Breadcrumb Breadcrumb

siti tematici siti tematici

FREQUENTLY ASKED QUESTIONS

 
 
 
 
Un evento/manifestazione di carattere istituzionale, culturale, turistico  o sportivo che mira a valorizzare e promuovere le eccellenze culturali, ambientali, turistiche e produttive, e che definisce e sostiene un programma di iniziative inerenti a eventi o manifestazioni dalla spiccata risonanza pubblica a livello nazionale o internazionale.
 
Le proposte progettuali possono essere presentate da Enti, Istituzioni pubbliche o private, Fondazioni, Associazioni senza fini di lucro e società. I soggetti privati che intendono presentare proposte devono essere ritualmente costituiti in forza di atto costitutivo e statuto redatti in forma pubblica o scrittura privata registrata.
Il soggetto richiedente non deve aver beneficiato nello stesso anno e per la medesima iniziativa di altro contributo regionale, e deve essere in possesso di almeno due dei sotto indicati requisiti:
- Rilevanza istituzionale e/o rappresentatività territoriale;
- Coerenza delle finalità statutarie con l’iniziativa proposta;
- Esperienza pregressa nella realizzazione della stessa iniziativa o di iniziative analoghe
 
Devono essere prevalentemente realizzate nel territorio regionale, presentare un quadro economico dettagliato e significativamente rilevante in relazione all’iniziativa/evento/manifestazione, ed essere realizzate in tutto o in parte nel corso dell’esercizio di riferimento del finanziamento.
Le proposte progettuali saranno ritenute meritevoli sulla base dei criteri sottoelencati: 
A) Qualità e sostenibilità dell’iniziativa;
a.1) L’iniziativa, per essere ammessa a finanziamento, deve avere un elevato profilo culturale, artistico, turistico sportivo o istituzionale e una spiccata risonanza pubblica a livello nazionale o internazionale, tale da potersi considerare come un Grande Evento  
La risonanza dell’iniziativa verrà considerata alla luce dei seguenti criteri: 
•il profilo dell’ampiezza del bacino di utenza prevista;
•il coinvolgimento del territorio interessato dall’iniziativa, anche sotto il profilo di eventuali ricadute economico-sociali;
•la rilevanza a livello comunicativo;
•la natura innovativa dell’iniziativa stessa.
a.2) L’iniziativa deve inoltre essere sostenibile dal punto di vista economico-finanziario: in tal senso verrà valutata la congruità del quadro economico presentato in relazione all’apporto del contributo pubblico alla realizzazione della stessa, anche tenuto conto della natura pubblica o privata del soggetto proponente (vedi punto 2)
 
 
Le istanze devono essere inviate tramite pec all'indirizzo entilocaliservizielettorali@regione.veneto.it utilizzando l’apposita modulistica reperibile nella sezione “info beneficiari” del sito, complete di tutti i necessari allegati (rigorosamente in fomrato pdf) entro le seguenti tempistiche: 
- Istanza di inserimento e finanziamento: almeno tre mesi prima dell’inizio dell’evento;
- Istanza di liquidazione: entro due mesi dal termine dell’iniziativa, e in ogni caso non oltre il 23 dicembre dell’anno in corso.
 
 
Deve contenere in maniera chiara sia le voci di entrata che quelle di spesa, sia per l’anno in corso (per cui si richiede il contributo), sia per l’anno successivo (nel caso l’evento termini oltre il 31 dicembre). 
Tra le voci di entrata è importante specificare i contributi concessi (o di cui se ne prevede la concessione) da parte di altri enti pubblici.
Nella pagina del sito dedicata ai beneficiari è possibile trovare un modello di quadro economico che si consiglia vivamente di seguire/compilare.
Nel caso di un evento che si svolga anche oltre i confini regionali è richiesta la predisposizione di un piano economico per l’iniziativa nel suo complesso e di uno dedicato alle sole iniziative che si svolgono in Veneto.
 
