Bollettini frutticoli 2023
Data: 02.06.2023; 26.05.2023; 19/05/2023; 12.05.2023; 05.05.2023; 28.04.2023; 19.04.2023; 12.04.2023;
05.04.2023; 29.03.2023; 22.03.2023; 15.03.2023; 08.03.2023; 01.03.2023; 22.02.2023; 15.02.2023;
Bollettino del 02 giugno 2023
I rilievi effettuati confermano che le sommatorie termiche, sia base 0 che base 10, hanno raggiunto gli stessi valori del 2022.
Cimice asiatica (H.halys): le popolazioni di cimice asiatica sono in progressivo aumento in tutti gli impianti frutticoli. Le drupacee riportano i danni al momento più visibili ma anche nel pero e nel melo si riscontrano i primi danni sui frutti. Si sono osservate le prime ovature. Si ricorda che la corretta strategia di difesa si basa sul monitoraggio aziendale giornaliero che consente di rilevarne la presenza ed intervenire all’occorrenza. Da questo momento può essere preso in considerazione anche l'uso di prodotti con principi attivi noti per limitare la schiusura o lo sviluppo delle neanidi (controllo dei batteri endosimbionti) quali rameici, zolfo, altri corroboranti. Considerare anche l’attività repellente dello zolfo e di altre sostanze attive derivate da polveri minerali.
PESCO: fase fenologica di accrescimento del frutto
Monilia: sulle varietà a maturazione tardiva un intervento contro questa patologia in questi giorni risulta molto importante, per evitare i marciumi post-raccolta. Si ricorda di alternare le sostanze attive in base al loro diverso meccanismo d’azione.
Batteriosi (Xanthomonas arboricola pv. Pruni): il rischio infettivo è ancora alto favorito dalle bagnature prolungate e temperature ottimali. Per contenere le infezioni utilizzare sali di rame, gli agenti di biocontrollo e l’acybenzolar-s-metile
CILIEGIO: invaiatura delle cv.tardive / inizio raccolta delle cv.precoci
Monilia: il "cracking" e le condizioni meteo favoriscono ancora le infezioni. E' opportuno intervenire con un trattamento specifco.
Afide nero: sono ancora in aumento il numero di focolai con afidi e germogli o foglie coperti di melata. Valutare se la presenza di predatori e parassitoidi (coccinelle, sirfidi, neurotteri) può essere sufficiente per contenere l’infestazione. In caso contrario ed al superamento del 3% degli organi colpiti si consiglia di intervenire con aficidi,
D.sukukii: le popolazioni del fitofago sono in aumento in tutti i siti di campionamento. Femmine con uova pronte alla deposizione sono presenti nei ceraseti a tutte le altitudini. In bassa e media collina sono stati trovati frutti che presentano uova e larve del drosophilide con percentuali di danno che vanno dal 4 al 22% . Nella bassa, media ed alta collina (per le cv precoci) il ciliegio è in piena fase suscettibile agli attacchi di D. suzukii pertanto è importante impostare le strategie di lotta, mantenendo la copertura insetticida fino alla fase di raccolta, nel rispetto dei tempi di carenza.
Per chi intendesse applicare le reti antinsetto si ricorda di chiuderle prima della fase di invaiatura, di applicare al loro interno una o più trappole di monitoraggio (per un eventuale integrazione con la lotta insetticida) e prestare attenzione all'integrità della struttura e alle fasi di ingresso/uscita. Si ricorda che i frutti verdi in fase di ingrossamento NON sono sensibili all'attacco di D.suzukii e pertanto qualsiasi trattamento insetticida risulta inutile.
Ragholetis cerasi: sulle trappole non sono stati rilevati individui. Nessun intervento è, al momento, necessario.
Cossus cossus: è in aumento la sua presenza. Qualora si intenda attuare la cattura massale si ricorda di posizionare le trappole ad attrattivo ferormonico. Come riportato nella nota precedente, per eventuali trattamenti attendere il raggiungimento del picco di catture.
MELO: ingrossamento dei frutticini. Frutto centrale 30-40 mm
Ticchiolatura (V.inaequalis): qualche infezione primaria su foglie è stata osservata in alcuni frutteti della cv. Gala , Imperatore e Pink. Importante verificare l’esito della strategia di difesa contro le infezioni primarie guardando bene la vegetazione. Laddove sia accertata la presenza di macchie mantenere un’adeguata protezione con intervento preventivi, effettuati sulla base delle previsioni meteo.
Oidio (P.leucotricha): sono ben visibili germogli colpiti da oidio da infezione primaria, soprattutto su impianti rigogliosi. Il rischio è ancora elevato, continuare la difesa per controllo delle infezioni secondarie.
Carpocapsa (C.pomonella): nelle trappole si nota una piccola ripresa del volo degli adulti, che però ormai volge al termine. L’ovideposizione teorica ha raggiunto l’80% ed ormai si osservano, sui testimoni non trattati, i primi frutti colpiti. A distanza di 10-14 giorni dall’ultimo trattamento si consiglia di applicare una sostanza attiva ad azione larvicida. In caso di presenza anche di cemiostoma è opportuno dare la preferenza a sostanze attive efficaci anche nei confronti di questo fillominatore, quali spinosad, spinetoram, tebufenozide, emamectina.
Afide lanigero (E.lanigerum): situazione problematica per la presenza di numerose colonie in molti impianti. Nelle fasce trappola si nota un calo della migrazione delle neanidi, segno che lo spostamento dai siti di ricovero si avvia alla fine. Per gli interventi si rimanda alla nota precedente.
Cemiostoma (L. malifoliella): nei frutteti colpiti si nota sulla vegetazione la presenza di mine con larve e di crisalidi. Sulle trappole si trovano i primi adulti, indice che è iniziato il secondo volo. La prossima settimana è il momento corretto per l’applicazione di una sostanza attiva ad azione soprattutto larvicida, quali acetamiprid, spinosad, spinetoram, emamectina.
PERO: accrescimento frutti
Candidatus phytoplasma pyri: da tempo si segnala una grave moria di piante di cultivar Abate e William, su portinnesti di cotogno più o meno deboli. I risultati delle analisi indicano nel 90% dei casi il fitoplasma Candidatus Phitoplasma pyri come agente causale della malattia, ed il cui vettore principale è la psilla del pero. Per questa malattia non ci sono cure, ma solo misure di profilassi tra le quali il controllo del vettore.
Maculatura bruna (Stemphylium vesicarium): sono comparsi i primi sintomi di Stemphylium su frutticini di varietà sensibili come Abate. Continuare con il programma di difesa e proseguire, quando possibile, le lavorazioni del terreno nelle interfile per eliminare le erbe nate nelle ultime settimane.
Erwinia amylovora: prestare attenzione alle molte rifioriture presenti in tutte le cultivar di pero in quanto rappresentano delle importanti siti di infezione per il batterio. Il rischio di infezioni è elevato anche perché l’attività del batterio è favorita dalle attuali temperature ed umidità.
Applicazioni degli agenti di biocontrollo sono opportune.
Psilla (Capopsylla pyri): si nota la presenza di uova ed in qualche frutteto anche di neanidi. Le sostanze attive da applicare in questa fase sono abamectina e spirotetramat.
L’utilizzo del caolino ha mostrato una discreta efficacia nel contenere lo sviluppo della psilla. Può essere utilizzato ancora per otto-dieci giorni, dopo è opportuno sospendere le appilcazioni per evitare l’imbrattamento dei frutti.
Carpocapsa: vedi melo
ACTINIDIA: la coltura è nella fase fenologica di allegagione (kiwi verde), e accrescimento (kiwi giallo).
PSA: rischio ancora elevato. In caso di piogge durante la fioritura interventi con gli agenti di biocontrollo (B.amyloliquefaciens, B.subtilis) sono utili nel contenere le infezioni.
Cocciniglia bianca (Pseudaulacaspis pentagona): presenza su branche e cordoni abbastanza diffusa. In caso di necessità intervenire con spirotetramat cercando di bagnare molto bene le parti lignificate.
Bollettino del 26 maggio 2023
Le previsioni di medio periodo indicano una tendenza alla stabilizzazione del tempo e un riallineamento delle temperature sulle medie del periodo. Le sommatorie termiche, sia base 0 che base 10, hanno raggiunto gli stessi valori del 2022
PESCO: fase fenologica di accrescimento del frutto
Monilia: essendo in questi giorni le condizioni climatiche molto favorevoli alle infezioni è ancora opportuno un trattamento specifico nella fase di indurimento del nocciolo. Per le varietà prossime alla raccolta, prestare attenzione ai tempi di carenza.
Si ricorda che il controllo della monilia si basa anzitutto sull’applicazione delle misure di prevenzione, che in questa stagione, si basano sulla potatura verde ed il contenimento della vegetazione.
Oidio: continuare la difesa. Le applicazioni di zolfo sono efficaci ed hanno anche un effetto repellente nei confronti della cimice asiatica.
Batteriosi (Xanthomonas arboricola pv. Pruni): vengono segnalati numerosi pescheti con sintomi della malattia, il cui contenimento nella fase vegetativa si basa sui trattamenti indicati nelle precedenti note. Va però tenuto presente che nel controllo di questo batterio gioca un ruolo determinante l’applicazione di prodotti rameici in autunno e fine inverno, prima della ripresa vegetativa
Anarsia lineatella: continua il volo degli adulti e le ovideposizioni. Dove non è stato ancora fatto, e nei pescheti dove non viene effettuata la confusione, è il momento di posizionare un prodotto ad azione ovo-larvicida.
