Inserimenti lavorativi persone con disagio psichico Pro.P

L’inclusione attiva delle persone più lontane dal mercato del lavoro è uno dei cardini delle politiche europee per l’occupazione e fin dal 2005 il Piano di Azione della Salute Mentale per l’Europa, siglato ad Helsinki dagli Stati membri, riconosce l’inclusione sociale delle persone con problemi di salute mentale come una delle dodici pietre miliari da realizzare entro il 2010. L’Italia, ed in particolare il Veneto, sono riconosciute come realtà in cui le pratiche inclusive rappresentano una tradizione ormai consolidata di interventi territoriali di eccellenza, ma nel quale le esperienze spesso si fermano a livello locale.

L’utenza con problemi psichiatrici seguita dai Servizi Integrazione Lavorativa (SIL) del Veneto nel corso del 2008 è pari a 2442 persone di cui 350 con un’invalidità civile pari o sup. al 100%. Sono state 894 le persone con problemi psichiatrici che hanno effettuato tirocini di formazione o di mediazione al lavoro organizzati dal SIL e 585 coloro che, prive di capacità lavorative, sono state inserite in progetti di inserimento sociale in contesto lavorativo.

La Regione Veneto dal settembre 2010 ha aderito al Programma per il sostegno e lo sviluppo dei percorsi integrati di inserimento socio-lavorativo dei soggetti con disturbo psichico ProP, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, avviato dall’Osservatorio sull’Inclusione Sociale dell’Isfol, in collaborazione con otto regioni italiane (Campania, Lazio, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto), finalizzato all’adozione e alla messa a sistema di metodologie e di strumenti innovativi per i servizi pubblici rivolti alle persone con disturbo psichico, mediante ricerche-azione sulle diverse variabili che influenzano i loro percorsi di inserimento.
 

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Data ultimo aggiornamento: 25 agosto 2015