 
Si intende l’atto con cui viene approvata l’iniziativa: per i soggetti pubblici può trattarsi di una deliberazione di giunta comunale, di un decreto presidenziale, ecc, per i privati il verbale di una seduta dell’organo decisionale (Consiglio Direttivo, Consiglio di Amministrazione, Assemblea dei Soci ecc) dell’Associazione/Fondazione/Ente o una determina assunta dallo stesso.
 
Si, purché le proposte progettuali modificate risultino comunque attinenti al progetto originario, e previo nulla osta della Direzione Enti Locali, Procedimenti Elettorali e Grandi Eventi, alla quale ogni eventuale variazione deve essere comunicata tempestivamente tramite pec, precisandone le motivazioni.
 
No, il contributo viene erogato esclusivamente in riferimento all’esercizio finanziario in corso.  Nel caso in cui l’evento/manifestazione abbia luogo l’anno successivo a quello in cui era stata fatta domanda, il beneficiario dovrà inviare tramite pec una nuova richiesta di inserimento, completa di tutta la documentazione.
 
Anzitutto bisogna specificare che la “relazione comprovante lo stato di attuazione” si presenta in fase di richiesta liquidazione saldo, mentre la “relazione comprovante lo stato di realizzazione” si presenta in fase di richiesta liquidazione acconto.
Per entrambi i casi non vi è un format prestabilito: può essere un semplice file di testo (preferibilmente di lunghezza variabile da una a quattro pagine) oppure una presentazione di maggior impatto grafico, in cui descrivere il programma effettivamente svolto, i numeri dei partecipanti all’evento in qualità di protagonisti (nel caso di gare sportive) o di fruitori dell’evento (pubblico), la ricaduta economica/sociale/turistica avuta sul territorio e sulle strutture ricettive, il grado di diffusione/pubblicità avuto sui media, il livello di raggiungimento degli obiettivi attesi e l’eventuale riscontro di criticità.
 
Il bilancio dell’iniziativa deve riferirsi esclusivamente all’anno finanziario in corso, e deve essere diviso in voci di entrata e voci di spesa.
Per quanto riguarda le voci di entrata, esse andranno suddivise in macrovoci (a titolo esemplificativo: personale, spese tecniche, noleggi strutture, allestimenti, cachet, gadget, spese di viaggio, spese covid, marketing e pubblicità ecc); per quanto riguarda le entrate, andrà in primis specificato il contributo regionale, e a seguire eventuali altri contributi pubblici, partecipazioni di enti privati, sponsorizzazioni, e quote di autofinanziamento. 
Resta inteso che, nel caso di iniziative che si svolgono anche al di fuori del territorio Veneto, andranno presentati un bilancio generale dell’iniziativa e uno predisposto ad hoc per il Veneto.
 
La rendicontazione si effettua presentando le copie della documentazione comprovante le spese sostenute nell’anno in corso e riferite all’evento realizzato (fatture e parcelle intestate al beneficiario e riportanti ove necessario il CUP assegnato all’iniziativa, scontrini, titoli di viaggio ecc), seguite dai relativi bonifici di pagamento o dall’estratto della carta di credito del beneficiario che documenti l’acquisto di quel dato bene o servizio.
Su ciascuna pezza giustificativa andrà scritto (a penna) un numero: lo stresso numero andrà riportato sul relativo documento attestante l’avvenuto pagamento.
I dati principali di ciascun documento comprovante le spese (numero e data del documento, soggetto emittente, importo) andranno riportati nel “prospetto riepilogativo” (il cui file compilabile si trova nella pagina del sito dedicata alle “info beneficiari”, sotto al file della “richiesta di liquidazione”) assieme alla corrispondente data di pagamento di ciascuna spesa.
Resta inteso che devono essere presentati documenti contabili solo per un ammonatre degli stessi pari (o leggermente superiore) al contributo concesso, e non alla copertura dell’intero evento, dal momento che i documenti contabili rendicontati sono quelli per cui viene richiesto il finanziamento in via esclusiva alla Regione Veneto.
 