Cimice asiatica (H.halys): le popolazioni sono in generale aumento, anche se nella settimana appena trascorsa si è registrata una sorta di stasi momentanea delle popolazioni, probabilmente dovuta alle particolari condizioni meteorologiche. Non sono ancora state rilevate ovature. Continuare il monitoraggio per determinare se le popolazioni del proprio frutteto sono tali da giustificare la necessità di trattamenti insetticidi.
Forficula: in qualche impianto si iniziano a vedere, nella parte medio/bassa delle piante, danni su frutto provocati qualche settimana fa.
ALBICOCCO: fase fenologica di accrescimento del frutto/invaiatura
Oidio: continuare la difesa con zolfo, attivo anche contro il nerume delle drupacee.
SUSINO: la coltura è nella fase di ingrossamento frutti.
C. funebrana: è terminato il volo e l’ovideposizione. Non sono necessari ulteriori interventi
Batteriosi (Xanthomonas arboricola pv. Pruni): vedi pesco.
CILIEGIO: accrescimento frutto / inizio raccolta precoci
Monilia: il "cracking" e le condizioni meteo favoriscono le infezioni. E' opportuno intervenire con un trattamento specifco.
Afide nero: sono in aumento il numero della stazioni di monitoraggio in cui si osservano focolai con afidi e germogli o foglie coperti di melata. Valutare se la presenza di predatori e parassitoidi (coccinelle, sirfidi, neurotteri) può essere sufficiente per contenere l’infestazione. In caso contrario ed al superamento del 3% degli organi colpiti si consiglia di intervenire con aficidi,
D.sukukii: femmine con uova pronte alla deposizione sono presenti in tutti i ceraseti. Sono state osservate, in diversi casi, ovideposizioni e presenza di larve del fitofago con percentuali che vanno dal 2 al 24% di frutti colpiti. Sono presenti uova anche in frutta craccata e per questo si ricorda l’importanza di NON abbandonare il ciliegeto, anche in caso di sospensione della raccolta, e di effettuare i trattamenti insetticidi anche sulle piante che presentano ciliegie con cracking: meglio sarebbe raccogliere e smaltire adeguatamente la frutta colpita (interramento, solarizzazione,). In bassa e media collina (per le cv precoci) siamo entrati nella fase suscettibile agli attacchi di D.suzukii : pertanto è il momento di attuare le strategie di lotta al drosophilide e di mantenere la copertura insetticida fino alla fase di raccolta.
Nel caso in cui si decida per l’utilizzo delle reti antinsetto, provvedere a chiuderle prima della fase di invaiatura ed applicare al loro interno una o più trappole di monitoraggio. Se si intende avvalersi anche del metodo di cattura massale, è il momento di posizionare le trappole dopo averle attivate con attrattivo DroskiDrink oppure con una miscela di aceto mela 75%, vino rosso 25% e zucchero 20g/L.
Cimice asiatica: sono state rilevate delle catture del pentatomide in due siti di media collina. In un sito di bassa collina, su una varietà a maturazione intermedia, sono presenti danni sul 40% dei frutti. Pianificare adeguate strategie di difesa contro la cimice asiatica, tenendo presente che molte sostanze attive utilizzate per la drosofila son efficaci anche contro a cimice.
Ragholetis cerasi: sulle trappole non sono stati rilevati individui. Nessun intervento è, al momento, necessario.
Cossu cossus: è stata rilevata la presenza in 8 stazioni di monitoraggio. Qualora si intenda attuare la cattura massale si ricorda di posizionare le trappole ad attrattivo feromonico. Per eventuali trattamenti attendere il raggiungimento del picco di catture.
MELO: ripresa dell'ingrossamento dei frutticini. Frutto centrale 20-35 mm.
Ticchiolatura (V.inaequalis): si conferma la buona efficacia della difesa fino a qui condotta, qualche infezione è presente nei meleti a conduzione biologica e non solo. I modelli matematici indicano che sono evase tutte le infezioni primarie dell’anno. Il periodo è ancora a rischio per le infezioni secondarie che, a partire da poche macchie per ettaro, possono provocare ancora danni ingenti. E’ quindi necessario continuare la difesa con applicazioni fungicide da fare in chiave preventiva, con trattamenti da eseguirsi immediatamente prima della pioggia. Poiché le condizioni meteoreologiche sono favorevoli anche alle infezioni da alternaria (Alternaria spp.), nelle varietà e nei siti dove si sono riscontrate in passato danni da utilizzare sostanze attive efficaci anche contro questo patogeno ( es. fluazinam).
Oidio (P.leucotricha): sono ben visibili germogli colpiti da oidio, soprattutto su impianti rigogliosi, ed il rischio di infezioni è ancora molto elevato. Continuare la difesa al patogeno, associando al trattamento antiticchiolatura formulati antioidici specifici
Carpocapsa (C.pomonella): il volo degli adulti ha raggiunto il 100%. L’ovideposizione teorica ha raggiunto l’80% e si osserva la nascita delle prime larve, con alcuni frutti bacati già visibili nei testimoni non trattati. E’ il momento della seconda applicazione dell’ovo-larvicida.
Afide grigio: si nota un aumento dei focolai anche nelle aziende in cui si applica la difesa intergrata, che tenderanno a diffondersi con il previsto aumento delle temperature. Monitorare attentamente il frutteto per individuare gli eventuali focolai. In questo caso trattare, dando la preferenza a sostanze attive ad azione rapida, quali flupyradifurone, flonicamid, pirimicarb ed acetamiprid (attenzione ai limiti applicativi indicati nelle LDTI).
Afide lanigero (E.lanigerum): la presenza è confermata e in espansione in molti impianti. La migrazione delle neanidi dai siti di svernamento è stata un po’ disturbata dalle piogge ma riprenderà con lo stabilirsi delle condizioni meteo. Terminato il periodo perturbato, e dove è necessario, è opportuno intervenire con spirotetramat, pirimicarb o B.bassiana.
Cimice asiatica (H.halys): vedi pesco
PERO: accrescimento frutti
Maculatura bruna (Stemphylium vesicarium): il periodo di più settimane con bagnature prolungate e terreni non praticabili per trattamenti e lavorazioni ha reso problematica la difesa ed ha aumentato la probabilità di danni sui frutti. Continuare la difesa con le modalità già descritte in precedenza.
Psilla (Capopsylla pyri): sulla vegetazione vi è la presenza di uova soprattutto gialle. E’ il momento corretto per trattamenti con spirotetramat e/o abamectina.
Si ricorda che sperimentazioni condotte negli ultimi anni hanno evidenziato una buona efficacia dell’utilizzo degli antocoridi, predatori di psilla, da distribuire sulla vegetazione, in campo.
Cimice asiatica (H.halys): vedi pesco.
Carpocapsa: vedi melo
ACTINIDIA: la coltura è nella fase fenologica di fioritura (kiwi verde), e allegagione (kiwi giallo).
Botrite: buona efficacia dei trattamenti effettuati. Nel caso del kiwi verde, valutare se effettuare anche il secondo trattamento specifico con le sostanze attive autorizzate (fludioxonil + ciprodinil, Bacillus amyloliquefaciensen , B.subtilis (attivi anche contro PSA), e la miscela di eugenolo, geraniolo e timolo).
PSA: manifestazioni in aumento, anche preoccupante in qualche impianto, su rami e germogli. Finita la fioritura è buona norma l’asportazione e l’allontanamento dal campo di questi rami colpiti, da effettuarsi in giornate asciutte ed avendo cura di disinfettare gli attrezzi utilizzati.
In caso di piogge durante la fioritura interventi con gli agenti di biocontrollo (B.amyloliquefaciens, B.subtilis) sono utili nel contenere le infezioni.
Bollettino del 19 maggio 2023
Anche per la prossima settimana è previsto tempo instabile con piogge e temperatura in aumento. Condizioni particolarmente favorevoli alle infezioni degli organismi patogeni.
PESCO: fase fenologica di indurimento del nocciolo.
Monilia (M.fructigena, M.fructicola): continuano le condizioni molto favorevoli alle infezioni. Nella fase di indurimento del nocciolo, specie nelle varietà tardive, prevedere un trattamento specifico con sostanze attive efficaci anche contro l’oidio ed il nerume. Ricordarsi che nella prevenzione della moniliosi è molto importante gestire la chioma, evitando eccessi di sviluppo, anche con la potatura verde come misura di profilassi.
Batteriosi (Xanthomonas arboricola pv. Pruni): continuare con la difesa, in particolare nelle varietà sensibili alla batteriosi, utilizzando prodotti rameici autorizzati per la coltura, acybenzolar-s-metil o gli agenti di biocontrollo Bacillus subtilis, Bacillus amyloliquefaciens e Bacillus amyloliquefaciens D747.
Cydia molesta: il volo degli adulti è ormai terminato e continua la nascita delle larve. Eventuali trattamenti con larvicidi in questo momento possono essere eseguiti dove non è stata applicata la confusione sessuale. Il trattamento è giustificato solo in presenza dei primi sintomi di attacco sui germogli, individuati attraverso un attento monitoraggio della vegetazione.
Anarsia lineatella: è iniziato il volo di prima generazione e, dall’entità delle catture, si conferma l’aumento delle popolazioni di questo fitofago. Superata la soglia delle 7 catture per trappola per settimana o le 10 catture per trappola in due settimane, è opportuno posizionare tra qualche giorno un prodotto ad azione ovo-larvicida.
Cimice asiatica (H.halys): si registra un aumento della presenza nei pescheti. Frutti colpiti sono stati individuati nella parte medio-alta delle piante ed in frutteti dove la presenza dell’insetto è sempre stata elevata. Verificata la presenza del fitofago nel frutteto, intervenire con etofenprox, acetamiprid, deltametrina (attivi anche nei confronti dei miridi) nella parte alta e nelle zone perimetrali del pescheto.
