Newsletter ottobre 2012

Nei giorni scorsi  un rapporto  dell'Osservatorio Censis-Abi ha evidenziato come le donne italiane dimostrino una migliore capacità di affrontare la crisi. Tiene di più l’occupazione femminile rispetto a quella maschile, ma non solo: le donne italiane sono al primo posto come percentuale di lavoratrici autonome rispetto agli altri paesi europei.…Eppure noi continuiamo a registrare un tasso di occupazione femminile tra i più bassi in Europa e il nostro universo conserva, comunque, un livello di rischio maggiore in tema di lavoro: sembrano infatti essere la maggiore flessibilità e precarietà ad avere influito sulle performance positive dell’occupazione femminile. Ci chiediamo: non sarebbe invece opportuno puntare di più sulle donne, valorizzando maggiormente le competenze oltre che la nostra buona e riconosciuta dose di tenacia e intraprendenza? Continuiamo a pensare – e siamo davvero in tante e in tanti - che stanno in parte anche qui i forti limiti al potenziale nuovo sviluppo. Sta a noi, allora, sensibilizzare continuamente verso questa diversa prospettiva, favorendo un modo differente di pensare il lavoro e lo sviluppo, di teorizzare e di fare economia. Con uno sguardo che rispetto alla quantità del lavoro predilige la sua qualità e di fronte a uno sviluppo senza regole e criterio chiede innovazione e sostenibilità.

Simonetta Tregnago, presidente Commissione regionale Pari Opportunità


IN EVIDENZA

La Cpo per la cultura dei diritti umani: il progetto contro le mutilazioni genitali femminili
Tra i maggiori progetti della Cpo che vedono la collaborazione di associazioni del territorio anche “Strada Facendo. Iniziative di informazione e sensibilizzazione per prevenire le mutilazioni dei genitali femminili”, promosso dalla Commissione regionale Pari opportunità e condotto da ADUSU–Associazione Diritti umani Sviluppo umano.
Il tema della pratica delle mutilazioni genitali femminili (MGF), che vede coinvolta direttamente la tutela dei diritti umani, chiama le Cpo a un ruolo fondamentale nell'azione preventiva, di informazione, sensibilizzazione ed educazione, per l’abbandono di tale pratica nelle famiglie e comunità, sia in Italia che nei paesi di origine.
Per questo motivo il progetto è stato rivolto alle Commissioni Pari opportunità del territorio, che hanno partecipato a corsi di formazione e hanno approfondito le dinamiche e le implicazioni culturali delle mgf. L’importanza degli organismi di pari opportunità emerge chiaramente quando si fanno promotori di iniziative che si caratterizzano per l’approccio aperto e pronto all’ascolto, e la capacità di raccordo con le varie realtà che si occupano di diritti umani.
Il progetto vede come momento significativo di bilancio un convegno dal titolo “Costruire insieme il cambiamento. L’impegno delle Commissioni Pari Opportunità per la prevenzione delle mutilazioni dei genitali femminili”, in calendario per mercoledì 17 ottobre dalle 14.30 presso la sala Conferenze di Palazzo Grandi Stazioni della Regione Veneto (Fondamenta Santa Lucia, Cannaregio 23) Ad aprire, la presidente Cpo Simonetta Tregnago, a cui seguiranno Matteo Mascia (Adusu) e Cristiana Scoppa di AIDOS–Associazione italiana Donne per lo sviluppo che presenteranno il progetto. Interverranno poi Maurizio Rasera di Veneto Lavoro/Osservatorio Immigrazione, Anna Fiore della Direzione regionale Servizi sociali, Claudia Bontorin dell’Azienda sanitaria U.L.S.S. 3 Bassano del Grappa e Bridget Yorgure rappresentante dell’associazione di donne migranti. Conduce i lavori Cristina Greggio, vicepresidente Cpo regionale e conclude la presidente Tregnago.
Invito conferenza mercoledì 17 ottobre 2012 (file .pdf)

Una nuova componente nella Cpo regionale
Entra a far parte della Commissione regionale Pari opportunità Sandra Miotto, consigliera nazionale di parità per il Veneto nonché fondatrice della cooperativa sociale DomaniDonna e consigliera nazionale dell’Associazione Imprenditrici e donne dirigenti d'azienda del Veneto. Lo sancisce un decreto del presidente della Giunta regionale del Veneto del 14 agosto 2012, che riporta a diciassette componenti la Commissione. La neoincaricata subentra di diritto nell’organico della Commissione per la sua carica di consigliera regionale di parità e sostituisce Lucia Basso.
A Sandra Miotto diamo il benvenuto, augurandole un sereno lavoro di collaborazione e di scambio.

