Bandi 2004/2010


Caratteristiche dei bandi annuali

I bandi annuali erano strutturati, in sintesi, con la definizione delle caratteristiche che seguono:


Soggetti che possono presentare le richieste di finanziamento
Poteva presentare le domanda di finanziamento solo il soggetto responsabile di Intesa programmatica d’area, vale a dire l’ente pubblico capofila che si faceva carico di coordinare l’attività di programmazione dell’area di appartenenza, anche svolgendo le funzioni amministrative connesse all’attività di segreteria tecnica (convocazione e coordinamento del Tavolo di concertazione locale, relazione sugli esiti dell’attività di concertazione ecc…).

Soggetti beneficiari dei contributi
Beneficiavano dei contributi i soggetti attuatori degli interventi, vale a dire gli enti pubblici che realizzavano le opere e infrastrutture ammesse al finanziamento regionale. Tali enti dovevano necessariamente risultare tra i sottoscrittori delle Intese programmatiche dell’area di appartenenza.

Interventi finanziabili
Venivano individuate annualmente le tipologie di intervento ammissibili al finanziamento regionale. In linea di massima, nell’arco dei sette anni di bandi sono state finanziate infrastrutture pubbliche volte alla valorizzazione turistico-ambientale e alla valorizzazione di risorse paesaggistiche, al recupero di edifici di valenza culturale o da adibire ad attività di supporto all’economia locale, ad itinerari ciclabili, ad impianti sportivi e ad altre opere a supporto dello sviluppo locale.
Non si consideravano finanziabili infrastrutture nei settori della mobilità, difesa del suolo, ciclo dell’acqua, agricoltura e reti telematiche, in quanto tipologie di intervento che potevano accedere ad altre linee di finanziamento regionale.

Modalità e termini per la presentazione delle domande
Veniva quindi stabilito un numero massimo di interventi presentabili per ogni singola intesa programmatica d’area, in proporzione alla rappresentatività dell’area stessa, cioè alla popolazione residente nei Comuni sottoscrittori dell’accordo e all’estensione territoriale complessiva degli stessi (massimo 3 interventi per le aree più rappresentative, in alcune annualità anche fino a 5).
Gli interventi dovevano essere contenuti in un elenco con l’ordine di priorità definito dal tavolo di concertazione locale; doveva altresì essere fornita una motivazione in merito agli elementi che avevano determinato la scala di priorità presentata dal soggetto proponente.
Si stabiliva infine il termine entro cui presentare la domanda di contributo.

Modalità dell’attività istruttoria regionale
L’istruttoria regionale si svolgeva con il coordinamento amministrativo svolto dalla Direzione Programmazione, tenuto conto per ogni singolo progetto del parere tecnico delle competenti Direzioni di settore e della valutazione complessiva del NUVV regionale (Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici).
Venivano definiti alcuni criteri di preferenza che, in sede istruttoria, avrebbero inciso sulla valutazione degli interventi presentati dai proponenti, vale a dire:
- efficacia delle motivazioni che legano i progetti proposti alle analisi economico-territoriali, alle strategie contenute nei Piani di sviluppo presentati e alle priorità segnalate dal Tavolo di concertazione;
- maggior efficacia e/o efficienza a parità di costo rispetto agli obiettivi prospettati e all’analisi sulla domanda e sull’offerta presenti;
- un più avanzato stadio di progettazione, rispetto alla progettazione preliminare richiesta per l’ammissibilità, formalmente approvata con atto deliberativo del soggetto attuatore dell’intervento, atto che deve essere antecedente la richiesta di finanziamento presentata in ordine alla presente deliberazione;
- un più elevato cofinanziamento con risorse proprie, con parametri prestabiliti in base alla grandezza dei Comuni potenziali beneficiari dei contributi (da un minimo di 5% di cofinanziamento per Comuni con popolazione residente inferiore ai 1.000 abitanti, ad un massimo del 25% per Comuni sopra i 20.000).

Modalità di attuazione dei singoli interventi ammessi al finanziamento regionale
Si prevedeva infine un iter di attuazione dei singoli interventi, a seguito dell’ammissione a finanziamento regionale, che aveva come punto di partenza la stipula di un disciplinare tra il beneficiario del contributo e la struttura regionale di settore designata quale responsabile della gestione amministrativa del finanziamento.

 

Dati complessivi su 7 anni di attività istruttoria

Nel periodo dal 2004 al 2010 con il metodo della programmazione decentrata sono state istruite complessivamente 132 domande, che presentavano documentazioni progettuali per 385 interventi dei quali 87 sono stati finanziati con l’assegnazione di contributi regionali per oltre 82 milioni di euro; altri 92 interventi sono stati ritenuti ammissibili, ma non finanziati; 206 interventi, infine, non hanno raggiunto le condizioni minime per una valutazione di ammissibilità.
La media annua è la seguente: 19 domande istruite, 55 interventi presentati, 12,5 interventi finanziati, circa 12 milioni di euro di contributi assegnati, altri 13 interventi ammessi ma non finanziati, 29,5 interventi ritenuti non ammissibili.
 

Tempi delle procedure

Il procedimento annuale è mediamente quantificabile in 6/8 mesi, dalla DGR di indizione del bando (modalità di presentazione domande) alla DGR di assegnazione dei contributi (individuazione degli interventi finanziabili).

 



Data ultimo aggiornamento: 01 settembre 2014