MODIFICHE ALLA LEGGE ELETTORALE REGIONALE: la Commissione Pari opportunità esorta il Consiglio e la Giunta regionali all’introduzione della doppia preferenza di genere

Su un totale di circa sessanta componenti, ad oggi, nella nostra Regione siedono in Consiglio tre sole donne, di cui due assessori, gli unici di genere femminile in Giunta:
numeri che ci dicono/confermano quanto il cammino verso la parità di genere per godere della piena cittadinanza politica sia purtroppo ancora lungo.
In attesa che in Consiglio regionale si apra il dibattito sulle proposte di modifica alla legge elettorale regionale (n. 5 del 16 gennaio 2012), avanzate dalla Giunta e
da alcuni consiglieri a partire dai mesi scorsi, la Commissione Pari opportunità del Veneto sente la necessità di riportare all’attenzione dell’opinione pubblica e
della politica l’urgenza del tema della rappresentanza di genere.


Crediamo che il Veneto debba saper cogliere questa circostanza favorevole per dare un segnale chiaro di cambiamento e di netta discontinuità col passato, offrendo
ai cittadini veneti nuove opportunità di scelta: per l’elezione dei consiglieri regionali sia introdotta la possibilità di due preferenze (oggi ne è prevista solo una) con
l’obbligo dell’alternanza di genere, ossia di indicare candidati di sesso diverso qualora si scegliesse di esprimere il proprio voto per due persone.
La Cpo chiede inoltre che anche nella Giunta, e non solo nel Consiglio, sia previsto un riequilibrio di presenze tra i sessi.
La richiesta della Commissione è già stata sottoposta formalmente ai presidenti della Giunta Luca Zaia e del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato.

Da parte nostra sono ora in via di definizione azioni di sensibilizzazione, che necessitano della collaborazione e del sostegno degli organismi di parità,
delle associazioni, delle reti femminili, delle imprese, degli enti locali, del non profit, presenti e attive nel territorio.

Bisogna agire, da subito, a livello politico, sociale e culturale ma anche a un livello operativo, facendo fronte al ritardo con misure concrete. La politica deve colmare
la sua distanza nei confronti della società: lì fuori il mondo dell'impresa, del lavoro, della cultura e del sociale, offrono ogni giorno conferma di quanto sia strategico
il ruolo della donna nel cambiamento della società.

La presidente Simonetta Tregnago e le vicepresidenti Cristina Greggio e Daniela Rader

 



Data ultimo aggiornamento: 24 novembre 2014