Due bandi regionali per promuovere le pari opportunità
È stato approvato dalla Giunta regionale lo scorso 11 settembre, su relazione dell’assessore Marialuisa Coppola, il programma di attività per la promozione delle pari opportunità tra donna e uomo per l’anno 2012. Previsto un finanziamento complessivo di 300mila euro. Si sono aperti contestualmente due bandi riservati agli enti locali veneti, con scadenza 22 ottobre 2012 (BURV n. 77 del 21.09.2012) . Il primo (bando A: “Progetti degli Enti locali per favorire la nascita e l’attività di organismi di Parità”) è per i progetti che favoriscono la nascita di organismi di parità o che ne sostengono le attività. Ogni ente locale potrà presentare un unico progetto e una sola domanda di finanziamento per lo stesso progetto..
Il secondo (bando B: “Progetti degli enti locali per avviare e consolidare la presenza di servizi permanenti - QUIDonna a sostegno delle pari opportunità“) è per progetti che rafforzano servizi permanenti - QUIDonna a carattere continuativo, esistenti, di informazione, supporto, assistenza per rendere effettivo il principio delle pari opportunità tra donna e uomo e/o di consulenza e studio per creare una rete tra i diversi servizi per le pari opportunità a livello locale. Per entrambi i bandi gli enti locali possono presentare richiesta di finanziamento in forma singola o associata. Visitare area bandi

Per ulteriori informazioni: Direzione Relazioni internazionali-Servizio Cooperazione internazionale, Diritti umani e Pari opportunità, tel. 041/2794375-76-29 – email relint@regione.veneto.it.

Una mappa ripercorre i luoghi della “giornata tipo” delle donne veneziane
Lo scorso anno la ricerca “Abitare al femminile”, promossa dalla Commissione regionale Pari opportunità e condotta dall’Istituto nazionale di Urbanistica, aveva messo in luce come le donne siano le principali “consumatrici” delle città e degli spazi pubblici, e dunque le più esperte in tema di servizi e accessibilità dei luoghi. Oggi, di quell’iniziativa raccoglie in modo significativo il testimone il Comune di Venezia con il suo progetto “Donne in città”.
Il contenitore, che prevede iniziative diverse, sarà presentato nel convegno “La città amica: abitare al femminile”, venerdì 5 ottobre alle 17 presso Biblioteca civica di Mestre. Dopo i saluti introduttivi di Cristina Greggio, vicepresidente della Commissione regionale Pari opportunità, e di Tiziana Agostini, assessore alla Cittadinanza delle donne e Culture delle differenze, gli interventi di Maria Pia Ercolini, del gruppo di ricerca sulla toponomastica femminile, Gabriela Camozzi, del Centro Donna del Comune di Venezia, Marisa Fantin e Manuela Bertoldo, dell’Istituto nazionale di Urbanistica.
Nel corso del convegno sarà presentata la mappa “La città amica: luoghi e servizi per le donne”, tradotta in sei lingue, che prende in considerazione alcuni servizi della città di terraferma utili alle donne e, in particolar modo, alle donne straniere che la abitano. L’attenzione si è focalizzata soprattutto su asili nido, scuole materne, consultori, strutture ospedaliere, mercati, tutti luoghi fortemente abitati dalle donne, proprio per “percorrere” una giornata tipo al femminile La mappa include anche i luoghi della produzione e del consumo culturale, come i teatri e le biblioteche.

