Sistema integrato dei servizi di educazione e istruzione per le bambine e i bambini dalla nascita sino ai sei anni

Lo Stato promuove e sostiene la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi mediante un Piano di Azione Nazionale Pluriennale, attraverso cui eroga annualmente risorse direttamente ai Comuni.

Le Regioni definiscono la programmazione e le modalità di riparto delle risorse assegnate in Conferenza unificata. Promuovono i coordinamenti pedagogici ministeriali. Concorrono al monitoraggio e alla valutazione del Sistema Integrato. Definiscono gli standard strutturali, organizzativi e qualitativi dei Servizi educativi per l’infanzia, disciplinando le attività di autorizzazione, accreditamento e vigilanza effettuate dagli Enti Locali.

Il Fondo, che rappresenta un cofinanziamento statale delle risorse stanziate annualmente dalle Regioni, è finalizzato a interventi di edilizia, gestione e qualificazione dell’offerta di servizi educativi per l’infanzia e scuole dell’infanzia statali e paritarie. Alla formazione del personale educativo e docente e alla promozione dei coordinamenti pedagogici territoriali è riservato annualmente almeno il 5% delle risorse complessive.

Lo Stato mette a disposizione dei fondi per ogni annualità, erogati direttamente ai Comuni dal Ministero dell’Istruzione sulla base della programmazione regionale; viene così attuata, sul territorio nazionale, una programmazione regionale pluriennale, ferma restando la possibilità, ogni anno, di operare i necessari aggiustamenti. I beneficiari del Fondo sono:

  • i Servizi per la prima infanzia e le Scuole dell’infanzia non statali, stabiliti tramite gli stessi criteri che si applicano nei riparti annuali delle risorse finanziarie stanziate dalla Regione del Veneto;
  • i servizi per la prima infanzia (accreditati ai sensi della L.R. n. 22/2002 ma non finanziati ai sensi della L.R. n. 32/1990), individuati sulla base dei certificati di accreditamento istituzionale;

Il finanziamento è erogato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito direttamente alle Amministrazioni Comunali con servizi 0-6 attivi sul territorio: le informazione in merito a tempi e modi di erogazione, nonché alle modalità di rendicontazione, possono essere fornite esclusivamente dagli uffici competenti del Ministero.

Data la natura programmatoria dell’atto, è stabilito che il Comune territorialmente competente operi le necessarie variazioni in merito ai beneficiari dei trasferimenti nei casi di chiusure o cambi di titolarità delle attività.

 

Piano pluriennale per il sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni per il quinquennio 2021-2025.

Lo Stato promuove e sostiene la qualificazione dell’offerta dei servizi educativi mediante un Piano di Azione Nazionale Pluriennale, attraverso cui eroga annualmente risorse direttamente ai Comuni.

Le Regioni definiscono la programmazione e le modalità di riparto delle risorse assegnate in Conferenza unificata. Promuovono i coordinamenti pedagogici ministeriali. Concorrono al monitoraggio e alla valutazione del Sistema Integrato. Definiscono gli standard strutturali, organizzativi e qualitativi dei Servizi educativi per l’infanzia, disciplinando le attività di autorizzazione, accreditamento e vigilanza effettuate dagli Enti Locali.

Il Fondo, che rappresenta un cofinanziamento statale delle risorse stanziate annualmente dalle Regioni, è finalizzato a interventi di edilizia, gestione e qualificazione dell’offerta di servizi educativi per l’infanzia e scuole dell’infanzia statali e paritarie. Alla formazione del personale educativo e docente e alla promozione dei coordinamenti pedagogici territoriali è riservato annualmente almeno il 5% delle risorse complessive.

Con Intesa n.82/CU dell’8 luglio 2021 è stato adottato il Piano di Azione Pluriennale Nazionale per il quinquennio 2021-2025.

Lo Stato mette a disposizione 309 milioni di euro per ogni annualità, erogati direttamente ai Comuni dal Ministero dell’Istruzione, a seguito della programmazione regionale.

Viene così attuata, sul territorio nazionale, una programmazione regionale pluriennale, ferma restando la possibilità, ogni anno, di operare i necessari aggiustamenti.

 

Annualità 2021, 2022 e 2023

La prima quota dell’annualità 2021, per la Regione del Veneto pari ad euro 18.916.714,73, è stata ripartita nella stessa misura dell’annualità precedente, ovvero il Ministero dell’Istruzione ha erogato ai medesimi Comuni, già individuati nella DGR n. 912/2020, le stesse somme del 2020, per dare un supporto rapido e concreto ai servizi in difficoltà finanziarie a causa dell’emergenza da Covid 19.

