Disturbi specifici dell'apprendimento DSA

 

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), ossia la dislessia, la disgrafia o la disortografia e la discalculia, rappresentano il 20-25%  di tutti i problemi di apprendimento che emergono durante i primi anni della frequenza scolastica, che nel loro insieme coinvolgono il 15-18% della popolazione in età scolare. Molti casi sono “lievi” e non vengono identificati tempestivamente; spesso i casi misconosciuti si complicano con disturbi emozionali e comportamentali; insorti come conseguenza del problema, che in un mondo di istruzione obbligatoria e molto penalizzante. Nel 60% dei casi i DSA non sono isolati e si associano fin dall’inizio a disturbi dell’attenzione, della condotta e psicopatologici.

La diagnosi richiede quindi una valutazione specialistica multidisciplinare, effettuata da un’equipe sanitaria adeguatamente formata. Dal’altra parte, il lavoro con una fetta così consistente della popolazione scolastica non può che prevedere un ruolo centrale e fondamentale della Scuola e richiede una formazione specifica degli insegnanti. Del resto, un riconoscimento tardivo o mancato aumenta esponenzialmente il rischio di insuccesso scolastico e di complicazione con altri disturbi psicopatologici.

L’impegno della Regione Veneto nei confronti di queste problematiche è testimoniato dall’istituzione nel 2005 (con D.G.R. n.4042 del 20 dicembre) del Centro Regionale di riferimento per la prevenzione, diagnosi, trattamento e riabilitazione dei disturbi dell’apprendimento, ed in particolare dei disturbi specifici dell’apprendimento presso l’Azienda ULSS 20 di Verona.

L’impegno della Regione Veneto in questo ambito è stato ulteriormente rafforzato dall’approvazione della Legge Regionale 4 marzo 2010, n.16 (Interventi a favore delle persone con disturbi specifici dell’apprendimento e disposizioni in materia di servizio sanitario regionale).
 

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Data ultimo aggiornamento: 15 marzo 2021