Newsletter dicembre 2014



L’intervento della presidente Simonetta Tregnago


Care tutte, cari tutti, anche quest’anno che volge a conclusione ci ha visti continuare il nostro comune impegno per promuovere una cultura di parità tra uomini e donne nei diversi ambiti del lavoro, dell’economia, della società e della politica. Ci ha visti anche dire sempre e con forza “no” alla violenza, ad ogni forma di violenza contro le donne, sia essa fisica che psicologica: un fronte rispetto al quale chiediamo alle istituzioni di mettere in campo azioni più efficaci e maggiori risorse.

Ringrazio dunque a nome mio e della Commissione regionale Pari opportunità che presiedo in primo luogo tutti gli organismi di parità che con tenacia e dedizione si sono fatti promotori sui territori di azioni di sensibilizzazione e di iniziative a tutela dei diritti delle donne. Il nostro sincero grazie va anche a tutti coloro che – associazioni femminili e organizzazioni di volontariato, associazioni di categoria, istituzioni, cittadini…- hanno contribuito a dare ulteriore linfa a una nuova cultura di rispetto e di valorizzazione della donna.
Infine a quanti hanno sostenuto e stanno sostenendo il nostro impegno e le azioni di sensibilizzazione verso le istituzioni, come la nostra pressante richiesta per l’introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale regionale.
Ogni risultato deve essere per tutti noi un incoraggiamento e uno stimolo importante a non mollare mai, a proseguire il nostro lavoro con passione ed entusiasmo, tenendo sempre viva la speranza di poter presto vedere e toccare con mano i segni di un chiaro e netto cambiamento culturale e sociale.
Perciò nulla del prezioso patrimonio che sui territori a fatica andiamo quotidianamente costruendo può e deve essere perduto o sprecato: noi non possiamo permettercelo! Lavoriamo di più, dunque, e meglio insieme, perché la rete deve diventare la nostra forza vera e vincente.

Da parte mia e dell’intera Commissione, auguro sinceramente a voi tutti e alle vostre famiglie un sereno Natale e un 2015 colmo di ogni bene.


Simonetta Tregnago, presidente Commissione regionale Pari opportunità



IN EVIDENZA

Le attività e le iniziative della Commissione regionale Pari opportunità: la Cpo chiede sostegno alla sua proposta di introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale regionale; arriva il “decalogo di Venezia”, il documento contenente dieci richieste di azione e di impegno per la realizzazione della parità di genere, proposto dalla Cpo veneta e dalla consigliera regionale di parità; il nostro benvenuto alle nuove componenti della Commissione regionale Pari opportunità.

Sosteniamo la doppia preferenza di genere #venetodoppiapreferenza
Abbiamo chiesto al Consiglio Regionale, con una comunicazione indirizzata al Presidente del Consiglio, al Presidente della Giunta e in audizione in Prima Commissione Consiliare, una modifica alla legge regionale che preveda l’introduzione della doppia preferenza di genere, andando così a modificare l’articolo 20 della legge regionale 16 gennaio 2012, n. 5 “Norme per l’elezione del presidente della Giunta e del Consiglio regionale”.
Vi è una storica sotto-rappresentanza delle donne nelle assemblee elettive, dovuta a fattori culturali, economici e sociali ed è evidente che è necessario un meccanismo normativo che preveda che gli elettori possano esprimere anche due voti di preferenza.
È importante ricordare che in questa norma non vi è nessuna imposizione. La possibilità di esprimere due preferenze è una scelta libera per gli elettori, i quali possono esprimerne anche una sola preferenza, indirizzando la scelta verso un candidato dell’uno o dell’altro sesso. Solo se si decide di avvalersi della possibilità di esprimere una seconda preferenza, la scelta dovrà cadere su un candidato/a della stessa lista, ma di sesso diverso da quello del candidato oggetto della prima preferenza.
Si tratta di una norma che promuove il riequilibrio di genere nella rappresentanza consiliare e la regola della doppia preferenza di genere che abbiamo già imparato a conoscere per l’elezione dei consigli comunali (legge 215/2012) non è ancora in vigore nella nostra Regione. È necessario intervenire per riequilibrare la presenza femminile e maschile nelle assemblee elettive a tutti i livelli. Nel nostro Consiglio Regionale sono state elette solo 4 donne su un totale di 60 consiglieri: una rappresentanza inadeguata, che evidenzia il grande ritardo della politica.

