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PARI OPPORTUNITÀ. ASSESSORE DONAZZAN ALL’EVENTO SULLA PARITÀ DI GENERE PER LO SVILUPPO DELLE IMPRESE: “VA RAFFORZATO IL WELFARE TERRITORIALE IN UN PATTO PUBBLICO-PRIVATO PER SOSTENERE LE DONNE MADRI E LAVORATRICI”

26 marzo 2024

Comunicato n° 554

(AVN) – Venezia, 26 marzo 2024

 

“Sono da sempre convinta che tutto sia misurabile e che siano i dati di contesto a dover guidare il decisore pubblico nell’assunzione delle scelte, anche per quanto riguarda le politiche per le parità di genere. In questo ambito i dati ci dicono che come Regione del Veneto stiamo investendo il doppio di quanto la Commissione Europea ci chieda, ma sappiamo che ci sono alcune criticità su cui continuare a lavorare. Tra queste la difficoltà che le donne incontrano nel conciliare i tempi di lavoro e quelli di vita familiare: spesso le donne abbandonano il lavoro dopo il primo figlio e purtroppo, di frequente, non si sentono nella condizione di avere il secondo. La denatalità è un problema da affrontare, lavorando su più livelli”. 

Così l’Assessore al Lavoro e Pari Opportunità della Regione del Veneto Elena Donazzan intervenuta ieri pomeriggio al workshop dal titolo “Empowerment Femminile e Parità di Genere, per lo Sviluppo delle Imprese”, che si è svolto nella sede della società di consulenza nello sviluppo sostenibile aziendale ARB a Verona. 

“Le donne vanno sostenute nel loro percorso di crescita professionale, prendendo spunto dai Paesi del Nord Europa in cui le donne, più sono occupate più fanno figli, in un circolo virtuoso. Il secondo livello su cui lavorare riguarda il sostegno nell’ambito dei servizi di supporto alla genitorialità. La maternità non dev’essere più considerata un costo per la nostra Nazione che non ha fatto politiche per la famiglia dalla storia della Repubblica. Il costo non dev’essere più scaricato solo sulle imprese. Va rafforzato il welfare territoriale con servizi sostenuti da un patto tra pubblico e privato per dare maggiori servizi. Penso agli asili nido, che devono avere un costo affrontabile rispetto all’onerosità di oggi, magari costruiti dalle imprese con delle agevolazioni, senza le prescrizioni proibitive di oggi. Questo sarebbe un primo passo per accompagnare le donne a rimanere nel mercato del lavoro, senza che la maternità sia un costo per le imprese e un limite per il lavoro”, ha aggiunto l’Assessore. 

“Va infine valorizzata la certificazione della parità di genere, molto considerata dai mercati a livello internazionale in cui le nostre imprese si muovono, nella consapevolezza che questa certificazione misura i risultati dell’inclusione lavorativa delle donne e della loro realizzazione nelle imprese, migliorando la produttività. Come ha evidenziato la fondatrice di ARB, Ada Rosa Balzan, ricordiamoci che la crescita numerica delle donne nei ruoli delle organizzazioni diventa sinonimo di crescita aziendale, di welfare territoriale e di prosperità allargata”.

 

(PARI OPPORTUNITÀ)




Data ultimo aggiornamento: 26 marzo 2024