ALBICOCCO: vedi nota del bollettino precedente
SUSINO: la coltura è nella fase di ingrossamento frutti.
C. funebrana: vedi nota del bollettino precedente
Batteriosi (Xanthomonas arboricola pv. Pruni): come per il pesco, continuare con la difesa, in particolare nelle varietà sensibili alla batteriosi, utilizzando prodotti rameici autorizzati per la coltura, Bacillus subtilis, Bacillus amyloliquefaciens e Bacillus amyloliquefaciens D747.
CILIEGIO: fase fenologica da accrescimento frutto per le varietà tardive ad inizio raccolta per le precoci.
Drosophila suzukii: le piogge persistenti dell’ultimo periodo hanno causato un calo delle catture nelle trappole ad attrattivo alimentare, tuttavia le femmine con uova pronte ad essere deposte sono presenti in tutti gli areali. Nella bassa e media collina si sono osservate ovideposizioni su frutta invaiata o pronta per la raccolta, con percentuali che vanno dal 2 al 4% di frutti colpiti. Nella collina la fase di suscettibilità agli attacchi di D. suzukii è in forte incremento, pertanto si consiglia di impostare al più presto le opportune strategie di controllo al drosophilide. Dall’invaiatura (prima la ciliegia non è attrattiva) iniziare la copertura insetticida e continuare fino alla fase di raccolta rispettando quanti indicato nelle LTDI ed i tempi di carenza.
Si ricorda infine l’estrema importanza di continuare la difesa anche nei ciliegeti in cui, per motivi vari, viene sospesa la raccolta ma che sono degli importanti siti di moltiplicazione del fitofago.
Cimice asiatica: catture ancora molto limitate in collina, più consistenti in pianura dove nel 5 % dei casi si nota un danno da cimice asiatica sulla frutta in fase di invaiatura. Monitorare il frutteto osservando attentamente la vegetazione e, in caso di presenza dell’insetto, prevedere adeguate strategie di difesa e dando la preferenza a sostanze attive efficaci anche nei confronti di D.suzukii.
MELO: fase fenologica ingrossamento frutti: frutticini di 15-30 mm di diametro.
Ticchiolatura (V.inaequalis): si conferma la buona efficacia della difesa fino a qui condotta, qualche infezione è presente nei meleti a conduzione biologica. Il periodo piovoso è estremamente favorevole alle infezioni secondarie per cui è necessario continuare a mantenere ben difesa la vegetazione, con applicazioni fungicide da fare in chiave preventiva, immediatamente prima della pioggia.
Poiché le condizioni meteoreologiche sono favorevoli anche alle infezioni da alternaria (Alternaria spp.), nelle varietà e nei siti dove si sono riscontrate in passato danni da utilizzare sostanze attive efficaci anche contro questo patogeno ( es. fluazinam).
Oidio (P.leucotricha): nei prossimi giorni, con il calo della piovosità e l’aumento delle temperature, è previsto un aumento della virulenza della malattia. Continuare la difesa antioidica, associando al trattamento antiticchiolatura formulati antioidici specifici
Carpocapsa (C.pomonella): le catture degli adulti sono temporaneamente calate a causa del maltempo. L’ovideposizione teorica ha raggiunto il 50% e il modello indica la nascita delle prime larve. Per la seconda applicazione dell’ ovo-larvicida, attendere la durata l’intervallo previsto in etichetta.
Afide lanigero (E.lanigerum): la presenza è confermata in molti impianti, con nuove colonie presenti sulla vegetazione. La migrazione delle neanidi dai siti di svernamento continua, anche se è stata disturbata dalle piogge. Terminato il periodo perturbato è il momento di intervenire con spirotetramat, pirimicarb o B.bassiana.
Cimice asiatica (H.halys): si registra la presenza in alcuni meleti. Effettuare un costante monitoraggio e, verificata la presenza del fitofago, intervenire con un trattamento insetticida nella parte alta della chioma e nelle zone perimetrali del frutteto.
PERO: accrescimento frutti (molto lenta).
Ticchiolatura: vedi quanto segnalato per il melo.
Maculatura bruna (Stemphylium vesicarium): le piogge infettanti degli ultimi tempi aumentano di molto le possibili infezioni. In questo mese e fino a metà giugno sono utili, in abbinamento con le consuete sostanze attive, interventi con Fosetil di Al o fosfonati di K che ne potenziano l'efficacia. Fosetyl Al è anche utile per contrastare la necrosi batterica delle future gemme, specialmente su Abate Fetel.
Psilla (Capopsylla pyri): sulla vegetazione vi è la presenza di uova sia bianche (in minor quantità) che gialle. Le condizioni climatiche di queste ultime due settimane hanno rallentato l’ovideposizione e la successiva nascita larvale. E’ il momento corretto per trattamenti con spirotetramat e/o abamectina.
Si ricorda che sperimentazioni condotte negli ultimi anni hanno evidenziato una buona efficacia dell’utilizzo degli antocoridi, predatori di psilla, da distribuire sulla vegetazione, in campo.
Cimice asiatica (H.halys): vedi melo.
Carpocapsa: vedi melo
ACTINIDIA: la coltura è nella fase fenologica di inizio fioritura (kiwi verde), e fine fioritura (kiwi giallo).
Botrite: dato l’elevata umidità del periodo il rischio di infezione sui fiori è molto elevato. E’ quindi opportuno uno o due trattamenti specifici con fludioxonil +ciprodinil, Bacillus amyloliquefaciensen , B.subtilis (attivi anche contro PSA), e la miscela di eugenolo, geraniolo e timolo.
Maculatura batterica (Pseudomonas viridiflava): si conferma la notevole diffusione di infezioni causati da questo batterio.
Bollettino del 12 maggio 2023
Continua la fase perturbata, con piogge diffuse e temperatura in calo. Condizioni particolarmente favorevoli alle infezioni degli organismi patogeni.
PESCO: fase fenologica ingrossamento frutti, inizio indurimento del nocciolo.
Oidio ( Sphaeroteca pannosa): le condizioni meteo di questo periodo sono ancora favorevoli alle infezioni del patogeno. Continuare la difesa trattando la coltura con sostanze attive appartenenti al gruppo dei triazoli, delle SDHI o con zolfo (che esercita anche un’azione repellete nei confronti della cimice). Si ricorda inoltre che la miscela pyraclostrobin+boscalid è efficace anche contro il nerume (C.carpophilum) verso il quale anche lo zolfo esercita una discreta azione di contenimento.
Monilia (M.fructigena, M.fructicola): le condizioni piovose di questo periodo sono molto favorevoli alle infezioni. Al raggiungimento, nelle diverse varietà ed in particolare per quelle più tardive, della fase di indurimento del nocciolo è opportuno effettuare un trattamento specifico, il cui scopo è di evitare infezioni del frutticino che rimangono latenti fino alla maturazione, per poi manifestarsi dopo la raccolta.
Fusicocco (Phomopsis amygdali): anche in questo caso le condizioni meteo sono molto favorevoli alle infezioni. Nelle situazioni dove il patogeno è presente intervenire con il fungo antagonista Trichoderma asperellum + Trichoderma gamsii o con sali di rame. Se ancora possibile rispetto ai limiti previsti nelle LTDI, anche un trattamento con captano risulta efficace.
Batteriosi (Xanthomonas arboricola pv. Pruni): le lunghe bagnature del periodo sono molto favorevoli alle infezioni, in particolare nelle varietà sensibili alla batteriosi. In questi casi applicazioni con prodotti rameici autorizzati per la coltura, acybenzolar-s-metil o gli agenti di biocontrollo quali Bacillus subtilis
Bacillus amyloliquefaciens e Bacillus amyloliquefaciens riducono il rischio di infezione.
Cydia molesta: continua lo sfarfallamento del primo volo che ha raggiunto circa l’80-85% del totale, evidenziato anche dal calo delle catture nelle trappole. Prosegue l’ovideposizione e la nascita delle larve. Dove si valuta che il rischio è elevato (catture superiori a 30 individui/trappola per settimana) intervenire con un prodotto ad azione larvicida. Sono naturalmente escluse le aziende che hanno adottato, come strategia di difesa, la confusione sessuale.
Cimice asiatica (H.halys): presente nei frutteti dove, in qualche caso, sono già visibili i primi danni sui frutti. In questi casi è necessario iniziare la difesa con insetticidi quali etofenprox e/o acetamiprid, che risultano attivi anche contro i miridi. In ogni caso è molto importante effettuare giornalmente il monitoraggio, osservando specialmente la parte alta e perimetrale del frutteto, per cogliere tempestivamente l’eventuale presenza del fitofago
ALBICOCCO: la coltura è nella fase di ingrossamento frutti/indurimento del nocciolo.
Oidio: come indicato per il pesco, proseguire con le applicazioni di zolfo che possiede un’azione significativa anche contro il nerume (C.carpophilum) e la maculatura rossa (Apiognomonia erhythostroma).
Monilia (M.fructigena, M.fructicola): come indicato per il pesco, le condizioni piovose di questo periodo sono molto favorevoli alle infezioni, specialmente su frutto dove sono segnalati sintomi di marciume. E’ quindi opportuno effettuare un trattamento specifico.
SUSINO: la coltura è nella fase di allegagione/ ingrossamento frutti.
C. funebrana: il volo degli adulti è ormai al termine e prosegue la nascita prime larve. Se necessario effettuare un trattamento larvicida (in prima generazione gli interventi sono consigliati solo in caso
di scarsa allegagione).
CILIEGIO: fase fenologica da accrescimento frutticino per le varietà tardive ad invaiatura per le precoci.