Se desiderate sostenere l’azione della Commissione Pari Opportunità Regione del Veneto vi invitiamo ad aderire inviando una mail all’indirizzo commissione.pari.opportunita@regione.veneto.it con oggetto “Legge elettorale regionale: sosteniamo la doppia preferenza di genere” con un breve testo di sostegno e indicando l’associazione od organismo che invia il messaggio. Qui di seguito una proposta di testo di adesione:
Sostengo/sosteniamo la richiesta che tra le modifiche alle legge elettorale regionale, di prossima discussione in Consiglio, sia compreso l’inserimento della doppia preferenza di genere, proposta avanzata dalla Commissione regionale Pari opportunità del Veneto per realizzare il riequilibrio di presenze tra i generi in Consiglio regionale.

Sarà nostra cura raccogliere i vostri messaggi che saranno un prezioso contributo alle nostre azioni presso le istituzioni competenti. Crediamo sia necessario uniformare i meccanismi di voto e portare la nostra Regione al pari con altre Regioni che hanno già applicato, con successo, la doppia preferenza di genere.

Il decalogo di Venezia proposto dalla Cpo e dalla consigliera regionale di parità
In occasione del convegno promosso dal Consiglio regionale sul tema della lotta alla violenza di genere la presidente della Cpo Simonetta Tregnago e Sandra Miotto, consigliera regionale di parità, hanno presentato in Consiglio regionale a consiglieri, assessori e gruppi politici il “decalogo di Venezia”, un documento contenente dieci richieste di azione e di impegno per la realizzazione della parità di genere, condizione necessaria per prevenire ogni forma di violenza.
In sintesi: assicurare un’adeguata dote finanziaria alla legge 5/2013, approvata 18 mesi fa dal Consiglio Veneto per prevenire e contrastare le violenze sulle donne; monitorarne gli interventi connessi e i risultati per fare il punto sulle azioni nel territorio a tutela delle donne vittime di violenza; promuovere una rete di protezione sociale capillare e omogenea; introdurre nella legge elettorale regionale la doppia preferenza di genere per garantire un’effettiva rappresentanza femminile nel Consiglio e nella Giunta; rendere di effettiva attuazione il protocollo d’intesa tra Corecom e organismi di parità del Veneto, perché media e pubblicità rifiutino ogni utilizzo offensivo o discriminatorio dell’immagine della donna; promuovere politiche di sostegno all’occupazione femminile e di conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di vita; sollecitare una maggiore attenzione al fenomeno del mobbing; rispettare l’equilibrio di genere nei Cda delle società partecipate e nei vertici degli enti a partecipazione regionale. E ancora, a livello istituzionale: coinvolgere gli organismi di parità in tutte le sedi di confronto istituzionale, di studio e ricerca, e rendere obbligatorio il parere della Commissione regionale per le pari opportunità nella formulazione delle proposte di legge e delle leggi al fine di valutarne in ciascun caso l’impatto di genere.
L’auspicio è che il documento possa diventare la “mappa” di orientamento per il lavoro delle istituzioni regionali e anche sia sollecitazione per la campagna elettorale delle consultazioni regionali del 2015.

Due nuove componenti nella Cpo
Entrano a far parte della Commissione pari Opportunità del Veneto due nuove componenti: Claudia Contò, in rappresentanza delle associazioni femminili operanti a livello regionale (assieme alle già presenti Sabrina Ravagnani, Francesca Ruta, Patrizia Martello e Cristina Greggio) e Caterina Gaggio, in rappresentanza delle associazioni sindacali dei lavoratori dipendenti (in aggiunta a Carola Paggin e Maria Cristina Marzola). A loro il benvenuto da parte della presidente, delle vicepresidenti e della Commissione tutta e l’augurio di un proficuo lavoro di collaborazione e di scambio.


