Dettaglio contenuto Dettaglio contenuto

Trecenta, frazione di Sariano:
Chiesa Parrocchiale di San Maurelio, Vescovo e Martire



Della nobile famiglia de' Contrari, che nel '400 aveva il governo sulle terre di Sariano, rimane il primitivo oratorio adesso cappella, al centro della quale, sul soffitto, si può ammirare la decorazione a rilievo che ne riproduce lo stemma gentilizio.
 

Soffitto dipinto con stemma della famiglia Contrari
secolo XV
ambito emiliano
affresco
Ingrandisci l'immagine


A tal proposito conviene ricordare la figura di Uguccione de' Contrari, brillante condottiero al servizio del cugino Nicolò III d'Este, che per i suoi meriti ottenne come beneficio il dominio sulla zona e sul "fortissimo castello".
La chiesa attuale fu realizzata nel 1704, durante il rettorato di don Bellino Cavazzini, e comprende l'antica cappella dei Contrari.
Nella facciata, in stile palladiano, con timpano a dentelli e racchiusa da lesene binate con due nicchie, che accolgono le statue di San Maurelio e Santa Liberata, si apre il portale sormontato da lunetta dal quale si accede ad un'aula unica, dotata di due altari laterali, altare maggiore, presbiterio ed abside con volta a crociera.
 

Facciata
Ingrandisci l'immagine
 

Interno
Ingrandisci l'immagine
 

La bella pala che si trova sulla parete absidale, disposta entro l'ancona di un antico altare ligneo, attribuita a Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino (1591-1666), raffigura San Maurelio che invoca la protezione divina sulla città di Ferrara.

Dipinto con San Maurelio che invoca la protezione divina sulla città di Ferrara
sec. XVII
modi di Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino (1591 - 1666)
olio su tela
cm 180 x 106
formato centinato
Ingrandisci l'immagine


Nel 1952 affiorarono casualmente alcuni lacerti di pittura murale, testimonianza di un ciclo di affreschi con Scene sacre, che si dispiega lungo la parete di fondo e l'arcone a destra dell'abside, proseguendo sulle pareti e sul soffitto del vano adiacente, storicamente identificabile con la "Capella in qua adest altare... fornicata et antiquis picturis picta", secondo la notazione lasciata nel 1591 dal vescovo di Ferrara Giovanni Fontana.

Dio Padre tra i quattro Evangelisti, i Profeti e figure
secolo XV
ambito ferrarese
affresco
Ingrandisci l'immagine
 

Dio Padre (part.)
secolo XV
ambito ferrarese
affresco
Ingrandisci l'immagine
 

San Marco
secolo XIV
ambito riminese
scuola giottesca
affresco
Ingrandisci l'immagine
 

Cristo alla colonna
secolo XIV
scuola lombardo-emiliana
affresco
Ingrandisci l'immagine
 

Madonna con Bambino seduta tra Sant'Antonio da Padova e un Santo
secolo XIV
ambito riminese
scuola giottesca
affresco
Ingrandisci l'immagine
 

Giovanni Battista
secolo XIV
ambito riminese
affresco
Ingrandisci l'immagine
 

Cristo crocifisso
secolo XVII
ambito emiliano
affresco
Ingrandisci l'immagine
 

Pur rappresentando l'unico ciclo pittorico del tardogotico ferrarese in Polesine, rimane sconosciuto il motivo ispiratore del progetto iconografico e l'ambito culturale di appartenenza, anche per il cattivo stato di conservazione degli affreschi.



Data ultimo aggiornamento: 18 agosto 2015