura minore rispetto alla scorsa stagione.

E’ presente anche una generale clorosi causata dalle temperature fredde e le continue piogge, che limita l’assorbimento del ferro. Stress di questa entità possono avere un effetto negativo sulla prossima fioritura.  

Maculatura batterica (P. viridilfava): sono stati osservati boccioli fiorali con sintomi associati ad infezioni da  P. viridiflava,  specialmente su Hayward. In questi casi è opportuno trattare il prima possibile con rame o B.amyoliquefacines.

PSA: l’abbassamento delle temperature e le lunghe bagnature sono condizioni favorevoli le infezioni da P. syringae pv. actinidiae .   Riprendere la difesa impiegando sali di rame, acibenzolar-s-metile (almeno 2 interventi prima della fioritura), laminarina .

Cimice asiatica (H.halys):  in questa settimana  lo spostamento degli adulti dai rifugi invernali ai frutteti si è fermato, ma riprenderà appena le temperature si riporteranno su valori normali.

Continuare con il monitoraggio della situazione, ed in caso di presenza del fitofago, programmare un intervento, eventualmente localizzato anche solo ai bordi  dell’appezzamento.

 

Bollettino del 17 aprile 2024

 

PESCO: stadio compreso tra allegagione ed ingrossamento del frutticino. 

Afidi: la situazione è sotto controllo, si segnala qualche sporadica presenza di focolai. In caso di reinfestazione eseguire un trattamento specifico con aficida.

Cydia molesta: continua lo sviluppo della prima generazione, con volo degli adulti, ovideposizioni e nascita delle larve. Nei casi in cui si sono avute nelle trappole a ferormoni catture superiori a 30 individui/trappola per settimana è consigliabile intervenire con un prodotto ad azione ovo larvicida.

Anarsia lineatella: prossimo l’inizio del volo. Installare le trappole per il monitoraggio e distribuire i dispenser per la confusione sessuale. 

Oidio: il periodo attuale risulta ancora favorevole al patogeno. Per quanto riguarda la strategia di difesa, si consiglia di continuare con il ciclo di 2-3 interventi con fungicidi antioidici specifici. Si ricorda che lo zolfo, oltre che sull’oidio, ha una significativa attività nei confronti del nerume.

Nerume (C. carpophilum): favorito da piogge, prolungata bagnatura della vegetazione e da temperature miti. Intervenire con zolfo o pyraclostrobin.

Forficula: monitorare la situazione del pescheto. Eventualmente è il momento di predisporre anelli collanti attorno alle piante per intercettare la risalita dei giovani dal terreno sulla pianta 

ALBICOCCO: fase di accrescimento del frutticino.

Oidio, nerume, forficula: vedi le indicazioni per il pesco

SUSINO: fase di ingrossamento frutticino

Oidio, nerume: vedi le indicazioni per il pesco

Cydia funebrana: continuare il monitoraggio del volo con le trappole. E’ in corso l’ovideposizione. Al superamento della soglia indicativa di 10 adulti per trappola per settimana intervenire con un insetticida ad azione ovo- larvicida. 

CILIEGIO: stadio di sviluppo compreso tra fine allegagione ed accrescimento del frutto.

Afidi (Myzus cerasi): continuare le osservazioni ne frutteto. Alla comparsa dei primi focolai intervenire con aficida specifico (acetamiprid se presente anche la cimice asiatica)

MELO: fase fenologica compresa tra fine caduta petali ed allegagione.

Ticchiolatura: nei giorni scorsi è terminato il periodo di incubazione dell’infezione del 31 marzo e siamo ormai prossimi alla comparsa delle macchie dell’infezione del 10 aprile. Nei prossimi giorni sono previste altre deboli piogge che potrebbero dare origine ad altre infezioni, comunque molto leggere. E’ consigliato mantenere costantemente coperta la vegetazione, in particolare prima della pioggia. 

Oidio: si segnala la presenza di sintomi in alcuni meleti. L’andamento climatico è favorevole al patogeno, per cui è necessario continuare la strategia di difesa. Aggiungere sempre un antioidico specifico ad ogni trattamento. 

Afide grigio: è il momento di intervenire con il trattamento aficida post-fiorale.

Eulia: continua il volo degli adulti, le ovideposizioni e le prime nascite. Nelle situazioni in cui si sono avuti danni lo scorso anno, o dove il rischio è ritenuto elevato, intervenire nei prossimi giorni con un prodotto ovolarvicida

Carpocapsa: continua il volo, con catture in aumento in tutte le trappole. In questi giorni anche nella parte est della regione si sono osservate le prime catture. Continuare il monitoraggio con le apposite trappole. Al momento non sono necessari interventi insetticidi.

PERO: fase di accrescimento dei frutticini

Psilla: nei frutteti si osservano adulti, uova e anche le prime neanidi. Applicazioni di caolino in questa fase sono utili per deprimere e limitare la popolazione del fitofago.

Ticchiolatura: siamo verso la fine del periodo critico, tuttavia le infezioni sono ancora possibili. Mantenere la copertura con fungicida, come indicato per il melo.

Maculatura: siamo entrati nella fase di rischio per le infezioni, è il momento di iniziare la difesa con fungicidi efficaci nei confronti di questo patogeno. 

