Il vuoto normativo precedente l'Accordo Stato-Regioni del 16 gennaio 2013

Il settore delle piscine ad uso natatorio, per gli aspetti igienico-sanitari, strutturali e gestionali era caratterizzato dall’assenza di una vera normativa di riferimento.
Fatti salvi gli aspetti riguardanti la Pubblica Sicurezza (specificatamente per gli impianti sportivi), il tutto era disciplinato da circolari ministeriali scarse di contenuti e povere di forza giuridica.
Con l’Atto di Intesa Stato-Regioni sulle piscine, pubblicato nel supplemento ordinario n.32 della Gazzetta Ufficiale del 17.2.1992, la materia era minuziosamente disciplinata dal punto di vista tecnico, ma l’atto ancora prima di trovare applicazione fu sospeso dallo stesso Ministro della Sanità con una nota del 21.7.1993.

Il nuovo assetto Stato-Regioni e Province Autonome

Con la legge costituzionale n.3 del 18.10.2001 [pdf 54KB] l’autonomia regionale si è notevolmente estesa sia per quanto riguarda la potestà legislativa che con riferimento alla potestà amministrativa.
In particolare, con riguardo alla tutela della salute, la Regione ha il potere di introdurre discipline autonome, nei diversi settori, sulla base dei principi generali fissati dalla legislazione statale.

Revisione dell'atto d'intesa

In questo nuovo contesto istituzionale nel corso del 2002 il Ministero della Salute proponeva alle Regioni un documento di revisione del vecchio Atto d'Intesa.
Il nuovo documento si discostava di poco dal vecchio e lasciava irrisolte questioni giuridiche riguardanti la classificazione, i controlli interni e altre di non secondaria importanza, ma soprattutto trattava aspetti che, per effetto della riforma costituzionale, erano ormai di competenza regionale.
Le Regioni allora riunite nel Coordinamento Interregionale Prevenzione (capofila la Regione Veneto) costituivano un gruppo tecnico per la stesura di una proposta alternativa all’Atto d’Intesa, predisposto dal Ministero della Salute, individuando nell’Accordo la formula giuridica più rispettosa del principio di leale collaborazione tra istituzioni: l’Accordo Stato Regioni 16 gennaio 2003.