Distretti Industriali, Reti Innovative Regionali e Aggregazioni di Impresa
La legge regionale 30 maggio 2014, n. 13 “Disciplina dei distretti industriali, delle reti innovative regionali e delle aggregazioni di imprese”, in sintonia con la legge regionale in tema di ricerca e innovazione, 18 maggio 2007, n. 9, promuove azioni di sostegno allo sviluppo del sistema produttivo regionale per incrementare la competitività dei propri prodotti, lo sviluppo di nuovi processi, la promozione della manifattura veneta sul mercato globale, la difesa e l’incremento occupazionale, la crescita di imprenditoria innovativa e nuova imprenditorialità, la creazione di ecosistemi di business a favore dell’innovazione dei settori produttivi.
Nell’ambito della più generale azione di sostegno allo sviluppo del sistema produttivo regionale, la legge regionale 30 maggio 2014, n. 13, disciplina i criteri di individuazione dei distretti industriali, delle reti innovative regionali e delle aggregazioni di imprese, nonché le modalità di attuazione degli interventi per lo sviluppo economico regionale.
RETI INNVATIVE REGIONALI
Ogni Rete Innovativa Regionale (R.I.R.) è un ecosistema dell’innovazione, capace di riunire imprese, organismi di ricerca e di diffusione della conoscenza e altri enti, pubblici e privati, presenti in ambito regionale. Ogni R.I.R. opera su scala regionale abbracciando tematiche trasversali, rilevanti e strategiche per l’economia regionale, secondo un approccio multisettoriale. La R.I.R. deve essere in grado di sviluppare un insieme coerente di interventi funzionali all’evoluzione tecnologica ed organizzativa del sistema produttivo ed industriale del Veneto. Attraverso la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo in collaborazione effettiva tra imprese e organismi di ricerca e di diffusione della conoscenza, le R.I.R. operano nella filiera (e sulla frontiera) dell’innovazione e percorrono le traiettorie tecnologiche della Strategia regionale di Specializzazione Intelligente (S3 Veneto). La Rete Innovativa Regionale deve:
- essere rappresentata da un soggetto giuridico con sede in Veneto, in grado di esercitare funzioni di gestione, coordinamento, monitoraggio;
- avere una vision coerente con le priorità e gli obiettivi individuati dalla politica regionale in tema di ricerca e innovazione, nonché con le possibili traiettorie tecnologiche indicate dalla S3 Veneto 2021-2027;
- avere una partnership collaborativa con Università, Enti di ricerca e istituzioni della conoscenza, finalizzata alla programmazione e allo sviluppo di progetti di ricerca applicata e innovazione, in grado di capitalizzare le competenze e trasferire le conoscenze sui settori produttivi, per una crescita competitiva, innovativa e sostenibile nel medio e lungo periodo;
- trasporre i propri obiettivi generali in un programma, che metta in risalto il ruolo di ciascun soggetto partecipante nel dare valore aggiunto alla partnership; che identifichi le interconnessioni con la S3 Veneto 2021- 2027, e i risultati, tangibili e misurabili, che si intendono ottenere; che identifichi linee progettuali oggetto di attuazione tramite progetti esecutivi, nonché le relative priorità espresse nell’ambito di un cronoprogramma di realizzazione.
Attualmente la Giunta Regionale del Veneto ha riconosciuto 21 Reti Innovative Regionali.
L’iter di riconoscimento delle Reti Innovative Regionali è affidato alla società regionale Veneto Innovazione S.p.A. Informazioni dettagliate riguardo al percorso previsto per il riconoscimento di una nuova R.I.R. sono disponibili alle seguente pagina del sito internet di Veneto Innovazione: https://www.venetoinnovazione.it/riconoscimento-delle-reti-innovative-regionali/
DISTRETTI INDUSTRIALI
Il Distretto Industriale identifica una concentrazione (cluster) di imprese situate in un determinato luogo, che opera nell’ambito di una stessa specializzazione produttiva secondo la logica di “filiera produttiva”, caratterizzando così l’occupazione di buona parte della comunità locale. In Veneto, inoltre, gli elementi che qualificano il distretto industriale e che lo rendono tale, sono la storicità dei prodotti finali, così come qualitativamente rilevabile anche attraverso la letteratura scientifica disponibile e, non da ultimo, la capacità di essere sistema rilevante anche in ambito internazionale, dimostrabile dalla propensione all’innovazione nonché dalla propria proiezione e presenza dei prodotti sui mercati internazionali. Il distretto non è solo un fenomeno economico, ma è il risultato di una serie di particolari condizioni storiche e sociali, una tradizione radicata nel territorio e nella comunità che si manifesta in un sistema di micro, piccole e medie imprese che non sono solo competitor, ma che possono oggi cooperare e condividere il proprio “know how” per far evolvere un intero sistema. Tale modello manifesta quindi i seguenti tratti tipici:
- l’alta circolazione di conoscenze, poiché il “sapere”, il “know how”, è radicato nel territorio e viene facilmente condiviso da tutta la comunità, potendo quindi circolare tra le imprese;
- la concorrenza elevata, con conseguente spinta all’innovazione e al miglioramento continuo;
- le dimensioni contenute delle aziende, con conseguente capacità di essere flessibili e perciò dinamiche e reattive;
- l’opportunità per le imprese, pur mantenendo la propria autonomia, di cooperare, all’occorrenza sfruttando la facilità di comunicazione derivante da rapporti personali consolidati dalla vicinanza territoriale, condividendo così le esigenze di risoluzione di problematiche comuni.
È inoltre essenziale la presenza di imprese leader della filiera distrettuale, che siano così in grado di trainarla proponendo sul mercato prodotti ad elevato contenuto innovativo, non solo tecnologico ma anche in termini di design, contraddistinguendo così l’eccellenza del “made in Italy fatto in Veneto” la cui qualità può diventare tratto distintivo di una riconoscibilità su scala globale.
In Veneto sono operativi 15 Distretti Industriali.
AGGREGAZIONI DI IMPRESE
Le Aggregazioni di imprese rappresentano reti di imprese costituite per la realizzazione di progettualità strategiche comuni, attuate da almeno 3 imprese. Con tale definizione rientrano non solo i contratti di rete di cui alla legislazione nazionale vigente, ma anche altre forme aggregative quali i consorzi e le società consortili. Tra le forme di aggregazione idonee, il Veneto ammette anche le associazioni temporanee di imprese o di scopo appositamente costituite per l’attuazione di uno specifico progetto di ricerca, sviluppo, trasferimento tecnologico, internazionalizzazione ed export, finanziato con bando regionale.
Reti Innovative Regionali e Distretti Industriali sono attori in grado di operare anche in contesti sovraregionali dove viene valorizzata la cultura della condivisione e lo sviluppo di progettualità comuni, quali i Clusters Tecnologici Nazionale (CTN).
Per approfondimenti: CTN
Data ultimo aggiornamento: 16 maggio 2023