ACTINIDIA: A.chinensis continua lo sviluppo della vegetazione e si osserva un buon numero di fiori. La fioritura è prevista per fine mese. Anche nel caso di A.deliciosa lo sviluppo della vegetazione continua. In questo caso però si osserva una certa disomogeneità nel germogliamento e nello sviluppo dei germogli, anche se in misura minore rispetto alla scorsa stagione.

PSA: si notano foglie sintomatiche in alcuni frutteti. Continuare la difesa impiegando acibenzolar-s-metile, per almeno 2 interventi prima della fioritura.

NOCE: la varieta' Chandler si trova allo stadio fenologico di germogli di 10-15 cm, e fine fioritura dei fiori maschili. La varieta' Lara e' piu' indietro, nella fase di apertura gemme. Batteriosi (X. arboricola pv. Juglandis): il momento favorevole alle infezioni (T°C 20-28°C, elevata UR%, prolungata bagnatura). Si consiglia trattare con prodotti a base di rame. Antracnosi, Necrosi Apicale Bruna (NAB): il periodo particolarmente critico per le infezioni inizia con la fioritura. Aggiungere ai trattamenti rameici tebuconazolo e/o boscalid+pyraclostrobin.

NOCCIOLO: la coltura si trova in piena attivita' vegetativa

Necrosi batterica (X.arboricola pv.corylina): le condizioni sono favorevoli alla malattia. Effettuare un trattamento con sali di rame.

Cancro batterico del nocciolo (P.syringae pv. avellanae): trattare con sali di rame o acibenzolar-S-metile).

Cimice asiatica (H.halys): gli adulti continuano lo spostamento dai rifugi invernali ai frutteti. In particolare in questo momento il ciliegio rappresenta una delle colture più attrattive nei confronti di H.halys, che trova nei giovani frutticini una prima fonte di alimentazione. Monitorare attentamente la situazione, ed in caso di presenza del fitofago, programmare un intervento, eventualmente localizzato anche solo ai bordi dell’appezzamento.

 

Bollettino del 10 aprile 2024

 

PESCO: stadio variabile da scamiciatura ad allegagione.

Corineo: nelle situazioni storicamente problematiche, e se già eseguito, prevedere un intervento specifico.

Afidi: si segnala una sporadica presenza di focolai, in alcuni frutteti: se non già fatto, eseguire il trattamento  post-fiorale con aficida.

Oidio: il periodo attuale risulta favorevole al patogeno, in particolare sulle varietà più sensibili. Per quanto riguarda la strategia di difesa, si consiglia di eseguire un ciclo di almeno 2-3 interventi con fungicidi antioidici specifici. Si ricorda che lo zolfo, oltre che sull’oidio, ha una significativa attività nei confronti del nerume.

Nerume (C.carpophilum):  è favorito da piogge e/o prolungata bagnatura della vegetazione, e da temperature miti.  La fase di maggior rischio da inizio scamiciatura e si potrae per circa 30 giorni.  Intervenire con zolfo o pyraclostrobin.

Forficula: monitorare la situazione del pescheto.  Eventualmente è il momento di predisporre anelli collanti attorno alle piante per intercettare la risalita dei giovani dal terreno sulla pianta

ALBICOCCO: la coltura è allo stadio di accrescimento del frutticino.

Batteriosi: le condizioni sono ancora favorevoli per le infezioni. Continuare a trattare con sali di rame (pianta asciutta). Utili anche Bacillus subtilis, Bacillus amyloliquefaciens, Bacillus amyloliquefaciens D747 .

Oidio: vedi pesco

Nerume: vedi pesco

Forficula: vedi pesco

SUSINO: le varietà europee sono allo stadio di allegagione, le varietà cino-giapponesi sono ad ingrossamento frutticino

Nerume: nei frutteti più problematici, programmare un’adeguata strategia di difesa, come indicato per pesco ed albicocco.

Tentredini delle susine (H.flava, H.minuta): se non ancora fatto, e verificata la presenza con le trappole cromotropiche,  effettuare a caduta petali un trattamento specifico.

C.funebrana: sta proseguendo il primo volo: nei prossimi gironi inizierà l’ovideposizione.

CILIEGIO: la fase fenologica è molto differenziata, e va da fine fioritura ad allegagione.

Monilia: dove il rischio permane elevato, per le condizioni meteo e la sensibilità varietale,  intervenire con un trattamento specifico a fine fioritura.

Afidi: monitorare il frutteto ed intervenire alla comparsa dei primi focolai

MELO: la fase fenologica varia da inizio allegagione per il gruppo Pink a piena fioritura per il gruppo Imperatore.  Golden si torva ad inizio caduta petali. 

Ticchiolatura: in qualche frutteto si nota qualche macchia, su foglia, esito dell’infezione del 26 marzo. Nei prossimi giorni è prevista la fine del periodo di incubazione dell’infezione del 31 marzo. In questi giorni è prevista un’ulteriore infezione, grave. Valutar e, in base alle ore di bagnatura ed all’entità della pioggia, se rientrare con un trattamento stoppante e/o curativo. Ripristinare la copertura prima della prossima pioggia

Oidio: si segnala la presenza comparsa di sintomi in diversi meleti. Considerato l’andamento climatico attuale più favorevole al patogeno è necessario continuare la strategia di difesa . Aggiungere sempre un antioidico specifico ad ogni trattamento.

Afide grigio: intervenire da completa caduta petali verso afide grigio e verde con sulfoxaflor, spirotetramat, o flupyradifurone.

