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VIOLENZA SULLE DONNE. IN CONSIGLIO IL REPORT VENETO DELLA GIUNTA. ASSESSORE SANITA’ E SOCIALE, “NEL 2024 PIU’ FONDI, SPORTELLI NELLE UNIVERSITA’, COMUNICAZIONE, SENSIBILIZZAZIONE, FORMAZIONE DEL PERSONALE”

09 maggio 2024

Comunicato n° 753

(AVN) Venezia, 9 maggio 2024

 

In tema di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne, la Regione Veneto ha messo in campo ben 57 strutture di assistenza, delle quali 26 Centri Antiviolenza e 31 Case Rifugio, investendo 1 milione 120 mila euro del bilancio regionale, oltre alle risorse statali del Dpcm 22 del 2022 dotato di 2 milioni 960 mila euro.

Questi e molti altri dati emergono dalla Relazione annuale 2023 della Giunta regionale sull’attività svolta in materia di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne, al centro oggi della seduta della Quinta Commissione del Consiglio Regionale (Sanità e Sociale), seguita da una congiunta con la Sesta Commissione (Cultura) con le audizioni delle diverse entità coinvolte, allo scopo di definire una nuova strategia complessiva per contrastare il fenomeno della violenza e delle disparità di genere.

A entrambi gli appuntamenti era presente l’Assessore alla Sanità e Sociale che, ricordando la tragedia di Giulia Cecchettin, e le altre che l’hanno preceduta e seguita, ha posto l’accento sui buoni risultati ottenuti, come traspare dalla Relazione 2023, e sulla scelta strategica di rafforzare e rilanciare le diverse azioni nel 2024.

“Non a caso – ha detto – abbiamo aumentato i fondi specifici del nostro bilancio, portandoli a 1 milione 550 mila euro, stiamo mettendo a terra l’apertura di sportelli nelle Università, rafforzando le iniziative di comunicazione e sensibilizzazione, e quelle di formazione del personale chiamato a occuparsi di queste persone. Ogni donna in più che si rivolge alla nostra rete per chiedere aiuto e protezione può essere una vita salvata”.

 

Il Report 2023 della Giunta regionale contiene le risultanze di una indagine condotta nei Pronto Soccorso, dalla quale, ad esempio,  è emerso che l’89,47% ha un protocollo attuativo del percorso per le donne che subiscono violenza; il 100% prevede procedure diversificate e modalità di dimissione protetta nel caso di valutazione di rischio alto; il 100% informa la donna della presenza dei Centri Antiviolenza sul territorio; il 100% prevede la possibilità di rimanere in osservazione breve intensiva o in ambiente ospedaliero n caso di alto rischio di rivittimizzazione; l’86,4% ha predisposto un’area protetta separata dall’attesa generale; il 92,11% garantisce una visita entro massimo 20 minuti per ridurre ripensamenti o allontanamenti volontari.

La tipologia di violenza che prevale è quella psicologica, seguita da quella fisica, economica, dallo stalking, dalle molestie e dalla violenza digitale.

Nei Centri Antiviolenza del Veneto operano 405 persone, di cui 243 retribuite e 162 a titolo volontario.

 

ALLEGATE SLIDES

 

Comunicato SANITA’-SOCIALE

 




Data ultimo aggiornamento: 09 maggio 2024