Newsletter febbraio 2010

Il 28 e 29 marzo 2010 avranno luogo le Elezioni per il rinnovo del Governo regionale e di alcune amministrazioni locali. Cittadine e Cittadini veneti sono chiamati alle urne per votare il nuovo Presidente e Consigliere e Consiglieri regionali e comunali. Per questo importante appuntamento auspichiamo una maggiore presenza delle donne nelle liste dei candidati e, di conseguenza, nei ruoli di rilievo delle pubbliche amministrazioni locali, in virtù di un necessario e corretto equilibrio nella politica.
Simonetta Tregnago
Presidente Commissione regionale Pari Opportunità Regione del Veneto


IN EVIDENZA
Donne in politica
Pubblicati in un dvd i dati veneti relativi alle presenza delle donne nelle istituzioni
Anche nel nostro Veneto, come del resto in gran parte d’Italia, sono ancora troppo poche le donne che ci rappresentano nelle istituzioni. I dati relativi alle Province venete evidenziano che per un totale di 66 assessori solo 12 sono donne (il 18,2%) e su 224 consiglieri ben 187 sono uomini (l’83 % circa). A Padova, Venezia e Rovigo i Presidenti della Provincia sono donne, mentre i 7 vicepresidenti di Giunta sono uomini. Anche la situazione dei Comuni veneti non cambia molto rispetto alle Province. Di 578 Comuni solo 81, il 14%, hanno un sindaco donna e dei 1.500 membri delle giunte comunali nel complesso soltanto 277 sono donne, cioè il 18% circa. E ancora, per un totale di 5.741 cariche di consigliere comunale, solo il 1.088 sono ricoperte dal “gentil sesso” (il 19%). Anche la Regione Veneto è quasi totalmente governata da uomini: solo 2 le donne nella Giunta regionale e 3 nel Consiglio regionale.

A far conoscere questi e altri dati relativi alla presenza delle donne nella politica e nelle istituzioni del Veneto, nonché dei ruoli da loro ricoperti, è la Commissione regionale Pari Opportunità in una ricerca, realizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova, e pubblicata in dvd dal titolo “Donne e politica”. Per informazioni commissione.pari.opportunita@regione.veneto.it

Approvato dal Consiglio Regionale il programma annuale della Commissione Pari Opportunità Regione del Veneto
Molte le iniziative e i progetti che saranno realizzati nel corso del 2010. Progetti a cui sono dedicate sempre grandi energie, poiché consentono di fotografare un certo fenomeno o problema e offrono spunti interessanti di riflessione, di proposta politica nonché di azione concreta. Alcuni dei temi:
• L’indagine“Violenza sulle donne: i giovani come la pensano? "dedicato ai giovani, in età scolastica dai 14 ai 18 anni, per capire come è considerato l fenomeno della violenza sulle donne e il rapporto tra i generi.
• Indagine dedicata alle libere professioni per verificare se le opportunità delle libere professioniste iscritte agli ordini del Veneto siano “pari” a quelle dei loro colleghi uomini, nell’accesso alla professione come nello svolgimento delle attività. Sarà il punto di partenza per la presentazione di una proposta a livello nazionale tesa a migliorare la situazione
• RicercasullegiovanidonnechefrequentanocorsidiformazioneprofessionaleinVeneto,
per monitorare se si trovino in condizioni di svantaggio rispetto ai coetanei dell’altro sesso.
• ProgettodedicatoallaterzaetàchevedelacollaborazionedelComunediVerona,le
Province di Rovigo e di Padova. L'indagine è rivolta alla condizione della donna nella terza età e, in particolare, il reddito percepito, in modo da poter proporre buone pratiche di valorizzazione e di supporto ai soggetti interessati
• Percorsoformativosullostalking,rivoltoaisoggetticheesercitanounruolonell’ambito della prevenzione e del contrasto al fenomeno