ALTRE NEWS

Al via in Veneto (a Venezia e Padova) il primo percorso formativo sulla funzione e sulla struttura della Commissione Pari opportunità; la giornalista di Antenna 3 Angela Pederiva vince la decima edizione del Premio Vesce, dedicata alla violenza sulle donne nei media; anche in Veneto i ”posti occupati”, simbolo delle donne vittime di violenza di genere e femminicidio; il piano nazionale antiviolenza e la nuova campagna contro gli abusi “#cosedauomini”; in arrivo la svolta per i cognomi italiani.

Al via il primo percorso formativo dedicato alla funzione e alla struttura della Commissione Pari opportunità

Come “funziona” un Comune: quale ruolo e spazio di intervento della Commissione per le Pari opportunità?” è il titolo del percorso formativo dedicato alla funzione e alla struttura della Commissione Pari opportunità per gli organismi di parità del Veneto e i Comuni del Veneto. Il corso è organizzato dalla Sezione Relazioni internazionali della Regione Veneto, in collaborazione con la Camera di Commercio di Vicenza e con la Fondazione Centro Produttività Veneto, e fa parte del progetto di sostegno tecnico e di coordinamento a favore degli organismi di parità veneti.
Gli incontri sono a Venezia il lunedì dalle 14 alle 18 presso la sede della Regione del Veneto, Palazzo della Regione (accanto alla stazione ferroviaria), e in replica a Padova il mercoledì dalle 9 alle 13 presso la sede di Banca Etica in via Niccolò Tommaseo 7.
Cominciati a inizio dicembre, gli approfondimenti riprendono a gennaio con "La funzione degli Organismi di parità per lo sviluppo locale", che vede come relatore Maurizio Padovan lunedì 12 gennaio e mercoledì 14. Si chiude con "La dimensione politico-amministrativa nella quale opera la C.P.O." di Maurizio Lucca lunedì 19 gennaio 2015 e mercoledì 21 gennaio.

Premio Vesce: le vincitrici della decima edizione, dedicata alla violenza sulle donne nei media

Era dedicata al tema della violenza sulle donne nei media la decima edizione del premio Vesce. A vincere quest’anno la giornalista di Antenna 3 Angela Pederiva per il suo servizio dedicato a Gianangela Gigliotti, la donna di Conegliano aggredita a colpi di accetta dall'ex marito e ora in sedia a rotelle: premiata «per la capacità di approfondire il tema attraverso voci diverse, riuscendo ad andare oltre la violenza: il servizio non si ferma al ruolo di vittima della donna, ma propone un recupero pieno della sua dignità». La giuria di giornalisti - presieduta da Gianluca Amadori e composta da Alberta Pierobon, Nicoletta Martelletto, Alda Vanzan e Francesco Jori – ha poi scelto di premiare anche l’elaborato del liceo Guggenheim “La violenza sulla donna – frammenti d’Arte”.

Anche in Veneto i ”posti occupati” contro la violenza di genere
Ha preso il via anche in Veneto, in occasione del 25 novembre scorso, l’iniziativa nazionale “Posto occupato”, ideata dall’editrice Maria Andiloro, in memoria delle donne vittime di femminicidio. L’Assessorato regionale con delega alle Pari opportunità ha proposto a tutti i Comuni, le Province e le Aziende Ulss di aderire al progetto come azione di sensibilizzazione nei confronti della violenza di genere. Ogni vittima, prima che un marito, un compagno, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, un posto nella società. A simboleggiare appunto questo, l’iniziativa prevede di posizionare un cartello con la scritta “Posto occupato” su una sedia all’ingresso della sede di ciascun ente, a cui magari aggiungere anche un oggetto che rappresenti la quotidianità interrotta per sempre: un mazzo di chiavi, un libro, una sciarpa. La protagonista è l’assenza, evocata dalla sedia “occupata” ma vuota.