Lepidotteri ricamatori: nelle zone do bassa e media collina è stata rilevata, nelle trappole di monitoraggio, la presenza di A. podanus. In prossimità di aree boschive di latifoglie e dove storicamente il fitofago è presente, valutare attentamente l’eventuale presenza di germogli colpiti. Se si supera il 5% di organi vegetali infestati è opportuno effettuare un trattamento insetticida con un formulato a base di B.thuringiensis.
Cossus cossus: adulti di questo rodilegno sono stati catturati in trappole di due siti di bassa e media collina. Nei frutteti dove si ritiene di effettuare la cattura massale (unico metodo di controllo possibile) è il momento di posizionare le specifiche trappole.
Drosophila suzukii: le attuali condizioni meteorologiche, umide e con temperature fresche, sono favorevoli all’insetto che mostra densità di popolazione più alte rispetto alla media storica. In un sito della bassa collina sono state individuate le prime ovideposizioni su ciliegie in colorazione avanzata (danno del 10%), situazione tipica per ogni inizio stagione vegetativa. Queste prime ovideposizioni sono causate dalle femmine svernanti che, avendo l’addome pieno di uova pronte, sono in grado di deporre sulle varietà precocissime. Tuttavia le infestazioni consistenti, provocate dalle generazioni primaverili, si presume inizieranno nella bassa collina tra 2-4 settimane, in relazione alle temperature. Per il momento e’ necessario adottare le note pratiche agronomico-colturali per il contenimento dei dittero: la lotta chimica inizierà dall’invaiatura del frutto.
E’ comunque molto difendere anche la frutta che per qualche ragione (cracking) non verrà raccolta e che rappresenta un importante serbatoio di moltiplicazione e diffusione di drosofila.
Cimice asiatica: in questa fase il ciliegio è una delle colture più attrattive nei confronti di H.halys, che trova nei giovani frutticini una prima fonte di alimentazione. Al momento non si segnalano danni nei ciliegeti monitorati, tuttavia continuare le osservazioni nel frutteto ed in caso di presenza del fitofago prevedere un trattamento abbattente.
MELO: fase fenologica frutticini 14-20 mm
Ticchiolatura (V.inaequalis): le osservazioni di campo confermano la buona efficacia della difesa fino a qui condotta. Il modello RimPRO indica che il potenziale di inoculo è praticamente esaurito e quindi si può ritenere terminato il periodo delle infezioni primarie. Tuttavia il periodo piovoso che stiamo attraversando è estremamente favorevole alle infezioni secondarie per cui è necessario continuare a mantenere ben difesa la vegetazione, con applicazioni fungicide da fare in chiave preventiva, immediatamente prima della pioggia. Nelle varietà e nei siti dove si sono riscontrate in passato danni da alternaria (Alternaria spp.) utilizzare sostanze attive efficaci anche contro questo patogeno ( es. fluazinam).
Oidio (P.leucotricha): continuare la difesa antioidica, associando al trattamento antiticchiolatura formulati antioidici specifici
Carpocapsa (C.pomonella): continua il volo di prima generazione e sono state individuate le prime uova deposte. Si conferma che è il momento corretto per l’applicazione di una sostanza attiva ovo-larvicida, quale il clorantraniliprole.
Afide lanigero (E.lanigerum): presenza diffusa in molti impianti, con nuove colonie presenti sulla vegetazione. La migrazione delle neanidi dai siti di svernamento continua ed è prossima al suo picco.
Tra una decina di giorni potrebbe essere il momento corretto per effettuare un trattamento aficida specifico.
Cimice asiatica (H.halys): presente nei frutteti dove, in qualche caso, sono già visibili i primi danni sui frutti. In questi casi è necessario iniziare la difesa con insetticidi quali etofenprox e/o acetamiprid, che risultano attivi anche contro i miridi. In ogni caso è molto importante effettuare giornalmente il monitoraggio, osservando specialmente la parte alta e perimetrale del frutteto, per cogliere tempestivamente l’eventuale presenza del fitofago
PERO: accrescimento frutti (molto lenta).
Ticchiolatura: vale quanto segnalato per il melo.
Maculatura bruna (Stemphylium vesicarium): come già indicato nel bollettino precedente, i mesi di maggio e giugno sono particolarmente importanti per il controllo di questo patogeno. Inoltre le bagnature prolungate di questi giorni incrementano notevolmente il rischio di infezione. Nelle varietà sensibili va mantenuta un’adeguata copertura con trattamenti fungicidi preventivi e, se necessario, tempestivi per interrompere le infezioni in atto. Le sostanze attive da utilizzare in questo periodo sono diverse: fluazinam, fludioxonil, fluopyram + fosetil, dodina + fosfonato di K, difeconazolo, mefentrifluconazolo.
Psilla (Capopsylla pyri): sulle vegetazione si notano uova bianche appena deposte ma in qualche azienda si trovano anche uova allo stadio successivo, gialle. E’ opportuno programmare per i prossimo giorni un trattamento specifico con spirotetramat o abamectina.
Si ricorda che sperimentazioni condotte negli ultimi anni hanno evidenziato una buona efficacia dell’utilizzo degli antocoridi, predatori di psilla, da distribuire in campo dopo la metà di maggio.
Cimice asiatica (H.halys): vedi melo.
ACTINIDIA: la coltura è nella fase fenologica di corolla visibile ( kiwi verde), a fioritura (kiwi giallo).
Botrite: le possibilità di infezione sui fiori è molto elevata, dato le prolungate bagnature del periodo, in articolare sulle varietà gialle. E’ quindi opportuno un trattamento specifico in questa fase con fludioxonil e ciprodinil, Bacillus amyloliquefaciensen , B.subtilis (attivi anche contro PSA), e la miscela di eugenolo, geraniolo e timolo.
Maculatura batterica (Pseudomonas viridiflava): in molti casi sono evidenti i sintomi di infezioni causati da questo batterio. Come già indicato nel bollettino precedente la difesa si basa su 2 trattamenti consecutivi, a distanza di 7 giorni, immediatamente prima delle fioritura, con Bacillus amyloliquefaciensens, oppure sali di rame in formulazione disperss autorizzati su kiwi in fase vegetativa .
Bollettino del 05 maggio 2023
Prosegue la fase perturbata. Anche negli ultimi giorni si sono avute piogge e temporali, fortunatamente senza grandine, che però hanno determinato lunghi periodi di bagnatura della vegetazione.
PESCO: fase fenologica ingrossamento frutticini
Oidio, Nerume: persistono le condizioni ancora favorevoli alle infezioni per entrambi i patogeni. L’oidio deve essere sempre ben controllato, soprattutto sulle varietà sensibili, con applicazioni ogni 7-10 giorni con zolfo che possiede anche una buona attività nei confronti di C. carpophilum. Nelle situazioni in cui serve un intervento antioidico più deciso è opportuno utilizzare una sostanza attiva più specifica come bupirimate od un triazolo.
Corineo: il pesco è ancora in una fase sensibile. Nelle situazioni in cui si valuta che il rischio di infezioni sia elevato è opportuno continuare la difesa eseguendo una ulteriore applicazione di captano, nel rispetto dei limiti previsti nelle LDTI regionali.
Cydia molesta: lo sfarfallamento del primo volo è quasi terminato e le catture nelle trappole sono in deciso calo. Prosegue l’ovideposizione e la nascita delle larve. Dove si sono avute catture superiori a 30 individui/trappola per settimana, e nei casi in cui è nota l’elevata pressione del fitofago, si può fare un’applicazione con un prodotto ad azione ovo larvicida. Sono naturalmente escluse le aziende che hanno adottato, come strategia di difesa, la confusione sessuale.
ALBICOCCO: la coltura è nella fase di ingrossamento frutti/indurimento del nocciolo.
Oidio: come indicato per il pesco, proseguire con le applicazioni di zolfo che possiede un’azione significativa anche contro il nerume (C.carpophilum) e la maculatura rossa (Apiognomonia erhythostroma)
SUSINO: la coltura è nella fase di allegagione/ ingrossamento frutti.
Corineo: vedere la nota per il pesco.
C. funebrana: continua l'ovodeposizione e la nascita delle prime larve. Dove non si utilizza la confusione sessuale, è il momento di posizionare il trattamento con una sostanza attiva ad azione ovo-larvicida.
CILIEGIO: fase fenologica accrescimento frutticino.
Afidi (Myzus cerasi): sui germogli si nota la comparsa delle prime colonie. In questi casi intervenire con un aficida specifico (utilizzare acetamiprid se si nota anche la presenza della cimice).
Cimice asiatica: come già indicato in precedenza, in questa fase il ciliegio è una delle colture più attrattive nei confronti di H.halys, che trova nei giovani frutticini una prima fonte di alimentazione.
Al momento non si segnalano catture nei ciliegeti monitorati, tuttavia continuare le osservazioni nel frutteto ed in caso di presenza del fitofago prevedere un trattamento abbattente.
MELO: fase fenologica frutticini 10-14 mm
Ticchiolatura: alla data di oggi risultano evase tutte le infezioni di aprile, per cui osservando la vegetazione possibile valutare l’efficacia della difesa fin qui condotta. Il modello RimPRO indica inoltre che anche il potenziale di inoculo svernante è praticamente esaurito e quindi, con la pioggia del primo di maggio, si può ritenere terminato il periodo delle infezioni primarie. E’ però opportuno continuare a mantenere ben difesa la vegetazione per tutto il mese di maggio al fine di evitare la diffusione delle eventuali infezioni secondarie. A questo scopo va assicurata, prima della pioggia, un’adeguata copertura con i consueti fungicidi indicati nelle LTDI.
