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TERMOVALORIZZATORE DI PADOVA. OK DEFINITIVO AL PROGETTO DI AMMODERNAMENTO CON ULTERIORI PRESCRIZIONI ED ELEMENTI MIGLIORATIVI

06 dicembre 2021

Comunicato n° 2256

(AVN) – Venezia, 6 dicembre 2021

Si è svolta oggi la Conferenza dei Servizi relativa alla domanda di realizzazione del progetto di ammodernamento tecnologico dell'Inceneritore di Padova - San Lazzaro.  

L'intervento proposto si è reso necessario in considerazione del conclamato stato di vetustà delle linee 1 e 2 - che tra l'altro comportano elevati costi di gestione e manutenzione - al fine di adeguare l'impianto ai dettami delle norme europee e nazionali e mantenere la piena funzionalità del sistema regionale del gestore dei rifiuti.

Il progetto prospetta la sostituzione delle linee 1 e 2, ormai obsolete, con una quarta linea caratterizzata dal rispetto delle migliori tecniche disponibili a livello internazionale, la cui implementazione comporterà un deciso innalzamento delle performance ambientali dell'impianto, garantendo la gestione dei rifiuti in Veneto e contribuendo anche al sostanziale miglioramento della qualità delle emissioni in atmosfera. 

Al termine di un complesso e articolato percorso istruttorio durato più di un anno che si è avvalso, tra l’altro, dei molti elementi di approfondimento emersi nel corso dell'inchiesta pubblica (in cui sono stati sentiti Cittadini, Associazioni, Enti locali) e del parere favorevole del CTR VIA, la Conferenza dei Servizi ha approvato il progetto con il voto favorevole dello Stato, della Soprintendenza, dell’Autorità di Bacino, dei VVF, dell’ARPAV, della Provincia di Padova e della Regione, e con il voto non favorevole del Comune di Padova, che ha comunque confermato il parere tecnico favorevole sugli aspetti edilizi e urbanistici.

La Conferenza dei Servizi ha approvato il progetto a condizione che siano rispettate severe prescrizioni migliorative della situazione in atto e del progetto presentato, che consentono ulteriori riduzioni degli impatti ambientali. 

In particolare, l'impianto dovrà ridurre di oltre 25.000 tonnellate le potenzialità di trattamento già autorizzate, diminuire ulteriormente le emissioni anche rispetto alle BAT (migliori tecniche disponibili) di derivazione europea, sia come concentrazioni che come flussi di massa, migliorare le proprie performance energetiche, producendo anche calore per teleriscaldamento a favore dell'Ospedale di Padova (nonché, prospetticamente, di altri soggetti pubblici e privati dell'area patavina). 

L'impianto, inoltre, non potrà bruciare rifiuti liquidi contenenti PFAS (inclusi i percolati di discarica) e neppure altri rifiuti recuperabili, che dovranno essere avviati a recupero di materia secondo i principi dell'economia circolare.

Fin dall’inizio sarà assicurato il miglioramento delle performance ambientali dell’esistente terza linea di incenerimento.

Sarà inoltre realizzato, a spese del proponente, dall’Azienda ULSS 6 Euganea e dagli Istituti universitari padovani, un approfondito studio di epidemiologia ambientale che si affiancherà ad un’approfondita attività di monitoraggio ambientale per escludere il verificarsi nel tempo di effetti anche sanitari sull'area circostante. 

L'impianto continuerà a configurarsi come impianto strategico regionale e continuerà a ricevere i soli rifiuti urbani o decadenti dal ciclo dei rifiuti urbani, in attuazione e in coerenza con il Piano rifiuti e con le sue future evoluzioni, che hanno fatto del Veneto un modello di eccellenza della gestione dei rifiuti a livello europeo, in termini di percentuali di raccolta differenziata e per i minimi quantitativi destinati a discarica e incenerimento. 

Sarà inoltre coerente e funzionale rispetto ai piani e alle politiche regionali di contenimento delle emissioni in atmosfera, di mitigazione e adattamento del cambiamento climatico, di uso razionale dell'energia. 



Data ultimo aggiornamento: 06 dicembre 2021