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la Realizzazione

La procedura di aggiudicazione / tecnica di finanziamento utilizzata per l’individuazione del soggetto incaricato alla progettazione, esecuzione e gestione dell’opera è la finanza di progetto.

A seguito di tale procedura tra la Regione del Veneto e l’operatore economico è stato sottoscritto un “contratto di concessione”.

Con tale tipologia di contratto la Pubblica Amministrazione affida all’operatore economico la progettazione e l’esecuzione dei lavori. L’operatore economico accetta come forma di remunerazione i proventi derivati dal diritto di gestione dell’opera. Pertanto - pur prevedendo la norma una quota di partecipazione pubblica - nel contratto di concessione a differenza dell’appalto, in cui la realizzazione è direttamente e completamente sovvenzionata dalla Pubblica Amministrazione, il finanziamento dell’opera avviene attraverso capitale privato.

Il contratto di concessione poggia sul principio fondamentale - evidenziato sia nelle fonti normative europee, sia nelle fonti normative nazionali – per il quale “l’aggiudicazione di una concessione di lavori o servizi, comporta il trasferimento al concessionario di un rischio operativo legato alla gestione dei lavori o dei servizi, comprendente un rischio sul lato della domanda dell’offerta o entrambi”.
Questo principio ruota attorno al concetto di “rischio operativo” che può essere declinato in due fattispecie principali:
• rischio della domanda: nel caso in cui le entrate sono generate dal pagamento degli utenti per il servizio reso (tariffa);
• rischio dell’offerta: nel caso in cui le entrate dell’affidatario derivano dalla Pubblica Amministrazione (canone); tale rischio dipende dalla capacità, da parte del concessionario, di erogare il servizio previsto secondo le clausole contrattuali e gli standard pattuiti. Coincide pertanto con il cosiddetto rischio di disponibilità;

Quando la tecnica di finanziamento impiegata sia la finanza di progetto, la normativa in materia richiede che siano allocati in capo al concessionario almeno due dei tre rischi principali, ovvero: rischio di costruzione, rischio di disponibilità, rischio di domanda;

Nel caso della Pedemontana Veneta, sono trasferiti al concessionario il rischio di costruzione ed il rischio di disponibilità.

I SOGGETTI COINVOLTI


Sono inoltre interessati, per quanto di competenza altri enti ed organizzazioni tra cui i principali:
• MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti);
• MATTM (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare);
• MiBAC (Ministero per i beni e le attività culturali);
• MEF (Ministero dell'economia e delle finanze);
• Prefettura di Vicenza - Ufficio Territoriale del Governo;
• Prefettura di Treviso - Ufficio Territoriale del Governo;
Province di Vicenza, Treviso ed i Comuni territorialmente interessati dal tracciato.

La realizzazione di una infrastruttura strategica come la Pedemontana Veneta, ancor più qualora sia contraddistinta da forme contrattuali quali la concessione e/o il partenariato pubblico privato, rappresenta un processo complesso nell’ambito del quale al settore pubblico spetta il ruolo di garante dell’interesse pubblico.
Questa forma di garanzia è assicurata, dall’azione di regia e coordinamento svolta dalla Pubblica Amministrazione concedente.

La Pubblica Amministrazione agisce pertanto nell’intero ciclo di vita dell’opera, governando i vari processi e perciò programma e promuove le attività di controllo delle componenti qualità, tempo, costo e realizzazione.

Per tali motivi, successivamente al passaggio dalla gestione commissariale (2009/2016) alla gestione ordinaria (dal 2017), nel dicembre del 2016, la Giunta Regionale ha provveduto ad istituire, con DGR 2027/2016, la Struttura di Progetto “Superstrada Pedemontana Veneta” e nominare l'avv. Marco Corsini (DPGR 6/2017) “Commissatio Autorità Vigilante SPV”.

La Struttura di Progetto svolge pertanto:
• le attività correnti di tipo amministrativo;
• le attività di alta sorveglianza;
• le attività di governance.

Nello specifico, l’attività di governance è mirata ad individuare le “perturbazioni” derivanti da fonti e/o cause sia interne che esterne in grado di influenzare l’andamento della fase esecutiva dei lavori, con l’obiettivo di riportare, attraverso azioni correttive e preventive, il progetto verso la direzione pianificata.
Al tal fine la Struttura ha definito i criteri di controllo e gestione implementando specifici strumenti gestionali.

In particolare, con DDR 9/2017 è stato approvato il “Programma di monitoraggio e controllo sulla Concessione Superstrada Pedemontana Veneta” il quale trova applicazione con l’attivazione di singoli protocolli operativi suddivisi in ambiti di carattere amministrativo e tecnico.
I principali protocolli attivati riguardano: espropri, monitoraggio finanziario, contratti di affidamento – subappalto – e assimilati, tempi e costi dei lavori, ambiente.