Manuale per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne “Individuare la violenza domestica”.
Sarà pubblicato a breve un importante strumento operativo rivolto a operatori del settore, esempio personale dei pronto soccorso, dei consultori familiari, della polizia di stato, ai medici di base, ai carabinieri, ai magistrati. A queste figure di settore sono dedicati i paragrafi della prima parte del manuale, che è preceduta da una presentazione dello strumento, la guida ai contenuti, le definizioni di riferimento e un quadro del fenomeno della violenza domestica. La seconda parte del volume presenta, provincia per provincia, la mappatura delle strutture territoriali (centri diurni o di ascolto, centri di accoglienza, strutture per minori) di sostegno e accoglienza per le vittime di violenza. In appendice, il quadro normativo regionale.
Per informazioni commissione.pari.opportunita@regione.veneto.it

Mutilazioni genitali femminili: dalla Regione del Veneto un piano formativo per operatori
È stato approvato dalla Regione del Veneto un programma di formazione per operatori sociosanitari e altre figure professionali che operano a contatto con comunità immigrate in Veneto da Paesi in cui è diffusa la pratica delle mutilazioni genitali femminili (MGF). Obiettivi dell’iniziativa sono la prevenzione, l’assistenza, la riabilitazione delle donne e delle bambine già sottoposte a tali pratiche. Le comunità africane presenti nella nostra regione sono attente alla tematica, ma deve ancora maturare un contesto culturale che porti all’abbandono delle mutilazioni genitali femminili: in tal senso, il piano di formazione può essere un importante strumento, per favorire il rispetto dei diritti umani delle donne e delle bambine immigrate.

ALTRE NEWS
Depressione e ansia: sono le donne le più colpite

17 milioni e mezzo gli italiani almeno una volta nella vita hanno sofferto di depressione e ansia e altri 26 milioni ne hanno avuto esperienza diretta o indiretta: sono questi i dati allarmanti presentati nel convegno “Depressione e ansia: chiedi aiuto, non avere paura”, tenutosi il mese scorso presso il Dipartimento per le Pari opportunità. I risultati sono il frutto della prima indagine nazionale sul problema, sui relativi costi sociali e sulle discriminazioni connesse a tali patologie, realizzata dalla Commissione salute del Dipartimento per le Pari opportunità. Purtroppo sono le donne i soggetti maggiormente colpiti, perché si ammalano maggiormente rispetto agli uomini e perché sono loro a sopportare l’impegno dell’assistenza ai malati. L’importante, secondo il ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna, è non avere vergogna e uscire dall’isolamento, per sradicare i pregiudizi diffusi e sostenere i malati. Anche la Commissione Pari Opportunità del Veneto dedica da tempo attenzione al tema della salute della donna e, in particolare, con la ricerca “Stili di vita. Stato di salute psicofisica delle donne. Risultati, esperienze e riflessioni”, svolta nel 2009, ha indagato a fondo il “benessere” delle concittadine venete per capire quante siano quelle colpite da ansia o depressione, quali ne siano le motivazioni, in che misura siano affrontate facendo ricorso ai farmaci, e riflettere come si possa intervenire a supporto delle donne afflitte, a partire dal rapporto con il proprio farmacista di fiducia.

Nasce il comitato “Pari o dispare”
È Fiorella Kostoris, docente di Economia politica alla Sapienza di Roma, a presiedere “Pari o dispare”, l’authority per la parità di genere nel mondo del lavoro, presentata l’11 gennaio scorso a Roma, che vede come presidente onorario Emma Bonino. Il comitato è trasversale perché riunisce uomini e donne di diverse appartenenze politiche, sociali e professionali e ha per obiettivo non solo le pari opportunità ma i “pari risultati” e, per raggiungerli, propone due modelli: meritocrazia e trasparenza. Si chiede ad esempio, che quando sono assegnati posti di lavoro ai vertici, questi siano giustificati da un curriculum professionale adeguato, contrariamente a quanto spesso accade nella realtà quotidiana che vede di frequente uomini “preferiti” a donne più meritevoli. Il comitato pertanto si impegna a monitorare le PA e le aziende tramite il comply or explain, ovvero “rispetta le leggi o giustifica il perché non lo fai”, e la moral suasion, segnalando chi adotta buone pratiche e chi, invece, compie discriminazioni.
I numeri infatti parlano: il tasso di occupazione femminile in Italia è il più basso d’Europa (penultima in classifica, seguita solo da Malta), l’impiego delle donne avviene spesso nei settori meno gettonati e, a parità di incarico, sono pagate un quinto in meno degli uomini, oltre che trovarsi raramente ai vertici: sono solo 2 le donne rettrici nelle Università, 2 le direttrici di quotidiano e nessuna è amministratrice delegata o presidente di banca. Altra “battaglia” di “Pari o dispare” è quella agli stereotipi femminili diffusi dai media, che contribuiscono a creare le disparità nel lavoro e nella società. A breve sarà attivo anche il loro sito internet, che consentirà di ampliare l’informazione, la conoscenza e la partecipazione al dibattito.