ALTRE NEWS

L’Europa è pronta per il varo delle quote rosa nei Cda, come avvenuto in Italia
La commissaria europea alla Giustizia, Viviane Reding, ha da poco proposto ai direttori generali della Commissione una direttiva che introduce le quote di genere nelle società quotate e nelle società pubbliche in tutti e 27 i Paesi dell’UE. La direttiva dovrà poi passare il vaglio degli organismi dell’Unione.
Prima nazione tra tutte a prevedere queste misure è stata la Norvegia, seguita poi anche da Finlandia, Francia e Spagna.
In Italia è da poco diventata operativa la legge che prevede la presenza di almeno il 33% di donne ai vertici dei cda delle società quotate in borsa, le società statali o partecipate dallo Stato, da raggiungere entro pochi anni., e Tra le prime ad applicarla,  Unipol, la squadra di calcio Juventus e la società siderurgica Danieli. In caso di mancata applicazione della legge, per le società a partecipazione statale non sono previste sanzioni ma il Consiglio sarà immediatamente sciolto e sarà lo Stato a provvedere alle nuove nomine, mentre per le quotate in borsa la Consob stabilirà la pena pecuniaria (da un minimo di 10mila euro fino al milione di euro).

A maggior rischio di povertà le donne anziane… e non solo
A dare l’allarme sono i dati INPS: il 54% delle pensionate riceve meno di 1000 euro al mese, contro un terzo dei pensionati, e la media annua del reddito pensionistico per le donne è di 12.840 euro contro i 18.435 degli uomini. Le donne rappresentano il 53% dei beneficiari della pensione, ma percepiscono appena il 44% delle risorse erogate.
A tutto questo si sommano anche dati sconfortanti sulla cassa integrazione, che raddoppia nei settori femminilizzati come il commercio (46%) e  sull’occupazione femminile, frenata dalla crisi. Per affrontare il problema andrebbero rilanciate da un lato le misure di conciliazione e di flessibilità di vita e di lavoro, soprattutto dove forti sono i rischi di abbandono del posto di lavoro, e dall’altro la vigilanza sui differenziali salariali dovuti a strutture che premiano poco il merito.

Sale l’occupazione femminile: “merito” della flessibilità delle donne?
Le donne italiane hanno dimostrato di saper reagire meglio alla crisi in corso: registra infatti un +1,3% l’occupazione femminile nei primi due trimestri del 2012, rispetto al dato negativo di quella maschile (-1,3%). A metterlo in luce un rapporto dell'Osservatorio Censis-Abi, secondo il quale «l'Italia può contare sulle donne per guardare con maggiore ottimismo al domani e lavorare a una ricetta per il Paese».
Dato positivo anche per la percentuale di lavoratrici che svolge attività autonoma, ben il 16%, rispetto alla media europea del 10%; il 3,6% delle imprenditrici ha personale alle proprie dipendenze. Ma i dati rivelano anche altro, a una lettura più approfondita e attenta: la flessibilità e la precarietà più diffuse tra le donne hanno di certo avuto non poco peso nella crescita della loro presenza nel mercato del lavoro: costi meno alti per il datore, ma esposizione delle donne a rischi maggiori di perdere il lavoro.

Cosa cambia con la riforma del lavoro in un’ottica di genere
Alcune buone direttive che riguardano esclusivamente le donne sono state introdotte dalla nuova riforma del lavoro, a partire dal congedo di paternità: la legge prevede infatti che il padre possa prendersi un massimo di tre giorni (due facoltativi e uno obbligatorio) per sopperire alle difficoltà della mamma nella cura del neonato. E ancora, il divieto assoluto di far firmare la famosa “lettera di dimissioni in bianco” prima dell’assunzione di una donna, nonostante non sia chiaro cosa possa accadere se la pratica continuasse ad essere utilizzata dai datori di lavoro.
A queste misure si aggiungono più in generale nuove norme sull’apprendistato per incrementare le assunzioni dei giovani, il rimborso spese per gli stage, la flexsecurity come ammortizzatore sociale, il lavoro a chiamata, la modifica dell’articolo 18 per la flessibilità in uscita e novità per le partite Iva e i contratti a progetto.

