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La BEI e la Commissione Europea hanno pubblicato un rapporto sugli investimenti per lo sviluppo del 5G in Europa

02 maggio 2021

 

Il recente studio “Accelerating the 5G transition in Europe. How to boost investments in transformative 5G solutions” della Banca Europea per gli Investimenti e della Commissione europea, condotto nell’ambito del programma InnovFin Advisory, ha evidenziato una carenza di investimenti nelle imprese digitali innovative che operano nel settore del 5G in Europa. Il rapporto esamina le esigenze e le difficoltà delle piccole e medie imprese nello sviluppo di applicazioni legate al 5G, soprattutto per quanto riguarda l’accesso ai finanziamenti. Il divario tra gli investimenti europei e quelli statunitensi in capitale di rischio (Venture capital) in questo settore è infatti quantificabile tra i 4,6 e i 6,6 miliardi di euro l’anno. Alla luce di quanto emerso, è dunque necessario aumentare gli investimenti azionari sia nelle fasi iniziali che in quelle di crescita di start-up e PMI digitali, così da favorire l’espansione dell’industria europea del 5G.

Lo sviluppo del 5G ha infatti un ruolo chiave nel promuovere la competitività, l’innovazione e la crescita economica europea, contribuendo al contempo alla transizione digitale dell’UE, resa ancora più urgente dagli effetti della pandemia. Proprio per queste ragioni, lo studio sottolinea l’importanza di fornire un sostegno significativo alla crescita del settore, anche attraverso l’impiego mirato di fondi pubblici nazionali o derivanti dai programmi dell’Unione Europea, come il Dispositivo per la ripresa e la resilienza e InvestEU. Grazie ai finanziamenti pubblici, infatti, sarà più facile attrarre investimenti privati e contribuire allo sviluppo della tecnologia 5G, fondamentale per l’autonomia strategica dell’UE in ambito digitale. Sulla base del confronto con le PMI e gli operatori del settore, il rapporto evidenzia inoltre una difficoltà a ricevere investimenti per via dell’alto rischio percepito e della poca conoscenza delle tecnologie 5G da parte degli investitori.

Secondo quanto espresso dallo studio, sarà quindi importante agire per rimediare alle attuali carenze. In particolare, oltre all’allocazione di fondi pubblici dedicati, lo studio propone di introdurre mezzi non finanziari volti a sostenere le attività in fase iniziale impegnate nel 5G attraverso il ricorso a partenariati pubblico-privati, di aumentare le conoscenze degli investitori sulla tecnologia 5G, di aumentare la consapevolezza delle PMI e delle start-up in merito alle opportunità di finanziamento e investimento disponibili, e di promuovere un processo di standardizzazione a livello europeo, così da permettere la scalabilità del 5G in tutta l’UE. Sulla base di quanto emerso dal rapporto, la Commissione europea lavorerà per creare nuove opportunità di capitale di rischio per massimizzare il potenziale delle imprese digitali e favorire lo sviluppo e la diffusione del 5G in Europa.

Il comunicato stampa della BEI è visualizzabile qui. Sul sito della Banca Europea per gli Investimenti è possibile scaricare sia l’Executive Summary che la versione integrale dello studio “Accelerating the 5G transition in Europe. How to boost investments in transformative 5G solutions”.

 



Data ultimo aggiornamento: 14 dicembre 2021