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MALTEMPO: PRESIDENTE ZAIA FIRMA LO STATO DI CRISI PER VERONA E LE AREE COLPITE DA NUBIFRAGI
02 settembre 2018
Comunicato n° 1262
(AVN) – Venezia, 2 settembre 2018
Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha firmato questa mattina lo stato di crisi per Verona e le zone della provincia scaligera colpite dai violenti nubifragi di ieri che hanno creato danni ad abitazioni, impianti, opere pubbliche e strutture industriali e produttive. “Chiederemo al governo non soltanto la dichiarazione dello stato di emergenza ma anche una attenzione particolare a cittadini e imprese”, assicura Zaia.
“Ho seguito per tutta la notte – fa sapere il presidente del Veneto - in costante contatto con l’assessore alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin l’organizzazione della macchina dei soccorsi, la mobilitazione e la dislocazione delle squadre dei volontari regionali che hanno risposto come sempre con entusiasmo e professionalità. Oggi le 36 squadre già operanti sui territori saranno ulteriormente rafforzate, mentre anche i Vigili del Fuoco - che non ringraziamo mai abbastanza - sono operativi con squadre provenienti anche dalle province vicine”.
“Ovviamente, e come sempre, il decreto sullo stato di crisi resterà “aperto” per consentire ai sindaci di completare il censimento dei danni a opere pubbliche, infrastrutture, privati e imprese”.
Disagi si sono verificati anche in altre località del Veneto, ma di minore entità.
Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha firmato questa mattina lo stato di crisi per Verona e le zone della provincia scaligera colpite dai violenti nubifragi di ieri che hanno creato danni ad abitazioni, impianti, opere pubbliche e strutture industriali e produttive. “Chiederemo al governo non soltanto la dichiarazione dello stato di emergenza ma anche una attenzione particolare a cittadini e imprese”, assicura Zaia.
“Ho seguito per tutta la notte – fa sapere il presidente del Veneto - in costante contatto con l’assessore alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin l’organizzazione della macchina dei soccorsi, la mobilitazione e la dislocazione delle squadre dei volontari regionali che hanno risposto come sempre con entusiasmo e professionalità. Oggi le 36 squadre già operanti sui territori saranno ulteriormente rafforzate, mentre anche i Vigili del Fuoco - che non ringraziamo mai abbastanza - sono operativi con squadre provenienti anche dalle province vicine”.
“Ovviamente, e come sempre, il decreto sullo stato di crisi resterà “aperto” per consentire ai sindaci di completare il censimento dei danni a opere pubbliche, infrastrutture, privati e imprese”.
Disagi si sono verificati anche in altre località del Veneto, ma di minore entità.
Data ultimo aggiornamento: 02 settembre 2018