Ricostituito il gruppo interministeriale di monitoraggio e supporto ai CUG per le pari opportunità
Si è ricostituito il Gruppo interministeriale di monitoraggio e supporto alla costituzione e sperimentazione dei CUG, ossia i Comitati unici di Garanzia per le Pari opportunità, per la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (art. 21, legge 4 novembre 2010, n. 183). Tra i compiti del gruppo: fornire supporto alle pubbliche amministrazioni destinatarie della direttiva del 4 marzo 2011, che appunto dettava le linee guida sulle modalità di funzionamento dei CUG,nella fase di primo avvio dei Comitati unici di Garanzia, rispondendo a quesiti o a richieste di chiarimenti attinenti al loro funzionamento; monitorare l’implementazione della direttiva  da parte delle pubbliche amministrazioni destinatarie, individuando modelli operativi idonei a essere replicati e formulare proposte per la modifica o integrazione della direttiva. Il gruppo avrà inoltre il compito di redigere annualmente un rapporto sul monitoraggio dell’attivazione della direttiva.
Per i responsabili delle direzioni del personale, chiamati istituzionalmente a curare la costituzione dei CUG, e per i presidenti dei CUG è attiva la mail monitoraggiocug@governo.it è possibile formulare domande o chiedere informazioni.

La prima donna a presiedere la Valle d’Aosta e la più giovane in Italia
Emily Rini è stata eletta lo scorso 19 settembre presidente del Consiglio della Regione Valle d’Aosta. 30 anni, avvocato, sposata con una bimba, è la prima donna a ricoprire questa carica in Val d’Aosta, ma è anche il più giovane presidente di consiglio regionale in Italia. «Provo un forte senso di responsabilità di fronte alla mia nuova funzione - ha dichiarato la Rini nel suo discorso di insediamento - un ruolo prestigioso che assumo con l'umiltà, la serietà e il rigore di una giovane consigliera che crede fermamente nel proprio impegno politico».La Rini è consigliera regionale dal 2008 e fino a pochi giorni prima della nuova carica è stata consigliere segretario dell'Assemblea.

A Dacia Maraini il premio Campiello alla carriera
È andato a Dacia Maraini l’ultimo premio Campiello alla carriera. Scrittrice che nella lunga carriera letteraria ha sempre messo le donne al centro delle sue opere, anche nell’ultimo lavoro “L’amore rubato” la Maraini sceglie le donne come protagoniste: otto donne, per la precisione, con tutta la loro forza e insieme le debolezze e le contraddizioni. Sono storie di cronaca (e di vita) di tutti i giorni, di donne seviziate da un uomo colto, o da un artista, o un professionista stimato, e di bambine che scompaiono, ragazze che scelgono di non far nascere il frutto di uno stupro o che per amore continuano a “cadere” dalle scale. Sono otto storie che ne rappresentano migliaia.

Imprenditrici e professioniste valutano i servizi turistici del Veneto e del Bel Paese
Un sondaggio dell’Osservatorio Professione donna ha voluto valutare i servizi turistici nel Veneto e in Italia chiedendo l’opinione di una quarantina di imprenditrici e professioniste venete. Il questionario considera la percezione del turismo italiano all’estero così come all’interno, il sistema ricettivo complessivo, il sistema museale, quello infrastrutturale, i servizi informazione e l’immagine internazionale dell’Italia. Ne emerge un turismo un po’ sotto la media Europea, con problemi di mobilità e con uno scarso rapporto qualità/prezzo. Ne escono bene gli uffici informazioni dei terminal passeggeri degli aeroporti di Verona e Venezia, ma risultano insufficienti, invece, i servizi offerti dalle stazioni di Padova e Vicenza.

VI SEGNALIAMO

A Padova un ciclo di film su "Il coraggio delle donne"
È promossa dalla Commissione pari opportunità e dal Consiglio di quartiere 4 la rassegna cinematografica "Il coraggio delle donne” (a ingresso gratuito), in calendario per tre giovedì consecutivi dal 4 ottobre, alle 20.45 presso la sala Fronte della multisala Porto Astra alla Guizza (Padova). Un percorso culturale di riflessione e di denuncia per vivere, attraverso l'arte cinematografica, diversi temi sociali legati "all'altra metà del cielo". In calendario le seguenti pellicole: 4/10 “We want sex”, 11/10 “Io sono lì” (con la partecipazione del regista Andrea Segre), 18/10 “E ora dove andiamo?”.

