Disturbi del Comportamento
                          Alimentare DCA

I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) si configurano oggi come problema sociosanitario specifico e particolare, che negli ultimi anni ha registrato un progressivo incremento con numeri tali da rappresentare un fenomeno di grande allarme sociale. Si tratta di un complesso di forme morbose oggi comprese nell'ampia accezione di Disturbi del Comportamento Alimentare, riassuntiva di quadri clinici d'interesse psichiatrico e internistico più specificamente noti come: Anoressia nervosa, Bulimia nervosa, Disturbi del comportamento alimentare non altrimenti specificati; tra questi ultimi va inserita la patologia nota come Obesità da iperalimentazione incontrollata (BED = Binge Eating Disorder).
I DCA sono manifestazioni psicopatologiche caratterizzate da intensa preoccupazione riguardo al cibo, al peso e alla forma del corpo; sono più frequenti nel sesso femminile e insorgono prevalentemente nell'età adolesceziale e nella prima età adulta; l'eziologia non è ancora del tutto chiarita, ma è determinata da una complessa interazione di fattori genetici e ambientali; presentano frequenti e importanti complicanze mediche e un'elevata comorbilità psichiatrica. L'anoressia nervosa è il disturbo psichiatrico con la più alta mortalità (10-20%). Il trattamento richiede una collaborazione continuativa tra gli specialisti di area psichiatrica e psicologica e gli specialisti di area medica.

Per dimensione del fenomeno e per gravità dello stato morboso i DCA rappresentano già oggi un problema socio-sanitario molto importante per i Paesi del mondo occidentale e quindi anche per l'Italia: l'epidemiologia conferma l'aumento dell'incidenza di anoressia e bulimia nella popolazione; ma è soprattutto evidente l'aumento della richiesta di cura. L'incidenza di anoressia e bulimia, nella popolazione a rischio (identificabile con quella femminile compresa tra i 14 e i 25 anni), è stimabile nel suo complesso attorno al 3-4% cui si deve aggiungere un altro 5% dei casi non ancora clinicamente rilevabili. Questo determina la necessità da un lato di monitorarne l'evoluzione e dall'altro di attivare una rete di servizi su cui puntare per garantire risposte assistenziali ottimali.
Per affrontare questa problematica sociosanitaria, la Giunta regionale con provvedimento n. 3540 del 19 ottobre 1999 ha emanato un “Atto di indirizzo e coordinamento per l’avvio sperimentale di un sistema di interventi in materia di Disturbi del Comportamento Alimentare” che, tra le altre cose, prevedeva l’organizzazione di una rete di servizi per la diagnosi e cura dei DCA attraverso l’attivazione in ogni provincia (di norma nell’ambito delle Aziende ULSS capoluogo e, nel caso di Padova e Verona, presso le due Aziende ospedaliere) di un Centro di Riferimento Provinciale per i DCA (CPD). Ai CPD localizzati all’interno delle Aziende ospedaliere di Padova e Verona, sedi di Facoltà di Medicina, venivano inoltre attribuiti compiti di Centro Regionale.

 

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Data ultimo aggiornamento: 29 gennaio 2024