Oidio: continuare la difesa antioidica, associando al trattamento antiticchiolatura formulati antioidici specifici
Carpocapsa: il volo di prima generazione è ormai iniziato in tutti gli areali. Il modello previsionale a ritardo variabile indica anche che sono cominciate le prime ovideposizioni. Considerando le temperature previste per i prossimi giorni si ritiene che da sabato 06 maggio (per le situazioni più critiche) in poi è il momento corretto per l’applicazione di una sostanza attiva ovo-larvicida, quale il colantraniliprole.
Afide grigio: dalle osservazioni di campo si nota che il trattamento pre-fiorale ha avuto una buona efficacia dove la bagnatura è stata adeguata. Focolai cominciano a manifestarsi dove questa applicazione non è stata eseguita nel migliore dei modi. In questi casi è opportuno effettuare il trattamento post-fiorale. Esso può essere ancora ritardato nei casi di completa assenza di colonie.
PERO: fase fenologica di accrescimento dei frutticini.
Ticchiolatura: vale quanto segnalato per il melo.
Maculatura bruna: le bagnature prolungate di questi giorni e l’aumento delle temperature incrementano il rischio di infezione. Nelle varietà sensibili va mantenuta un’adeguata copertura con trattamenti fungicidi preventivi e, se necessario, tempestivi per interrompere le infezioni in atto. Le sostanze attive da utilizzare in questo periodo sono diverse: fluazinam, fludioxonil, fluopyram + fosetil, dodina + fosfonato di K, difeconazolo, mefentrifluconazolo.
ACTINIDIA: la coltura è nella fase fenologica boccioli fiorali chiusi ( kiwi verde), a pre-fioritura (kiwi giallo)
PSA: i periodi piovosi e le temperature ancora fresche rendono questo periodo molto favorevole alla malattia. La protezione della vegetazione va mantenuta, specialmente prima delle piogge, utilizzando acybenzolar-s-metile o Sali di rame, fino alla pre-fioritura.
Maculatura batterica (Pseudomonas viridiflava): questa batterio è favorito da periodi umidi e con temperature miti ed è responsabile di infezioni su foglie ma soprattutto su boccioli fiorali, sui quali provoca imbrunimenti e successivi aborti.
La difesa si basa su 2 trattamenti consecutivi, a distanza di 7 giorni, immediatamente prima delle fioritura, con Bacillus amyloliquefaciensens, oppure sali di rame in formulazione disperss autorizzati su kiwi in fase vegetativa .
Cimice asiatica: continua la dispersione dell’insetto su tutto il territorio e l’aumento delle catture nelle trappole del monitoraggio. Non si sono osservate ovature, che si stima però potranno essere deposte dalla prossima settimana.
Bollettino del 28 aprile 2023
Anche nella settimana appena trascorsa si sono avute piogge con temporali e ancora grandinate che, specie nella parte meridionale della regione, hanno causato gravi danni.
PESCO: fase fenologica ingrossamento frutticini
Oidio: continua la fase sensibile alle infezioni. Proseguire con la difesa contro questo patogeno con sostanze attive ad azione specifica. Si ricorda che lo zolfo possiede anche un’attività di repellenza nei confronti di cimice asiatica.
Cydia molesta: il volo degli adulti volge al termine. Continuano le ovideposizioni e le nascite larvali. Al momento non sono necessari interventi insetticidi. Monitorare la situazione del frutteto per programmare un eventuale trattamento abbattente.
ALBICOCCO, SUSINO: la coltura è nella fase di ingrossamento frutti/indurimento del nocciolo.
Oidio: continua la fase sensibile alle infezioni. Proseguire, in particolare negli impianti solitamente colpiti, con applicazioni di zolfo.
Nerume (C. carpophilum): persistono le condizioni favorevoli alle infezioni. In questo periodo, dove non si è ancora proceduto e sulle varietà sensibili, intervenire con prodotti a base di zolfo o pyraclostrobin
CILIEGIO: fase fenologica tra caduta petali ed allegagione.
Cilindrosporiosi: nelle situazioni storicamente interessate al problema intervenire con un’applicazione di dodina (attenzione alla miscela con altri prodotti o concimi, verificare quanto riportato in etichetta).
Afidi: alla comparsa dei primi focolai intervenire con un trattamento specifico.
Cimice asiatica: in questa fase il ciliegio rappresenta una delle colture più attrattive nei confronti di H.halys, che trova nei giovani frutticini una prima fonte di alimentazione. E’ quindi opportuno monitorare il frutteto osservando attentamente la vegetazione. In caso di presenza significativa del fitofago prevedere un trattamento abbattente.
MELO: fase fenologica compresa tra allegagione e frutticini 6-10 mm
Ticchiolatura: sono segnalati sintomi su foglia in alcune situazioni dove la difesa preventiva non è stata sufficientemente accurata, in generale però il controllo delle infezioni è stato efficace.
Le due piogge della scorsa settimana hanno dato origine a due nuove infezioni, che il modello ha giudicato molto gravi. Le previsioni indicano un rischio molto elevato anche per la prossima pioggia, attesa tra domenica e lunedì. Effettuare un’adeguata copertura nelle 24-48 ore immediatamente precedenti l’evento piovoso, in modo da assicurare la perfetta copertura di tutta la vegetazione che, ricordiamo, in questa fase ha uno sviluppo molto rapido. Per questa applicazione è ancora possibile l’utilizzo di prodotti contenenti una sostanza attiva appartenete alla categoria delle SDHI (totale massimo nr. 4 per anno).
Oidio: continuare la difesa antioidica, utilizzando nei trattamenti contro la ticchiolatura sostanze attive a duplice azione o associando al trattamento formulati antioidici specifici
Carpocapsa: è iniziato il volo di prima generazione in tutte le zone della regione. Al momento non è necessario nessun intervento
Afide grigio: dalle osservazioni di campo si nota che il trattamento pre-fiorale ha avuto una buona efficacia, in particolare dove la bagnatura è stata adeguata.
Dai prossimi giorni è possibile effettuare il trattamento post-fiorale, che però è opportuno eseguire solo dopo aver effettuato un attento controllo della vegetazione e accertata la presenza delle primissime colonie.
Cemiostoma (Leucoptera malifoliella): negli ultimi anni si è notato un incremento delle popolazioni di questo microlepidottero e in diversi casi è stato necessario intervenire con un insetticida. Monitorare con attenzione le catture nelle trappole per valutare un eventuale trattamento specifico.
PERO: fase fenologica di accrescimento dei frutticini.
Ticchiolatura: vale quanto segnalato per il melo e già riportato nei precedenti bollettini.
Erwinia amylovora: le recenti grandinate sono vie di penetrazione alle infezioni del batterio. Utile in questa fase l’utilizzo di A. pullulans, B. amyloliquefaciens, B.subtilis, acybenzolar-s metile e sali di rame.
Maculatura bruna: il rischio di infezioni è ancora contenuto, ma in aumento. E’ quindi il momento di programmare una difesa adeguata basata su interventi specifici, con prodotti fungicidi noti per l’azione di contenimento di questo patogeno (ad esempio: ditiocarbammati, dodina, dithianon, pyrimetanil, fluazinam, fosfonati, SDHI).
ACTINIDIA: la coltura è nella fase di rigonfiamento dei boccioli fiorali.
PSA: i temporali di questi giorni sono degli eventi estremamente favorevoli alle infezioni da PSA. Mantenere elevato il livello della difesa con trattamenti con acybenzolar-s-metile o sali di rame, questi ultimi da effettuarsi prima della pioggia.
Si ricorda che, in caso di grandinata, è molto importante intervenire subito con prodotti ad azione battericida o batteriostatica.
Cimice asiatica: continua l’aumento delle catture in campo.
Bollettino del 19 aprile 2023
Nella settimana appena trascorsa si sono avute piogge con temporali, anche intensi, e grandinate nella parte meridionale della regione. Dalle sommatorie termiche si evince che si mantiene l’anticipo di stagione di 8- 10 giorni rispetto al 2022.
PESCO: fase fenologica ingrossamento frutticini
Bolla, oidio: continuano le condizioni favorevoli allo sviluppo della bolla. Mantenere ancora la copertura delle giovani foglie con fungicidi autorizzati in questa fase. Il periodo attuale risulta favorevole anche all'oidio per il cui controllo eseguire un ciclo di 2-3 interventi con fungicidi antioidici in post fioritura.
Fusicocco: le temperature miti del periodo e l’umidità elevata sono condizioni favorevoli alle infezioni di Fusicoccum amygdali , da controllare con prodotti a base di captano o sali di rame. Efficaci anche i funghi antagonisti del gen. Trichoderma.
Nerume (C. carpophilum): le infezioni sono favorite da piogge e prolungate bagnature della vegetazione. Com’è noto, la fase di maggior rischio va da inizio scamiciatura e si potrae per circa 30 giorni. In questo periodo, e sulle varietà sensibili, intervenire con prodotti a base di zolfo o pyraclostrobin
Cydia molesta: continua il volo degli adulti, le prime ovideposizioni e si osservano anche le prime nascite larvali. Non sono necessari interventi chimici in questo periodo.
Forficula: dove il problema è noto è questo il momento di predisporre anelli collanti attorno alle piante per intercettare l’eventuale risalita degli insetti.
Anarsia lineatella: in alcuni pescheti di recente impianto si segnalano danni sui germogli derivanti dall’attività trofica delle larve di anarsia, indice di un aumento della presenza di questo fitofago. Dove non si effettua la confusione sessuale è opportuno monitorare la situazione nel proprio frutteto attraverso le trappole sessuali, per intervenire in caso di necessità.
ALBICOCCO: la coltura nella fase di ingrossamento frutti.
