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EX C&C DI PERNUMIA (PADOVA). REGIONE RECUPERA 12 MILIONI DI EURO PER LA BONIFICA. MARCATO, “GIORNATA STORICA. GRANDE VITTORIA PER L'AMBIENTE, GRANDE SCONFITTA PER IL SISTEMA”

02 luglio 2020

Comunicato n° 967

(AVN) – Venezia, 2 luglio 2020

“Abbiamo recuperato altri 7 milioni di euro dalla Legge Speciale per Venezia per completare la bonifica con lo smaltimento dei rifiuti presenti nello stabilimento della ex-C&C di Pernumia. La cifra stanziata complessivamente è 12 milioni di euro, che permetteranno di restituire alla comunità un sito, finalmente nel rispetto dell’ambiente. Questa è una grande vittoria per l’ambiente, ma una grande sconfitta per il sistema dopo una vicenda giudiziaria che vede non pagare chi di fatto ha inquinato l’ambiente e prodotto danno alla comunità”. Così l’assessore allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato questa mattina ha dichiarato incontrando la stampa nel sopralluogo allo stabilimento della ex-C&C accompagnato dal sindaco di Pernumia, Luciano Simonetto, e dai dirigenti regionali che hanno seguito la vicenda. L’assessore Marcato ha ricapitolato la storia del sito e spiegato la precisa scelta della Regione del Veneto di recuperare e stanziare la cifra necessaria ad avviare i lavori di bonifica del sito collocato in territorio comunale a Pernumia, al confine con le municipalità di Due Carrare e Battaglia Terme, nel territorio della bassa padovana.

I 7 milioni di euro in via di stanziamento, insieme ai 5 milioni di euro stanziati a dicembre 2019 dal Consiglio Regionale, serviranno al completamento delle attività di smaltimento di rifiuti pericolosi e di bonifica ambientale dell’area dell’ex-C&C, un impianto industriale che, nel 2005, è stato sottoposto a sequestro giudiziario a seguito di un’indagine riguardante il traffico illecito di rifiuti tossici, condotta dalla sezione NIPAF di Treviso del Corpo Forestale dello Stato.

Gli interventi previsti riguardano la rimozione e smaltimento di rifiuti (circa 43.000 tonnellate di rifiuti pericolosi sono ancora da smaltire) che, dalle risultanze del piano di caratterizzazione, sono considerati pericolosi per la abbondante presenza di idrocarburi e di vari metalli pesanti (cromo, nichel, rame etc.), nonché per il correlato rischio di incendio dovuto alla presenza di elevate quantità di metalli alcalini e alcalino terrosi che possono creare le condizioni di surriscaldamento della massa.

A Veneto Acque S.p.A., è stata assegnato l’importo per avviare le attività di indagine ambientale, caratterizzazione, messa in sicurezza dei capannoni dell’ex stabilimento industriale e smaltimento.

“Considerando che l’iter burocratico si concluda per settembre, i lavori potrebbero partire già per fine anno – ha concluso l’assessore Marcato – questo è un risultato che per me è personalmente una grande soddisfazione, avendo iniziato a seguire il problema sin dal 2005, da assessore provinciale all’ambiente di Padova. Un risultato del quale ringrazio tutti quelli che si sono impegnati, in particolare i dirigenti regionali, dr. Paolo Campaci e dr. Giovanni Ulliana, oltre al dr. Livio Baracco”.

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Data ultimo aggiornamento: 02 luglio 2020