Eulia: continua il volo degli adulti e sono osservate le primissime ovideposizioni. Si prevede la nascita delle prime larve verso la fine della prossima settimana.

Carpocapsa: è iniziato il volo. Continuare il monitoraggio con le apposite trappole.

PERO:  fase variabile tra fine caduta petali per Kaiser ad allegagione per Abate

Ticchiolatura: periodo ancora critico per le infezioni. Mantenere la copertura con fungicida, come indicato per il melo.

Tentredine (Oplocampa brevis): dove se ne è riscontrata la presenta intervenire, a caduta petali, con acetamiprid o flupiradifurone.

Psilla: monitorare il frutteto per valutare l’entità della popolazione ed eventualmente programmare un intervento specifico.

Erwinia amilovora: fase molto critica con rischio di infezioni molto elevato. La difesa in queste fasi è molto importante:  impiegare Acibenzolar- s-metile o Bacillus Subtilis o Amyloliquefaciens.

Maculatura: nei frutteti molto colpiti negli ultimi anni si consiglia sempre la rottura del cotico erboso ed il mantenimento dell’assenza dell’erba per tutta la stagione  

Per ora il rischio di infezione è ancora basso, ma i primi conidi di Stemphylium vesicarium sono già stati osservati.

ACTINIDIA:  A.chinensis si trova nella fase di  foglie distese con infiorescenze separate. Tra pochi giorni inizierà il diradamento fiorale. A.deliciosa  si trova tra fine rottura gemme e germogli con foglie separate di lunghezza sino ai 30 cm

PSA: si notano degli essudati asciutti, visibili soprattutto negli impianti vecchi, anche se non a livelli preoccupanti come anni fa. Continuare la difesa impiegando acibenzolar-s-metile,  per almeno 2 interventi prima della fioritura,  a partire dai prossimi giorni. Non asportare i rami colpiti sino a dopo la fioritura delle piante.

 

Bollettino del 03 aprile 2024

 

PESCO: stadio variabile da completa caduta petali/scamiciatura e allegagione.
Bolla, monilia, corineo: le condizioni climatiche previste per la prossima settimana limitano le infezioni. Se già eseguito, non sono necessari altri interventi fungicidi.
Afidi: se non già eseguito effettuare il trattamento aficida post-fiorale con una della sostanze attive indicate nelle LTDI. Anche in questo caso, curare bene la bagnatura della vegetazione.
Oidio: con l’innalzamento delle temperature e l’elevata umidità, aumenta il rischio di infezioni oidiche. Prevedere una difesa specifica trattando con zolfo od altra sostanza attiva ad azione specifica.
ALBICOCCO: la coltura è allo stadio di allegagione.
Corineo: l’albicocco è ancora in una fase sensibile alle infezioni. Nelle situazioni a rischio intervenire con captano (no mix con zolfo).
Oidio: aumenta la virulenza dell'oidio ed il rischio di infezioni. Prevedere una difesa specifica ad ogni trattamento con una sostanza attiva ad azione specifica. Si ricorda che o zolfo ha anche un’azione significativa nei confronti del nerume.
Batteriosi: le alte temperature e le bagnature sono condizioni favorevoli per le infezioni. Trattare con sali di rame (pianta asciutta) o con B.subtilis, B.amyloliquefaciens, B.amyloliquefaciens D747 .
SUSINO: le varietà europee sono allo stadio di fine fioritura, le varietà cino-giapponesi sono ad inizio allegagione.
Monilia: per le varietà europee intervenire con un trattamento specifico.
Tentredini delle susine (H.flava, H.minuta): verificata la presenza con le trappole cromotropiche (la soglia è 50 catture per trappola durante il periodo della fioritura) effettuare a caduta petali un trattamento specifico.
C.funebrana: effettuare la distribuzione dei dispenser per la confusione sessuale.
Nerume / oidio / batteriosi: vedi pesco
CILIEGIO: la fase fenologica è molto differenziata, e va da piena fioritura a scamiciatura.
Monilia: si segnalano sintomi di infezioni in alcuni frutteti e varietà molto sensibili. Dove il rischio permane elevato intervenire con un trattamento specifico a fine fioritura.
MELO: la fase fenologica delle cultivar del gruppo Imperatore è quella dei mazzetti divaricati, la Golden si torva ad inizio fioritura. Il gruppo delle Gala si trova in piena fioritura, mentre Granny smith e Pink verso fine fioritura, inizio caduta petali.
Ticchiolatura: nei giorni scorsi si sono avute due infezioni gravi, che richiedevano un’attenta copertura preventiva ed un intervento tempestivo e/o curativo tra le due. Tra oggi e domani è opportuno chiudere il ciclo infettivo con un ulteriore intervento con una sostanza attiva ad attività curativa, unita con un partner di copertura. Il prossimo intervento dovrà essere programmato prima della prossima pioggia
Oidio: i modelli confermano il periodo molto critico per questa patologia e l’inizio delle infezioni secondarie. Mantenere costante la difesa antioidica, aggiungendo zolfo o altra sostanza attiva ad azione agli altri trattamenti programmati.
Eulia: prime catture. Come già riportato precedentemente, è un fitofago in aumento, da tenere sotto controllo con un monitoraggio attento. E’ il momento di posizionare le trappole e monitorare il volo.
Carpocapsa: posizionare le trappole per il monitoraggio.
PERO: fase di caduta petali-inizio allegagione per Abate. Fine fioritura per Santa Maria, Carmen, Early Giulia e gruppo William. Inizio Fioritura per Kaiser. Generalmente molto abbondante per tutte le varietà
Ticchiolatura: periodo ancora critico per le infezioni. Mantenere la copertura con fungicida, come indicato per il melo.
Tentredine (Oplocampa brevis): a caduta petali, e dove se ne è riscontrata la presenta, intervenire a caduta petali con acetamiprid o flupiradifurone.
Erwinia amilovora: fase molto critica, con elevato rischio di infezione. Trattare con le sostanze cattive B.subtilis, B.amyloliquefaciens, A.pullulans, laminarina, acibenzolar-s-metile,
ACTINIDIA: Actinidia chinensis si trova a germogli da 5 a 25 cm., con ottime percentuali di germogliamento.
Actinidia verde: è nella fase compresa tra rottura gemme e germogli di 20 cm. La percentuale di germogliamento si attesta tra il 30 ed il 60%.
PSA: continuare la difesa applicando sali di rame (solo preventivi) o con acibenzolar-s-metil. Non asportare i rami colpiti sino a dopo la fioritura delle piante