Un corso per diventare imprenditrici a Vicenza
Il 10 ottobre
è il termine ultimo per iscriversi al corso "Crea la tua impresa: master per l'aspirante imprenditore” proposto dal Servizio nuova Impresa di Vicenza, sportello del Centro produttività veneto, col sostegno della Regione Veneto (Programma regionale Imprenditoria giovanile e femminile 2011-12) e del Comune di Vicenza.
L’iniziativa è rivolta in particolare ad aspiranti imprenditori e imprenditrici, soprattutto giovani, già in possesso di un'idea imprenditoriale e fortemente motivati. Il corso (40 ore di formazione in aula e 1 ora di assistenza individuale a fine corso) si terrà presso la Camera di Commercio di Vicenza in orario serale e inizierà a fine ottobre. Per informazioni: http://www.informagiovani.vi.it/attachments/section/1/crea_impresa.pdf

In provincia di Padova un ciclo di incontri per sole donne per aumentare l’autostima
In calendario tre incontri formativi ogni giovedì, a partire dall’11 ottobre presso la sala consiliare del municipio di Conselve (piazza XX settembre, 32), per apprendere strategie che aumentano l’autostima, sviluppano il talento e realizzano il potenziale di ciascuna partecipante. A tenere i corsi, promossi dalla Cpo comunale, sarà la dottoressa Marcolina Sguotti, sociologa e life coach. È prevista anche la presenza di ospiti del mondo della politica, dell’impresa, della cultura, delle professioni, dell’Università e della ricerca.

La donna dalla tragedia greca ad oggi
Un ciclo di incontri e spettacoli dal titolo “La donna dalla tragedia greca al nostro quotidiano”, curati dal regista Ulderico Manani, a Recoaro Terme (Vicenza) presso la sala conferenze Coop in via Roma. Venerdì 12 ottobre alle ore 20.30 la Medea di Euripide e venerdì 26 ottobre, alla stessa ora, l’Antigone di Sofocle. Per informazioni: 338/1484701


Genere e cittadinanza negli spazi sociali urbani: un convegno sul tema
Si terrà a Padova venerdì 12 e sabato 13 ottobre 2012 presso l’aula Emiciclo dell’Orto botanico (via Orto botanico 15) il convegno “Lands of Strangers? Le condizioni per il riconoscimento. Genere e cittadinanza multidimensionale negli spazi sociali urbani. Ridefinizione delle appartenenze, transculturazioni delle città, strategie di vita quotidiana”. L’appuntamento è a cura dei Dipartimenti di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia applicata (FISPPA),  Scuola di dottorato in Scienze sociali. Interazioni, comunicazione e costruzioni culturali dell’Università degli studi di Padova.
Per informazioni: francescaalicevianello@unipd.it


A Treviso la corsa si tinge di rosa
Sabato 20 ottobre si terrà CorriAMO Treviso, la corsa organizzata dalla Fondazione Zorzi e dal Comune di Treviso ed esclusivamente riservata al gentil sesso. L’idea nasce dal progetto “Da donna a donna. Il volto umano del successo”, che vuole la donna valorizzata per le proprie competenze e non per l’aspetto fisico. La manifestazione  promuove lo sport come fattore importante di salute e prevenzione . La partenza è prevista alle 16 in Piazza dei Signori ; il percorsoper le strade e i quartieri di Treviso sarà lungo circa 7 km. È possibile iscriversi  il giorno stesso della corsa oppure online tramite il sito http://www.formenergy.it/wp-content/uploads/2012/05/MODULO-DI-ISCRIZIONE-2012-1.pdf. Parte della quota di iscrizione sarà devoluta per la ricerca contro il tumore al seno.

Una borsa di studio per le trevigiane iscritte a facoltà scientifiche
Scade il 31 ottobre 2012 il termine per la presentazione della domanda di borsa di studio per l'anno accademico 2012/2013 per studentesse residenti in provincia di Treviso iscritte ai corsi di laurea di primo livello in ingegneria elettronica, informatica, meccanica o meccanica/meccatronica. A promuovere l’iniziativa la Consigliera di parità della Provincia di Treviso Stefania Barbieri.
La borsa di studio sarà assegnata alle prime dieci classificate, sulla base del punteggio ottenuto all’esame di maturità e di quello conseguito nella prova di ammissione ai corsi di ingegneria. L’importo massimo è di 800 Euro. Per informazioni: Ufficio della Consigliera di parità della Provincia di Treviso tel. 0422/656640 (in orario d’ufficio), email consiglieraparita@provincia.treviso, www.consiglieraparitatreviso.it

 



Data ultimo aggiornamento: 11 settembre 2013