(AVN) – Venezia, 22 marzo 2024

“Oggi continua l’impegno nel dare concretezza alla programmazione regionale in materia di salute mentale con sempre più adeguati servizi assistenziali. Il nostro obbiettivo è fare in modo che ogni disagio trovi un percorso di presa in carico, completo ed esaustivo, che sia la giusta risposta di cura e riabilitazione fino al reinserimento comunitario, sociale e lavorativo. Le strutture inaugurate in questa mattinata per la loro destinazione e funzione sociosanitaria sono un tassello importantissimo di questo modello”.

Queste le parole dell’assessore veneto alla Sanità e alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, intervenuta oggi all’inaugurazione di due nuove Comunità terapeutiche riabilitative protette (CTRP) a Portogruaro (Venezia).  L’Assessore è stata ricevuta dal direttore generale dell’Ulss 4 Veneto Orientale, Mauro Filippi, dal direttore del dipartimento di Salute mentale, Anna Urbani, dal presidente della Cooperativa “Insieme si può”, Raffaella Da Ros. Erano presenti numerosi sindaci del territorio.

Le due comunità inaugurate sono comprese in una struttura la cui gestione è affidata alla cooperativa “Insieme si può”, da tempo impegnata in collaborazioni con l’azienda sanitaria, che ha acquistato e ristrutturato le sedi. Sono ognuna di differente tipologia. Una da 10 posti letto, ad alta intensità di trattamento continuativo, l’altra da 8 ad intensità di trattamento intermedio, successivo al ricovero ospedaliero o ad ospitalità con livello superiore.

“La nuova struttura conferma un’attenzione elevata, da parte della Regione e delle sinergie che crea sul territorio, verso l’integrazione sociosanitaria e l’assistenza extra ospedaliera – conclude l’Assessore -. Nel settore della salute mentale la Regione del Veneto è molto impegnata con sempre maggiori investimenti, anche per potenziamento del personale, e con il coinvolgimento di proficue collaborazioni. La risposta giusta alle nuove sfide della salute mentale è oggi uno dei principali tavoli di intervento sociosanitario, a cominciare dai servizi indirizzati a quella giovanile per la quale sono attivati servizi specifici. La Regione ci crede molto e lo mette in pratica applicando una programmazione che pone al centro la persona”. 

ALLEGATA SCHEDA STRUTTURA E IMMAGINI

(SANITA’/SOCIALE)