 

Bollettino del 27 marzo 2024

 

Le alte temperature dei giorni scorsi hanno favorito lo sviluppo di tutte le colture

PESCO: stadio variabile da fine fioritura a scamiciatura, in funzione delle varietà e zona di produzione.

Bolla, monilia, corineo: le condizioni meteo sono, e sono state,  favorevoli all'attività di questi patogeni.  Prevedere, caduta petali, uno specifico trattamento con captano o dodina cui aggiungere un triazolo per il controllo dell’oidio.  Curare bene la bagnatura della vegetazione.

Afidi: a caduta petali ripetere il trattamento aficida con una della sostanze attive indicate nelle LTDI. Anche in questo caso, curare bene la bagnatura della vegetazione.

Tripidi (T. meridionalis): dove esiste il problema,  trattare all’inizio di caduta petali con una delle sostanze attive indicate nelle LTDI.   La verifica della presenza del tripide può essere fatta   agevolmente con le apposite trappole cromotropiche blu.

ALBICOCCO: la coltura è allo stadio di allegagione, con lievi differenze tra le diverse varietà.

Afidi:  in particolare per l’afide farinoso, terminata la fioritura e verificata la presenza, intervenire con un trattamento aficida specifico.

Corineo: l’albicocco è ancora in una fase sensibile alle infezioni. Nelle situazioni a rischio   intervenire con captano (no mix con zolfo).

Nerume (C.carpophilum): se le condizioni umide si protraggono nel tempo trattare le situazioni a rischio con pyraclostrobin

Oidio: le condizioni ambientali e lo stadio fenologico della coltura sono favorevoli alle infezioni oidiche. Iniziare il controllo di questo patogeno utilizzando, nei trattamenti, zolfo (attivo anche contro il nerume) o le altre sostanze attive indicate nelle LTDI. Attenzione: non miscelare lo zolfo con il captano.

Batteriosi: le alte temperature e le bagnature consistenti sono condizioni favorevoli per le infezioni. Trattare con sali di rame (pianta asciutta). Utili anche Bacillus subtilis, Bacillus amyloliquefaciens, Bacillus amyloliquefaciens D747 .

SUSINO: le varietà europee in fioritra, le varietà cino-giapponesi sono a caduta petali / allegagione.

Monilia:  per le varietà  europee intervenire, in caso di piogge prolungate, con un trattamento specifico.

Tentredine (Oplocampa flava): è il momento di installare le trappole cromotropiche bianche per monitorare il volo degli adulti. L’eventuale trattamento va eseguito a caduta petali.

Tentredini delle susine (H.flava, H.minuta): verificata la presenza con le trappole cromotropiche (la soglia è 50 catture per trappola durante il periodo della fioritura) effettuare a caduta petali un trattamento con deltametrina. ,  acetamiprid).

C.funebrana: è prossimo l’inizio dei voli. Programmare la distribuzione dei dispenser per la confusione sessuale.

Nerume / oidio / batteriosi: vedi pesco

CILIEGIO: la fase fenologica è molto differenziata, e va da inizio a piena fioritura

Monilia: sulle varietà ad inizio fioritura, se le condizioni meteo diventano favorevoli alla malattia, intervenire con un trattamento specifico.

MELO: fase fenologica di inizio fioritura per il gruppo Pink Lady, prefioritura per Granny smith. Golden è a mazzetti divaricati; più attardate il gruppo Imperatore.

Ticchiolatura: si segnala, sui testimoni non trattati, l’evasione dell’infezione lieve del 10 marzo.

In concomitanza con le piogge di questi giorni è prevista un’infezione grave. Se la piovosità supera i 30 mm e le bagnature persistono oltre le 36-48 ore è utile effettuare un intervento tempestivo rientrando anche   con vegetazione bagnata, utilizzando un prodotto di copertura (dithianon, fluazinam, dodinazolfo, polisolfuro) in funzione dei gradi-ora accumulati. Successivamente, ed in previsione di ulteriori piogge ripristinare la copertura trattando immediatamente prima della pioggia stessa.

Oidio: i modelli indicano l’inizio della sporulazione dell’inoculo svernante. Mantenere la difesa antioidica aggiungendo zolfo o altra sostanza attiva ad azione antioidica, agli altri trattamenti programmati.

