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COVID. COMITATO DI CRISI VENETO RISPONDE AD ANAAO SU UTILIZZO YOUTUBE PER TUTORIAL, “IRONIA FUORI LUOGO”

10 novembre 2020

Comunicato n° 1463

(AVN) Venezia, 10 novembre 2020

 

Il coordinatore del Comitato di Crisi regionale del Veneto per la gestione del Covid-19 istituito con delibera 1474 del 3/11/2020, dottor Paolo Rosi, in relazione all’articolo pubblicato oggi da Quotidiani del Gruppo Gedi (protesta dell’Anaao – “Per la formazione dei medici la Regione usa i tutorial su Youtube”, a firma Elena Livieri) precisa quanto segue:

 

“Premesso che numerose riviste scientifiche internazionali, tra cui il New England Journal of Medicine, utilizzano con molta frequenza questa modalità, risulta del tutto fuori luogo l’ironia dell’ANAAO sull’impiego della piattaforma Youtube per diffondere contenuti formativi ai professionisti sanitari. Non si vede infatti per quale motivo si debba ritenere svilente l’utilizzo di un media che consente a tutti un facile ed immediato accesso e fornisce la possibilità di far pervenire le informazioni a chiunque ne sia interessato.

Quanto all’impiego dei filmati a fini formativi, la prima Regione ad aver adottato il loro utilizzo per la formazione dei professionisti è stata la Lombardia, seguita poi da molte altre Regioni italiane, tra le prime il Veneto, al punto che la Regione Lazio, sul proprio portale per la formazione, rimanda proprio ai filmati realizzati dalle Regione del Veneto.

Le metodiche di supporto di ossigenoterapia ad alti flussi e di ventilazione supportata dal casco da CPAP sono nate proprio per l’impiego nei reparti ordinari, al fine di prevenire la necessità di ricovero in terapia intensiva.

Con la deliberazione 552 del maggio scorso la Regione ha individuato 334 posti di pneumologia ad alta intensità di cure, dotati di tutte le apparecchiature per il supporto ventilatorio sub-intensivo. Oggi, di fronte al costante aumento dei ricoveri, in molti reparti ordinari degli ospedali del Veneto si sta già da giorni utilizzando l’assistenza respiratoria con ossigenoterapia ad alti flussi e CPAP.

Con la nota criticata da ANAAO si è voluto estendere questa attività a tutti gli ospedali, in modo da garantire su tutto il territorio regionale lo stesso livello assistenziale.

I filmati sono solo una parte del percorso formativo e si limitano a descrivere gli aspetti puramente tecnici dell’impiego delle apparecchiature; gli aspetti clinici, che in larga parte sono già patrimonio professionale dei medici e degli infermieri, saranno approfonditi in sede locale grazie al contributo dei medici intensivisti e degli pneumologi, come chiaramente specificato nella nota predisposta dall’Unità di Crisi. Questi ultimi avranno anche il compito di sovrintendere a tutta l’attività assistenziale, supportando i colleghi nel monitoraggio dei pazienti e garantendo l’immediato intervento in caso di peggioramento delle condizioni cliniche”.



Data ultimo aggiornamento: 10 novembre 2020