Newsletter Marzo 2014

 

La rappresentanza politica di genere ritorna a essere tema di dibattito solo a scadenze precise e ben scandite purtroppo. È stata ora al centro nei giorni di nuove nomine del Governo: la presenza di ben 8 ministri donne su 16 ci fa certo ben sperare, anche se la sfilata dei sottosegretari continua a contare, invece, una forte maggioranza maschile (solo 9 donne su 45).
Tra i momenti obbligati di riflessione, naturalmente, anche le elezioni amministrative: le prossime, tra l’altro, vedranno 132 Comuni del Veneto su 345 (ossia quelli che hanno oltre 5000 abitanti) andare al voto per la prima volta con il sistema della doppia preferenza di genere come definito dalla legge 215 del 2012 per promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei consigli e nelle giunte degli enti locali e nei consigli regionali.

Ma non basta darsi regole nuove. Serve credere – davvero - che le donne possono apportare un contributo prezioso e fondamentale nella politica e nella vita delle istituzioni. Ed è, allo stesso tempo, necessario sostenere e accompagnare le donne che si candideranno perché possano avere pari strumenti e pari risorse rispetto ai colleghi maschi, più avvezzi alle dinamiche elettorali e dei partiti, in molti casi politici “navigati” e talora impegnati 365 giorni all’anno in campagna elettorale. Per questo, per garantire “pari opportunità” alle donne che sceglieranno di candidarsi e di scendere in campo, abbiamo voluto come Commissione offrire un percorso formativo sui temi della comunicazione politica ed elettorale.
Guardiamo alle prossime consultazioni come a un’opportunità importante per il nostro territorio. E ci auguriamo possa essere una sfida che molte donne con coraggio e determinazione vorranno e sapranno cogliere.

Simonetta Tregnago, presidente Commissione regionale Pari opportunità


IN EVIDENZA

Al via il nuovo programma di attività della Cpo

Si è aperto con l’avvio della seconda edizione del percorso di formazione sui temi della comunicazione politica ed elettorale, il nuovo programma di attività della Commissione Pari opportunità del Veneto, approvato dalla Giunta regionale (DGR 2373 del 16 dicembre 2013).
Il corso, in calendario ogni lunedì fino al 16 aprile, a Venezia presso Palazzo della Regione, è rivolto in particolare alle donne che intendono impegnarsi nell’amministrazione della cosa pubblica, per aiutarle a presentarsi in maniera convincente ed efficace all’elettorato. L’iniziativa, gratuita, mira a ridurre il gap tra rappresentanza femminile e maschile nelle istituzioni: i dati dicono con evidenza quanto la seconda sia nettamente predominante, secondo un modello consolidato che vede il potere concentrato per lo più nelle mani degli uomini.
Il progetto si articola in un percorso di approfondimento (7 incontri) dedicato a tematiche specifiche (comunicazione efficace per parlare in pubblico, messaggi mirati, caratteristiche e modelli della leadership di genere, il ruolo di internet e dei social network, la campagna elettorale, l’agenda e gli strumenti della campagna elettorale, la comunicazione interpersonale e l’ascolto) e arricchito da testimonianze di donne impegnate in politica e nelle istituzioni.

E ancora, tra le consuete iniziative di studio, il 2014 vedrà l’approfondimento della precedente ricerca “Donne e tecnologie informatiche” che aveva posto in evidenza il gender gap esistente nel campo delle scienze e tecnologie informatiche, rilevando come la scelta degli studi universitari informatici sia compiuta ancora da una piccola minoranza di donne rispetto agli uomini, e dall’altra parte come, alla prova occupazionale, quelle che lavorano in ambito tecnologico raggiungano migliori risultati. A partire dagli interessanti dati emersi, la riflessione sarà ampliata e condivisa con una pluralità di soggetti (scuole, università, imprese, enti locali) per immaginare percorsi e politiche di orientamento più efficaci. A condurre lo studio, in continuità con il precedente, sarà il Dipartimento di Scienze ambientali, Informatica e Statistica dell’Università degli Studi di Venezia Ca’ Foscari.