Afide grigio:  se non già effettuato, procedere con  il trattamento specifico da fare il più possibile  a ridosso della fase di bottoni rosa/prefioritura,  utilizzando una delle  diverse sostanze attive a disposizione.

Eulia: prime catture.  Come già riportato precedentemente, è un fitofago in aumento, da tenere sotto controllo con un monitoraggio attento.   E’ il momento di posizionare le trappole e monitorare il volo.

PERO:  stadio di piena fioritura nelle varietà di Abate e Santa Maria; inizio fioritura per  William, Carmen, Fred, Falstaff. La cultivar  Kaiser si trova  tra mazzetti divaricati e bottoni bianchi

Ticchiolatura: condizioni meteo e fase fenologica molto favorevoli alle infezioni. Mantenere la copertura con fungicida, come indicato per il melo.

Tentredine (Oplocampa brevis): continuare il monitoraggio delle trappole e, se occorre, intervenire a caduta petali con acetamiprid o flupiradifurone.

Erwinia amilovora: in fioritura trattare con   B.subtilis, B.amyloliquefaciens, A.pullulans, laminarina,   o acibenzolar-s-metile per controllare il colpo di fuoco batterico.  

ACTINIDIA:  A. chinensis si trova tra infiorescenze affioranti  a  foglie separate.  A.deliciosa è ad uno stadio più variabile, da rottura gemme a infiorescenze affioranti.

Il germogliamento è ottimale per le varietà gialle, mentre si nota disformità di tempistica di germogliamento in Hawyard, anche se   rispetto all’annata precedente la % di germogliamento è maggiore.

PSA: ispezionare periodicamente gli impianti per l’individuazione di piante che presentano essudati, già presenti da tempo soprattutto in impianti di età avanzata.   Continuare la difesa applicando sali di rame ( solo preventivi) e, da germogli con lunghezza minima di 10 cm.,  l'Acibenzolar-s-metil

Non asportare i rami colpiti sino a dopo la fioritura delle piante.

 

Bollettino del 20 marzo 2024

 

Le previsioni meteo indicano, per i prossimi giorni, un innalzamento termico e piogge per questo fine settimana e l’inizio della prossima.

PESCO: stadio variabile da piena fioritura ad inizio caduta petali a seconda delle varietà e zona di produzione.

Bolla, monilia, corineo: le piogge previste per il fine settimana sono favorevoli all'attività di questi patogeni. Per le varietà che hanno raggiunto la fase di caduta petali prevedere uno specifico trattamento con captano o dodina cui aggiungere un triazolo o una SDHI a duplice attività (antimonilia e antioidica). Curare bene la bagnatura della vegetazione.

Afidi: a caduta petali ripetere il trattamento aficida con una delle sostanze attive indicate nelle LTDI. Anche in questo caso, Curare bene la bagnatura della vegetazione.

Cydia molesta: è iniziato il volo degli adulti. Distribuire i dispenser per la confusione sessuale e le trappole per il monitoraggio.

Anarsia: dove è nota la presenza prevedere a caduta petali un trattamento con una s.a. efficace nei confronti di questo fitofago. In questa fase risulta molto adatto il Bacillus thuringiesis.

Tripidi (Taeniothrips meridionalis) : dove il problema si presenta ogni anno e provoca una dannosità significativa, trattare all’inizio di caduta petali con una delle sostanze attive indicate nelle LTDI. Si che il monitoraggio degli adulti può essere agevolmente eseguito con le apposite trappole cromotropiche blu

ALBICOCCO: la coltura è allo stadio compreso tra fine fioritura ed inizio inizio allegagione.

Afidi: in particolare per l’afide farinoso, terminata la fioritura e verificata la presenza, intervenire con un trattamento aficida specifico.

Anarsia: dove è nota la presenza prevedere a caduta petali un trattamento con una s.a. efficace nei confronti di questo fitofago. In questa fase risulta molto adatto il Bacillus thuringiesis.

Monilia: in previsione delle piogge di questo fine settimana eseguire un trattamento specifico antimonilia (ricordarsi di alternare le s.a. in base al MoA – vedi https://www.frac.info/). Aggiungere zolfo per il controllo dell'oidio ed azione collaterale sul nerume.

Nerume: se le condizioni umide si protraggono nel tempo trattare le situazioni a rischio con pyraclostrobin

Oidio: le condizioni ambientali e lo stadio fenologico della coltura sono favorevoli alle infezioni oidiche. Iniziare il controllo di questo patogeno utilizzando, nei trattamenti, Zolfo (attivo anche contro il nerume) o le altre sostanze attive indicate nelle LTDI.

SUSINO: le varietà europee in fase di prefioritura, le varietà cino-giapponesi sono piena fioritura, inizio caduta petali.

Monilia: per le varietà cino-giapponesi il rischio di infezione è elevato. Per il trattamento si rimanda a quanto indicato per il pesco.

Cydia molesta: vedi pesco Tentredine (Oplocampa flava): è il momento di installare le trappole cromotropiche bianche per monitorare il volo degli adulti. L’eventuale trattamento va eseguito a caduta petali.

CILIEGIO: la fase fenologica è molto differenziata, e va da ingrossamento gemme ad inizio fioritura, in funzione delle varietà e della posizione altimetrica.

Corineo / Cocciniglia: sulle varietà ancora allo stadio di ingrossamento gemme (non oltre) trattare con olio, pyriproxifen e ziram.

Afidi: in prefioritura trattare con un aficida specifico.

