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Memoria e cultura di pace

Con la firma dell’armistizio a Villa Giusti, presso Padova, il 3 novembre 1918 Italia e Austria posero fine alla grande guerra, ma la pace che ne seguì durò solo un trentennio. Lo scoppio della seconda guerra mondiale scatenò una tragedia nella tragedia, le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. 

Tener viva la memoria del passato è quanto possiamo fare perché quanto accaduto non si ripeta.

Con questo intento la Regione del Veneto, ad un secolo esatto della sottoscrizione dell’armistizio di Villa Giusti, ha approvato la Legge regionale 25 ottobre 2018 n. 35 che ha dichiarato il Veneto “Terra di Pace” per sottolineare il valore di luoghi che – già teatro di sanguinose battaglie – sono diventati simboli di pace e come tali vogliono ribadire il messaggio di convivenza fraterna tra i popoli.

Con lo stesso intento di preservare, in particolare presso le giovani generazioni, la memoria della Shoah e dei crimini verso le vittime del nazifascismo e contrastare nello stesso tempo i fenomeni del negazionismo, revisionismo e antisemitismo la Regione del Veneto ha approvato la Legge regionale 3 febbraio 2020, n. 5, con cui si dispone di attuare annualmente iniziative a riguardo in collaborazione con comunità ebraiche, associazioni e attori del territorio.

Ufficio Promozione culturale e mediateca

Contatti

Responsabile
Lorena Dal Poz - Tel. 041.279 2681 - Email: lorena.dalpoz@regione.veneto.it


Collaboratori
Cristina Bottos - Tel. 041.279 3963 - email: cristina.bottos@regione.veneto.it

 

Per maggiori informazioni consulta il portale alla voce MEMORIA E CULTURA DI PACE

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Data ultimo aggiornamento: 02 febbraio 2022