Percorsi Percorsi

Siti tematici Siti tematici

avepa

 Link esterno al sito web di Piave

 Collegamento al sito dedicato al PSR 2014 2020

Link esterno al sito web di Veneto Agricoltura 

 

 

 



Data ultimo aggiornamento: 20 dicembre 2023

Bollettini viticoli 2024

Data: 17.04.2024; 10.04.2024; 04.04.2024; 

 

Bollettino del 17 aprile 2024

 

Andamento meteo (in collaborazione col Servizio Meteorologia e Climatologia di Arpav):

Ultimo periodo connotato dalla rimonta dell’anticiclone africano con giornate molto soleggiate e calde fino a lunedì u.s. e dal successivo, brusco, cambio delle condizioni con l’arrivo di masse d’aria fredda che hanno avviato un periodo di instabilità destinato a durare per diversi giorni a venire. Le temperature medie settimanali sono state molto più alte della norma, di ben 6-7°C sui valori massimi e di 4-5 °C su quelli minimi, ma da ieri sono scese drasticamente ovunque al seguito degli eventi temporaleschi che hanno prodotto solo localmente delle piogge di rilievo (vedi cartina sotto). I fenomeni sono stati accompagnati da ventosità sostenuta ma senza conseguenze, per quanto finora noto.

Fase fenologica

Le alte temperature dei giorni scorsi hanno stimolato l’attività vegetativa in tutti gli ambienti e su tutte le varietà. Lo sviluppo dei germogli è risultato sorprendente, con allungamenti (misurati) fino a 10 cm in appena 2 giorni. A tutt’oggi l’anticipo medio stagionale è di una decina di giorni sulla norma.

Vitigno BBCH medio, ambienti tardivi           BBCH medio, ambienti precoci

Pinot, Chardonnay     12-13   53

Corvine, Merlot           10-11   14-53

Glera   14        53

Garganega, Cabernet s.        09-11   13

Stato parassitario:

Oidio: Sono state rilevate le prime manifestazioni ascosporiche su foglia in diverse località e vigneti colpiti severamente lo scorso anno, sia di collina che di pianura.

Altri patogeni: nulla di significativo da segnalare.

Le simulazioni aggiornate dei modelli Hort@ e RIMPro, calibrate su alcune località del veronese, riportano che il potenziale di rischio infettivo è attualmente basso per la Peronospora e medio-alto per l’Oidio.

Tignoletta: Le catture risultano in deciso aumento grazie ai gradi calore accumulati fin quì (i valori attuali delle sommatorie a base 10 sono stati raggiunti 15 giorni dopo nel 2023).

Cocciniglia farinosa (Planococcus ficus): Negli ovisacchi non si notano ancora neanidi in movimento.

Cocciniglia del corniolo (Parthenolecanium corni): Sotto gli scudetti più grossi delle femmine mature si possono già notare le uova deposte. La fase della loro produzione è molto scalare e prolungata (filmato: https://youtu.be/Zan2RcUWzpU ).

Cicalina maculata: Nei vigneti solitamente infestati si rilevano gli individui adulti svernanti provenienti dalle piante sempreverdi limitrofe ai vigneti. Le loro dimensioni sono di circa 3 mm, hanno ali bruno-verdastre con macchie azzurre e una venatura rossa caratteristica a forma di Y nel terzo distale.

Indirizzi di difesa:

In tutti i vigneti che hanno raggiunto o superato lo stadio di recettività verso la Peronospora (almeno 3 foglie distese all’incirca) è necessario provvedere ad eseguire il primo trattamento di prevenzione, o il secondo nel caso sia stata eseguita una copertura la settimana scorsa, prima delle piogge previste e il più vicino possibile al loro verificarsi. I prodotti impiegabili in questa fase sono tipicamente quelli di contatto (Metiram, Folpet, rameici ecc), validi sia contro la peronospora che l’escoriosi, affiancati da un antioidico curativo-eradicante (es. Meptil Dinocap) nei vigneti che hanno subito forti attacchi lo scorso anno, oppure da uno zolfo a dosi medio-basse (meglio se in formulazioni liquide meno dilavabili) in tutte le altre situazioni. Da valutare l’impiego in associazione dei fosfonati o del fosetil di alluminio in base alle strategie di difesa antiperonosporica prescelte.

Cocciniglia farinosa: Coloro che intendono avvalersi della tecnica della confusione sessuale contro questo parassita devono predisporre il posizionamento degli erogatori di feromoni entro la fine del mese, prima dell’inizio del volo dei maschi adulti.