Monilia: sulle varietà ad inizio fioritura, se le condizioni meteo diventano favorevoli alla malattia, intervenire con un trattamento specifico.

MELO: nelle varietà del gruppo Pink si è raggiunta la fase di mazzetti divaricati/ bottoni rosa. Granny smith è nella in fase di mazzetti affioranti/mazzetti divaricati. Le altre varietà in generale sono nella fase di mazzetti affioranti, bottone verde. Nella zona orientale della regione la fase fenologica è in ritardo di circa una settimana.

Ticchiolatura: i modelli indicano una possibile infezione, di grado lieve, in concomitanza con le piogge previste per questo fine settimana. Più importante sarà l’infezione prevista per i giorni di martedì e mercoledì. E’necessario effettuare un trattamento con i normali prodotti di copertura, immediatamente prima della pioggia infettante, avendo cura di bagnare bene la vegetazione.

Oidio: i modelli indicano l’inizio della sporulazione dell’inoculo svernante. In questa fase iniziare la difesa antioidica aggiungendo zolfo agli altri trattamenti programmati.

Afide grigio: si notano le prime fondatrici. Per il trattamento specifico aspettare il più possibile in modo da effettuarlo a ridosso della fase di bottoni rosa/prefioritura, utilizzando una delle diverse sostanze attive a disposizione.

Eulia: prime catture. Come già riportato precedentemente, è un fitofago in aumento, da tenere sotto controllo con un monitoraggio attento. E’ il momento di posizionare le trappole e monitorare il volo.

PERO: nelle varietà di Abate e Santa Maria siamo tra mazzetti divaricati ed inizio bottoni bianchi. Le altre varietà si trovano tra mazzetti affioranti ed inizio mazzetti divaricati, ad eccezione della Kaiser in fase di comparsa mazzetti. Anche in questo caso nella zona orientale della regione la fase fenologica è in ritardo di circa una settimana.

Ticchiolatura: la ticchiolatura del pero è in grado di originare infezioni anche in assenza di piogge, a seguito di sole bagnature persistenti come quelle provocate da nebbie mattutine. In ogni caso mantenere la copertura con fungicida, come indicato per il melo.

Afide grigio: in pre-fioritura effettuare il trattamento aficida Cecidomia (Contarina pyrivora): la femmina di questo fitofago depone le uova sui mazzetti ancora semichiusi. Nelle situazioni in cui l’anno scorso si sono registrati dei danni in fase di apertura dei mazzetti (inizio bottoni bianchi) intervenire con tau-fluvalinate.

Tentredine (Oplocampa brevis): installare in settimana le trappole cromotropiche bianche, specifiche per il monitoraggio del volo degli adulti.

ACTINIDIA: A. chinensis si trova nella fase fenologica compresa tra foglie affioranti/foglie imbricate. A.deliciosa è ad uno stadio più precoce, tra rottura gemme e gemma cotonosa

PSA: le condizioni ambientali sono ancora favorevoli alle infezioni da PSA. In caso di pioggia è opportuno un trattamento preventivo con sali di rame.

Si raccomanda di non tagliare per asportare i rami infetti ma di rimandare questa operazione dopo la metà di maggio, in condizioni di clima secco

 

Bollettino del 13 marzo 2024

 

ALBICOCCO: la coltura è allo stadio compreso tra piena fioritura ed inizio caduta petali. Afidi: terminata la fioritura intervenire con un trattamento aficida specifico.

Anarsia: dove è nota la presenza prevedere a caduta petali un trattamento con una s.a. efficace nei confronti di questo fitofago. In questa fase risulta molto adatto il Bacillus thuringiesis.

Monilia: il periodo piovoso sembra, per il momento, terminato tuttavia l’elevata umidità ambientale favorisce ancora le infezioni del patogeno. E’ quindi opportuno, soprattutto se non si è riusciti ad intervenire in via preventiva, trattare la coltura con una sostanza attiva ad azione specifica.

Oidio: le condizioni ambientali e lo stadio fenologico della coltura sono favorevoli alle infezioni oidiche. Iniziare il controllo di questo patogeno utilizzando, nei trattamenti, Zolfo (attivo anche contro il nerume) o le altre sostanze attive indicate nelle LTDI.

PESCO: a fase fenologica è compresa tra inizio e piena fioritura, in funzione della diverse varietà.

Bolla, monilia, corineo: benchè per i prossimi giorni non siano previste piogge, l’elevata umidità ambientale e le frequenti nebbie mattutine sono condizioni comunque favorevoli alle infezioni di questi patogeni. A fine fioritura è opportuno intervenire con captano o dodina cui aggiungere un triazolo o una SDHI a duplice attività (antimonilia a antioidica).

Afidi: a caduta petali ripetere il trattamento aficida con una della sostanze attive indicate nelle LTDI.

Cydia molesta: i modelli previsionali indicano che siamo prossimi all’inizio del volo degli adulti. Programmare nei prossimi giorni distribuzione dei dispenser per la confusione sessuale.

SUSINO: le varietà europee in fase di bottoni fiorali/bottoni separati, le varietà cino-giapponesi sono inizio fioritura.

Monilia: il rischio di infezione è elevato per le varietà cino-giapponesi, cui si rimanda a quanto indicato per il pesco.

Cocciniglia (C.perniciosa): solo per le varietà europee, è ancora possibile intervenire contro la cocciniglia con pyriproxifen.

