La Cassa di Colmata A

Nell’ambito del Progetto Integrato Fusina, l’area della Cassa di Colmata A viene destinata alla fitodepurazione dei reflui di origine civile, prima del loro invio a riutilizzo duale-industriale oltre ad una funzione d’invaso delle acque in condizioni di eventi piovosi rilevanti. La particolarità dell’intervento sta nel fatto che la fitodepurazione è parte integrante di un ciclo depurativo complesso.

Infatti, con il Progetto Integrato Fusina si è sviluppato un sistema di trattamento delle acque reflue, basato sulla sinergia di principi del trattamento convenzionali e di fitodepurazione, in modo da rispettare gli specifici standard di qualità dell’acqua stabiliti per il sistema, garantendo la possibilità di riutilizzo delle acque trattate in ambito produttivo, all’interno del polo industriale di Porto Marghera.

Il dimensionamento idraulico del sistema di fitodepurazione si è basato sulle seguenti portate di progetto:

  • Portata media in ingressi (Qm) : 4000 m3/h
  • Portata media in ingresso in tempo di pioggia (Qm) (con accumulo) : 8000 m3/h
  • Portata in uscita (QU) : 4000 m3/h

Nello specifico, la Cassa di Colmata A ha una estensione complessiva di circa 150 ettari e presenta oggi una quota media del piano campagna pari a circa +1,5 m s.l.m.m. Dalle indagini stratigrafiche disponibili si evince che il materiale di riporto è costituito da terreni limoso argillosi, caratterizzati nella parte superficiale dalla presenza di radici vegetali e materiale organico. Sono frequenti le intercalazioni sabbiose, mentre solo localmente sono stati riconosciuti elementi ghiaiosi.

Allo scopo di ottimizzare il processo depurativo delle acque, la superficie all’interno della Cassa A, destinata alla fitodepurazione, (circa 110 ettari, oltre agli argini ed i percorsi) viene suddivisa in quattro lotti, tre dei quali (rispettivamente di circa 36, 28 e 35 ettari) destinati alla formazione di aree umide con ruolo di affinamento della qualità delle acque; ciascuno di questi tre lotti è a sua volta composto da due celle e caratterizzato dall’alternarsi di zone a diversa profondità (“marcita” o zona superficiale, con profondità di 30-60 cm e la zona profonda, con profondità di 130 – 160 cm), adatte quindi ad uno sviluppo vegetale differenziato.

Nel quarto lotto, di circa 10 ettari e situato al centro dell’area settentrionale della Cassa, è invece prevista la realizzazione di un’area verde fruibile a scopo didattico-ricreativo, di un centro visite e di impianto di fitodepurazione a scala pilota, con una superficie pari a circa un ettaro.

La presenza di tale impianto pilota ha consentito di simulare in scala ridotta vari aspetti inerenti al funzionamento della wetland di Fusina, permettendo così di tarare al meglio le attività di realizzazione dell’impianto a scala reale, anticipando possibili problematiche ed individuandone la soluzione.

Quest’area pilota ha svolto inoltre la funzione di vivaio per la produzione e lo stoccaggio di piantine da utilizzare per la messa a dimora nelle vasche dell’impianto reale e consentirà di illustrare ai visitatori i principi di funzionamento della fitodepurazione.

Accanto a tale impianto pilota è prevista inoltre la realizzazione di un centro di accoglienza (Centro visite), dotato di uno spazio espositivo, con attrezzature utilizzabili per convegni, book-shop, un punto di ristoro e uffici per la gestione tecnica e amministrativa.

L’impianto di fitodepurazione di Fusina è di gran lunga il più esteso sistema di questo tipo in Italia e il più grande intervento europeo, tenuto conto inoltre che l’area di fitodepurazione è in realtà solo un elemento di un quadro di depurazione molto più complesso e ampio.

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Schema area di fitodepurazione in Cassa di Colmata A formato JPG 128 kb

Area di fitodepurazione in Cassa di Colmata A formato JPG 78 kb



Data ultimo aggiornamento: 13 giugno 2013