Cicalina maculata: Nei vigneti solitamente infestati, si può ricorrere alla cattura massale delle popolazioni migranti dall’esterno impiegando le trappole cromotropiche gialle. Esse vanno posizionate ai bordi del vigneto in prossimità delle piante spontanee ed esposte per circa un mese (poi vanno tolte per evitare la cattura anche dei suoi parassitoidi). Le indicazioni di lotta chimica tradizionale verranno date più avanti, quando saranno rilevate le forme giovanili della prima generazione.

Altre indicazioni: Negli impianti di Glera e altre precoci, laddove è già ben visibile la carica produttiva, è opportuno intervenire subito, laddove necessario, con le operazioni di scacchiatura delle teste e col diradamento delle gemme di controcchio.

 

Bollettino del 10 aprile 2024

 

Andamento meteo (in collaborazione col Servizio Meteorologia e Climatologia di Arpav):

Tempo governato per gran parte da un anticiclone africano e da giornate soleggiate via via più calde fino a lunedì u.s., alle quali è seguita poi una debole perturbazione tra ieri ed oggi.

Note salienti del periodo sono state le temperature, salite in media di ben 4-5°C sui valori massimi e di 3°C sulle minime, mentre i millimetri di pioggia registrati, fino alle 9.00 di stamani, sono stati di poca rilevanza e distribuzione.

Fase fenologica

L’impennata delle temperature nel fine settimana ha dato forte impulso alla crescita dei germogli delle varietà precoci e medie, in particolare nei versanti meglio esposti, ed ha accentuato la scalarità di fase tra i diversi ambienti ed epoche di potatura.

Vitigno BBCH medio, ambienti tardivi           BBCH medio, ambienti precoci

Pinot, Chardonnay     09        12-13

Corvine, Merlot           05        12-14

Glera   11        13-14

Garganega, Cabernet s.        01        09

Stato parassitario:

Patogeni: nulla da segnalare al momento, salvo l’abbondanza di inoculo svernante di Oidio sui tralci negli impianti attaccati in modo virulento lo scorso anno.

Le simulazioni dei modelli di Hort@ e RIMPro riferite ad alcune località del veronese rivelano che la peronospora è pronta a generare le prime, blande, infezioni stagionali.

Tignoletta: Si sta progressivamente avviando il volo degli adulti di prima generazione anche negli ambienti meno anticipati, a distanza di nove giorni dalle primissime catture.

Cocciniglia farinosa (Planococcus ficus): Alcune femmine svernanti, riparate sotto il ritidoma, hanno iniziato a produrre il caratteristico ovisacco ceroso ripiene di uova giallastre.

Cocciniglia bianca (Pseudococcus comstocki): Finora non sono state osservate schiusure dalle uova svernanti. Il monitoraggio della presenza del parassita deve essere fatto lungo tutto il fusto, dalla testa del ceppo fino al suolo, sotto al ritidoma.

Alla base dei ceppi più colpiti si possono notare dei grumi di terra compattata dalle formiche che custodiscono al loro interno le uova di cocciniglia.

Cocciniglia del corniolo (Parthenolecanium corni): Gli scudetti con le femmine svernanti di varia dimensione sono facilmente riconoscibili sui tralci e sul legno di più anni. Nei vigneti infestati è utile verificare in questo periodo il livello di parassitizzazione sostenuto da alcune specie di parassitoidi naturali (Coccophagus lycimnia, Calcidoideo, Afelinide) i quali sono in grado di contenere le popolazioni di questa specie. E’ sufficiente controllare l’integrità degli scudetti: se sono bucherellati vuol dire che c’è stato lo sfarfallamento del parassitoide.

Cicalina maculata: Nei vigneti infestati lo scorso anno si iniziano a rilevare gli adulti svernanti provenienti dalle piante sempreverdi a bordo appezzamento (vedi foto sotto).

Indirizzi di difesa:

Peronospora ed Escoriosi: data l’evoluzione umido-piovosa dell’ultimo periodo, la quale dovrebbe aver favorito il potenziale infettivo di questi patogeni, è opportuno prevedere l’esecuzione di un intervento cautelativo con prodotti di copertura (es. Metiram, Folpet, rameici ecc. alle dosi minime da etichetta) in tutte le situazioni colturali laddove la vegetazione ha raggiunto lo sviluppo minimo di recettività. Si raccomanda di eseguire il trattamento nell’immediata evenienza di eventi piovosi.

Oidio: nei vigneti che hanno subito forti attacchi lo scorso anno, anche in post-vendemmia, è raccomandata l’esecuzione di un paio di interventi in successione con prodotti curativi eradicanti (es. Meptil Dinocap) a partire dal momento in cui la vegetazione ha raggiunto i 4-5 cm medi di sviluppo dei getti. In tutte le altre situazioni, in affiancamento al trattamento antiperonosporico, uno zolfo bagnabile a dosi medio-basse da etichetta è più che sufficiente per le necessità del momento.