MELO: fase fenologica di mazzetti affioranti nelle varietà del gruppo Pink e qualche impianto di Granny Smith. Le altre varietà si trovano nella fase di orecchiette di topo, a punte verdi quelle del gruppo Imperatore.

Cocciniglia (C.perniciosa): è il momento di intervenire con un trattamento con pyriproxifen.

Ticchiolatura: nello scorso week end si è registrato il primo significativo volo ascosporico che ha dato origine alla prima infezione dell’anno, classificata come lieve, anche per la limitata superficie recettiva. Ripristinare la copertura prima delle prossime piogge.

Oidio: i modelli indicano l’inizio della sporulazione dell’inoculo svernante. In questa fase iniziare la difesa antioidica aggiungendo zolfo agli altri trattamenti programmati.

PERO: fase fenologica tra mazzetti affioranti per Abate, Carmen, Early Giulia e mazzetti visibili per le William. leggermente più attardata la Kaiser.

Valsa leucostoma: continua la segnalazione di casi di cancri da valsa, soprattutto nel basso Veneto. Al momento non sono note sostanze attive in grado di controllare la malattia. Utili risultano gli interventi agronomici quali la pulizia del secco, la rimozione della parti ammalate, una gestone equilibrata del frutteto.

Ticchiolatura: vale quanto detto per il melo.

Afide grigio: per il trattamento aspettare la fase di bottoni rosa /pre-fioritura

Psilla: in questa fase è utile un trattamento con caolino la cui funzione è di sfavorire l’ovideposizione e ridurre la quantità di uova che gli adulti di Psilla stanno deponendo.

Cecidomia (Contarina pyrivora): la femmina di questo fitofago depone le uova sui mazzetti ancora semichiusi. Nelle situazioni in cui l’anno scorso si sono registrati dei danni in fase di apertura dei mazzetti (inizio bottoni bianchi) intervenire con tau-fluvalinate.

ACTINIDIA: le varietà gialle sono in fase gemma cotonosa, in qualche caso già a foglie visibili. Hayward è in fase di rottura gemme . PSA: le condizioni ambientali sono molto favorevoli alle infezioni da

PSA: In caso di pioggia è opportuno un trattamento preventivo con sali di rame. Si raccomanda di non tagliare per asportare i rami infetti ma di rimandare questa operazione dopo la metà di maggio, in condizioni di clima secco.

 

Bollettino del 06 marzo 2024;

 

PESCO: a fase fenologica è compresa tra bottoni rosa e piena fioritura, in funzione della varietà e delle condizioni microclimatiche e pedologiche del frutteto. Persiste il periodo favorevole alle infezioni fungine conseguenza delle abbondanti piogge di questo periodo.

Cocciniglie: nelle varietà ancora allo stadio di bottoni rosa è ancora possibile il trattamento con pyriproxifen. Bolla, monilia, corineo: persistono le condizioni molto favorevoli alle infezioni. Trattare prima delle piogge con i prodotti previsti nelle LTDI, aggiungendo una sostanza attiva anche nei confronti di monilia.

Afidi: se non ancora eseguito, effettuare il trattamento aficida prefiorale. Anarsia: dove è stata verificata la presenza nella stagione passata, unire al trattamento pre-fiorale un insetticida specifico, come indicato nelle LTDI, come Bacillus thuringiesis.

ALBICOCCO: la coltura è ormai prossima alla fioritura o in piena fioritura, con situazioni diverse a seconda delle zone, del terreno e dell’età dell’impianto.

Monilia: persistono le condizioni favorevoli alle infezioni da monilia. Trattare prima delle piogge con un prodotto specifico ad azione antimonilia.

Corineo: per il controllo di questo patogeno e nelle situazioni ritenute a rischio aggiungere al trattamento antimonilia anche captano.

Cocciniglie, afidi,anarsia: se ancora a bottoni rosa, possibili gli interventi suggeriti per il pesco.

MELO: varietà come il gruppo Pink e Granny Smith si trovano nella fase di inizio di orecchiette di topo, nelle altre tra ingrossamento delle gemme a punte verdi.

Cocciniglie / Afide lanigero: è ancora possibile utilizzare l’olio minerale paraffinico, avendo cura di bagnare molto bene la pianta, compresa la base ed il colletto.

Ticchiolatura: il primo volo ascosporico è previsto in concomitanza delle prossime piogge e ormai quasi tutte le varietà sono entrate nella fase sensibile alle infezioni. Tuttavia, data la limitata superfice ricettiva, il rischio è da considerarsi limitato: è sufficiente una copertura con un prodotto rameico da fare immediatamente prima della pioggia. Utile l’aggiunta di zolfo per il controllo dello sviluppo dell’oidio.

Cancri rameali: anche in considerazione delle attuali condizioni meteo molto favorevoli alle infezioni da nectria è opportuno un trattamento con sali di rame.

PERO: fase fenologica tra gemme aperte a mazzetti visibili.

Eriofidi / cocciniglie: se ancora nella fase di “gemma tigrata” è possibile utilizzare olio minerale paraffinico. Nei confronti dell’eriofide anche solo l’uso di zolfo è efficace per contenere le infestazioni.

Cancri rameali: anche in considerazione delle attuali condizioni meteo molto favorevoli alle infezioni da nectria è opportuno un trattamento con sali di rame.

Ticchiolatura: vale quanto detto per il melo.