Conciliazione famiglia lavoro: una ricerca promossa dalla Cpo
I cambiamenti fondamentali nella società e la maggiore presenza delle donne nel mondo del lavoro, rendono sempre più necessaria la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro: un tema sempre al centro del dibattito nelle politiche del lavoro, a cui è dedicato l’attuale anno europeo.
In Veneto i dati relativi alle dimissioni dei padri e delle madri nel 2012 (fonte: Direzione regionale del Lavoro) evidenziano che delle 2.653 registrate 2.560 sono di mamme lavoratrici (96,5%), e in particolare sono le più giovani a lasciare il lavoro (1.508 dai 26 ai 35 anni). Il 50% delle dimissioni totali (uomini e donne) avviene per la mancata conciliazione tra lavoro e famiglia: la provincia con il maggior numero di dimissioni per tale motivo è Venezia, dove per la maggior parte dei casi (66%) sembra mancare ai lavoratori il supporto parentale; situazione diversa a Padova e Verona, province in cui la causa è principalmente la mancanza di un asilo nido.

Al tema della conciliazione è dedicata la recente ricerca “Il tempo ritrovato”, promossa dalla Commissione e condotta dalla Fondazione Nord Est. L’indagine ha scelto di focalizzarsi non tanto sulle donne quanto sulle famiglie venete e, all’interno di queste, di dare il giusto peso ai diversi modelli familiari. La conciliazione, inoltre, è stata messa a confronto con i temi legati al welfare familiare, all’organizzazione delle città più o meno coerenti con i tempi del lavoro, così come alla capacità delle imprese di saper introdurre e gestire una nuova organizzazione del lavoro che permetta di trovare un equilibrio tra tempo della vita e del lavoro stesso. È proprio l’insieme dei tre ambiti famiglia, società e azienda – come risulta anche da questa ricerca - a definire lo spazio entro cui è possibile costruire un adeguato sviluppo delle politiche di conciliazione per le famiglie.
Il quadro tracciato vuole essere utile per fornire spunti, individuare proposte, idee e strumenti di supporto alla donna e alla famiglia, partendo dalla lettura di bisogni e criticità espressi dalle donne e dalle famiglie ma al contempo anche dalla narrazione di buone pratiche di imprese.
Come per le altre della Commissione regionale Pari opportunità, ricordiamo che la pubblicazione è disponibile online al sito (http://www.regione.veneto.it/c/document_library/get_file?uuid=17ab83f1-0993-4b34-9072-8591078c8711&groupId=10785), ed è possibile anche richiederne copia cartacea alla segreteria (salvo esaurimento dei volumi).

Un’indagine della Cpo sulla violenza domestica, a partire dai condannati.
Sono stati 130 nel 2013 in Italia i casi di femminicidio (dati Unione Donne italiane e dalla Casa delle donne per non subire violenza di Bologna): un'impressionante fotografia della violenza che spesso esplode tra le mura domestiche. Al tema è dedicato un recente studio, promosso dalla nostra Commissione e condotto dall’Osservatorio nazionale Violenza domestica, che sposta lo sguardo e la riflessione dalle vittime agli autori della violenza, per contribuire a individuare e a mettere in pratica politiche attente ed efficaci a partire anche dalle criticità riscontrate, come la recidiva, il senso di vendetta del condannato verso la vittima, l’esecuzione penale esterna, gli aspetti personologici e subculturali del reo.
L’indagine si è concentrata sugli autori dei reati in Veneto e ha preso in esame le persone condannate con sentenza definitiva nel secondo trimestre del 2012: la rilevazione è stata effettuata presso l’Ufficio esecuzione penale esterna di Verona, le case di reclusione di Venezia (che ospita solo donne) e di Padova.
Emerge che l’individuo violento in famiglia è per lo più maschio, di età media piuttosto elevata, commette anche delitti gravi (omicidi), ha disturbi psichici e dipendenze e, in alcuni casi, ha precedenti specifici. La lettura dei dati emersi suggerisce importanti riflessioni che potranno da un lato aiutare a garantire una maggiore tutela alla vittima sotto il profilo legale, psicologico e sociale, dall’altro a rieducare il condannato (evitando la recidiva) e a ottenere congrua giustizia. La pubblicazione è consultabile online (http://www.regione.veneto.it/c/document_library/get_file?uuid=3ccc27ed-6364-4dac-99be-59258e85c761&groupId=10785), sempre con la possibilità di richiederla in versione cartacea alla segreteria.


