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Aggiornati i CAM per veicoli adibiti al trasporto su strada

13 luglio 2021

Il decreto del MiTE,  in vigore dal 30 ottobre 2021, che abroga il precedente del 2 maggio 2012, si è reso necessario a seguito della Direttiva 2019/1161/UE “Modifica alla Direttiva 2009/33/CE relativa alla promozione di veicoli puliti e a basso consumo energetico nel Trasporto su strada”, il cui recepimento da parte degli Stati membri è previsto entro il 2 agosto 2021.

I CAM rivisti e aggiornati riguardano l’acquisizione da parte della Pubbliche Amministrazioni di veicoli adibiti al trasporto su strada, contribuendo a limitare le emissioni di inquinanti dei veicoli e di altri impatti ambientali lungo l’intero ciclo di (produzione, uso, manutenzione, smaltimento, compreso lo smaltimento delle batterie di trazione nel caso di veicoli elettrici).

Nel dettaglio sono definiti i CAM per:

  • acquisto, leasing, locazione, noleggio di veicoli adibiti al trasporto su strada;
  • acquisto di grassi ed oli lubrificanti per veicoli adibiti al trasporto su strada;
  • servizi di trasporto pubblico terrestre, servizi speciali di trasporto passeggeri su strada, servizi di trasporto non regolare di passeggeri, servizi di trasporto postali su strada, di trasporto colli, di consegna postale, di consegna colli e per l’acquisizione dei veicoli e dei lubrificanti nei servizi di raccolta di rifiuti.

La nuova Direttiva impone a ciascuno Stato di assicurare, attraverso le Amministrazioni aggiudicatrici, la promozione di un mercato di veicoli puliti e a basso consumo energetico, definendo gli obiettivi minimi per gli acquisti “verdi” pubblici di veicoli puliti per ogni Stato membro, che per l’Italia sono:

 

  • il 38,5 % al 2025 e al 2030 per i veicoli leggeri;
  • il 10% al 2025 e 15% al 2030 per gli autocarri;
  • il 45% al 2025 e 65% al 2030 per i bus.

 

Per il raggiungimento degli obiettivi citati, i CAM incentivano le applicazioni di soluzioni del tipo “prodotto come servizio” per ridurre il consumo di materiali grezzi, considerano carburanti alternativi sostenibili per il trasporto e mirano a ridurre rifiuti e inquinamento.

Inoltre, nell’ambito delle politiche a sostegno della Mobilità sostenibile viene sottolineata anche l’importanza per gli Enti di individuare un responsabile della mobilità aziendale “Mobility Manager”, per ottimizzare gli spostamenti sistematici dei dipendenti andando incontro a pratiche di mobilità sostenibile attraverso l’adozione di strumenti quali il “Piano degli spostamenti casalavoro” (PSCL), con cui favorire soluzioni di trasporto alternativo a ridotto impatto ambientale.



Data ultimo aggiornamento: 13 luglio 2021