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PFAS E CORONAVIRUS. BOTTACIN AI 5 STELLE, “CONTROREPLICA ANCHE PEGGIORE DELL’ATTACCO. HANNO IL MINISTRO DA 711 GIORNI, MA I LIMITI NON SI SONO VISTI. DALLA REGIONE I FATTI CARTE IN PROCURA E LIMITI FISSATI”

11 maggio 2020

Comunicato n° 697

(AVN) Venezia, 11 maggio 2020

 

“A parte il becero tentativo di collegare il dramma del coronavirus all’inquinamento da Pfas, di cui dovrebbero vergognarsi, anche in questo caso, come spesso accade loro, la replica dei 5 Stelle alle mie affermazioni è, se possibile, anche peggiore dell’attacco. Probabilmente ciò accade perché non sanno leggere correttamente, oppure cercano di sviare l’attenzione”.

 

Così l’Assessore all’Ambiente della Regione Veneto, Gianpaolo Bottacin, commenta la nuova presa di posizione polemica del Movimento Cinque Stelle in Consiglio regionale contro l’Amministrazione regionale in tema di Pfas e Covid-19.

 

“Sui Pfas arrivano a dire – incalza Bottacin – che loro hanno portato le carte in  Procura, dimenticando però che l’hanno fatto anni dopo il deposito di tutti gli atti possibili da parte della Regione che vorrebbero accusare, e ben prima che nascesse la Commissione d’inchiesta da loro presieduta in Consiglio regionale, anni prima, non ore o giorni”.

 

“Se vogliono rendersi utili davvero – aggiunge Bottacin – i 5 Stelle spingano il loro Ministro, che da ben 711 giorni occupa la sedia al Ministero dell’Ambiente, a mettere i limiti su queste sostanze. Le carte in Procura le ha portate la Regione, e i limiti li ha fissati la Regione. Proprio quei limiti che, evidentemente, in realtà il M5S non vuole imporre”.

 

“Ricordo – conclude Bottacin – cosa ha pubblicamente detto la Magistratura: senza i limiti non c’è reato. Per cui i pentastellati, al massimo possono vergognarsi e passare al più presto a un ben più dignitoso silenzio”.



Data ultimo aggiornamento: 11 maggio 2020