ALTRE NEWS

L’Italia 71esima nella classifica mondiale delle pari opportunità del World Economic Forum
Secondo il World Economic Forum l’Italia è 71esima(ultima in Europa), nella classifica delle pari opportunità e dei diritti, se si considerano quattro fattori: salute, educazione, economia e politica. È l’Islanda, invece, a farla da padrona per il quinto anno consecutivo tra le 136 nazioni coinvolte; anche altre nazioni del Nord come Norvegia, Svezia e Finlandia ottengono ottimi risultati (buoni anche i piazzamenti di Germania, Gran Bretagna e Irlanda). Secondo il rapporto siamo molto arretrati in classifica per partecipazione e opportunità femminili in economia, soprattutto per la parità di salario, le prospettive di guadagno e la possibilità di accedere a cariche elevate. Rispetto invece all’educazione, il livello è molto simile fra uomini e donne, e queste ultime tendono a iscriversi in numero maggiore all’università.
Per quanto riguarda le donne in Parlamento l’Italia è 28esima, mentre è 60esima sia per le posizioni ministeriali che per le donne capo di Stato (nessuna in quasi tutti i casi). Nell’ambito della politica un lento miglioramento si è registrato, mentre in economia, dopo un biennio positivo nel 2006-2008, in Italia non è migliorato nulla. In generale, comunque, rispetto al 2006 il Bel Paese è passato da 0,64 a 0,68 punti (su un massimo di 1).

Attivo un fondo di garanzia governativo semplificato per le imprenditrici delle pmi
Un nuovo strumento permette alle imprenditrici di accedere direttamente al Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese con modalità semplificate e di presentarsi alle banche, o ai confidi, con la prenotazione della garanzia dello Stato (www.fondidigaranzia.it/femminili.html). Lo Stato si assume così una parte del rischio del prestito che l'intermediario concede facilitando il finanziamento delle pmi femminili.
Le risorse della Sezione speciale “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari opportunità”, istituita nell’ambito del Fondo centrale di garanzia per le PMI, ammontano a 20 milioni di euro (10 milioni messi a disposizione dal Dipartimento Pari opportunità e 10 milioni dal Fondo centrale di garanzia), e sono impiegate per interventi di garanzia diretta, controgaranzia e cogaranzia del Fondo mediante compartecipazione alla copertura del rischio. Sempre nell'ambito della Sezione speciale, una quota pari al 50% della dotazione è riservata alle nuove imprese o "start up".

Le donne a capo delle aziende più affidabili degli uomini. Nella Pa discriminate ai vertici
Se si parla di affari, le donne sono più affidabili degli uomini. Da un'indagine condotta da Cribis D&B sulle imprese italiane, dati aggiornati a ottobre 2013, le imprese guidate dalle donne risultano infatti commercialmente più sicure nel pagamento dei fornitori e nel rispetto delle varie scadenze. Più aumentano le donne tra i top manager, più cala il rischio di insolvenza: se ai vertici le donne sono più del 50% l'azienda è più ligia con i fornitori, mentre quando si scende sotto il 10% aumenta il rischio.
Non ci sono elementi che spieghino il perché di tali comportamenti, che però hanno probabilmente consentito alle imprese "rosa" di gestire meglio le difficoltà generate dalla crisi economica: negli ultimi cinque anni, secondo Confartigianato, il numero delle lavoratrici indipendenti italiane (imprenditrici, lavoratrici autonome, libere professioniste) è diminuito del 6,7%, contro il -9,1% degli uomini. Mentre le donne a capo di imprese con dipendenti sono addirittura aumentate di quasi 29mila unità, pari all'8% .
Se si guarda invece alla pubblica amministrazione si nota la poca lungimiranza: le donne ai vertici decisionali della Pa sono ancora poche, nonostante le procedure di accesso dei concorsi pubblici e selezioni interne meritocratiche e anonime registrino oltre il 50% di vincitrici donne. Il problema sta nei vertici, nei ruoli direttivi del pubblico impiego, a cui si accede solitamente per cooptazione. È in questi ruoli che si verifica la discriminazione, come emerge dal recente secondo rapporto della Rete Armida (network delle alte professionalità femminili della Pa) sulle donne ai vertici del settore pubblico: ai ruoli di potere si accede per lo più per specifica attribuzione, non già per progressione automatica di carriera.