ACTINIDIA: è iniziato la fase del pianto, nelle varietà gialle si è raggiunto lo stadio di gemma cotonosa.

PSA: le condizioni ambientali sono molto favorevoli alle infezioni da PSA. Terminate le operazioni di potatura e legatura è opportuno un trattamento preventivo con sali di rame, prima della pioggia.

 

Bollettino del 28 febbraio 2024

 

PESCO: le temperature dell’ultima settimana hanno sostanzialmente allineato le sommatorie termiche ai valori dell’anno scorso.  Le piogge previste per questo fine settimana sono da considerarsi infettanti per tutti i patogeni.

Bolla (Taphrina deformans): il pesco è nella fase di piena sensibilità alle infezioni.   Come già indicato precedentemente, considerando che nessun fungicida è in grado di svolgere una attività curativa nei confronti di T. deformans, il trattamento deve essere preventivo e posizionato il più vicino possibile alla pioggia infettante. Se non già eseguito nei giorni scorsi, effettuare prima della pioggia l’applicazione fungicida con i prodotti previsti nelle LTDI.

Batteriosi (Xanthomonas arboricola pv. pruni): nelle varietà sensibili e dove nella scorsa stagione si sono verificate delle infezioni aggiungere alla miscela fungicida contro la bolla anche   dei sali di rame.

ALBICOCCO – CILIEGIO – SUSINO – MANDORLO: se n on già eseguito trattate prima della pioggia  con le sostanze attive previste, per le diverse colture, nelle Linee Tecniche di Difesa Integrata.

Attenzione ad anomali germogliamenti anticipati su rami o piante singole di albicocco o susino, sintomo di infezioni da parte del fitoplasma Candidatus Phytoplasma prunorum, agente dei giallumi delle drupacee (ESFY: European Stone Fruit Yellows). In questi casi è opportuno procedere con l’estirpo quanto prima della pianta per limitare la diffusione della malattia.

MELO : negli impianti dove si sono riscontrati nello scorso anno infezioni importanti di Nectria, e nelle varietà sensibili a questo patogeno, è utile programmare un primo trattamento con sali di rame

ACTINIDIA: al termine della potatura invernale effettuare un intervento di copertura con sali di rame, utile per prevenire le infezioni da PSA

 

Bollettino del 21 febbraio 2024

 

PESCO: le nebbie di questo periodo hanno idratato l’inoculo svernante dei patogeni che, al verificarsi delle condizioni favorevoli, sono già in grado di dare origine alle prime infezioni.

Bolla (Taphrina deformans): in generale si osserva un rigonfiamento delle gemme, ma solo in qualche varietà o sito si nota la rottura della gemma apicale.  Tuttavia la prima infezione di bolla avviene solo in presenza di una pioggia, che per il momento non è prevista. Considerando che nessun fungicida è in grado di svolgere una attività curativa nei confronti di T. deformans, il trattamento deve essere preventivo e posizionato il più vicino possibile alla pioggia infettante, prima della germinazione delle spore. Per l’applicazione fungicida è quindi opportuno seguire le previsioni meteo e trattare solo in previsione di una pioggia.

Batteriosi (Xanthomonas arboricola pv. pruni): nelle varietà sensibili e dove nella scorsa stagione si sono verificate delle infezioni, trattare con dei Sali di rame. Questo trattamento può essere eseguito assieme a quello per la bolla.

ALBICOCCO – CILIEGIO – SUSINO – MANDORLO: monitorare tuttavia lo sviluppo delle singole colture e, dalla fase di rottura gemme ed in previsione di eventuali piogge, pianificare un primo trattamento preventivo con le sostanze attive previste nelle Linee Tecniche di Difesa Integrata, (rame, captano, dodina, ziram), preferendo l’applicazione di rame + ziram al primo intervento e captano e dodina per i trattamenti successivi.

 

Bollettino del 14 febbraio  2024

 

PESCO: le piogge della settimana scorsa hanno idratato l’inoculo svernante dei patogeni che, al verificarsi delle condizioni favorevoli, sono già in grado di dare origine alle prime infezioni.

Bolla (Taphrina deformans): in generale si osserva un rigonfiamento delle gemme ma solo in qualche varietà o sito si nota la rottura della gemma apicale.  Tuttavia la prima infezione di bolla avviene solo in presenza di una pioggia, che per il momento non è prevista. Considerando che nessun fungicida è in grado di svolgere una attività curativa nei confronti di T. deformans, il trattamento deve essere preventivo e posizionato il più vicino possibile alla pioggia infettante, prima della germinazione delle spore. Per l’applicazione fungicida è quindi opportuno seguire le previsioni meteo e trattare solo in revisione di una pioggia.

Batteriosi (Xanthomonas arboricola pv. pruni): nelle varietà sensibili e dove nella scorsa stagione si sono verificate delle infezioni trattare con dei Sali di rame. Questo trattamento può essere eseguito assieme a quello per la bolla.

ALBICOCCO – CILIEGIO – SUSINO – MANDORLO: monitorare tuttavia lo sviluppo delle singole colture e, dalla fase di rottura gemme ed in previsione di eventuali piogge,  pianificare  un primo trattamento preventivo con le sostanze attive previste nelle Linee Tecniche di Difesa Integrata, (rame,  captano, dodina, ziram),  preferendo l’applicazione di rame + ziram alla prima applicazione e captano e dodina per i trattamenti successivi.



Data ultimo aggiornamento: 24 maggio 2024