Piano Regionale Prevenzione - PRP 2014-2018

 

 

Con D.G.R. n. 749 del 14.05.2015 è stato approvato il Piano Regionale Prevenzione (PRP) 2014-2018 in attuazione del Piano Nazionale Prevenzione, approvato con l’Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 13 novembre 2014.
Con DGR. 792 dell’08/06/2018 la Regione ha recepito l'Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano del 21/12/2017 (Rep. Atti n. 247/CSR) concernente la proroga al 31/12/2019 del Piano Nazionale per la Prevenzione (PNP) 2014-2018 e ha approvato la rimodulazione dei Programmi di cui al Piano Regionale della Prevenzione (PRP).
Il PRP 2014-2018 si basa sulla convinzione che è necessario superare l'ottica parcellizzata di singole azioni di progetti settoriali arrivando ad una logica di piani/programmi e processi legati ad attività istituzionali, tra loro coerenti, coordinate e sinergiche con una programmazione volta a promuovere la salute nell'ambito di setting differenti. L'individuo è messo al centro fin dall'inizio e per l’intero arco della vita, tale approccio life-course si basa sulle evidenze che favorire il mantenimento di un buono stato di salute lungo tutto il corso dell'esistenza porta all'aumento dell'aspettativa di vita in buona salute e a un bonus in termini di longevità, fattori entrambi che possono produrre benefici importanti a livello economico, sociale e individuale. Altro punto cardine del PRP è la programmazione per setting di vita: quali, in particolare, la scuola, gli ambienti di lavoro, l'ambiente sanitario e la comunità. La scelta di incontrare le persone nei loro luoghi di vita è determinata dalla volontà di sottolineare l'obiettivo di supportare il protagonismo quotidiano delle persone che costruiscono la propria salute " là dove si studia, si lavora, si gioca e si ama" (Carta di Ottawa, 1986). Un'azione volta a promuovere la salute attraverso setting differenti può assumere forme diverse, spesso mediante alcune tipologie di sviluppo organizzativo come il cambiamento dell'ambiente fisico, della struttura organizzativa, degli aspetti amministrativi e gestionali. Il risultato atteso sono interventi trasversali e globali nella promozione di stili di vita sani all'interno di uno stesso ambiente di vita. Vi è, altresì, la necessità di adottare un approccio di sanità pubblica che garantisca equità, il nuovo PRP si pone l'obiettivo del contrasto alle diseguaglianze come azione innovativa e trasversale.

La struttura del Piano Regionale Prevenzione poggia sul fondamento che è necessario, per poter dare delle risposte, realizzare e sostenere una rete robusta che interconnetta le strutture regionali di governo, le Aziende Ulss, in particolare, i Dipartimenti di Prevenzione, tutte le istituzioni pubbliche, regionali e locali, protagonisti della società civile e del mondo produttivo nell'ottica della Salute in tutte le politiche.

Il Dipartimento di Prevenzione, all'interno delle singole Aziende Ulss è l'asse portante e il nodo strategico garante di una forte e valida collaborazione tra le Strutture, i Servizi e le Unità Operative, interni ed esterni all'Azienda Ulss, impegnati nella promozione e nella tutela della salute dei cittadini e conseguentemente nello sviluppo sociale ed economico della realtà veneta. I Dipartimenti di Prevenzione assumono un ruolo di regia sia delle funzioni di erogazione diretta delle prestazioni sia di governance di processi, oltre che degli interventi non erogati direttamente, costruendo e sviluppando una rete di collegamenti fra stakeholder (istituzionali e non) che in senso bidirezionale collegano il territorio al governo regionale e nazionale. In particolare, spetta al Dipartimento di Prevenzione: a) mantenere le alleanze già attivate o attivare nuove intese, sia con istituzioni regionali e locali, sia con Enti del mondo produttivo e della società civile; b) favorire il coordinamento e il sistema di sinergie a livello regionale e locale; c) monitorare le azioni, programmate ed in parte già attivate, sviluppare e garantire la valutazione del processo e dei risultati.

Le suddette attività si declinano quindi in un Piano di Prevenzione Aziendale (PPA) che sviluppa tutti i macro obiettivi del PRP con una adesione progressiva alle azioni indicate per programma, entro la scadenza del piano stesso.

 

(STAMPA)


RIFERIMENTI GIURIDICO/AMMINISTRATIVI

 

Nazionali

 

Piano Nazionale Prevenzione - PNP

 

Regionali

 

DGR n. 792 del 08.06.2018: Recepimento dell'Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano del 21/12/2017 (Rep. Atti n. 247/CSR) concernente la proroga al 31/12/2019 del Piano Nazionale per la Prevenzione (PNP) 2014-2018 e approvazione della rimodulazione dei Programmi di cui al Piano Regionale della Prevenzione (PRP).

 

DGR n. 749 del 14.05.2015: Approvazione Piano Regionale Prevenzione (PRP) per la realizzazione del Piano Nazionale Prevenzione (PNP) 2014 - 2018.





 

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Si precisa che laddove gli atti non rimandino a link ufficiali (G.U., Bur, siti istituzionali) non costituiscono testi ufficiali, per i quali si deve fare riferimento agli atti originali pubblicati nella Gazzetta Ufficiale, nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto o eventualmente depositati presso le strutture competenti.

 



Data ultimo aggiornamento: 16 dicembre 2019