Al primo incontro del Tavolo Paritetico, avvenuto il 5 ottobre 2021 in modalità telematica, si è proceduto alla discussione e al confronto sulla programmazione pluriennale del suddetto Fondo, per la seconda parte del finanziamento dell’annualità 2021 (che è stata destinata alla formazione), e per la programmazione delle annualità 2022 e 2023.

Come avvenuto per le precedenti annualità del Piano 0-6 anni, la suddivisione del finanziamento statale è effettuata in maniera uguale tra i servizi prima infanzia (0-3 anni) e le scuole dell’infanzia non statali (3-6 anni).

I beneficiari del Fondo sono i Servizi per la prima infanzia e le Scuole dell’infanzia non statali, stabiliti tramite gli stessi criteri che si applicano nei riparti annuali delle risorse finanziarie stanziate dalla Regione del Veneto.

Inoltre sono inclusi i servizi per la prima infanzia (accreditati ai sensi della L.R. n. 22/2002 ma non finanziati ai sensi della L.R. n. 32/1990), individuati sulla base dei certificati di accreditamento istituzionale in possesso della Direzione Servizi Sociali. 

Il finanziamento è erogato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito direttamente alle Amministrazioni Comunali con servizi 0-6 attivi sul territorio: le informazione in merito a tempi e modi di erogazione, nonché alle modalità di rendicontazione, possono essere fornite esclusivamente dagli uffici competenti del Ministero.

Data la natura programmatoria dell’atto, è stabilito che il Comune territorialmente competente operi le necessarie variazioni in merito ai beneficiari dei trasferimenti nei casi di chiusure o cambi di titolarità delle attività.

 

Con DGR n. 1607 del 19 novembre 2021, pubblicata sul BUR n. 160 del 30/11/2021, è stata approvata la programmazione regionale degli interventi di cui al Decreto di riparto relativo al “Fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione per i bambini di età compresa dalla nascita sino ai sei anni”per gli anni 2021, 2022 e 2023, approvato nelle sedute della Conferenza Unificata dell’8 luglio 2021, del 4 agosto 2021 e del 9 settembre 2021.

Con DDR n. 44 del 20 aprile 2023 (BUR n. 62 del 9 maggio 2023) è stato disposto l’elenco dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia non statali beneficiari del contributo statale assegnato a copertura delle spese di gestione, delle spese per la formazione e per i coordinamenti pedagogici per l’anno 2022.

 

Piano 0-6 anni - Annualità 2020

 

Con DGR n. 912 del 9 luglio 2020 , pubblicata sul B.U.R. 104 del 14 luglio 2020, è stata approvata la programmazione regionale degli interventi di cui al Decreto di riparto relativo al “Fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione per i bambini di età compresa dalla nascita sino ai sei anni” anno 2020, approvato in sede di Conferenza Unificata del 18 giugno 2020.

Per l'annualità 2020 è stato stabilito che tutte le risorse disponibili, in considerazione dell’impatto dell’emergenza da Covid 19, siano destinate al finanziamento delle spese di gestione dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia non statali, utilizzando gli stessi criteri di riparto applicati nel triennio precedente, ossia:

  • i criteri di riparto di cui alla L.R. n. 32/1990 per i Servizi per la prima infanzia e alla L.R. n. 23/1980 per le Scuole dell’infanzia non statali, cioè gli stessi criteri che si applicano nei riparti annuali delle risorse finanziarie destinate ai servizi per l'infanzia e delle scuole dell'infanzia non statali; includendo anche i servizi per la prima infanzia accreditati ai sensi della L.R. n. 22/2002 ma non finanziati ai sensi della L.R. n. 32/1990, utilizzando il criterio di cui alla Deliberazione di Giunta Regionale n. 686 del 26 maggio 2020 e individuati sulla base dei certificati di accreditamento istituzionale in possesso della Direzione Servizi Sociali al 1° semestre 2020. 

Come gli anni scorsi, il finanziamento sarà erogato dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) direttamente alle Amministrazioni comunali: qualsiasi informazione in merito a tempi e modi di erogazione, nonché alle modalità di rendicontazione possono essere fornite esclusivamente dagli uffici competenti del MIUR.

 

Per ulteriori approfondimenti sul Piano di azione nazionale pluriennale

Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca - Piano di azione nazionale pluriennale



Data ultimo aggiornamento: 25 agosto 2023