La Commissione pari Opportunità aderisce all’appello alle istituzioni per la dignità femminile
Gabriella Cims, responsabile dell’Osservatorio Direttiva servizi di media audiovisivi del Dipartimento comunicazioni, ha lanciato un appello al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al presidente Rai, ai ministri Scajola e Carfagna e ad altri rappresentanti istituzionali, chiedendo che il servizio pubblico preveda trasmissioni specifiche sulle questioni della vita reale delle donne, “offrendo all’immaginario collettivo una maggiore completezza e pluralità di modelli di riferimento della femminilità”. Altre richieste avanzate: un’attenzione massima per la rappresentazione delle donne in televisione, la necessità di un nuovo corso per la presenza della figura femminile nelle trasmissioni radiotelevisive, un codice di autoregolamentazione media e donne e, infine, un comitato ad hoc che ne monitori l’effettiva applicazione, avvicinando così l’Italia ai Paesi europei. Anche la Commissione Pari Opportunità del Veneto aderisce all’appello, condividendone contenuti e obiettivi.

Il 2010 è l’anno europeo della lotta alla povertà e l'esclusione sociale
Secondo i dati, il 17% dei cittadini europei dispone ancora di risorse limitate e non riesce a soddisfare le proprie necessità primarie. L’UE quindi dedica l’anno appena iniziato alla lotta contro la povertà e l’esclusione sociale e, pertanto, le priorità politiche e civili dell’Unione si concentreranno su questo tema che riguarda tutti da vicino. Un fenomeno che colpisce tra le persone più vulnerabili anche le donne, che spesso dall’altra parte sono però importanti protagoniste dei cambiamenti auspicati. Nel corso del 2010 le istituzioni comunitarie organizzeranno numerosi eventi per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su queste tematiche; in calendario a maggio un incontro di persone indigenti provenienti da tutta l'Europa e, a ottobre, una tavola rotonda. Infine, ogni Paese disporrà di un programma ad hoc per rispondere ai problemi specifici interni.

Vi segnaliamo
• "TrattaNO!-Convegnodistrettuale

Mestre (Venezi) - sabato 13 febbraio alle ore 10.00 presso l’Hotel Plaza si terrà il convegno “Tratta No!”
Interviene anche Simonetta Tregnago, presidente della Commissione Pari opportunità della Regione Veneto, per affrontare il tema della tratta di cui molte donne sono vittime, in particolare le straniere. La tratta è lo spostamento di una persona contro la sua volontà, dal luogo di origine a un altro con lo scopo di sfruttarne il lavoro o il corpo. Il convegno vede la collaborazione di AICCRE (sezione italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa)-Federazione del Veneto, Amnesty International, Caritas diocesana Vicentina e Associazione “DIAKONIA” o.n.l.u.s.

Concorso "Che ne sai di pari opportunità"?
Scade il 20 febbraio il concorso “Che ne sai di pari opportunità?” indetto dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Padova e rivolto alle studentesse degli istituti di scuola media superiore. L’idea nasce con l’obiettivo di far avvicinare i giovani alle tematiche di genere e per rilevare le loro conoscenze riguardo le conquiste delle donne, riflettendo anche sulle differenze tuttora esistenti. Per informazioni: www.padovanet.it - e- mail: pariopportunita@comune.padova.it

 



Data ultimo aggiornamento: 11 settembre 2013