Un piano nazionale antiviolenza e una campagna contro gli abusi
Un piano antiviolenza da subito operativo, che esca dalla logica di emergenza ed entri in un’ottica di sistema: è il progetto di Giovanna Martelli, deputata e delegata dalla Presidenza del Consiglio alle Pari opportunità, annunciato in occasione del 25 novembre, assieme alla presentazione della nuova campagna di sensibilizzazione del Governo per la lotta contro gli abusi dal titolo #cosedauomini.
L’intenzione del piano è di formare le operatrici e gli operatori che entrano in contatto con le donne che hanno subito violenza; rendere più efficiente la rete di protezione; costruire una raccolta strutturata e periodicamente aggiornata dei dati del fenomeno partendo da banche dati esistenti; agevolare il reinserimento abitativo e lavorativo delle vittime. La nuova campagna di sensibilizzazione nazionale si rivolge a mariti, padri e ragazzi. È una web serie, promossa dal Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri con il contributo della Commissione europea, che vede protagonisti cinque uomini diversi tra loro per età, provenienza geografica e sociale, istruzione e occupazione ma legati da una passione tutta maschile: il calcetto. La loro “partita” si gioca non solo sul campo ma soprattutto a casa,…per liberarsi degli stereotipi di genere. La campagna parte dagli uomini e parla agli uomini, perché si facciano attori del cambiamento culturale contro gli abusi sulle donne.

In arrivo la svolta nei cognomi italiani
Non ci sarà più l’obbligo di dare ai figli solo il cognome paterno. Si potrà decidere tra quello paterno e quello materno, o anche di tenerli entrambi, nell’ordine che si preferisce. Se non c’è l’accordo dei genitori il figlio avrà entrambi i cognomi, in ordine alfabetico, così come per i figli nati fuori dal matrimonio. Ai figli adottivi invece si potrà aggiungere un solo cognome, anteponendolo all’originale. Anche i maggiorenni potranno aggiungere il cognome del secondo genitore, a patto che siano stati da lui riconosciuti.
È quanto accadrà se in Senato passerà il disegno di legge già approvato alla Camera. La proposta arriva dopo la condanna all’Italia da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per violazione dei diritti umani, perché secondo la Corte è un diritto della madre dare al figlio il proprio cognome.
Il testo, approvato dalla Camera lo scorso settembre, è stato assegnato alla Seconda Commissione permanente Giustizia del Senato per l'esame e l'accettazione nella sua forma definitiva. Quando la proposta diventerà legge si assisterà al cambiamento della storia dei cognomi italiani, decretando la fine dell'attribuzione automatica del cognome paterno, logica legata alla concezione patriarcale.


VI SEGNALIAMO

Alcuni prossimi appuntamenti della rete pari opportunità nel territorio veneto: un concorso d’arte a Santa Maria di Sala (Venezia); a Verona una serata per dire no alla violenza sulle donne; a Vicenza un corso per avvocati e commercialisti sulla leadership strategica e operativa; a Piazzola sul Brenta (Padova) uno spettacolo sull’essere mamma; in provincia di Treviso incontri per parlare di conciliazione famiglia e lavoro, di donne e politica; a Padova il cineforum del Centro italiano femminile.

Un concorso d’arte a Santa Maria di Sala (Venezia)
È promosso dalla Consulta per le pari Opportunità del Comune di Santa Maria di Sala (Venezia) il concorso per artisti sul tema “L’integrazione sociale: confronto, sapere, tolleranza…”. L’opera pittorica o grafica selezionata andrà ad aggiungersi al “percorso” artistico dedicato alle pari opportunità creato all’interno della sede municipale. È possibile partecipare al concorso fino a venerdì 19 dicembre 2014: per informazioni tel 041487550.
La premiazione si terrà il 10 gennaio 2015 alla sala teatro “Sandro Pertini” di Villa Farsetti, in apertura al concerto di inizio anno.