Donna oggetto in tv: e aumenta negli uomini la tendenza alla molestia sessuale
I programmi tv che propongono un'immagine di donna oggetto creano pericolo per la sicurezza e la dignità delle donne: è il risultato di una ricerca del Dipartimento di Psicologia dello sviluppo e della Socializzazione dell'Università di Padova. Nei due studi sperimentali, su maschi di età compresa tra i 18 e i 48 anni suddivisi in tre gruppi, emerge che anche una breve esposizione a programmi televisivi che propongono un modello svilente e denigrante del ruolo femminile aumenta il comportamento di molestia.
Al campione è stato chiesto di vedere un solo video per gruppo: un documentario sulla natura, un altro di programmi televisivi con donne oggetto, un terzo con donne in ruoli professionali di prestigio. Subito dopo la visione del video, i partecipanti hanno compilato un questionario per rilevare il grado di adesione alle norme tradizionali sul ruolo maschile. Il comportamento di molestia sessuale è stato invece misurato registrando il numero di barzellette sessiste inviate via web dai partecipanti a un’interlocutrice fittizia. Solo i partecipanti esposti al video oggettivante manifestano una maggiore adesione alle norme tradizionali riguardanti il ruolo maschile e in loro aumenta il comportamento di molestia.

Nasce anche in Veneto il tavolo regionale per le pari opportunità
Anche il Veneto si dota del ”tavolo regionale per le pari opportunità”: il presidente del Consiglio regionale ha siglato il “decalogo delle buone prassi”, proposto a enti pubblici e aziende private dalle sette consigliere di parità del Veneto per rendere effettiva l’uguaglianza tra i generi nel lavoro. In virtù dell’impegno preso dal presidente Ruffato di fronte alla consigliera regionale di parità Sandra Miotto, alle consigliere provinciali di parità e alle rappresentanti delle sigle datoriali e sindacali del Veneto, l’assemblea legislativa del Veneto ospiterà il tavolo regionale permanente, che promuove e monitora l’applicazione della “Carta per le pari opportunità” sostenendo la condivisione delle buone prassi. La Carta promuove l’uguaglianza tra lavoratori e lavoratrici, le carriere femminili e il superamento degli stereotipi di genere e mira a creare strumenti di welfare aziendale e figure per promuovere la parità di genere nelle aziende e nella pubblica amministrazione e la conciliazione tra i tempi di lavoro e di vita. Il documento, promosso dal 2009 dalla consigliera nazionale per le pari opportunità, è già stato sottoscritto sul territorio nazionale da 720 imprese, di cui 170 enti pubblici, e recepito in 2.600 accordi aziendali, registrati e monitorati dall’ufficio nazionale della consigliera di parità.

Padova guida il Veneto per numero di imprese femminili
Secondo dati aggiornati a fine settembre 2013, in Veneto il totale delle imprese attive a prevalente partecipazione femminile è di 188.953 imprenditrici; nella sola provincia di Padova il numero ammonta a 19.708, il 21,8% del totale delle imprese operative alla stessa data (90.287 unità). Per numero di imprese rosa, Padova si colloca dunque al primo posto (con il 19,8% del totale sulle 99.342 unità regionali), seguita da Treviso (18,8% per 35.462 unità), Verona (18,6% per 35.064 mila unità) e da Vicenza (17,3%) e Venezia (16%) anch’esse al di sopra delle 30mila imprenditrici, e al dodicesimo in Italia. È quanto emerge dal rapporto "L’imprenditoria femminile in provincia di Padova - Cariche imprenditoriali e imprese al 30.9.2013" della Camera di commercio di Padova. Il documento è scaricabile dal sito: http://www.imprenditoriafemminile.camcom.it/P42A1340C1052S410/Padova---Imprenditoria-femminile--Dinamiche-al-30-settembre-2013.htm