Tignoletta: Negli areali in cui si pratica il metodo della confusione sessuale è necessario completare rapidamente il posizionamento dei dispositivi erogatori di feromoni (laccetti o spray).

Cocciniglia farinosa: Coloro che intendono contenere questo fitofago con la tecnica della confusione sessuale devono predisporre il posizionamento degli erogatori di feromoni entro la fine del mese, prima dell’inizio del volo dei maschi adulti.

Cicalina maculata: Nei vigneti solitamente infestati, per limitare le popolazioni di adulti svernanti provenienti dall’esterno, si può ricorrere all’impiego di trappole cromotropiche gialle da posizionare ai bordi dei vigneti in prossimità delle piante spontanee (vedi foto sopra).

 

Bollettino del 04 aprile 2024

 

Andamento meteo (in collaborazione col Servizio Meteorologia e Climatologia di Arpav):

Gli ultimi sette giorni sono stati caratterizzati da forte instabilità atmosferica e da una serie di perturbazioni che hanno interessato tutto il territorio fino a lunedì u.s. con piogge estese e quantitativamente importanti nei settori Centro-settentrionali della Regione.

Nella nottata dal 30 al 31 marzo, alcune celle temporalesche hanno interessato la pedemontana determinando qua e là vento forte e scrosci e, nella zona compresa tra Valdobbiadene e Combai, delle grandinate significative (in alcune aree sono stati rilevati danni ai germogli dal 13 al 25%)

Fase fenologica

La ripresa vegetativa sulle varietà precoci è iniziata praticamente ovunque, generalmente in anticipo di circa  7-10 giorni sulla media e con marcata scalarità tra i diversi ambienti ed esposizioni.

Stato parassitario:

Oidio: nelle svariate situazioni di collina e di pianura nelle quali lo scorso anno si sono verificate delle infezioni virulente, l’inoculo svernante è presente in quantità importante e diffusa sui tralci.

Nottue: rare segnalazioni di presenze circoscritte ai consueti ambienti di collina in vicinanza di aree boscate, comunque più contenute del solito.

Tignoletta: in questi giorni, in alcuni comprensori, sono iniziati i voli della 1° generazione.

Indirizzi di difesa:

Nei vigneti in cui l’Escoriosi è una malattia endemica, già a partire dalla fase di germogliamento è opportuno intervenire a prevenzione degli attacchi del patogeno con dei fungicidi registrati allo scopo (es. Metiram, Folpet ecc.) nell’immediata evenienza di eventi piovosi.

Contro l’Oidio, specificatamente nelle situazioni sopra descritte, è raccomandata l’esecuzione di un paio di interventi in successione con prodotti curativi eradicanti (es. Meptil Dinocap) a partire dal momento in cui la vegetazione ha raggiunto i 4-5 cm medi di sviluppo dei getti. Da considerare che lo Zolfo, pur valido in tal senso, riesce ad esprimere il suo potenziale con temperature superiori ai 16°C.

Negli areali in cui si pratica il metodo della confusione sessuale contro la Tignoletta è necessario affrettare il posizionamento degli erogatori (laccetti o spray) nel vigneto.

Negli impianti con infestazioni di Partenolecanium corni, limitatamente a quelli che non hanno superato lo stadio di gemma cotonosa, è opportuno valutare l’esecuzione di un trattamento mirato con oli minerali.

Laddove c’è una concreta potenzialità di danno da Nottue, nei vigneti in cui è in corso il germogliamento, è possibile ricorrere all’impiego di insetticidi specifici di contenimento (a base di Bacillus thuringiensis o Deltametrina). Si ricorda che esistono sistemi alternativi efficaci che prevedono la raccolta manuale delle larve durante le ore notturne o l’applicazione di ostacoli meccanici al fusto (collarini o colle) per impedire la risalita delle larve dal terreno.

 

Commento meteo-climatico autunno invernale (in collabor. con Servizio Meteo e Climatologia di ARPAV)

Il periodo autunnale è stato caratterizzato da temperature sopra la media, in particolare nel mese di ottobre in cui sono stati registrati i valori più alti in assoluto, e da precipitazioni prossime alla norma con quantitativi medi di 368 mm rispetto ai 392 mm della media climatica. Anche l’inverno è stato quasi sempre più caldo della norma, come anche nei quattro anni precedenti, ma stavolta su livelli ancor più alti e secondi solo alla stagionalità 2013/14. Le precipitazioni sono risultate assai superiori alla media storica (330 mm rispetto a 212 mm), in particolare nei territori dall’alta pianura e pedemontana, grazie alle corpose perturbazioni transitate a fine febbraio e nella prima e terza decade di marzo.



Data ultimo aggiornamento: 18 aprile 2024