A Verona una serata per dire no alla violenza contro le donne

Ultimo appuntamento del calendario di iniziative dedicate alla giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne promosse dall’assessorato alle Pari opportunità del Comune di Verona: venerdì 19 dicembre alle 20.45 presso la Chiesa di Santa Maria in Chiavica “Ne uccide più la lingua che la spada”, spettacolo con letture, esibizioni di teatro-danza, musiche e una performance di scherma. Le coreografie sono a cura dell’associazione Les Petit Pas di Katia Tubini e l’esibizione di scherma è guidata da Andrea Piubello della fondazione Bentegodi.
Per informazioni: 045 8077701 – 8078539 pariopportunita@comune.verona.it

A Vicenza un corso per avvocati e commercialisti sulla leadership strategica e operativa

Leadership strategica e operativa. Competenze trasversali, tattiche comunicative, empowerment e modelli di efficacia”: è il titolo del corso promosso dalla Commissione pari Opportunità del Consiglio nazionale forense - in collaborazione con il Comitato Pari opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Vicenza e di Bassano, l’Associazione Commercialisti di Vicenza e l’Ordine dei Dottori commercialisti ed esperti contabili di Vicenza. – che si terrà da venerdì 19 a sabato 20 dicembre, presso la sala dell’Arco del Palazzo delle Opere sociali di Vicenza, in piazza Duomo 2. Il corso mira a incrementare l’efficacia comunicativa, la competenza motivazionale e la capacità di gestione delle criticità relazionali ed è destinato a 50 partecipanti. Non mancheranno esercitazioni pratiche di tecniche di psicologia sociale, strategica e di comunicazione, di metodi di autoanalisi e di problem solving.
Per info e iscrizioni: comitatopariopportunita@ordineavvocativicenza.it

A Piazzola sul Brenta (Padova) lo spettacolo “Cuore di mamma”
Venerdì 16 gennaio 2015 alle 20.45 (presso la sala Consiliare comunale) lo spettacolo teatrale “Cuore di mamma” proposta dal Teatro de Linutile: un viaggio tra i mille volti dell’essere mamma, tra ricordi e riflessioni, speranze e cambiamenti. La protagonista racconterà la fatica e la gioia di essere mamma e donna. È l’ultimo appuntamento di “Pari opportunità”, percorso di formazione e informazione promosso dall’assessorato alle Pari opportunità del Comune di Piazzola sul Brenta. Per informazioni: 049 9697936

In provincia di Treviso otto incontri per parlare di conciliazione famiglia e lavoro, di donne e politica

A promuoverli, il Tavolo Rosa, un tavolo intercomunale sulle Pari opportunità nel montebellunese e dintorni. Gli appuntamenti si inseriscono nel progetto “Il mondo è nostro (oppure no?)” e sono curati dall’associazione Spazio Rosa Bergamo di Montebelluna. Obiettivo del progetto, avviare un confronto sui temi con il supporto di film, letture, video e testimonianze.
Gli incontri dedicati al tema della conciliazione tra famiglia e lavoro si terranno a Volpago del Montello (Treviso) tutti i giovedì del mese di gennaio 2015 (8, 15, 22 e 29) dalle ore 20.30 alle 23. Tutti i giovedì del mese di febbraio (5, 12, 19 e 26), e sempre allo stesso orario, anche gli appuntamenti relativi al tema donne e politica, a Caerano di San Marco.
Ogni incontro è a numero chiuso. Per informazioni: 0423-976827 (Comune di Valdobbiandene), 0423 873420 (Comune di Volpago del Montello); 0423 659810 (Comune di Caerano San Marco).

A Padova il cineforum del Centro italiano femminile
In calendario fino a marzo 2015 il cineforum del Centro italiano femminile: ogni mercoledì alle 15.30 alla multisala MPX di via Bonporti 22 a Padova la proposta di una pellicola dedicata al mondo femminile. Dopo ogni proiezione seguiranno i dibattiti sui temi con esperti e testimoni.
Per informazioni: 049 8771741 cifpadova@virgilio.it; www.cifpadova.it



Data ultimo aggiornamento: 19 dicembre 2014