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Zaia: Regioni fondamentali per la crescita dell'Europa

19 marzo 2015

Riprendiamo in questa pagina l'intervista del Presidente Luca Zaia sul magazine "Regions and cities of Europe", rivista ufficiale del Comitato delle Regioni (disponibile in inglese a questo link), istituzione europea di cui è diventato membro effettivo in rappresentanza del Veneto.

Zaia: Regioni fondamentali per la crescita dell'Europa

Come nuovo membro del Comitato Europeo delle Regioni a Bruxelles, il presidente Zaia ha sottolineato la necessità di mettere le autorità locali al centro della politica di coesione, al fine di promuovere la crescita economica, rivitalizzare l'industria, rilanciare l'occupazione e combattere la povertà e l'esclusione sociale.

Cosa si aspetta come nuovo membro del Comitato delle Regioni?

Sono da sempre convinto del ruolo cruciale delle Regioni quali vere protagoniste delle dinamiche europee. Come nuovo Membro del Comitato delle Regioni è mia intenzione favorire il coinvolgimento delle Regioni nel processo decisionale europeo, per migliorare la partecipazione attiva dei cittadini. L’Europa del futuro è l'Europa delle Regioni e delle Macroregioni. Questa credo sia la vera sfida: mettere le Autorità locali al centro delle politiche di coesione in modo da favorire la crescita economica, rivitalizzare l’industria, rilanciare l’occupazione e contrastare la povertà e l’esclusione sociale.

Quali saranno le sue priorità a Bruxelles?

La diversità è la ricchezza dell’Europa. Per questo valorizzare le risorse del territorio è la chiave per uscire da questa crisi economica preservando al tempo stesso le specificità delle produzioni locali. Le PMI, spina dorsale di molte economie regionali, necessitano di investimenti strategici che consentano anche di rilanciare l’occupazione, soprattutto quella giovanile. Il mio impegno nel Comitato va in questo senso.
Il Rapporto 2014 sul mercato del lavoro in Veneto ci mostra una stagione di crisi, con una disoccupazione al 7,6%, e soprattutto una situazione in cui un giovane su due che non trova lavoro o lavora solo in modo precario. Il Veneto sta lavorando per fronteggiare questo scenario, comune a molte Regioni d’Europa, utilizzando a fondo strumenti europei come la Garanzia Giovani e opportunità date da progetti come “FITT! Forma il tuo Futuro”, nuova iniziativa per definire modalità innovative di sostegno nei percorsi di apprendistato. Il rilancio dell’occupazione e della crescita economica sono priorità fondamentali, che guideranno la mia partecipazione al Comitato delle Regioni.

Guardando alle conseguenze della crisi finanziaria, come giudica il possibile impatto del piano Juncker?

Favorire l’uscita dalla crisi e la ripresa dell’occupazione significa dare occasioni concrete di crescita alle imprese. Per questo i progetti veneti candidati a entrare nel piano Juncker puntano sullo sviluppo di importanti infrastrutture. Tra i progetti veneti presentati figurano l’espansione dell’aeroporto di Venezia e dei suoi collegamenti ferroviari, l’ammodernamento dell’autostrada Venezia-Trieste, il porto offshore con il terminal d’altura e l’accordo tra gli scali dell’Alto Adriatico. Credo che un accordo quadro tra i porti dell’Alto Adriatico, con l’apertura del corridoio Adriatico-Baltico, sia fondamentale per rendere competitiva la Regione adriatica. Allo stesso modo l’inserimento nel piano Junker del porto offshore rappresenta il riconoscimento del carattere strategico di questa infrastruttura.

Quali sono le iniziative più innovative del Veneto, che potranno essere di ispirazione per gli altri membri del Comitato delle Regioni?

La Regione sta sviluppando iniziative europee importanti per stimolare l’occupazione, soprattutto quella giovanile. Negli ultimi decenni il Veneto ha rappresentato per l’Italia e l’Europa un modello forte di sviluppo imprenditoriale, basato sul talento e sulle competenze di tanti piccoli imprenditori. È un modello che non è tramontato, e che può rappresentare ancora una forza per lo sviluppo regionale e un esempio per le altre regioni europee. Per questo il Veneto ha messo in campo iniziative forti di sostegno all’imprenditoria giovanile, come ad esempio il progetto “Crea Lavoro”, per favorire la nascita di nuove imprese e incanalare il potenziale creativo e innovativo di tanti giovani.

A questo si sono accompagnate negli ultimi anni una serie di politiche per sostenere la centralità della famiglia, fattore determinante per il rafforzamento della coesione sociale e lo sviluppo dell’ economia. Alcuni esempi significativi sono le politiche per la conciliazione famiglia-lavoro (telelavoro-part time- nidi aziendali e in famiglia-congedo paternità); reti di famiglie solidali; audit famiglia lavoro (certificazione di qualità assegnata alle imprese che adottano misure di sostegno dei tempi di conciliazione famiglia-lavoro). Allo stesso tempo, il Veneto si sta spendendo per affrontare la sfida dell’invecchiamento attraverso un modello di integrazione socio-sanitaria che punta a migliorare la qualità della vita e a ridurre i costi dell’assistenza.

Non sono però solo i giovani ad essere risorsa per lo sviluppo economico e sociale. Il Veneto valorizza anche l’esperienza e le competenze degli anziani attraverso politiche per l’invecchiamento attivo, con progetti innovativi quali il Servizio Civile per gli anziani che mirano a coinvolgerli nelle attività delle comunità locali. Sono buone pratiche che possiamo e vogliamo condividere con i membri delle altre Regioni e che possono rappresentare spunti importanti per rilanciare l’economia e l’occupazione, favorendo al tempo stesso un miglioramento della qualità della vita.



Data ultimo aggiornamento: 13 dicembre 2021