Batteriosi (Xanthomonas arboricola pv. pruni) : problematica che nelle varietà sensibili trova le condizioni ideali in durante i periodi umidi e piovosi. In queste situazioni effettuare delle applicazioni preventive con sali di rame
SUSINO: la coltura è in fase di allegagione.
Vedi albicocco
CILIEGIO: fase fenologica tra fine fioritura/caduta petali
Monilia: nel caso siano previste precipitazioni effettuare un trattamento specifico.
MELO: fase fenologica compresa tra piena fioritura e frutticini 4-8 mm
Ticchiolatura: sintomi osservati sui testimoni non trattati, localizzati sulle foglie basali della rosetta, e riferibili alle piogge del 26 marzo e del 9 aprile. La pioggia del 13-14 aprile ha dato origine ad un’infezione molto grave, da considerare la prima vera infezione “chiave” dell’anno: i modelli previsionali indicano un rischio molto elevato anche per la prossima pioggia. Si ricorda che in questa fase fenologica il pericolo di infezione è massimo e quindi occorre prestare molta attenzione alla copertura della vegetazione, da effettuarsi prima della pioggia, e che deve essere molto accurata. Va anche ricordato che in questa fase lo sviluppo della vegetazione è molto rapido e che, di conseguenza, un trattamento di copertura ha un’efficacia di quattro, cinque giorni. Passato questo periodo, se necessario, la copertura deve essere ripristinata.
Oidio: sono comparsi i primi sintomi di infezioni secondarie. Continuare la difesa antioidica associando i vari formulati specifici nei trattamenti contro la ticchiolatura
Carpocapsa: in molte trappole si segnalano catture di adulti, a conferma dell’inizio del volo di prima generazione.
Antonomo del melo: in alcuni frutteti si segnala la presenza di questo fitofago minore che però, in condizioni particolari può dare origine a danni ingenti. Prestare attenzione ai sintomi sui fiori che, in caso di attacco, appaiono ancora chiusi e di colore bruno e al cui interno si può notare la presenza della larva o della pupa. In questo caso sarà importante prevedere, nella prossima stagione, uno specifico intervento prefiorale
PERO: fase fenologica compresa tra inizio allegagione ed accrescimento dei frutticini.
Ticchiolatura: patogeno ancora potenzialmente molto pericoloso in queste fasi. Per il suo controllo sono a disposizione diverse sostanze attive, alcune delle quali sono efficaci anche per il controllo della maculatura bruna, e quindi da preferire. Tra queste dodina, fluazinam, difeconazolo + dithianon, mefentrifluconazolo + partner di copertura o ditiocarbammati.
Erwinia amylovora: periodo ancora critico, anche per le ferite da grandine che possono costituire vie di penetrazione alle infezioni da Erwinia amylovora. Utile in questa fase l’utilizzo di Bacillus subtilis, B. amyloquefacienses, acibenzolar-s- metile e sali di rame.
Maculatura bruna: sulle varietà sensibili mantenere la rottura del cotico erboso ed il relativo interramento dei residui della vegetazione.
ACTINIDIA: la coltura è nella fase di bottoni fiorali separati.
PSA: qualche manifestazione da Psa, ma ancora abbastanza limitata. Tuttavia il periodo è molto favorevole alla malattia, per cui la protezione della vegetazione va mantenuta in modo accurato. Utili i trattamenti con acybenzolar-s-metile o Sali di rame, fino alla pre-fioritura.
Clorosi ferrica: si osservano fenomeni di clorosi in molti impianti dovuti agli stress ambientali ( siccità e da temperature molto basse dell’ultimo periodo).
Cimice asiatica: continua l’uscita dai ricoveri invernali e si sono riscontrate le prime catture in campo. Posizionare i “totem” per la cattura massale e le apposite reti protettive.
Bollettino del 12 aprile 2023
Nella notte tra il 5 ed i 6 aprile, soprattutto nella parte meridionale della regione, le temperature minime sono scese al di sotto dello zero causando danni da gelata sulle drupacee.
Persiste l’anticipo di stagione di 8- 10 giorni rispetto al 2022.
PESCO: fase fenologica compresa tra scamiciatura e allegagione
Bolla, corineo, oidio: le condizioni ambientali sono ancora favorevoli alle infezioni di bolla. Mantenere la copertura delle giovani foglie e dei frutticini con fungicidi autorizzati in questa fase (es. captano o dodina). Il periodo attuale risulta favorevole anche all'oidio, che va controllato con un ciclo di 2-3 interventi con fungicidi antioidici.
Cydia molesta: le catture nelle trappole a ferormoni sono in aumento e siamo prossimi all’inizio dell’ovideposizione. In questa fase non sono necessari trattamenti specifici (solo in aziende a forte pressione è possibile intervenire con ovo larvicidi).
ALBICOCCO: la coltura nella fase di ingrossamento frutti.
Vedere le indicazioni del bollettino precedente.
SUSINO: la coltura è in fase di allegagione.
Afidi : ripetere il trattamento, da eseguirsi in post-fioritura
Cydia funebrana: installare i dispenser per la confusione sessuale.
CILIEGIO: fase fenologica tra piena fioritura/fine fioritura.
Monilia: monitorare le condizioni meteorologiche al fine di programmare un intervento specifico nel caso siano previste precipitazioni.
MELO: fase fenologica compresa tra inizio e piena fioritura.
Ticchiolatura: nei testimoni non trattati sono comparse, sulle foglie basali della rosetta, le prime macchie di ticchiolatura riferibili all’infezione causata dalla pioggia del 26 marzo. In questa fase fenologica il rischio di infezione è molto alto e quindi occorre prestare molta attenzione alle previsioni meteo.
Nel caso di pioggia intervenire preventivamente con prodotti di copertura (eventuale aggiunta di anilinopirimidine) o, preferibilmente, utilizzando prodotti contenenti una sostanza attiva appartenente al gruppo SDHI, in associazione con un partner di copertura. Considerare che in questa fase lo sviluppo della vegetazione è molto rapido e che, di conseguenza, un trattamento di copertura ha un’efficacia di quattro, cinque giorni. Passato questo periodo, se necessario, la copertura deve essere ripristinata.
Oidio: le condizioni continuano ad essere molto favorevoli allo sviluppo del patogeno. Unire sempre, al trattamento contro la ticchiolatura, anche una sostanza attiva ad attività antioidica (le sostanze attive SDHI sono efficaci anche contro l’oidio).
Carpocapsa: è iniziato il volo di prima generazione. Completare la distribuzione dei dispenser per la confusione sessuale.
PERO: fase fenologica compresa tra fine fioritura e allegagione.
Ticchiolatura: fase particolarmente sensibile alle infezioni da Venturia pyrina. Per gli interventi porre in atto le stesse raccomandazioni indicate per il melo.
Erwinia amylovora: periodo ancora critico, anche se le basse temperature limitano l'aggressività del patogeno. Nei pereti a rischio trattare con sostanze come acybenzolar-s-metile o i B. subtilis, B. amyloliquefaciens, A. pullulans diventa d’obbligo (anche più di un trattamento come da etichetta)
Maculatura bruna: per contrastare questa patologia, sulle varietà sensibili, è il momento di eseguire le prime rotture del cotico erboso ed il relativo interramento dei residui della vegetazione tramite frangizolle.
Afidi, tentredine: a fine caduta petali è utile ripetere l’intervento contro afidi, eventualmente utilizzando una sostanza attiva efficace anche nei confronti delle giovani larve di tentredine (acetamiprid, flupyradifurone).
Acari eriofidi: se necessario intervenire con abamectina o zolfo.
ACTINIDIA: la coltura è nella fase di bottoni fiorali visibili.
PSA: presenza dei sintomi ancora limitata tuttavia il prossimo periodo, in cui sono previste temperature fresche e piogge è particolarmente critico per le infezioni da PSA. Continuare la protezione della vegetazione con applicazioni con prodotti rameici o con acybenzolar-s-metile ( 2, 3 interventi sino alla pre-fioritura.
Cimice asiatica: continua l’uscita dai ricoveri invernali e si sono riscontrate le prime catture in campo. Posizionare i “totem” per la cattura massale.
Bollettino del 05 aprile 2023
PESCO: fase fenologica tra scamiciatura e allegagione
Bolla, monilia, corineo, oidio: le basse temperature sono ancora favorevoli alle infezioni di bolla. In caso di bagnature prolungate intervenire, prima della pioggia, con fungicidi di copertura, curando bene la bagnatura.
Afidi: a caduta petali ripetere lo specifico trattamento aficida
Tripidi: nelle aziende in cui sono avuti problemi di tripidi negli ultimi anni intervenire in questi giorni.
ALBICOCCO: la coltura è tra la fase di allegagione ed inizio ingrossamento frutti.
Batteriosi, nerume: per il controllo di queste patologie intervenire con prodotti base di rame (attenzione alla vegetazione che deve essere asciutta) a basse dosi.
Nerume: nelle situazioni difficili e nel caso di varietà particolarmente sensibili è opportuno effettuare un trattamento specifico con pyraclostrobin.
Oidio: continuare la difesa con prodotti specifici, ricordando che lo zolfo è attivo anche contro nerume.
SUSINO: la coltura è in fase di scamiciatura/allegagione.
Monilia: in caso di piogge ed innalzamento delle temperature trattare con fungicidi specifici a base di strobiruline o triazoli.
Afidi: a completa caduta petali intervenire con un aficida, eventualmente usando una sostanza attiva con un’azione collaterale nei confronti della tentredine del susino.
Cydia funebrana: è prossimo il volo degli adulti. È il momento di installare le trappole per il monitoraggio.
