Pianificazione del territorio regionale

Il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC) è uno strumento programmatico sperimentale per la pianificazione di settore di livello regionale oltre che per i piani o programmi di livello provinciale e comunale, e ha rappresentato la programmazione delle attività della regione Veneto negli ultimi decenni, volgendosi alla realizzazione di pratiche orientate allo sviluppo economico e spaziale. Il PTRC è stato, infatti, concepito per "proteggere e disciplinare il territorio e per migliorare la qualità della vita" attraverso una grande attenzione alla ricerca di una visione strategica coerente, ad ampio raggio, per la tutela dell’ambiente, la dotazione del territorio di servizi e di infrastrutture e l'analisi dei macrotemi centrali. Tra questi si individuano la biodiversità, la tutela dei diversi ecosistemi e la loro difesa da facili speculazioni, la produzione e distribuzione di energia, la crescita sociale e culturale, la sostenibilità ambientale.
Altro strumento, stavolta a disposizione della comunità provinciale e con valenza di piano paesistico ambientale, è il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) il cui scopo di organizzazione dell'assetto del territorio, da tutelare nelle sue criticità e valorizzare nei suoi punti di forza, si concretizza attraverso l'interpretazione di supporti cartografici. Inoltre, il PTCP provvede alla “disciplina dei distretti produttivi ed interventi di politica industriale locale”. Per quanto riguarda la governance territoriale, il PTCP svolge un ruolo di coordinamento e di raccordo tra le politiche territoriali della Regione e la pianificazione urbanistica comunale.

Segue il Piano di Assetto del Territorio Comunale (PAT) che definisce le scelte strategiche in un arco temporale decennale, per l’assetto e lo sviluppo del territorio comunale, individuandone caratteristiche, vocazione, invarianti ed interventi necessari, mentre il Piano degli Interventi (PI) rappresenta lo strumento di attuazione del PAT, raccordandosi con il bilancio comunale (su scala temporale pluriennale), con il programma delle opere pubbliche (su scala temporale triennale), e attuandosi attraverso i Piani Urbanistici Attuativi (PUA), di iniziativa pubblica, privata, o mista.
Il ‘pensare urbanistica’ e il ‘fare pianificazione’ sono quindi processi in evoluzione, che oggi sempre più mirano ad esaltare le differenze dei contesti locali integrandole in un’ottica ad ampio respiro, riferibile ad un unico sistema e, soprattutto, sostenibile. 
Le politiche culturali, in questo senso, vanno acquisendo sempre maggior rilievo nei processi di sviluppo territoriale, in particolare diventando accentratrici e catalizzatrici di attività e di investimenti oltre che vettori di promozione di un'identità che tenga conto del contesto locale, come dei sistemi con cui quest'ultimo si confronta. Non solo, alla crescita del benessere e con l'aumentare del reddito dei singoli cittadini corrisponde un incremento della domanda dell'offerta culturale, sia che si parli della semplice fruizione del patrimonio storico artistico, sia che si pensi alla produzione di eventi in ambito culturale.


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Data ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2012