Quando sia effettiva, ossia realmente sostenuta e chiaramente riferibile all’evento, coerente con il budget approvato, riferibile temporalmente al periodo di attuazione del progetto nell’arco dell’esercizio finanziario in corso e non relativa a spese di investimento per beni durevoli.
Sono ammissibili le spese generali (canoni di locazione sede, utenze, spese postali, spese di segreteria, personale) debitamente documentate, entro il limite massimo del 10% del totale dei costi ammissibili.
Non sono ammissibili spese per l’acquisto di beni strumentali durevoli e/o spese di investimento.
 
Sono beni durevoli quei beni che possono essere usati più volte al fine del soddisfacimento di un bisogno. Es: Personal-computer, fotocopiatori, elettrodomestici, automobili, terreni e fabbricati, impianti e macchinario, attrezzature industriali e commerciali; mobili, arredi e dotazioni di ufficio, mobili e dotazioni di laboratorio, di officina, di magazzino e di reparto, mobili e dotazioni per mense, servizi sanitari ed assistenziali); − macchine d’ufficio (ad esempio: macchine ordinarie ed elettroniche); − automezzi (ad esempio: autovetture, autocarri, altri automezzi, motoveicoli e simili, mezzi di trasporto interni);   
 
Si. È un documento imprescindibile, costituito da una raccolta di dati e sintesi finale dei risultati dell’evento, e va redatto in ogni sua parte.
 
Sì, a discrezione dell’Amministrazione, per una quota che ammonti al massimo al 50% dell’importo finanziato, esclusivamente previa presentazione di documentazione contabile attestante l’avvenuto pagamento delle spese per cui si richiede l’erogazione dell’acconto.
 
L’accredito generalmente avviene una quindicina di giorni dopo la presentazione della richiesta di liquidazione (purché sia correttamente compilata e completa di tutti gli allegati necessari).
Per le istanze di liquidazione presentate entro il la terza settimana di novembre è in ogni caso assicurato l’accredito entro l’anno in corso: per quelle presentate successivamente a quella data, invece, a causa degli adempimenti contabili di fine anno delle strutture preposte, l’accredito avverrà a gennaio dell’anno successivo. Si raccomanda pertanto di non sottovalutare l’importanza della tempistica di presentazione dell’istanza.
 
Il CUP (codice unico di progetto) è un'etichetta stabile che identifica e accompagna un progetto d'investimento pubblico, sin dalla sua nascita, in tutte le fasi della sua vita ed è lo strumento cardine per il funzionamento del Sistema di Monitoraggio degli Investimenti Pubblici (MIP). Corrisponde ad una sorta di "codice fiscale" del progetto e si presenta come una stringa alfanumerica di 15 caratteri.
La sua richiesta è obbligatoria per tutta la "spesa per lo sviluppo", inclusi i progetti realizzati utilizzando risorse provenienti da bilanci di enti pubblici o di società partecipate, direttamente o indirettamente, da capitale pubblico e quelli realizzati con operazioni di finanza di progetto, "pura" o "assistita", o comunque che coinvolgono il patrimonio pubblico, anche se realizzati con risorse private.
 
Il codice CUP è necessario per assicurare la funzionalità della rete di monitoraggio degli investimenti pubblici, in riferimento ad ogni nuovo progetto di investimento pubblico. L'assegnazione del CUP avviene per via telematica, collegandosi al sito web del Tesoro: http://cupweb.tesoro.it/CUPWeb/login.jsp.
Il sistema CUP è in grado di rilasciare il codice anche per interventi relativi alla gestione corrente.
 
Per i Beneficiari privati il CUP viene richiesto dalla Direzione Enti Locali, Procedimenti Elettorali e Grandi Eventi. I Beneficiari pubblici invece devono fare la richiesta del CUP da sé medesimi. 
 
Il CUP e il nome del progetto vanno riportati nelle fatture e nella relazione finale. I soggetti pubblici, che prenderanno il CUP autonomamente, dovranno comunicarlo alla Direzione Enti Locali, Procedimenti Amministrativi e Grandi Eventi allegando alla “richiesta di inserimento e finanziamento” il file scaricabile dal portale web.


Data ultimo aggiornamento: 21 luglio 2022