CILIEGIO: fase fenologica tra piena fioritura/fine fioritura.
Monilia: monitorare le condizioni meteorologiche al fine di programmare un intervento specifico nel caso siano previste precipitazioni.
MELO: fase fenologica compresa tra bottoni rosa e fioritura.
Ticchiolatura: la pioggia di domenica non ha dato origine ad infezioni. Tuttavia il rischio rimane alto, in particolare quando le bagnature sono prolungate e le temperature superano i 10°C. Mantenere la copertura in caso di pioggia, eventualmente utilizzando le sostanze attive del gruppo delle SDHI, efficaci anche per il controllo anche di oidio
Afide grigio: presenza delle prime fondatrici. Per le varietà allo stadio di bottoni rosa è ancora possibile procedere con il trattamento specifico. Si ricorda che l’efficacia del trattamento aficida è strettamente legato alla buona bagnatura della vegetazione, che deve essere accurata.
Oidio: le condizioni sono sempre molto favorevoli allo sviluppo del patogeno. Unire sempre, al trattamento contro la ticchiolatura, anche una sostanza attiva ad attività antioidica.
PERO: fase fenologica compresa tra fioritura ed inizio caduta petali
Ticchiolatura: in questa fase il pero è particolarmente sensibile alle infezioni da Venturia pyrina, per le quali è sufficiente una semplice bagnatura prolungata della vegetazione. Per gli interventi porre in atto le stesse raccomandazioni indicate per il melo.
Erwinia amylovora: la fioritura rappresenta un periodo molto critico. Ove si sono avute grandinate e piogge l’utilizzo di sostanze come acybenzolar-s-metile o i B. subtilis, B. amyloliquefaciens, A. pullulans è opportuna.
Maculatura bruna: per contrastare questa patologia, sulle varietà sensibili, è il momento di eseguire le prime rotture del cotico erboso ed il relativo interramento dei residui della vegetazione tramite frangizolle.
ACTINIDIA: la coltura è nella fase di allungamento dei germogli
PSA: ancora poco preoccupante e con sintomi in numero relativamente basso se confrontato agli ultimi 5/6 anni. Con germogli che superano la lunghezza dei 10 cm. si possono eseguire i trattamenti con acybenzolar-s-metile, in numero di 2/3 interventi, sino alla pre-fioritura. In alternativa si possono usare prodotti rameici, registrati per la coltura, prima delle piogge.
Cimice asiatica (Halyomorpha halys): posizionare i “totem” per catturare gli individui che iniziano a spostarsi verso le colture
Bollettino del 29 marzo 2023
Si mantiene l’anticipo di stagione di 8- 10 giorni rispetto al 2022.
PESCO: fase fenologica di caduta petali / allegagione
Bolla, monilia, corineo, oidio: le condizioni meteo sono ancora favorevoli l’attività di questi patogeni. A scamiciatura, ed in caso di pioggia, è necessario effettuare uno specifico trattamento fungicida.
Afidi: a caduta petali ripetere lo specifico trattamento aficida
Cydia molesta: iniziato il volo. Procedere alla distribuzione dei dispenser per la confusione sessuale.
ALBICOCCO: la coltura è tra la fase di allegagione e scamiciatura.
Monilia, oidio: le condizioni ambientali sono favorevoli alle infezioni di questi patogeni. In previsione di piogge effettuare un trattamento specifico con s.a. efficaci contro entrambi i patogeni. Si ricorda che lo zolfo, oltre all’azione antioidica, possiede una buona attività di contenimento del Cladosporium, agente del nerume.
SUSINO: la coltura è in fase di fioritura/caduta petali.
Monilia: vedi albicocco
Tentredine: nei frutteti a rischio si ricorda di programmare l’intervento, a caduta petali, unitamente a quello contro gli afidi, utilizzando una molecola attiva contro entrambi i fitofagi.
Cydia funebrana: il volo dell’insetto che inizierà a breve. Programmare il posizionamento dei dispenser per la confusione sessuale.
MELO: fase fenologica compresa tra mazzetti visibili (cv. Dallago) e prefioritura (cv.Pink).
Ticchiolatura: la pioggia di domenica ha dato luogo un’infezione di gravità “lieve”. Il melo è nel periodo di rischio elevato per le infezioni primarie per cui ogni pioggia è da considerarsi potenzialmente infettante. Attenzione quindi proteggere bene la vegetazione immediatamente prima dell’evento piovoso previsto per il fine settimana.
Afide grigio: presenza delle prime fondatrici. Per le varietà allo stadio prefiorale procedere con il trattamento specifico. Per le altre varietà attendere il raggiungimento di tale fase fenologica. Si ricorda che l’efficacia del trattamento aficida è strettamente legato alla buona bagnatura della vegetazione, che deve essere accurata.
Oidio: è in aumento la sporulazione delle infezioni primarie, con conseguente incremento della diffusione delle infezioni del patogeno. Unire al trattamento contro la ticchiolatura anche una sostanza attiva ad attività antioidica.
PERO: fase fenologica compresa tra mazzetti divaricati e prefioritura.
Ticchiolatura: in questa fase il pero è particolarmente sensibile alle infezioni da Venturia pyrina. Porre in atto le stesse raccomandazioni indicate per il melo.
Tentredine/afidi: nei casi dove si sono avuti danni l’anno scorso, e con più di 20 adulti per settimana catturati nelle trappole cromotropiche bianche, intervenire in pre-fioritura usando per il trattamento aficida una sostanza attiva efficace anche nei confronti della tentredine.
Erwinia amylovora: prevedere in pre-fioritura un trattamento preventivo con prodotti a base di Bacillus spp..
ACTINIDIA: la coltura è nella fase di foglie embricate/ germoglio di 5-6 cm.
PSA: sintomi ancora limitati a pochi essudati e su piante adulte già colpite negli anni scorsi. In caso di pioggia utili trattamenti con prodotti rameici (autorizzati sulla coltura).
Cimice asiatica (Halyomorpha halys) : programmare il posizionamento dei “totem” per catturare gli individui che iniziano a spostarsi verso le colture
Bollettino del 22 marzo 2023
L’andamento delle temperature, piuttosto miti, ha mantenuto costante l’accumulo dei gradi giorno per cui la stagione risulta in anticipo di 8- 10 giorni rispetto al 2022.
PESCO: fase fenologica di piena fioritura/inizio caduta petali.
Bolla, monilia, corineo, oidio: le condizioni meteo non sono più limitanti l’attività di questi patogeni. A caduta petali è necessario effettuare uno specifico trattamento fungicida.
Afidi: attendere la fase di caduta petali per ripetere lo specifico trattamento aficida
Cydia molesta: si segnalano le prime catture degli adulti nelle trappole a ferormoni.
E’ il momento di procedere alla distribuzione dei dispenser per la confusione sessuale.
ALBICOCCO: la coltura è tra la fase di piena fioritura ad inizio allegagione, in funzione della varietà.
Monilia, oidio: le condizioni ambientali sono favorevoli alle infezioni di questi patogeni. A caduta petali ed in previsione di piogge effettuare un trattamento specifico con s.a. efficaci contro entrambi i patogeni.
Afide farinoso: a caduta petali prevedere un trattamento specifico.
Anarsia: dove è nota la presenza prevedere, nel trattamento a caduta petali, anche una s.a. efficace nei confronti di questo fitofago. In questa fase risulta molto efficace anche il Bacillus thuringiesis sub.aizawai o il Bacillus thuringiesis sub.kurstaki.
MELO: fase fenologica compresa tra orecchiette di topo (cv. Dallago) e mazzetti divaricati (cv.Pink).
Ticchiolatura: secondo quanto indicato dal modello previsionale RimPRO la pioggia di lunedì non ha dato luogo ad infezioni. Tuttavia siamo ormai entrati nel periodo di rischio elevato di infezioni primarie per cui ogni prossima pioggia è da considerarsi potenzialmente infettante. Attenzione quindi proteggere la vegetazione prima dell’evento piovoso.
Afide grigio: presenza di afidi in aumento. Per il trattamento è però necessario aspettare la fase fenologica di bottoni rosa/ prefioritura.
Oidio: le infezioni primarie sono in fase di sporulazione. Iniziare e mantenere attiva la difesa, il cui
obiettivo in questa fase è quello di ridurre l’inoculo e quindi il potenziale di infezione.
PERO: fase fenologica compresa tra mazzetti visibili (William/Conference) e mazzetti divaricati
(Abate/Carmen)
Ticchiolatura: vale quanto detto per il melo.
Tentredine/afidi: attendere la pre-fioritura/bottoni bianchi per iniziare la difesa.
Erwinia amylovora: prevedere in pre-fioritura un trattamento preventivo.
Valsa leucostoma: in aumento i cancri da valsa su Abate, soprattutto nel basso Veneto. I trattamenti rameici autunnali non sembrano essere stati sufficientemente efficaci. Al momento non sono note sostanze attive in grado di controllare la malattia. Utili risultano gli interventi agronomici quali la pulizia del secco, la rimozione della parti ammalate, una gestone equilibrata del frutteto.
ACTINIDIA: la coltura è tra nella fase di foglie embricate (nel giallo) e rottura gemme/gemma cotonosa
nel kiwi verde.
Siccità: molto importante, in questa fase, provvedere ad una irrigazione di soccorso necessaria per favorire il regolare germogliamento delle gemme.
PSA: si notano i primi essudati su piante adulte già colpite negli anni scorsi.
In questa fase non si deve fare nessun tipo di taglio: buona norma segnare le piante colite che andranno curate nelle parti colpite in giugno. In questa fase si possono fare dei trattamenti, prima delle piogge,utilizzando prodotti rameici (autorizzati sulla coltura).