VI SEGNALIAMO
Come sempre numerose e molto varie le iniziative proposte sul territorio in occasione della Giornata internazionale per i diritti delle donne: momenti di confronto e dibattito, ma anche di cultura, arte e spettacolo, dove i diversi linguaggi interagiscono tra loro per raccontare le donne e promuovere le pari opportunità e lavorano insieme - buoni alleati - istituzioni, enti e realtà del privato sociale.

Ritorna come ogni anno a Verona “8 marzo. Femminile, plurale”
Tre settimane con circa 40 appuntamenti in programma nella città di Verona fino a venerdì 21 marzo. L’iniziativa, promossa dall’assessorato alle Pari opportunità del Comune di Verona, si intitola “8 marzo. Femminile, plurale” e vede numerosi coinvolgimenti di associazioni del territorio e istituzioni pubbliche, del carcere di Montorio, delle organizzazioni sindacali,…
Il cartellone è ricco di spettacoli teatrali e musicali, reading, concerti, film, presentazioni di libri e tavole rotonde, tutti a ingresso libero. Nella giornata dell’8 marzo da segnalare la tavola rotonda “La presenza femminile nei ruoli di vertice nei vari ambiti istituzionali e professionali della città. Quale evoluzione e cambiamenti in atto negli ultimi anni?” dalle ore 10 alle 12.30 presso la sala convegni della Gran Guardia. Per conoscere il programma completo delle numerose iniziative: www.comune.verona.it e 045/8077701.

Un mese in rosa a Vicenza
Sono 23 gli appuntamenti in programma a Vicenza dal 6 al 24 marzo, proposti dall’Ufficio comunale per le Pari opportunità in occasione della Giornata internazionale della donna in collaborazione con numerosi gruppi e associazioni femminili cittadini. Il calendario è ricco di incontri, convegni, spettacoli di teatro e musica, mostre, presentazioni di libri, reading, che si svolgeranno in numerosi luoghi della città.
Nella sola giornata di sabato 8 marzo: in piazza dei Signori dalle ore 10 alle 18 i gazebo dell’associazione Donna chiama Donna e del Centro culturale islamico Ettawbavi per la raccolta fondi devoluta al Centro comunale Antiviolenza di Vicenza; alle 15.30 al Palazzo delle Opere sociali l’incontro a ingresso libero con la scrittrice italo-slovacca Michaela Sebokova, che presenta alcune sue produzioni letterarie accompagnata da interventi musicali del coro “Il Sogno”, composto da donne migranti ucraine. Sempre dalle 15.30, alle gallerie di Palazzo Leoni Montanari, un pomeriggio dedicato alla cultura femminile tra passato e presente con tema “Il coraggio delle donne”. Alle 20.30 nella chiesa di Araceli vecchia, incontro di preghiera “al femminile” con la partecipazione del coro delle monache della chiesa vecchia di Araceli. E ancora, alle 21 al teatro della Chiesa dei Carmini, in programma lo spettacolo teatrale (ingresso libero) “Donne contro, storie ordinarie di liberazione al femminile” dell’associazione artistica Schio Teatro Ottanta.
Il calendario continua fitto nelle settimane seguenti: per tutti i dettagli http://www.comune.vicenza.it/vicenza/eventi/evento.php/101580.

