Diario di finanza regionale 2011


Giugno-dicembre 2011
Manovre di finanza pubblica per gli anni 2011-2014 e legge di stabilità 2012
Decreto legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito con legge 15 luglio 2011, n. 111
Decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito con legge 14 settembre 2011, n. 148
Legge 12 novembre 2011, n. 183 (Legge di stabilità 2012)
Decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 ("decreto salva Italia")
, convertito con legge 22 dicembre 2011, n. 214
Decreto legge 29 dicembre 2011, n. 216 ("decreto milleproroghe"), convertito con legge 24 febbraio 2012, n. 14

Principali contenuti

Nella seconda parte del 2011 si sono susseguiti una serie di interventi normativi di iniziativa governativa, volti a riportare entro il percorso concordato con l'Unione Europea i saldi di bilancio della Pubblica Amministrazione, che hanno scontato le difficoltà date dall'andamento negativo dell'economia e dalle tensioni sui tassi di interesse.
Questi provvedimenti hanno quindi definito il quadro di finanza pubblica per gli anni 2012-2014, introducendo disposizioni di interesse anche per la finanza regionale.
I primi due interventi sono stati effettuati, come ormai è diventata consuetudine negli ultimi anni, durante il periodo estivo. Il decreto legge 98/2011 (cnv L. 111/2011) e il decreto legge 138/2011 (cnv L. 148/2011) hanno introdotto una consistente correzione dell'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche rispetto ai valori tendenziali, pari complessivamente a 2,8 miliardi di euro per il 2011, 28,3 miliardi per il 2012, 54,3 miliardi per il 2013 e 59,8 miliardi per il 2014, perseguendo l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013.
La legge di stabilità 2012 (L. 183/2011) non ha introdotto ulteriori correzioni dei conti pubblici, ma ha dato attuazione alle disposizioni contenute nelle manovre precedenti.
Verso la fine del 2011, l'evoluzione tendenziale negativa dei conti pubblici, dovuta sia alla revisione al ribasso delle prospettive di crescita dell'economia italiana per il periodo 2011-2014, sia all'acuirsi delle tensioni sui mercati finanziari, ha reso necessario adottare un'ulteriore manovra fiscale netta pari all'1,3 per cento circa in rapporto al PIL, per mantenere l'obiettivo del pareggio nel 2013: il decreto legge 201/2011 (cnv L. 214/2011) ha introdotto quindi una correzione del saldo pari a circa 21 miliardi di euro per il triennio 2012-2014.
Notevole è il contributo richiesto dalle manovre agli enti territoriali nel biennio 2012-2013.
Se si tralascia la parte di correzione effettuata con un aumento delle entrate, che è quasi completo appannaggio delle amministrazioni centrali (maggiorazione dell'IVA, introduzione del contributo di solidarietà su redditi e pensioni superiori ai 300.000 euro, gran parte del gettito IMU, aumento delle accise sui carburanti), da Regioni ed Enti locali nel 2012 è atteso circa il 43% della riduzione della spesa, nonostante la loro percentuale di incidenza sulla spesa pubblica sia del 33%.
Numerosi gli impatti sulla disciplina e sui volumi di entrate e spese delle Regioni.
Segue una Guida normativa delle principali disposizioni di interesse per la finanza regionale introdotte dalle manovre di finanza pubblica intervenute nel corso del 2011, aggiornata al decreto legge "milleproroghe" di fine anno.

Guida integrata alle Manovre di finanza pubblica 2012-2014
 

8 giugno 2011
Legge 8 giugno 2011, n. 85
Proroga dei termini per l'esercizio della delega di cui alla legge 5 maggio 2009, n. 42, in materia di Federalismo fiscale

Principali contenuti

Prevede la proroga di sei mesi (dal 21 maggio 2011 al 21 novembre 2011) del termine complessivo per l'esercizio della delega in materia di federalismo fiscale contenuta nella legge 42/2009.
La proroga prevede inoltre: l'incremento da sessanta a novanta giorni del termine per l'espressione del parere sugli schemi di decreto legislativo da parte delle Commissioni parlamentari; l'incremento da due a tre anni del termine per l'adozione di eventuali decreti legislativi integrativi e correttivi; l'incremento da trentasei a quarantotto mesi del termine per l'adozione dei decreti legislativi istitutivi delle Città metropolitane.
Si ricorda che la legge 42/2009 è entrata in vigore il 21 maggio 2009.

Il nuovo ciclo di programmazione finanziaria statale: L. 196/2009 e L. 39/2011


7 aprile 2011
Legge 7 aprile 2011, n. 39
Modifiche alla legge 31 dicembre 2009, n. 196, conseguenti alle nuove regole adottate dall'Unione europea in materia di coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri

Principali contenuti

La legge modifica la riforma di contabilità e finanza pubblica (legge 31 dicembre 2009, n. 196) per adeguarla al nuovo sistema di coordinamento delle politiche economiche nell'Unione europea, il cosiddetto 'semestre europeo", introdotto da gennaio 2011.
Vengono quindi modificati i documenti di programmazione: gli atti fondamentali della programmazione economico-finanziaria nazionale diventano il Documento di Economia e Finanza (DEF), che sostituisce la Decisione di Finanza Pubblica (DFP) e contiene il Patto di Stabilità e Crescita (PSC) e il Programma Nazionale di Riforma (PNR), e la sua nota di aggiornamento.
Per quanto riguarda gli aspetti del coordinamento della finanza pubblica e della concertazione con le autonomie territoriali per la definizione degli obiettivi e la loro ripartizione, le disposizioni contenute nella legge 39/2011 sono ulteriormente riduttive rispetto a quanto previsto dalla legge 196/2009, che già era di portata ridotta rispetto alle previsioni della legge 42/2009, legge delega in materia di federalismo fiscale.
L'unico momento di partecipazione degli enti territoriali alla definizione degli obiettivi di finanza pubblica è revisto con il parere della Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica sul DEF.

Il nuovo ciclo di programmazione finanziaria statale: L. 196/2009 e L. 39/2011



Data ultimo aggiornamento: 22 gennaio 2013