Bollettino del 15 marzo 2023
Le sommatorie termiche, e anche le osservazioni n campo, indicano un anticipo di stagione di 8- 10 giorni rispetto al 2022. La pioggia di martedì, sia pur di scarsa entità, ha dato il via all’idratazione delle forme svernanti dei patogeni che quindi sono entrati nella fase attiva e potenzialmente infettiva.
PESCO: fase fenologica di bottoni rosa/inizio fioritura (20% al 60% di fiori aperti). Si prevede la piena fioritura nel fine settimana.
Bolla, monilia, corineo: prevedere un trattamento specifico dopo caduta petali.
Afide verde: in alcune aziende si nota la presenza, sui germogli, delle prime fondatrici. Dove la varietà è ancora allo stadio di “bottoni rosa” è possibile effettuare il trattamento aficida specifico.
ALBICOCCO: la coltura è in piena fioritura.
Monilia: per il momento non si notano particolari criticità, conseguenza del lungo periodo di assenza piogge. Programmare un trattamento a caduta petali, e comunque prima delle eventuali prossime piogge.
MELO: fase fenologica compresa tra rottura gemme (Dallago) / mazzetti affioranti ( Pink Lady), in funzione della varietà e del microclima del frutteto.
Ticchiolatura: il modello previsionale indica che la pioggia di martedì potrebbe aver dato origine ad una prima infezione, comunque molto lieve e solo nelle zone dove la precipitazione è durata molte ore. In ogni caso siamo entrati nella fase sensibile alle infezioni: programmare quindi un trattamento fungicida prima della prossima pioggia.
Oidio: inizio infezioni primarie. Nelle varietà sensibili e già ad orecchiette di topo, iniziare la difesa per abbattere l’inoculo svernante.
Afide grigio: per il trattamento aspettare la fase di bottoni rosa /pre-fioritura
PERO: fase fenologica compresa tra gemme rotte (Kaiser) e mazzetti affioranti (Abate Fetel).
Ticchiolatura: vale quanto detto per il melo.
Psilla: inizio ovideposizione. In questa fase è utile un trattamento con caolino la cui funzione, colorando di bianco la vegetazione, è di sfavorire l’ovideposizione e ridurre la quantità di uova che gli adulti di Psilla stanno deponendo.
ACTINIDIA: la coltura è tra la fase di rottura gemme, nel verde, e gemma cotonosa nelle varietà gialle.
Siccità: si registra un certo livello di criticità di approvvigionamento acqua. La fase del pianto è ancora molto leggera vista lo scarso livello di idratazione delle piante.
Per ora non si notano essudati di causati da PSA.
Bollettino del 08 marzo 2023
PESCO: fase fenologica tra gemma rotta e bottoni rosa, in funzione della varietà e delle condizioni microclimatiche e pedologiche del frutteto.
Cocciniglie: in questa settimana programmare un eventuale trattamento con pyriproxifen.
Bolla, monilia, corineo: prima della fioritura prevedere un’applicazione specifica con le sostanze attive indicate nelle LTDI.
Afidi: per il trattamento specifico attendere la fase di bottoni rosa / pre-fioritura in modo da posizionare l’aficida in corrispondenza dell’emergere delle fondatrici, massimizzando la sua efficacia.
ALBICOCCO: la coltura è tra stami visibili ed inizio fioritura.
Monilia: data l’elevata sensibilità dell’albicocco a questo patogeno è opportuno programmare un trattamento prima delle prossime piogge. Si ricorda che l’impiego di prodotti fungicidi in fioritura è consentito a condizione che non siano presenti in etichetta del prodotto impiegato indicazioni sfavorevoli nei confronti delle api e altri insetti pronubi.
MELO : stadio fenologico tra rottura gemme e punte verdi.
Afide lanigero /cocciniglie: nelle varietà e situazioni locali in cui la fase fenologica è ancora a punte verdi è possibile un trattamento con Olio minerale.
Ticchiolatura: al momento il modello previsionale indica assenza di ascospore mature .
Al momento non sono necessari interventi fungicidi.
PERO: fase fenologica tra gemma tigrata e gemma rotta
Eriofidi (Eriophyes pyri, Epitrimerus pyri): nei pereti interessati dalla presenza di questi acari, in questa fase (e comunque prima dell’apertura delle gemma) è opportuno effettuare un trattamento con Olio minerale o zolfo.
Ticchiolatura: vale quanto detto per il melo.
ACTINIDIA: la coltura è nella fase di gemma mossa.
PSA: se non ancora eseguito al terminane della potatura effettuare un trattamento con sali di rame. Rimane fondamentale l’asportazione dei rami infetti, la loro bruciatura (nel rispetto dei regolamenti comunali) e disinfezione dei tagli di potatura con disinfettanti o sali di rame.
Siccità: se le condizioni climatiche rimangono asciutte ancora per alcuni giorni può essere utile un’ irrigazione di soccorso che può agevolare il germogliamento.
Bollettino del 01 marzo 2023
PESCO: fase fenologica compresa tra gemma gonfia e inizio bottoni rosa, in funzione della varietà e delle condizioni microclimatiche e pedologiche del frutteto.
Cocciniglie: programmare un trattamento con pyriproxifen a bottoni rosa.
Bolla, monilia, corineo: programmare un’applicazione specifica a bottoni rosa.
Afidi: per il trattamento specifico attendere la fase di pre-fioritura in modo da posizionare l’aficida il più vicino possibile allo stadio sensibile dell’afide.
ALBICOCCO: la coltura è ormai prossima alla fioritura.
Monilia: data l’elevata sensibilità dell’albicocco a questo patogeno, ed in previsione delle piogge dei prossimi giorni, si consiglia di effettuare un intervento fungicida specifico.
Si ricorda che in fioritura è consentito l’uso di fungicidi a condizione che non presentino in etichetta indicazioni sfavorevoli nei confronti dei pronubi.
MELO : stadio fenologico di ingrossamento gemma. In qualche caso ( cv. Pink) inizio a punte verdi.
Afide lanigero (cocciniglie): prevedere un trattamento con Polithiol. Per la buona efficacia del trattamento è di assoluta importanza bagnare molto bene tutta la pianta, compresa la parte bassa. Questo trattamento è possibile fino e non oltre la fase di punte verdi.
Ticchiolatura: al momento non sussistono rischi di infezione.
PERO: fase fenologica di ingrossamento gemma.
Ticchiolatura: vale quanto detto per il melo.
Cancri rameali: terminata la potatura effettuare un’applicazione con un prodotto fungicida a base di rame.
ACTINIDIA: la coltura è nella fase di gemma mossa.
PSA: se non ancora eseguito al terminane della potatura effettuare un trattamento con sali di rame. Rimane fondamentale l’asportazione dei rami infetti, la loro bruciatura (nel rispetto dei regolamenti comunale/regionali) e disinfezione dei tagli di potatura con disinfettanti o sali di rame.
Bollettino del 22 febbraio 2023
PESCO – ALBICOCCO – CILIEGIO – SUSINO : per i prossimi giorni sono previste deboli piogge ma sufficienti ad attivare le forme svernanti dei patogeni rendendoli in grado di dare origine alle infezioni. Le temperature dell’ultima settimana hanno stimolato l’attività delle piante che manifestano i primi segni di risveglio vegetativo. Si rende quindi necessario, prima di eventuali piogge, effettuare un primo trattamento con le sostanze attive previste nelle Linee Tecniche di Difesa Integratala, tra le quali rame, captano, dodina, ziram
MELO : Negli impianti dove si sono riscontrati nello scorso anno infezioni importanti di Nectria, e nelle varietà sensibili a questo patogeno, è utile programmare un trattamento con sali di rame
ACTINIDIA: al termine della potatura invernale è opportuno effettuare un intervento di copertura con aali di rame, utile per prevenire le infezioni da PSA
Bollettino del 15 febbraio 2023
PESCO – ALBICOCCO – CILIEGIO – SUSINO – MANDORLO
L’andamento climatico molto siccitoso che ha caratterizzato l’ultimo mese ha mantenuto i principali patogeni (bolla, corineo, monilia), che passano l’inverno in forma saprofitaria sulla corteccia, rami secchi o mummie, in fase latente e per questo non destano particolari problemi.
Per i prossimi giorni non sono previste piogge, quindi al momento non sono necessari interventi fitosanitari.
Monitorare tuttavia lo sviluppo delle singole colture e, dalla fase di rottura gemme ed in previsione di eventuali piogge, pianificare un primo trattamento con le sostanze attive previste nelle Linee Tecniche di Difesa Integrata, (rame, captano, dodina, ziram) preferendo l’applicazione di rame + ziram alla prima applicazione e captano e dodina per i trattamenti successivi.
Bollettino del 08 febbraio 2023
Patate
Nel corso degli ultimi anni, i danni causati dagli elateridi sulle patate, sono aumenti in misura rilevante con percentuali che hanno raggiunto anche il 40-50% nei casi peggiori. Le cause sono molteplici e vanno ricercate in primis nella revoca di alcune sostanze attive che presentavano una persistenza d’azione superiore agli attuali prodotti autorizzati. In attesa dei risultati di una sperimentazione avviata a livello nazionale nel 2022 per valutare la percentuale di danno sui tuberi in funzione della “carica” degli adulti rilevati nell’appezzamento l’anno precedente, si consiglia di non coltivare patate su appezzamenti in successione a prati stabili o medica, su terreni con elevato tenore di sostanza organica, con forti attacchi in passato e la coltura non deve mai succedere a se stessa. Le varietà precoci estirpate prima di metà luglio, presentano generalmente un danno minore.
Data ultimo aggiornamento: 02 giugno 2023