Sempre a Vicenza l’arte delle donne pensionate
Sarà possibile ammirare fino a venerdì 14 marzo le opere di “Le libellule riposano su un fianco solo”, mostra promossa dalla Cisl di Vicenza ed esposta presso la sede del sindacato in via Carducci 23-25. L’iniziativa, pensata in occasione dell’8 marzo e perciò declinata tutta al femminile, mira a valorizzare il ruolo dell’arte come strumento espressivo durante il tempo libero a disposizione nel pensionamento. Le opere sono delle pensionate Nuccia Baragiotta, Daniela Baroni, Antonia Bortoloso, Maria Gonzato e Adriana Vallortigara e sono ispirate alle poesie di altrettante poetesse famose, come Emily Dickinson, Alda Merini, Jean Ingelow, Edith Sodergran, Wislawa Szymborska. L’ingresso è libero, dalle 9 alle 18.

Un mese di iniziative per le donne anche nella città lagunare
Si intitola “Marzo donna 2014” l’iniziativa promossa dall’Assessorato Cittadinanza delle donne e Culture delle differenze della Città di Venezia assieme al Centro Donna del territorio, che si svolgerà in vari Comuni della zona - Venezia, Mestre, Favaro Veneto, Zelarino - fino al 29 marzo per celebrare la festa della donna. Il calendario conta oltre 20 appuntamenti, aperti a tutti: mostre, convegni, presentazioni di libri, proiezioni cinematografiche, concerti, poesie, spettacoli…. Da non perdere, la sera dell’8 marzo alle 21 presso il teatro Momo di Mestre, “Ritmi di donne”, spettacolo di danza e canto di Patrizia Spadon con la cantante Elisabetta Friso e il pianista Giacomo Franzoso.
Non mancherà la storica regata al femminile: domenica 9 marzo alle ore 11, con partenza da Campo della Basilica della Salute, via alla XVI Regata delle donne su caorline (promossa e organizzata dall’Associazione Canottieri Giudecca e Canottieri Bucintoro).
Per conoscere il calendario completo delle iniziative: www.comune.venezia.it/c-donna; email: cittadinanza.donne@comune.venezia.it; tel. 041 2690630.

Tradizione popolare e pregiudizi di genere: a Rovigo un convegno sul tema
Le parole di ieri sulla donna” è il titolo del convegno in calendario l’8 marzo alle ore 10 presso la sala consiliare della Provincia di Rovigo, promosso dall’Assessorato, dalla Commissione Pari opportunità e dalla Consigliera di parità provinciale. L’appuntamento presenta uno studio che ha indagato gli stereotipi di genere attraverso un’analisi di proverbi e luoghi comuni della tradizione popolare; è rivolto agli amministratori degli enti locali polesani, ai rappresentanti delle istituzioni che fanno parte del Tavolo provinciale per le Pari opportunità e a tutte le associazioni femminili, sindacali, di categoria e del volontariato. Interverranno Daria Martinelli, scrittrice e storica nonché autrice di “Le parole di ieri sulla donna. Una ricerca di genere sulle nostre radici culturali”, la presidente della Commissione Pari opportunità della Provincia di Venezia Elena Tomat e Roberta Marcolongo, esperta in geografia dei processi territoriali.

Si chiude l’8 marzo il progetto padovano "Mi riconosci? Percorsi sulla violenza di genere"
Culmina simbolicamente nell’8 marzoMi riconosci? Percorsi sulla violenza di genere” progetto padovano che ha proposto un percorso di riflessione sul tema della violenza sulle donne e il grave fenomeno del femminicidio. Due le iniziative proposte: alle 10 la cerimonia di intitolazione della sala consiliare del Centro civico (via Boccaccio 80) a Erica Ferrazza, la giovane donna e mamma padovana uccisa nel 2013 per mano dell’ex compagno, in memoria di tutte le donne vittime di violenza. Alle 20.30 una cena marocchina, a offerta libera, il cui ricavato sarà devoluto a favore dei centri antiviolenza.
L’intero progetto, promosso dal Quartiere 3 Est di Padova, ha visto anche la collaborazione fattiva di numerose associazioni.

