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SANITA’, REGIONE VENETO SU ABBANDONO TAVOLO TRATTATIVA DA PARTE DELLA FIMMG. LANZARIN, “INGIUSTA L’ACCUSA DI MANCANZA DI PROGRAMMAZIONE”

12 febbraio 2024

Comunicato n° 205

(AVN) – Venezia, 12 febbraio 2024

“Accusare la Regione di assenza di impegno programmatorio mi sembra profondamente ingiusto da parte della Fimmg alla quale, nonostante tutto, rinnovo la disponibilità della Regione a trattare e ragionare sulle questioni aperte, disponibilità che non sembra avere, al momento, la Fimmg, per un confronto su una reale riorganizzazione delle attività della medicina generale, aldilà delle dichiarazioni d’intenti”.

 

Lo dice l’Assessore alla Sanità della Regione Veneto, in relazione alla decisione, comunicata dalla FIMMG di abbandonare il tavolo della trattativa sulla riorganizzazione della sanità territoriale.

 

“Non è stata costruttiva ad esempio – aggiunge Lanzarin - la decisione di abbandonare fin dall’inizio del confronto nello scorso mese di dicembre il Tavolo negoziale per il rinnovo dell’Accordo Integrativo Regionale (AIR), proprio nella fase di avvio della discussione che riguardava  anche  il tema del personale di supporto, sia infermieristico che di studio, che non è stato possibile analizzare in modo approfondito senza la presenza dell’interlocutore Fimmg a due incontri che sarebbero stati preziosi per proseguire il necessario approfondimento di quanto proposto. Come Regione abbiamo sempre avuto la disponibilità ad approdondire il tutto anche sul piano delle risorse pubbliche da investire”.

 

“Sulle risorse aggiuntive richieste – prosegue Lanzarin - avevamo comunque proposto un incremento come base della trattativa, con lo scopo di adeguare il contributo della medicina generale a fornire ai cittadini una medicina del territorio al passo con i bisogni dei cittadini nel cui interesse la FIMMG dichiara di impegnarsi.

 

“La Regione ha proposto una piattaforma negoziale – aggiunge Manuela Lanzarin - che aveva avuto la condivisione nella sua impostazione da parte di tutte le OO.SS. basata sui principi di equità, accessibilità e prossimità alle cure attraverso la realizzazione di forme organizzative della medicina generale sempre più adeguate per fornire risposta ai principali bisogni di salute della popolazione anche in contesti orografici differenti. Stupisce e dispiace che oggi si affermi la mancanza di idee e di programmazione.

Secondo la Regione, il superamento delle attuali forme organizzative per cui oggi ci sono ancora medici di medicina generale che lavorano singolarmente o in rete e associazioni, in favore di uno sviluppo delle cure primarie per cui i medici di medicina generale lavorino sempre di più insieme ed in forma coordinata al fine di garantire accesso all’assistenza e di raggiungimento dei risultati di salute eque all’interno della Regione, ha rappresentato la principale finalità con cui si sono svolte finora le trattative sindacali, ma l’assenza dal Tavolo di negoziazione da parte della FIMMG non ha reso possibile affrontare anche il tema delle risorse per finanziarie le misure previste per il rinnovo del Accordo Integrativo Regionale (AIR), per lo sviluppo di un sistema delle cure primarie integrato con quanto previsto anche dal e dalla componente 1 della Missione 6 del PNRR.

 

“La Regione del Veneto – conclude l’Assessore - non ha mai fatto mancare la propria disponibilita’ al confronto per garantire uno sviluppo della medicina generale coerente con l’evoluzione dei bisogni ed i nuovi modelli organizzativi previsti dal DM 77/2022, e mantiene tale disponibilità senza alcuna preclusione”.



Data ultimo aggiornamento: 12 febbraio 2024