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BOTTACIN RISPONDE A POLEMICA M5S VENETO SU CORONAVIRUS E PFAS, “SEMPLICEMENTE INCREDIBILE. SERVE LORO UN BAGNO DI UMILTA’ E VERITA’”

11 maggio 2020

Comunicato n° 695

(AVN) Venezia, 11 maggio 2020

 

“Semplicemente incredibili”. Con queste parole, l’Assessore all’Ambiente e Protezione Civile della Regione Veneto, Gianpaolo Bottacin, definisce le affermazioni del M5S che polemizza con il Presidente della Regione, Luca Zaia, riguardo al tema della commissione d'inchiesta del Consiglio regionale sulle Rsa.

“In merito – attacca Bottacin - il presidente ha chiaramente detto che ben venga la commissione, a patto, e questo è sacrosanto, che non rallenti il lavoro in atto da parte della Magistratura”.

“Se non fosse che ci troviamo di fronte a una vera e propria tragedia – incalza Bottacin -  le affermazioni dei consiglieri regionali pentastellati farebbero ridere. A loro, che goffamente tentano di evidenziare un presunto interessamento alla questione Pfas – aggiunge l’Assessore- ricordo che dopo ben 711 giorni che occupano il Ministero dell'ambiente, non sono ancora riusciti a definire nemmeno i limiti di legge per queste sostanze, cosa che invece ha fatto la Regione che vorrebbero attaccare, esponendosi a 43 ricorsi proprio in virtù del fatto che manca la norma statale”.

“Che dire poi – prosegue Bottacin - dell'affermazione in cui affermano testualmente che sarebbero loro ad aver svelato un vero disastro ambientale. A questi signori va ricordato per l'ennesima volta che la questione, segnalata alle Regioni nel maggio del 2013 dal Governo, ha avuto come esito che solo la Regione Veneto si è mossa immediatamente, individuando la fonte primaria dell'inquinamento e denunciando il fatto alla procura a inizio luglio del 2013. Non i 5 stelle – tiene a precisare Bottacin -  ma la Regione Veneto, attraverso il suo braccio operativo Arpav.

“Un bagno di verità – secondo l’Assessore -  a questa gente non farebbe male. Sul fatto poi che continuino a citare i 7000 carotaggi proposti dalla Regione, vorrei ricordare che a seguito del fallimento della Miteni è stato un Tribunale della Repubblica ad assegnare con regolare asta pubblica l'area a un soggetto ben preciso, che ha il compito di procedere con la bonifica. Vorrebbero che la Regione passasse sopra alle disposizioni dei Tribunali? Noi rispettiamo il lavoro della magistratura e collaboriamo con essa. Noi”.



Data ultimo aggiornamento: 11 maggio 2020