In mostra la creatività femminile a Ponte san Nicolò (Padova)
Si inaugurerà proprio l’8 marzo, alle 17.30, la mostra collettiva di artiste “Donne in arte” al municipio di Ponte San Nicolò (Padova). L’iniziativa, promossa dall’Assessorato alla Cultura e alle Pari opportunità comunale, vede esposte le opere di tre artiste: Rosalia Capotorto, Emanuela Vomiero e Adriana Ouatu.
La mostra sarà visitabile fino a domenica 16 marzo. Per informazioni e orari di apertura: http://www.comune.pontesannicolo.pd.it/upload/Mostra%20Collettiva%20d'arte%208-16%20marzo%202014.pdf

Nel Miranese, le “Scarpe rosse” messicane contro la violenza di genere
Domenica 9 marzo alle 11 alla Torre dell'orologio di Noale prenderà forma “Scarpe Rosse”, progetto d’arte pubblica promosso dall'Assessorato alle Pari opportunità del Comune di Noale e dalla Commissione intercomunale per le Pari opportunità composta dagli Assessorati alle Pari opportunità dei Comuni di Martellago, Salzano, Spinea, Mirano, Santa Maria di Sala e Scorzè. L’iniziativa, che conta la numerosa e attiva partecipazione di associazioni del territorio, prevede il coinvolgimento interattivo dei cittadini nella sua realizzazione e intende, attraverso l’arte, dire “no” alla violenza di genere. L’installazione è composta da decine di paia di scarpe rosse da donna: ogni paio rappresenta una donna e la traccia di una violenza subita, ma nello stesso tempo esprime la volontà di dimostrare solidarietà nei confronti di tutte le donne vittime e di continuare insieme il cammino contro questo fenomeno. Per questo motivo le scarpe saranno poste ordinatamente lungo un percorso urbano a simboleggiare una metaforica marcia contro la violenza.
Tutto parte dall’opera d’arte "Zapatos rojos" dell’artista messicana Elina Chauvet realizzata per la prima volta nel 2009 a Ciudad Juarez, dove centinaia di donne sono quotidianamente rapite, stuprate e assassinate nella totale impunità e indifferenza da parte delle autorità e del governo.

Sei scrittrici per raccontare le donne nel Trevigiano

Anche l’ampio cartellone di “Centorizzonti” attraversa l’8 marzo, portando in scena sabato alle ore 21, al centro polivalente La Roggia di San Zenone degli Ezzelini (Treviso), lo spettacolo “La galassia sommersa”: è quella di sei scrittrici, giornaliste, lavoratrici, donne sensibili ed emancipate. Sarà la scrittrice Antonia Arslan a introdurre le autrici - da lei scelte per la loro sconcertante attualità e modernità, ritraendole nei loro aspetti umani oltre che letterari. Sul palco l’attrice Nicoletta Maragno e i musicisti della Piccola Bottega Baltazar. L’intera “rassegna di teatro, musica e paesaggi” è organizzata da Echidna Cultura e promossa dalla rete culturale dei Comuni di Altivole, Asolo, Borso del Grappa, Castelcucco, Cavaso del Tomba, Cornuda, Crespano del Grappa, Maser, Possagno, San Zenone degli Ezzelini. Per consultare l’intero calendario di eventi: http://www.echidnacultura.it/wp/wp-content/uploads/2014/01/programma-web-2.pdf.

A Treviso iniziative per dire no alla violenza di genere
Due giornate di approfondimento sulla violenza di genere a Treviso, l’8 e il 9 marzo, con “Oltre l’8 Marzo, r-Esistenze / Incroci di Prospettive”: sabato, alle 16 all’Auditorium Scuole Stefanini, in programma il convegno “Incroci di prospettive: donne e uomini al lavoro sulla violenza di genere”, nel corso del quale sarà presentato il report conclusivo di un percorso in-formativo condotto da Dipingiamoci di Donna, e a seguire un concerto; domenica, invece, diversi luoghi della città saranno animati da performance artistiche (nextage teatrodanza, collettivi studenteschi), biblioteca vivente, e la presenza di alcune associazioni. L’intero progetto è promosso da Associazione Dipingiamoci di Donna in collaborazione con Ulss 9 e Comune di Treviso e coi il coinvolgimento di diverse realtà sociali e artistiche del territorio.
 

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Data ultimo aggiornamento: 15 maggio 2014